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jentu ha scritto: 2 lug 2020, 11:13

MarcoC ha scritto: 2 lug 2020, 9:51 Direi che incomincia ad essere l'ora di impostare le basi di una terza franchigia per evitare di perder possibili azzurrabili...

Con il cuore sono con te al 100%, ragionandoci la vedo difficile. Tralasciamo questioni fondamentali come soldi e sponsor: pensiamo solo ai giocatori. Hai ragione quando dici che tanti giovani rischiano di non arrivare mai neanche ad annusare l'alto livello, ma quello che ci mancano sono i giocatori già formati per attrezzare una terza franchigia, a parte in terza linea. Già ora tocca ingaggiare SudAfricani e Irlandesi in seconda, Isolani tra i Trequarti, In mediana da ovunque... In Europa ho paura che una terza franchigia verrebbe macellata, a meno di una competizione di livello inferiore al Pro 14

Non credo dica sul serio...
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Nono Jentu son serissimo!
In questo momento Zebre e Benetton contano più o meno 100 giocatori impiegati (50 a testa con permit e invitati).
Se ne togli 5 a testa hai già 10 giocatori.
A questi aggiungici quelli in uscita dalle franchigie, quelli emergenti non scelti, quelli buoni non considerati e qualche straniero per alzare il livello o equiparabile e a 40 ci arrivi in scioltezza.
E quest'anno avremo in U20 tutti gli azzurrini che arrivarono secondi nel mini 6N u18 di 1 anno fa...

I giocatori ci sono (ed è una cosa che fai in prospettiva), al momento l'ostacolo più grosso credo sia trovare un Benetton 2 che investa nel progetto.
Oppure è il momento buono per redistribuire i giocatori di Zebre e Benetton nel campionato italiano facendo risalire il livello del Top 12 e provare a ricreare un campionato di livello decente.

In un modo o nell'altro, comunque, o si cresce o diversi possibili prospetti ce li perdiamo

Certo che se le sudafricane sbarcassero definitivamente nel nostro campionato con le altre 4 squadre del super rugby, si potrebbe davvero pensare a due gironi, A e B, con promozione/retrocessione..
pro14 attuale, più 4 sudafricane, più franchigie Spagnola, Romena, Georgiana, più terza italiana siamo a 22 squadre. Secondo me a 24 si arriva tranquilli, magari con un'altra scozzese ed una tedesca..
Avremmo la Benetton e l'eventuale seconda franchigia privata(petrarca?) nella parte medio-bassa della serie A o alta della serie B(consideriamo le 4 sudafricane dal super rugby...), e la terza franchigia federale di sviluppo nella parte bassa della serie B

Fantasie assolute. Temo impraticabili e svantaggiose a livello economico. Però potrebbe essere divertente

Stru ha scritto: 2 lug 2020, 13:05 Certo che se le sudafricane sbarcassero definitivamente nel nostro campionato con le altre 4 squadre del super rugby, si potrebbe davvero pensare a due gironi, A e B, con promozione/retrocessione..
pro14 attuale, più 4 sudafricane, più franchigie Spagnola, Romena, Georgiana, più terza italiana siamo a 22 squadre. Secondo me a 24 si arriva tranquilli, magari con un'altra scozzese ed una tedesca..
Avremmo la Benetton e l'eventuale seconda franchigia privata(petrarca?) nella parte medio-bassa della serie A o alta della serie B(consideriamo le 4 sudafricane dal super rugby...), e la terza franchigia federale di sviluppo nella parte bassa della serie B

Fantasie assolute. Temo impraticabili e svantaggiose a livello economico. Però potrebbe essere divertente

Anche perché sarebbe il definitivo smembramento del top12. Va beh che in Scozia hanno creato una roba che si chiama super 6 che non ho capito bene come funzioni, ma si affianca al campionato nazionale, ma in Italia non lo vedo possibile

Ragazzi, siamo già all'apice del nostro movimento in termini numerici (almeno per il maschile), a meno che non sfondiamo diventando popolarissimi tra le scelte dei giovani nello sport questo è il massimo di giocatori che riusciamo a tirare su. Anzi in prospettiva è in diminuzione per evidenti motivi demografici.
Per me neanche con un orizzonte di 10 anni potrebbe essere prevedibile un aumento del movimento che giustifichi una terza franchigia.

speartakle ha scritto: 2 lug 2020, 14:10 Ragazzi, siamo già all'apice del nostro movimento in termini numerici (almeno per il maschile), a meno che non sfondiamo diventando popolarissimi tra le scelte dei giovani nello sport questo è il massimo di giocatori che riusciamo a tirare su. Anzi in prospettiva è in diminuzione per evidenti motivi demografici.
Per me neanche con un orizzonte di 10 anni potrebbe essere prevedibile un aumento del movimento che giustifichi una terza franchigia.

