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jpr williams ha scritto: 25 ott 2023, 13:07 Non me ne frega una ceppa come a te non deve fregare una ceppa se contrappongo il futurismo al boomerismo.
Il punto è che leggendo te e qualcun altro a volte sembra che il rugby l'abbiate inventato voi 5 anni fa perchè fino ad allora c'erano solo dei tizzi che si incontravano per fare a botte e poi ubriacarsi.

Le cose stanno così: un articolo fa confronti a quazzo, io rispondo sottolineandoli e facendone altrettanti.
Il mio scopo non è far passare il rugby attuale come il meglio possibile, perché non lo è e non l' ho mai sostenuto e non lo credo, ma che almeno non si spacci il passato come un ricordo idilliaco verso un presente mostruoso.
Le cose non stanno così.
Quindi dovresti rivedere quello che hai scritto perché è una mistificazione di ciò che scrivo.

jpr williams ha scritto: 24 ott 2023, 15:53 Gli argomenti li ha già portati Pastonesi e li condivido.
Se non ti piace il futurismo dovresti evitare di tirar fuori il boomerismo.

Scusa jpr ma trovo l'articolo di Pastonesi assurdo. Veramente tu rimpiangi queste cose? Cito dall'articolo.

"Innanzitutto perché si gioca, molto di più, con i calci. Non solo quelli piazzati e di rimbalzo, che danno punti, ma anche quelli up-and-under"
Cosa? Ma se guardate degli spezzoni delle vecchie partite è pieno di gente che in attacco spara calci altissimi completamente a caso, visti oggi sono delle vere e proprie aberrazioni tattiche

"l’intervallo: una volta le squadre rimanevano in campo, la sosta era di cinque minuti, giusto il tempo di tirare il fiato, scaldarsi con un bicchierino di tè caldo e ascoltare una raccomandazione tecnica, e si ricominciava; adesso si arriva al quarto d’ora, con il rientro negli spogliatoi, il cambio delle maglie, l’uso degli integratori e le pubblicità televisive."
Ma siamo pazzi? il problema adesso sono i 15 minuti di intervallo? Il the caldo?

"Per esempio, le sostituzioni: 30 anni fa c’erano solo due panchinari, un avanti e un trequarti, così si usciva dal campo in barella, cioè solo quando non si fosse stati in grado di stare in piedi sulle proprie gambe"
é normale? Uscire dal campo solo se non si sta in piedi? a me pare che si siano fatti dei bei progressi

Sulle simulazioni Pastonesi mi sembra esagerato, non credo siano così diffuse. Sulle proteste verso l'arbitro invece posso dargli ragione.
Questa enorme "operazione nostalgia" anche nel rugby no eh.

La cose più importante è un'altra. Perchè dobbiamo per forza insistere con questa contrapposizione verso il calcio? Uno non può apprezzare entrambi? Non lo capiamo che è controproducente?

piaceva tanto quel inizio di discussione sul archeo tifo. delle punte degli ombrelli da schivare prima di entrare in campo ( una cosa abbastanza vigliacchetta per quanto para cruenta ) degli sputazzi, della gente che trovava sfogo in una passione, dei cori canzonatori, delle bare trasportate a spalle a rappresentare la squadra avversa, alla goliardia, al sudore schifoso sugli spalti, alle urla, al modo latino di vivere il tifo per una squadra foss'anche di regbi. in confronto ad oggi, dove il ricordo di quelle epoche non è più solo sfumato, è proprio scomparso. erano dei signori, non urlavano cose irripetibili - col cavolo, le ripetevano pure - non fischiavano, erano tutti educati e rispettosi. le partite si svolgevano senza il minimo rumore dagli spalti, quando cadeva una carta di caramella ad un bambino, l'arbitro fischiava e si riprendeva con una mischia al centro - l'ovale era il bambino della caramella- e se qualcuno emetteva un fischio veniva imprigionato un mese nelle stanze dei fusti di birra vuoti dal pavimenti di resti di salsiccia e segoe. una volta, in quelle stanze, ci hanno trovato un cardellino e un petirosso, rinchiusi da un anno.

lasciar stare. applicare una sorta di visione tecnica ad un articolo del cuore è un errore tragico. non si fa, lascia stare.

Va bene tonione, ma io non ho portato chissà che motivazioni tecniche.
Se un neofita leggesse quell'articolo, secondo me lo troverebbe poco "centrato" anche lui. Qualsiasi sport è cambiata, bene, ma detto questo è finita lì.

