..... altri non fecero e spararono letame sui passanti in autostrada come si usa ......blackjack ha scritto:...Soggiungerei che ABBIAMO fatto bene non perchè c'erano gli striscioni, ma perchè, oltre a metterli, abbiamo separato la responsabilità politica della FIR da quella della squadra ospite e dei giocatori del Treviso che non c'entrano proprio nulla con questa questione.
Questo mi sembra il dato culturalmente più importante.
Auspico che un giorno qualcuno scriva su questo forum ringraziando per l'ospitalità che c'è al 3F per squadre (di norma) e tifosi ospiti (sempre, salvo il derby con L'Aquila, ma questo non lo si riesce a superare)
CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Moderatore: Emy77
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centone64
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
TRALLALLERO TRALLALLA'
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grubber
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
...nondum matura est...centone64 ha scritto:Cui prodest scelus, is fecit.grubber ha scritto:Non ho frequentato tutti i campi del Super 10, ma spero e credo che l'ospitalità dello stadio di Roma sia una cosa comune a tutti.tafano ha scritto:Sognavo di leggere parole come queste stamattina!blackjack ha scritto:...Soggiungerei che ABBIAMO fatto bene non perchè c'erano gli striscioni, ma perchè, oltre a metterli, abbiamo separato la responsabilità politica della FIR da quella della squadra ospite e dei giocatori del Treviso che non c'entrano proprio nulla con questa questione.
Questo mi sembra il dato culturalmente più importante.
Auspico che un giorno qualcuno scriva su questo forum ringraziando per l'ospitalità che c'è al 3F per squadre (di norma) e tifosi ospiti (sempre, salvo il derby con L'Aquila, ma questo non lo si riesce a superare)
Grandi!
Nell'occasione, invece, hanno fatto bene a precisare il destinatario delle loro proteste.
Farebbero bene a farlo anche certi utenti del forum, che evidentemente pensano di ottenere qualcosa sparando nel mucchio alla " 'ndo cojo, cojo "
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
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centone64
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Nella rassegna stampa di stamattina non avevo notato un articolo veramente ....... vabbhe non aggiungiamo aggettivi offensivi.
Però ne voglio far dono ai partecipanti al forum:
".... sono dichiarazioni veramente penose che offendono il nostro sport ..."
Quiz, chi fece queste affermazioni ?
Quale danno hanno recato gli striscioni al nostro sport oltre che contestare una decisioni veramente fantozziana e che, quella si, è la vergogna del nostro sport ?
Insomma, c'è stato un voto segreto che ha sfiduciato qualcuno, si è corso ai ripari nominando una commissione con a capo una persona di parte ( illegittima come minimo, esiste un principio in giudizio che è la legittima suspicione che in questo caso non ha illuminato le menti ) e alla fine dobbiano stare tutti zitti ?
E' stato tirato fuori dal cilindro un coniglio puzzolente e ci si vanta della decisione ?

Però ne voglio far dono ai partecipanti al forum:
".... sono dichiarazioni veramente penose che offendono il nostro sport ..."
Quiz, chi fece queste affermazioni ?
Quale danno hanno recato gli striscioni al nostro sport oltre che contestare una decisioni veramente fantozziana e che, quella si, è la vergogna del nostro sport ?
Insomma, c'è stato un voto segreto che ha sfiduciato qualcuno, si è corso ai ripari nominando una commissione con a capo una persona di parte ( illegittima come minimo, esiste un principio in giudizio che è la legittima suspicione che in questo caso non ha illuminato le menti ) e alla fine dobbiano stare tutti zitti ?
E' stato tirato fuori dal cilindro un coniglio puzzolente e ci si vanta della decisione ?
TRALLALLERO TRALLALLA'
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centone64
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Quis tulerit Gracchos de seditione querentesgrubber ha scritto:...nondum matura est...centone64 ha scritto:Cui prodest scelus, is fecit.grubber ha scritto:Non ho frequentato tutti i campi del Super 10, ma spero e credo che l'ospitalità dello stadio di Roma sia una cosa comune a tutti.tafano ha scritto:Sognavo di leggere parole come queste stamattina!blackjack ha scritto:...Soggiungerei che ABBIAMO fatto bene non perchè c'erano gli striscioni, ma perchè, oltre a metterli, abbiamo separato la responsabilità politica della FIR da quella della squadra ospite e dei giocatori del Treviso che non c'entrano proprio nulla con questa questione.
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grubber
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Omne tulit punctum qui miscuit utile dulci, lectorem delectando pariterque monendocentone64 ha scritto:Quis tulerit Gracchos de seditione querentesgrubber ha scritto:...nondum matura est...centone64 ha scritto:Cui prodest scelus, is fecit.grubber ha scritto:Non ho frequentato tutti i campi del Super 10, ma spero e credo che l'ospitalità dello stadio di Roma sia una cosa comune a tutti.tafano ha scritto:
Sognavo di leggere parole come queste stamattina!
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centone64
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
[OT]grubber ha scritto:Omne tulit punctum qui miscuit utile dulci, lectorem delectando pariterque monendocentone64 ha scritto:Quis tulerit Gracchos de seditione querentesgrubber ha scritto:...nondum matura est...centone64 ha scritto:Cui prodest scelus, is fecit.grubber ha scritto:
Non ho frequentato tutti i campi del Super 10, ma spero e credo che l'ospitalità dello stadio di Roma sia una cosa comune a tutti.
Nell'occasione, invece, hanno fatto bene a precisare il destinatario delle loro proteste.
