CdM 2023 - Poule B

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gangaibc
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da gangaibc »

Mi sono riuscito a collegare per vedere una "bella" pulizia di spalla tongana... purtroppo la ha vista anche l'arbitro.... arancione!
Il Bambino Ciccione
gangaibc
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da gangaibc »

Thks @rigoletto
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metabolik
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da metabolik »

Ingenuità tongana proprio alla fine, 79esimo
Hai una calcio a favore, ma sei in 14 => chiudila lì.
No la giochi e fanno meta loro , 7 punti incassati inutilmente.
gangaibc
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da gangaibc »

28 pti di distacco sono giusti? Ļo chiedo a voi, perché ho visto solo gli ultimi 5'. A parte il suicidio del 79' ovvio....
Il Bambino Ciccione
RigolettoMSC
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da RigolettoMSC »

gangaibc ha scritto: 24 set 2023, 19:39 Thks @rigoletto
Ma di che! Volevo mostrare ai nostri colleghi come si fa una cronaca per uno che non la può vedere, Italia Uruguay è stata una sofferenza, stavo lavorando e potevo seguirla solo sul forum ma questi lazzaroni .... Lasciamo perdere, va'... :-]

gang' , per me ci stanno tutti, compresa l'ultima meta.
Riccardo
metabolik
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da metabolik »

Prova ultra-dignitosa di Tonga , che è riuscita a tamponare situazioni molto critiche.
Il giallo del primo tempo e il calcio non piazzato del 24 - 17 hanno facilitato la Scozia.
Partita godibile.
Per me il Mom è Russel .
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PiVi1962
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da PiVi1962 »

Qui i commentatori dicono che Irlanda-Scozia sarà un incontro "drammatico".

Viste le due squadre, credo che la compattezza irlandese non darà scampo agli scozzesi.
Tra l'altro i giocatori del cardo oggi hanno mostrato una loro debolezza: dopo i cambi la squadra non è fluida come il 15 titolare.
Per segnare all'Irlanda (visto che i verdi fanno anche pochissimi falli) occorre molto più di quanto hanno fatto vedere gli scozzesi in queste partite.
VANZANDT
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da VANZANDT »

irlanda favorita ma partita non scontata....65-35
VANZANDT
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da VANZANDT »

jpr williams ha scritto: 24 set 2023, 18:03 Meraviglioso calcio di Russell. Dio che bravo
adoro Finn Russell per me la migliore apertura in circolazione ... in un sistema di gioco che spesso gli chiede di giocare sopra le righe.... che giocatore e placca come una bestia
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giuseppone64
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da giuseppone64 »

gangaibc ha scritto: 24 set 2023, 19:44 28 pti di distacco sono giusti? Ļo chiedo a voi, perché ho visto solo gli ultimi 5'. A parte il suicidio del 79' ovvio....
no però i tongani a un certo punto hanno mollato, lottavano solo sui punti di incontro, però superata la prima linea di difesa per gli scozzesi erano praterie.
Bro ma tu come chiami la scozia infarcita di "stranieri"?
sul galles non chiedo tanto so che, vista la passione, avrai una argomentazione di altissimo livello
:rotfl:
si scherza eh
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
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Io
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jpr williams
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da jpr williams »

giuseppone64 ha scritto: 25 set 2023, 13:20Bro ma tu come chiami la scozia infarcita di "stranieri"?
Scotboks o Sudafrica B
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Garry
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da Garry »

Metto qui sotto un bel post che il giornalista Mario Salvini ha messo sul suo blog.
Serve per spiegare un po' il "terzo inno" dell'Irlanda ascoltato negli stadi in questi giorni, e quello che c'è dietro.

È un po' lungo, se jpr lo eliminerà non mi offenderò :-)

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da Garry »