Basta farsi un giro su youtube, qualche video di partite vecchie si trova.

Qui i fischi su un piazzato di Botha nella finale scudetto 1988-1999
[youtube]https://youtu.be/ZaPu5r-LDJM?si=vyipdtcBfeU74QNs&t=2695[/youtube]

Benetton - Petrarca 1988
[youtube]https://youtu.be/UQgEU8Eh0FI?si=2p3SZF7Oq1lWIMF1&t=2364[/youtube]

un neofita centrato sulla tecnica lo troverebbe poco centrato ( mutande pazze no ) quell'articolo. certo, sicuramente.
un neofita centrato sull'istinto, sulla ricerca del senso delle cose, cose em non sarei convinto di questa parola, sulla ricerca del sentimento, ecco sentimento potrebbe starci meglio, questo neofita direbbe si, c'è qualcosa che non mi torna anche a me, e non sono i piloni. percepirebbe, da una parte del cervello antica ma sempre valida, il senso di quell'articolo.

direbbe: niente è così finto come nascondersi dietro la tecnica per esprimere un istinto naturale. lasciatelo senza gli up and under, lasciatelo nutrire dei dubbi che quel modo di avanzare, scelto come strategia dominante per avanzare, di fronte a difese schierate benissimo, in questo mondiale, sia oltre che poco sentimentale, anche noioso, terribilmente noioso. quella non è un ovale in gioco, un tempo di gioco effettivo, è buttarla in caciara tecnicamente sostenuta, perchè non c'è più gioco, spazio, alternativer credibili di avanzamento. noia e noia.

SilverShadow ha scritto: 26 ott 2023, 0:23 Basta farsi un giro su youtube, qualche video di partite vecchie si trova.

Qui i fischi su un piazzato di Botha nella finale scudetto 1988-1999
[youtube]https://youtu.be/ZaPu5r-LDJM?si=vyipdtcBfeU74QNs&t=2695[/youtube]

Benetton - Petrarca 1988
[youtube]https://youtu.be/UQgEU8Eh0FI?si=2p3SZF7Oq1lWIMF1&t=2364[/youtube]

Ma io ho ben presenti anche scazzottate in tribuna (specie durante il derby con il Benetton).
Una volta primi anni '80, in un San Donà - Amatori Catania il guardalinee, che era un accompagnatore del Catania (sì, all'epoca tranne qualche partita si faceva come adesso in B o C a proposito di quanto si stava meglio), passò tutta la partita a battagliare col pubblico che lo beccava con frasi irripetibili.
Insomma i fischi durante i calci degli avversari erano il minimo sindacale...

Anch'io ricordo che alla Canalina di Reggio nei primi anni 2000 gli insulti all'arbitro (ma il bersaglio preferito era il guardalinee sotto la tribuna) erano norma. In qualsiasi azione della squadra di casa partiva l'urlo "è fuorigiooooco!", in genere condito da contumelie, e in qualsiasi placcaggio ai danni della squadra ospite l'urlo "è tenutoooo!".
A fine partita regolarmente i sostenitori della squadra reggiana andavano a casa con la certezza che l'arbitro, in malafede, avesse fischiato contro Reggio; e i sostenitori della squadra ospite tornavano a casa con la certezza che l'arbitro, in malafede, avesse fischiato contro la loro squadra.
Però non ricordo "strascichi" post-partita: si insultava per ottanta minuti l'arbitro e poi quando usciva dagli spogliatoi era come se nulla fosse successo, tutti lo trattavano cordialmente. Così almeno mi pare di ricordare

lo avete letto fino in fondo?

Ma il rugby non potrà mai diventare come il calcio. Se l’origine è simile, la natura è diversa. Finora la partita più entusiasmante, intensa e memorabile è stato il quarto di finale (nella composizione dei gironi il rugby dovrebbe forse imparare dal calcio) tra Irlanda e All Blacks. L’ultima azione della partita, a tempo ormai scaduto, è durata 37 fasi. Gli irlandesi in attacco, i neozelandesi in difesa. Gli irlandesi a cercare uno spiffero, un varco, i neozelandesi a erigere un argine, una diga. Senza errori, tecnici e disciplinari. La giusta perfezione della parità. L’eterna bellezza dell’ovalia.

