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Garry ha scritto: 21 apr 2020, 12:13 Riccardo Renzi (nessuna parentela con il castoro fiorentino) ex-direttore di corriere salute parla degli avvertimenti inascoltati:

https://www.cultweek.com/pandemia-quel- ... 5TUyGKAevo

Eccellente editoriale, bellissimo e completo, se avete la pazienza di leggerlo fino in fondo.
Alla fine vengono inquadrate perfettamente le cause di tutta la situazione, si capisce cosa è successo in Lombardia e perché i nostri dati sono così diversi da quelli della Germania

Pare che in Europa abbiamo avuto un po' di sfiga, secondo questa ricerca:

"The deadliest mutations in the Zhejiang patients had also been found in most patients across Europe, while the milder strains were the predominant varieties found in parts of the United States, such as Washington state, according to their paper."

https://www.scmp.com/news/china/science ... nese-study

https://www.medrxiv.org/content/10.1101 ... 1.full.pdf

Ci mancava anche il "piano segreto"...

Dal Corriere di oggi:

«Da gennaio c’è un piano segreto per l’Italia: troppo drammatico per divulgarlo»
di Monica Guerzoni
Urbani, dg del ministero della Salute, respinge le accuse di ritardi del governo: «Non c’è stato alcun vuoto decisionale: la linea è stata di non spaventare i cittadini e lavorare per contenere il contagio»

DAILA'!!!

Dalla FIR "Martedì 21 aprile Gianluca Pavanello, Amministratore Delegato di Macron, sponsor tecnico della Federazione Italiana Rugby e della Scottish Rugby Union, racconta come l’azienda bolognese abbia deciso di scendere attivamente in campo nella lotta contro il Coronavirus impegnandosi a produrre oltre quaranta milioni di mascherine con il logo rosso “Sport Covid-19/Macron - #noicisiamo”, affidandosi a fabbriche specializzate e sostenendo tutti i costi fissi."

Poichè pare che gli unici governatori in Italia siano quelli che fanno più rumore mediatico, trovo in rete l'elogio di un silenzioso lavoratore

"Questo signore si chiama Stefano BONACCINI ed è il Presidente della Regione Emilia-Romagna.
A differenza di altri suoi colleghi "governatori" come Fontana, Zaia e Musumeci che passano le giornate a fare polemiche in tv, in rete, a fare show, Bonaccini non compare quasi mai, non fa polemiche e muto muto:
1) nonostante sia la seconda Regione per contagiati e deceduti, ha ancora oltre duecento posti in terapia intensiva per i prossimi malati;
2) in 6 giorni, senza clamori e senza super commissari alla Bertolaso, al Sant’Orsola di Bologna ha attrezzato un ulteriore padiglione per l’emergenza sanitaria;
3) ha sostenuto un medico e un anestestista che hanno ideato un doppio respiratore che raddoppia le possibilità di cura;
4) ha fatto ideare il rilevamento tamponi per strada che in Veneto hanno promesso e lui già fa;
5) ha digitalizzato tutte le ricette, anche quelle Rosse, eliminando le code dai medici di famiglia;
6) ha convinto la Ferrari a riconvertirsi per produrre respiratori;
... e la lista potrebbe continuare.
Un Governatore, appunto, no showmen buoni solo a scaricare le proprie incapacità sugli altri."

Garry ha scritto: 21 apr 2020, 12:04 Titolo-bomba suI Il Foglio (tanto per cambiare...):

"Mancano i morti di due RSA su tre - in Lombardia solo 266 su 677 hanno risposto all'ISS - CGIL: "Le ATS dicono che la Regione ordina di non fornire i dati dei decessi"

A prescindere dai titoli bomba ecc., ma davvero qualcuno ancora pensa che ci sia anche solo 1 dato vero in tutto il mondo?
Probabilmente noi siam quelli che si avvicinano di più ma solo nel numero dei morti.
Perchè se poi non conti tra i contagiati tutti quelli lasciati a guarire a casa senza un tampone e con meno di 38 di febbre, a che serve guardare il dato dei contagi?

Questa si è involontariamente trasformata in una sorta di guerra fredda regolata dagli aspetti economici, ma d'altronde era abbastanza inevitabile.
O davvero si pensa che in Cina siano morte così poche persone e che in vari paesi come gli Usa, partiti 3 settimane dopo a chiudere tutto, si sia stranamente raggiunto il picco esattamente quando lo abbiamo iniziato a raggiungere noi?

Il discorso è che la quarantena non è sopportabile per le casse del governo di qualsiasi nazione nè per quelle di milioni di imprese.
Si continuano a guardare numeri che non hanno mai avuto alcuna particolare valenza se non statistica e che oggi hanno valenza pari a 0 venendo manovrati per far vedere che si sta calando (nel frattempo in ospedale ci vai solo se superi i 38 di febbre e quando la situazione in molti casi è ormai compromessa, lo diceva già tempo fa il presidente del 118).

Perchè altrimenti sarebbe una straordinaria coincidenza che, in tantissime nazioni che hanno adottato misure diverse e con tempistiche clamorosamente diverse, si sia toccato il picco in tutte esattamente negli stessi giorni (o giù di lì), è proprio questione di logica.

Se è vero quello che die il Foglio, i nostri dati, anche quelli sui decessi, sarebbero molto sottostimati.

Diciamo che siamo trasparenti con i dati che arrivano all'ISS, ma il problema è che non gli arrivano tutti i dati.

