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giuseppone64 ha scritto:
non ho detto inadatto, ho detto che con la velocità dell'alto livello entra in crisi e non ha più la necessaria freddezza e lucidità. Lo seguo da molto e penso di essere, al di la della stima e del rispetto per l'uomo, oggettivo nel giudizio...
hai ragione, l'inadatto non l'hai detto, scusa per aver interpretato male il concetto, sono cosciente anch'io di alcuni limiti che la menomazione gli comporta, ma credo che il giudice sia il comunque il campo, e se Ian riesce a ricavarsi spazio e giocare senza troppi patemi in Champions Cup, credo che il livello Test Match sia adeguato al giocatore.
il problema è che su Ian ho una sensibilità particolare . La sua storia è una di quelle cose che ti fa guardare il mondo sotto un’altra ottica. La sua serietà dedizione e serenità , considerato che al momento dell’incidente aveva 20 anni, è degna della massima considerazione. Poi lui riesce a giocare ai massimi livelli ma, purtroppo, sembra evidente che il suo enorme talento non riesce a compensare la menomazione.
saluti
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
ai saluti volevo aggiungere buon rugby ma è partito il messaggio, un po’ come il correttore di garry...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Io ho solo scritto che Lovotti si è allenato a parte. Lo date già per spacciato perché avete letto che è proprio infortunato e non disponibile per i test?
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Io
Però, dai, d'altra parte che si poteva dire? Lo annusiamo anche noi che l'aria è un po' diversa dalle altre volte... un po' di ottimismo e convinzione nei propri mezzi ci sta...
Però, dai, d'altra parte che si poteva dire? Lo annusiamo anche noi che l'aria è un po' diversa dalle altre volte... un po' di ottimismo e convinzione nei propri mezzi ci sta...
ahahha "fiducia incoraggiante" dai mi pare un po' meglio
ah se ne vinciamo 2 dove andranno tutti quelli del "gavazzi vattene"?
Però, dai, d'altra parte che si poteva dire? Lo annusiamo anche noi che l'aria è un po' diversa dalle altre volte... un po' di ottimismo e convinzione nei propri mezzi ci sta...
Da notare i commenti dei lettori della Gazzetta. La quintessenza del pallonarismo.
Infine, tra il serio e il faceto, On Rugby ha chiesto a Parisse come si vedrebbe in un possibile ruolo da impact player partendo dalla panchina, magari lasciando il posto da titolare a due giovani in rampa di lancio come Giammarioli e Licata. “Non sono decisioni che prendo io, sono soprattutto a disposizione dell’allenatore. Non voglio che nessuno regali niente: se gioco bene è giusto che giochi, se gioco male o se un altro gioca meglio di me è giusto che giochi lui. Per me è una felicità vedere giocatori come Giammarioli e Licata con questa potenzialità, mi fa piacere e io non regalerò il posto a nessuno, perché mi batterò fino alla fine e perché questo è il mio modo di esserlo e lo sarò sempre, anche a 40 anni. Sono dell’idea che uno deve giocare quando sei ad un certo livello e meriti di giocare”.
Beh, chapeau.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Io sottolineo due cose: l'umiltà e l'attaccamento alla maglia. Questo è Sergio Parisse, per me potrebbe pure avere voglia ancora di essere in campo a 45 anni con quella maglia.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Garryowen ha scritto:La penso così da sempre. Chi vuole il ricambio forzato, schierare i giovani “perché sono giovani” mi è sempre sembrato piuttosto ingenuo
Questo no.
Altra cosa, come diciamo da un pò, è prepararsi al momento in cui i vecchi lascieranno facendoci arrivare i giovani decentemente rodati. Parisse non ha nulla da dimostrare: se al suo posto con l'Argentina o il SAF (le Fiji no, lì bisogna vincere a tutti i costi) partisse Licata non lo vedrei come uno scandalo o come un caso di nuovismo ingenuo.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)