jpr williams ha scritto: 24 ott 2023, 15:53
Gli argomenti li ha già portati Pastonesi e li condivido.
Se non ti piace il futurismo dovresti evitare di tirar fuori il boomerismo.
Scusa jpr ma trovo l'articolo di Pastonesi assurdo. Veramente tu rimpiangi queste cose? Cito dall'articolo.
"Innanzitutto perché si gioca, molto di più, con i calci. Non solo quelli piazzati e di rimbalzo, che danno punti, ma anche quelli up-and-under"
Cosa? Ma se guardate degli spezzoni delle vecchie partite è pieno di gente che in attacco spara calci altissimi completamente a caso, visti oggi sono delle vere e proprie aberrazioni tattiche
"l’intervallo: una volta le squadre rimanevano in campo, la sosta era di cinque minuti, giusto il tempo di tirare il fiato, scaldarsi con un bicchierino di tè caldo e ascoltare una raccomandazione tecnica, e si ricominciava; adesso si arriva al quarto d’ora, con il rientro negli spogliatoi, il cambio delle maglie, l’uso degli integratori e le pubblicità televisive."
Ma siamo pazzi? il problema adesso sono i 15 minuti di intervallo? Il the caldo?
"Per esempio, le sostituzioni: 30 anni fa c’erano solo due panchinari, un avanti e un trequarti, così si usciva dal campo in barella, cioè solo quando non si fosse stati in grado di stare in piedi sulle proprie gambe"
é normale? Uscire dal campo solo se non si sta in piedi? a me pare che si siano fatti dei bei progressi
Sulle simulazioni Pastonesi mi sembra esagerato, non credo siano così diffuse. Sulle proteste verso l'arbitro invece posso dargli ragione.
Questa enorme "operazione nostalgia" anche nel rugby no eh.
La cose più importante è un'altra. Perchè dobbiamo per forza insistere con questa contrapposizione verso il calcio? Uno non può apprezzare entrambi? Non lo capiamo che è controproducente?