Un grafico che mostra, in linea di massima, a che punto del tragitto sono le varie nazioni



Questa è la stessa immagine in grandezza più leggibile
https://pbs.twimg.com/card_img/12522192 ... ame=medium

E questo è l'articolo dal quale è tratta e che naturalmente io non ho letto perché troppo lungo
https://medium.com/@tomaspueyo/coronavi ... 420170203e

GrazieMunari ha scritto: 21 apr 2020, 14:17 ...e che in vari paesi come gli Usa, partiti 3 settimane dopo a chiudere tutto, si sia stranamente raggiunto il picco esattamente quando lo abbiamo iniziato a raggiungere noi?

Questo amassimo lo sostiene quel "laureato su Facebook" di Trump. Gli USA devono ancora arrivare al picco, e con il lockdown moscio che hanno adottato, temo che purtroppo sarà un picco piuttosto elevato

Garry ha scritto: 21 apr 2020, 12:13 Riccardo Renzi (nessuna parentela con il castoro fiorentino) ex-direttore di corriere salute parla degli avvertimenti inascoltati:

https://www.cultweek.com/pandemia-quel- ... 5TUyGKAevo

molto bello. grazie.

Garry ha scritto: 21 apr 2020, 14:39

GrazieMunari ha scritto: 21 apr 2020, 14:17 ...e che in vari paesi come gli Usa, partiti 3 settimane dopo a chiudere tutto, si sia stranamente raggiunto il picco esattamente quando lo abbiamo iniziato a raggiungere noi?

Questo amassimo lo sostiene quel "laureato su Facebook" di Trump. Gli USA devono ancora arrivare al picco, e con il lockdown moscio che hanno adottato, temo che purtroppo sarà un picco piuttosto elevato

Sì, ovvio che lo sostengono i governanti ma non perchè ci credano davvero, lo devono sostenere per forza di cose perchè altrimenti la loro nazione rimane indietro perdendo miliardi e facendosi portar via l'export da aziende concorrenti straniere.
E' una guerra economica in primis, le vittime son la meno.
Son già tutti a lavorare sulla fase 2 che ripartirà per tutti a maggio, anche per chi il picco non l'ha nemmeno lontanamente raggiunto.

E' brutto, ma come in ogni guerra i morti sono e saranno il prezzo da pagare per garantire negli anni una vita migliore a chi sopravvive, nè più nè meno.
Quanti saranno sarà stato e sarà deciso (per ogni nazione) dal comportamento dei cittadini e dall'efficienza della sanità.
Dalle misure dei governi dipenderà invece il lasso di tempo necessario per una vita migliore (o peggiore nel caso di incompetenza) nei prossimi anni

Sarà brutto ma ci leggo una punta di compiacimento.

"Perché i decessi calano lentamente?"
dal Corriere della Sera

www.corriere.it/cronache/20_aprile_21/c ... view.shtml

(versione open: www.dagospia.com/rubrica-39/salute/perc ... 234072.htm)

...
Senza lockdown i morti per coronavirus sarebbero raddoppiati ogni tre giorni, con una crescita esponenziale. Invece calano: nonostante le oscillazioni giornaliere la curva dei decessi nel complesso tende a diminuire dal 27 marzo, quando si è raggiunto il picco (con 969 morti in più in un solo giorno), come si può vedere dal grafico qui accluso.
Solo che la decrescita è lenta: si assiste a quello che in termini tecnici si chiama «plateau», un andamento quasi orizzontale, a pianerottolo, in cui i numeri rimangono sostanzialmente costanti. Perché non scendono più velocemente? «Al momento —spiega ancora Foresti — non lo sappiamo con certezza: però abbiamo alcune ipotesi.
Una è che nonostante il blocco continuino a esserci contagi significativi: tra familiari, perché i positivi rimangono per lo più a casa; o negli ospedali, perché non si fanno abbastanza tamponi agli operatori sanitari asintomatici, che quindi se infetti possono contagiare i pazienti; o infine tra le persone che hanno interazioni sociali perché vanno a lavorare o escono a fare la spesa». Sono domande a cui però si potrebbe rispondere almeno in parte aumentando il numero di test.
Anche per quanto riguarda i decessi, in ogni caso, i numeri ufficiali non fotografano appieno la situazione. Intanto perché le persone che muoiono oggi sono quelle contagiate in media 23 giorni fa, e quindi contagi che risalgono a quando gli effetti del lockdown erano ancora limitati.
In parte perché ci sono dei ritardi nella raccolta dei dati, che sono tanto più forti quanto più il sistema sanitario di un territorio è messo in difficoltà dall'epidemia: i numeri della Protezione civile indicano i nuovi decessi segnalati nelle ultime 24 ore dalle Regioni, che però non arrivano in tempo reale ma aggregano quelli raccolti nei giorni precedenti da Comuni e dalle Agenzie di tutela della salute (le famose Ats che hanno sostituito le Asl).
...

Buoni i dati di oggi, se si esclude il funereo dato dei decessi, in risalita a 534. Al di là della tristezza del dato va, però, sempre rimarcato che i 534 morti sono un dato che ci parla di 3 settimane/un mese fa, non di oggi.
Oggi scendono pesantemente gli attualmente positivi - 528, le presenze in ICU (-102) e gli ospedalizzati (-772). Aumentano i guariti di 2723.
L'unico dato veramente negativo è quello dei nuovi contagi: per quanto ci si sbatta siamo sempre a quasi 3000 nuovi positivi (2729, ieri erano 2256).
Quel dato del cavolo lì continua a non voler scendere.
Finchè ogni giorno avremo circa 3000 nuovi contagiati non vedo come possa avere un senso parlare di riaperture.

I tamponi sono tornati a superare i 50.000 e subito sono aumentati i contagiati. Il rapporto tamponi / contagiati, però è praticamente lo stesso di ieri