"Adesso gli inni sono tre. Il primo era quello vero della Repubblica d’Irlanda, ma era suo malgrado divisivo. Il secondo ha messo d’accordo tutti. Ora c’è Zombie e – almeno secondo alcuni – siamo tornati da capo. Zombie quella che conoscete anche voi, dei Cramberries. Che solo a nominarla vi torna davanti la povera Dolores O’Riordan ricoperta d’oro.
E’ una storia meravigliosa almeno quanto l’atmosfera che abbiamo intravisto nelle prime partite della Coppa del Mondo di rugby. E chissà cosa ci aspetta nelle prossime con in campo l’Irlanda. Tanto più che promettono di essere ancora molte, non solo perché i verdi sono al n.1 del ranking, ma anche, soprattutto, per come han giocato contro il Sudafrica. Solo che quando si parla di Irlanda poco, quasi niente, è mai come sembra.
Cominciamo. Nel rugby la squadra è una. Un’Irlanda, una nazionale. Succede solo nel rugby, nel cricket e nell’hockey prato. Repubblica d’Irlanda e Ulster sono insieme. Una delle tante bizzarrie delle Isole Britanniche, in cui Galles e Scozia hanno le loro nazionali ben separate da quella inglese pur essendo politicamente nello stesso Paese. Ecco, sull’altra isola, almeno nel rugby, funziona al contrario. Sembra fuori dal mondo già così, anche se Eire e Ulster fossero due paesi limitrofi tra loro tradizionalmente in pace. E invece tutti sanno quel che è accaduto in Irlanda solo fino a pochi anni fa. Eppure il rugby fa il miracolo, da sempre.
Non che sia stato facile, però, questo no.
Per dar l’idea: quando nei primi anni 2000 si è trattato di ristrutturare Lansdowne Road, lo stadio di Dublino, sono serviti dieci anni di trattative. Non per trovare i soldi. Per convincere quelli della Gaa a concedere Croke Park. La Gaa è la federazione degli sport gaelici, il football e l’hurling. Non fu facile perché l’erba di Croke Park era vietata agli sport degli inglesi, il calcio e il rugby. Lo era perché gli irlandesi hanno la memoria lunga. Nessuno ha mai dimenticato che lì dentro, il 21 novembre del 1920, mentre si schieravano in campo Dublino e Tipperary, entrò una terza squadra. Armata. Erano i Black and Tans, le truppe scelte inglesi. La notte precedente gli uomini di Michael Collins avevano ucciso alcuni agenti segreti del governo britannico. I Black, con i loro cappelli col pon pon, si vendicarono lì. Aprirono il fuoco su giocatori e spettatori. Il primo a cadere fu il capitano di Tipperary, Micheal Hogan, e con lui il suo compagno Jim Egan. Morirono in dodici e molte decine furono i feriti. L' Irlanda ricorda quel giorno come bloody sunday, la prima bloody sunday, poi drammaticamente replicata per le strade di Derry, il 30 gennaio ' 72. Chi ha visto il film Michael Collins ricorderà la ricostruzione della strage. Di più: ancora negli anni 80 i tesserati del football gaelico e dell’hurling se solo venivano sorpresi in tribuna, da spettatori, a partite di calcio o di rugby, venivano squalificati.
I tempi sono cambiati. Croke Park alla fine fu concesso. E quelli del football e dell’hurling possono andare a veder quel che gli pare. Il fatto è, casomai, che a football e a hurling giocano ancora in tantissimi. I campionati sono popolarissimi. Croke Park, casa del Dublino e di semifinali e finali nazionali, ha capienza da 80.000 spettatori. Eppure, un’isola con circa 6,8 milioni di abitanti, con la concorrenza di calcio, football gaelico e hurling (oltre a tutto il resto) esprime la nazionale di rugby n.1 al mondo, almeno stando al ranking. Con tutto che, in ogni caso, nell’Ulster i ragazzi cattolici spesso giocano agli sport gaelici, e il rugby è più una questione da protestanti unionisti.
E’ sempre stato così. E la portata di quanto tutto fosse dannatamente difficile lo si vedeva in televisione, al momento degli inni. Per i verdi suonava quello della Repubblica, Soldier’s Song. Le telecamere passavano in rassegna i visi, qualcuno cantava, erano quelli del sud. Altri tenevano la bocca tappata, i protestanti dell’Ulster. Eppure nessuno ha mai avuto problemi a mischiarsi all' altra identità irlandese, a far mischia insieme. Nemmeno negli anni più bui dei Troubles a Belfast e Derry l'unità della nazionale è mai stata in discussione. Perfino nel 1972, anno della seconda bloody sunday, quando Scozia e Galles si rifiutarono di giocare a Dublino, non ci sono stati dubbi. I rugbisti ne hanno fatto una questione di principio. Ben sapendo che non sarebbe stato facile difendere la propria posizione. Nel 1985 Jimmy McCoy che faceva il pilone e non era tipo da impressionarsi facilmente, nei suoi avanti e indietro da Belfast a Dublino, dovette farsi scortare da una guardia del corpo. Per uno come lui, poliziotto della Ruc, la Royal Ulster Constabulary, la polizia del Nord bersaglio preferito dell'Ira, farsi vedere nel Sud non era esattamente salutare. Ma non mancò mai un allenamento. Peggio andò a Nigel Kerr, accidentalmente coinvolto in un attentato mentre scendeva a Dublino, nel 1987. Se la cavò, ma non giocò mai più a rugby.