Ho la stessa identica impressione, Anche se non ho numeri sottomano per dimostrarla. Sono stafelice per la momentanea ricchezza di talenti, spero che giochino tantissimo nel campionato nazionale e che vengano provati il più spesso possibile in Top 14 o (mia fissa) in campo internazionale con una Nazionale Emergenti/U23 "organicamente" collegata alla Maggiore. Ma una Terza Franchigia che raccogliesse tutti i nuovi migliori sarebbe la pietra tombale del Campionato Italiano; a quel punto chi fornirebbe i nuovi giocatori alle 3 Franchigie? No, se ci sono risorse meglio investirle per migliorare e irrobustire il Campionato. IMHO, naturalmente.

Chiunque conosca la condizione del nostro rugby e la storia che ci ha portato fin qui, sicuramente è d'accordo, DEVE essere d'accordo

MarcoC ha scritto: 2 lug 2020, 15:53 Ho la stessa identica impressione, Anche se non ho numeri sottomano per dimostrarla. Sono stafelice per la momentanea ricchezza di talenti, spero che giochino tantissimo nel campionato nazionale e che vengano provati il più spesso possibile in Top 14 o (mia fissa) in campo internazionale con una Nazionale Emergenti/U23 "organicamente" collegata alla Maggiore. Ma una Terza Franchigia che raccogliesse tutti i nuovi migliori sarebbe la pietra tombale del Campionato Italiano; a quel punto chi fornirebbe i nuovi giocatori alle 3 Franchigie? No, se ci sono risorse meglio investirle per migliorare e irrobustire il Campionato. IMHO, naturalmente.

è più di un'impressione in questo numero di AllRugby, consultabile direttamente qui https://allrugby.it/allrugby-digital/rivista-desktop/ c'è una buona analisi e fotografia del nostro movimento attuale.

è più di un'impressione in questo numero di AllRugby, consultabile direttamente qui https://allrugby.it/allrugby-digital/rivista-desktop/ c'è una buona analisi e fotografia del nostro movimento attuale.
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Grazie mille Speartakle, leggerò!

Lo so, ragazzi.. il mio era solo un sogno ad occhi aperti..

speartakle ha scritto: 2 lug 2020, 16:03

MarcoC ha scritto: 2 lug 2020, 15:53 Ho la stessa identica impressione, Anche se non ho numeri sottomano per dimostrarla. Sono stafelice per la momentanea ricchezza di talenti, spero che giochino tantissimo nel campionato nazionale e che vengano provati il più spesso possibile in Top 14 o (mia fissa) in campo internazionale con una Nazionale Emergenti/U23 "organicamente" collegata alla Maggiore. Ma una Terza Franchigia che raccogliesse tutti i nuovi migliori sarebbe la pietra tombale del Campionato Italiano; a quel punto chi fornirebbe i nuovi giocatori alle 3 Franchigie? No, se ci sono risorse meglio investirle per migliorare e irrobustire il Campionato. IMHO, naturalmente.

è più di un'impressione in questo numero di AllRugby, consultabile direttamente qui https://allrugby.it/allrugby-digital/rivista-desktop/ c'è una buona analisi e fotografia del nostro movimento attuale.

Senza dubbio Spear, ma infatti il problema non sta nel numero di quanti lo pratichino.
Sta piuttosto nel numero di quanti ne escano buoni in relazione a quanti lo pratichino.

Dato che non abbiamo il problema genetico relativo all'altezza che magari hanno i giapponesi, quel che ci manca e da cui siamo anni luce lontani dai migliori è il riuscire a far alzare il livello sin dalle giovanili.

Quindi, più giocatori buoni escono, più abbiamo bisogno di far sì che si confrontino costantemente coi migliori.
Che questo significhi fare una terza e una quarta franchigia nei prossimi anni o redistribuire i 100 giocatori di Zebre e Benetton nel Top12 per alzarne il livello medio, non lo so.
Il problema grosso che vedo è che oggi rimanere nel Top12 attuale significa rischiare di rimanere impantanati ad un livello medio-basso, ergo perdere anni di crescita fondamentali: in sostanza siamo nel mezzo, nè carne nè pesce.

Una analisi dei rapporti sui test PISA/INVALSI sulla pratica sportiva , sulla propensione alla spesa in ambito sportivo sarebbe un buon viatico, a mio parere, alla discussione.

Sempre ricordando che in questo momento, le difficoltà sanitarie e quelle economiche, rischiano di tagliare le gambe anche a quello che c'è già.