Mi sa che l'acidosi non è un problema del Pastonesi eh

Parliamo di uno sport dove Rassie Erasmus ha rilasciato un video di 1 ora in cui parla di tutti gli errori dell'arbitro. Nel calcio non arrivano a tanto.

Sì, da un lato ci sono gesti splendidi come Allan che per prima cosa va ad abbracciare Donaldson dopo il calcio sbagliato dell'Australia contro di noi, dall'altra Evan Roos che schiaccia per terra la testa di Byrne prima e Zuliani poi senza nessun motivo.

quaros ha scritto: 26 ott 2023, 9:45 lo avete letto fino in fondo?

Ma il rugby non potrà mai diventare come il calcio. Se l’origine è simile, la natura è diversa. Finora la partita più entusiasmante, intensa e memorabile è stato il quarto di finale (nella composizione dei gironi il rugby dovrebbe forse imparare dal calcio) tra Irlanda e All Blacks. L’ultima azione della partita, a tempo ormai scaduto, è durata 37 fasi. Gli irlandesi in attacco, i neozelandesi in difesa. Gli irlandesi a cercare uno spiffero, un varco, i neozelandesi a erigere un argine, una diga. Senza errori, tecnici e disciplinari. La giusta perfezione della parità. L’eterna bellezza dell’ovalia.

Mi sa che l'acidosi non è un problema del Pastonesi eh

ah ok allora tutto a posto, le critiche erano immeritate perchè quelle tre righe finali riabilitano tutte le altre cose scritte.
D'altronde non è colpa di Pastonesi, l'avranno costretto a fare un panegirico inutile con confronti raffazzonati solo per vendere l'articolo, far scrivere un titolo acchiappa clic al titolista, scrivere sui social una presentazione che delle ultime righe non c'è manco traccia.
dai oh, però sei simpatico

Man of the moment ha scritto: 25 ott 2023, 14:12Scusa jpr ma trovo l'articolo di Pastonesi assurdo. Veramente tu rimpiangi queste cose? Cito dall'articolo.

Prima che qualcuno tirasse fuori a capocchia il boomerismo avevo scritto che di quell'articolo condividevo la parte riguardante le simulazioni e i comportamenti irriguardosi nei confronti dell'arbitro.
Cose che a mio modestissimo parere sono in vertiginoso aumento. Cose che trovo sgradevoli oltre ogni misura. Ci aggiungerei le frequenti e reiterate richieste all'arbitro di prendere provvedimenti nei confronti di avversari, cosa prettamente calcioide.
Avevo aggiunto che tutto il resto sembrava aggiunto tanto per fare peso. E quindi non lo condividevo.
Ma qui fare un minimo di distinzione fra cose diverse è una cosa da boomer.
Meglio fare un tanto al chilo che è più moderno.

Man of the moment ha scritto: 26 ott 2023, 10:50 Parliamo di uno sport dove Rassie Erasmus ha rilasciato un video di 1 ora in cui parla di tutti gli errori dell'arbitro. Nel calcio non arrivano a tanto.

Perché nel calcio ci pensano già le televisioni e i social media

Erasmus è il Carlo Sassi del rugby (questa è davvero da boomer...)

jpr williams ha scritto: 26 ott 2023, 16:52

Man of the moment ha scritto: 25 ott 2023, 14:12Scusa jpr ma trovo l'articolo di Pastonesi assurdo. Veramente tu rimpiangi queste cose? Cito dall'articolo.

Prima che qualcuno tirasse fuori a capocchia il boomerismo avevo scritto che di quell'articolo condividevo la parte riguardante le simulazioni e i comportamenti irriguardosi nei confronti dell'arbitro.
Cose che a mio modestissimo parere sono in vertiginoso aumento. Cose che trovo sgradevoli oltre ogni misura. Ci aggiungerei le frequenti e reiterate richieste all'arbitro di prendere provvedimenti nei confronti di avversari, cosa prettamente calcioide.
Avevo aggiunto che tutto il resto sembrava aggiunto tanto per fare peso. E quindi non lo condividevo.
Ma qui fare un minimo di distinzione fra cose diverse è una cosa da boomer.
Meglio fare un tanto al chilo che è più moderno.

ti invito nuovamente a rivedere quello che hai scritto.
Ho fatto riferimento al boomerismo dell'articolo del Pastonesi prima che tu scrivessi quelle cose.
Ho circostanziato i motivi del perchè c'è del boomerismo (Ai miei tempi era meglio).
Ti invito nuovamente a smetterla di falsificare i fatti.