Diventa facile da capire l’importanza che ebbe, in occasione del Mondiale del 1995, l’introduzione di Ireland’s Call. La nazionale era sempre una, ma gli inni erano diventati due. Nel Sei Nazioni a Dublino è ancora così, suonano prima Soldier’s Song, e poi Ireland’s Call, quello dell’Irlanda del Rugby. In cui finalmente cantano tutti. E cantano “Insieme, spalla a spalla, risponderemo alla chiamata dell’Irlanda”. Al Mondiale mettono solo quella, un’Irlanda, un inno.
Adesso siamo oltre. Adesso prima delle partite dell’Irlanda al Mondiale in Francia, c’è Zombie che viene giù dalle tribune. Come e più di “You’ll Never Walk Alone” a Anfield. Più di “Swing Low, sweet chariot” cantata quasi per caso nel 1988 a Twickenham dai ragazzi della scuola cattolica Douai di Woolhampton in onore di Chris Oti e diventata inno non-ufficiale della nazionale inglese. Ben più anche del “Seven Nation Army” dei White Stripes (Il “po po po po”, per capirci) che abbiamo adottato noi per la nazionale del 2006 e che oggi cantano al Camden Park di Baltimore per gli Orioles.
In poco tempo Zombie sembra essere il terzo inno del rugby. E il secondo in molti altri sport d’Iralnda. Solo che, come detto, c’è che dice ci sia il rischio di tornare a dividersi. Anche se con logiche diverse rispetto al passato. Dolores O’Riordan era di Limerick, come tutti i Cramberries, dunque del Munster. E non per caso Zombie hanno cominciato a cantarla allo stadio i tifosi del del Munster Rugby. Che adesso l’hanno portata in nazionale. La federazione la fa mettere dagli altoparlanti nel pre-partita. Ma non ce ne sarebbe nemmeno più bisogno, ci pensano migliaia di tifosi. Tanti, e talmente intensi da dare i brividi.
Zombie è stata scritta da Dolores in reazione all’attentato di Warrington del 1993, due bombe dell’Ira che uccisero due bimbi. Un orrore. E’ una condanna della violenza politica, del settarismo. Ma quei versi, quel ripetere “In your head/ in your head”, starebbe secondo alcuni a significare che certe rivendicazioni dei repubblicani del nord fossero solo “nella loro testa”.
«Nelle tua testa stanno ancora combattendo
Con i loro carri armati e le loro bombe
E le loro bombe e i loro fucili
Nella tua testa
Nella tua testa stanno morendo»
In tanti hanno obiettato che – fatta salva la condanna per la violenza - la canzone manchi di rispetto a chi nel Nord ha lottato per decenni. Così ha scritto il sito Balls.ie
Il verso "But you see, it's not me/It's not my family"…. “non è la mia famiglia”, secondo molti sottolineerebbe un chiamarsi fuori. Qualcuno ha twittato: “E’ una assoluta mancanza di comprensione di cosa hanno passato i cattolici dell’Ulster”. E qualcun altro è arrivato a dire che non solo sia un attacco all’Ira, ma anche al Sinn Fein, il partito che un tempo era definito “braccio politico dell’Ira”, che ha lottato e lotta per i diritti dei cattolici in Ulster.
Da alcuni giorni il dibattito in Irlanda è parecchio acceso. Sulla radio Newstalk assennatamente è stato detto che “Se pensi che Zombie sia irrispettosa allora pensi che tutti i cattolici dell’Irlanda del Nord fossero a favore delle bombe, ma non è così. Non è mai stato così”. In tv ieri sera Shane Byrne – l’ex tallonatore della nazionale, non il campione britannico della Superbike… - ha detto categorico che la gente canta quella canzone perché è una bella canzone irlandese, “senza pensare minimamente a significati politici”. Molti la pensano come lui.
Tutti, quando è arrivato il fischio finale per la vittoria sul Sudafrica, abbiamo avuto i brividi".

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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da Garry »

Questo sarà folklore, ma è soprattutto Storia

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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Re: CdM 2023 - Poule B

Messaggio da jpr williams »

Garry ha scritto: 26 set 2023, 22:21Metto qui sotto un bel post che il giornalista Mario Salvini ha messo sul suo blog.
Serve per spiegare un po' il "terzo inno" dell'Irlanda ascoltato negli stadi in questi giorni, e quello che c'è dietro.

È un po' lungo, se jpr lo eliminerà non mi offenderò :-)
Mi offendo io perchè ipotizzi io possa fare un'idiozia simile.
Grazie, pezzo stupendo come sempre.
Mai identificare la gente solo dal cognome...

P.S.
Salvini(maiuscolo) però dimentica il vero inno popolare degli irlandesi che è "Fields of Athenry".
Poi dice perchè ti stanno sulle palle gli inglesi...
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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