Guido_53 ha scritto: 2 lug 2020, 11:14 Da quanto mi risulta una delle strategie allo studio da parte del board del pro 14 è aprire la competizione a franchigie di Spagna, Georgia, Romania ecc. A quel punto la divisione del Pro 14+X in due Tier sarebbe naturale e nella serie "B" una franchigia di sviluppo italiana a sostegno federale ci starebbe molto bene a condizione che la squadra erede delle Zebre fosse finanziata da investitori privati (Padova?...). Ciò comporterebbe una definitiva riduzione allo stato dilettantistico del Top 12. E' una ipotesi molto interessante, ma mi sembra difficilmente sostenibile a livello economico, sia per le difficoltà delle federazioni delle altre nazioni europee, sia per lo scarso interesse mediatico che probabilmente riscuoterebbe la serie "B" del Pro14+X.

Nella Gazzetta, Martin Anayi è stato molto chiaro dicendo che il posto per una terza franchigia italiana sarebbe la competizione che Rugby Europe vuole lanciare in due anni. Non sò si il fatto che il CEO di Pro 14 sia al corrente di questo progetto lascia la porta aperta a una collaborazione con la Liga Celta, mà non credo in serie B...

Il progetto Rugby Europe non è pubblico mà le parole di Anayi non sono l'unico segno. La federazione portoghesa fà referenziazione a questo nella sua strategia 2020-2024...

Luqa-bis ha scritto: 3 lug 2020, 14:15 Una analisi dei rapporti sui test PISA/INVALSI sulla pratica sportiva , sulla propensione alla spesa in ambito sportivo sarebbe un buon viatico, a mio parere, alla discussione.

Sempre ricordando che in questo momento, le difficoltà sanitarie e quelle economiche, rischiano di tagliare le gambe anche a quello che c'è già.

Sarebbe bello.
E' banale ma si costruisce sempre dalle basi: se i protocolli dall'allenamento delle accademie e dei centri federali venissero messi a disposizione di ogni giovanile di rugby del territorio, allora sarà come avere 50 accademie/centri federali.
E lo stesso vale a livello senior: se i protocolli dall'allenamento di Nazionale, Benetton e Zebre venissero messi a disposizione di ogni società di Top 12 / A / B / C, allora tutti avranno la possibilità di prepararsi fisicamente come i professionisti.
Poi ognuna fa come può, ma intanto cresce il livello di conoscenza rugbystica e da lì anche le skills di ogni atleta

Mah, in realtà non è fattibile ciò che vorresti..
Io posso avere anche il programma e i protocolli degli all blacks, ma se non ho la struttura nè lo staff che mi permette di metterla in pratica, come faccio?
è esattamente su questo che soprattutto la benetton ha lavorato in questi anni, passando da uno staff con un head coach e due assistenti, medico fisio e preparatore ad uno composto da 24 persone.
questo differenzia una squadra pro da una semidilettantistica.
Allo stesso modo in giovanile puoi dare alla squadretta di periferia gli stessi programmi del Petrarca, ma senza le strutture e gli allenatori (intesi come qualità e quantità) non si va da nessuna parte.

Nounours ha scritto: 3 lug 2020, 14:25

Guido_53 ha scritto: 2 lug 2020, 11:14 Da quanto mi risulta una delle strategie allo studio da parte del board del pro 14 è aprire la competizione a franchigie di Spagna, Georgia, Romania ecc. A quel punto la divisione del Pro 14+X in due Tier sarebbe naturale e nella serie "B" una franchigia di sviluppo italiana a sostegno federale ci starebbe molto bene a condizione che la squadra erede delle Zebre fosse finanziata da investitori privati (Padova?...). Ciò comporterebbe una definitiva riduzione allo stato dilettantistico del Top 12. E' una ipotesi molto interessante, ma mi sembra difficilmente sostenibile a livello economico, sia per le difficoltà delle federazioni delle altre nazioni europee, sia per lo scarso interesse mediatico che probabilmente riscuoterebbe la serie "B" del Pro14+X.

Nella Gazzetta, Martin Anayi è stato molto chiaro dicendo che il posto per una terza franchigia italiana sarebbe la competizione che Rugby Europe vuole lanciare in due anni. Non sò si il fatto che il CEO di Pro 14 sia al corrente di questo progetto lascia la porta aperta a una collaborazione con la Liga Celta, mà non credo in serie B...

Il progetto Rugby Europe non è pubblico mà le parole di Anayi non sono l'unico segno. La federazione portoghesa fà referenziazione a questo nella sua strategia 2020-2024...

Attualmente non ci sono ancora giocatori in numero sufficiente e con la qualità necessaria per allestire una terza franchigia. Ma va preso atto che con le sole due attuali franchigie lo spazio per i giocatori meritevoli di essere testati a livello professionale diventerà troppo ristretto nel giro di un paio d'anni.