Farebbero bene a farlo anche certi utenti del forum, che evidentemente pensano di ottenere qualcosa sparando nel mucchio alla " 'ndo cojo, cojo "
????? ????????? ?? ????? ????.
Con questa chiudo che me so' rotto de giocà co' i pupi.
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bobo67
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Se non sbaglio terzo classificato è si Treviso, ma a pari merito con i Duchi (Calvisano Parma), che a dire del loro rappresentante erano gli unici ad aver presentato Fidejussione (seppur assicurativa) assieme agli Aironi.giangi2 ha scritto:Stiamo continuando a dare uno spettacolo pietoso, dimenticando di dividere la questione nei due punti fondamentali:
1) CL si o no? E' una decisione presa dall'alto (FIR + magari qualche consenso di qualcuna delle società più importanti), che sia un bene o no per il rugby italiano lo sapremo solo dopo, ma se dobbiamo discutere ancora di questo, partirei dai post di GiorgioXT che sostiene giustamente la necessità di sostenere, in qualche modo, l'attività di base.
2) Chi va in CL? Meglio uno o l'altro? Con 2 soli posti era chiaro che non si sarebbe potuto coprire tutto il territorio, quindi ci sarebbero stati degli scontenti che adesso srotolano tutto il repertorio di politica/tradizione/appeal/competenze/ecc. che lasciano sinceramente basito chi ha un minimo di distacco. Capisco chi è coinvolto e ci rimane male se viene fatto fuori, e qui do responasbilità serie alla FIR, che vedendo 3 candidature serie avrebbe dovuto partire già da subito per avere un terzo ingresso a breve, o comunque programmato e certo, ma tutte le argomentazioni che si tirano fuori adesso sono veramente poca cosa davanti alla necessità di presentare due candidature con strutura certa, solida e duratura, e qui il requisito principale è quello economico. Chi ha da ridire sul "tagliare fuori" il movimento del Centro/Sud, o del Veneto o di chissà dove, prego tornare al punto 1). Per chi ha da ridire sulle modalità di scelta (e ce ne sarebbe motivo), propongo anche l'opzione più semplice: si è fatta una votazione sui singoli progetti e se ne sono scelti due, poi sono stati verificati, e uno si è dimostrato non consistente, e quindi rientra il "terzo classificato" - semplice.
Quindi come la mettiamo??????????
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pandorino
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Classifica
Aironi e annessi e connessi
39 . Treviso , x adesso e cosi , poi si vedra, 20 . Pretoriani 5 .
Se qualcuno si incazza siam messi male

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carlo76
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Salve a tutti,
scusate se ripropongo, parzialmente riveduto ed intergrato, un lungo intervento già pubblicato mesi orsono nel forum “Tempo (da -sic!-) di cambiare”, ma ritengo che, per poter manifestare serenamente un giudizio sulle opportunità che l’ingresso nella Celtic League può offrire e su come far fruttare veramente questa occasione, sia necessaria una disamina un po’ approfondita.
La gestione dell’opzione Celtic League fin qui condotta, ha immediatamente ed ancora una volta, se mai ve ne fosse stato bisogno, ribadito tutti gli inveterati vizi del nostro movimento rugbystico:
? il “faccio tutto io” tipico di chi, convinto di avere ragione e mezzi (cosa probabilmente vera, ma non sufficiente per prevalere all’interno di realtà sociali variegate) vuole andare per la propria strada “a prescindere”, salvo poi stacciarsi le vesti, scomodare gli “amici” ed ora correre il rischio di dover accettare condizioni maggiormente lesive per la propria sbandierata autonomia, di quanto non fossero quelle iniziali alle quali dover ottemperare, se da subito si fosse trovato un accordo fra la varie società venete;
? l’arroganza tipica dei luoghi di gestione del potere e delle finanze altrui, che ha portato a presentare lettere di intenti politici spacciandole per garanzie di finanziamenti e fidejussioni, ed a “barare” sovrastimando i potenziali incassi di una manifestazione che ancora non c’è;
? la superficialità, la mancanza di lungimiranza e la malafede di chi, in sede di consiglio federale del luglio scorso, ha consentito che, dal numero e dal tipo delle candidature ammesse, fino alle procedure di voto adottate, tutto fosse finalizzato a muoversi all’interno delle pieghe formali del regolamento, tralasciando la sostanza e partorendo una decisione che, era evidente a chiunque fosse dotato di un minimo di acume, avrebbe generato soltanto acrimonie e rimpianti e avrebbe finito per lacerare ancor di più un movimento già a brandelli.
A questo punto, non mi sembra particolarmente utile, né molto produttivo (tranne che per i diretti interessati alla gestione economica dell’ “affaire” Celtic) accapigliarsi nel forum su come finirà questa controversia di cui abbiamo assistito pochi giorni or sono alla puntata numero due, ma che potrebbe riservarci altri mirabolanti (e francamente un po’ penosi) colpi di scena.
Trovo francamente più stimolante formulare una modesta proposta su come si potrebbe uscire dalla “impasse” attuale:
1. Dire al Board della Celtic League che l’Italia non è attualmente preparata a mandare 2 sole formazioni dalla stagione 2010-2011; che il paese è grande ed esteso, molto più popolato di Irlanda, Scozia e Galles messe insieme (60 milioni di potenziali fruitori di uno spettacolo sportivo in televisione, contro i poco più di 12 milioni delle altre tre nazioni) ed anche più esteso longitudinalmente, e morfologicamente molto più complesso. Pertanto, volendo che la Celtic League rappresenti veramente un volano positivo di crescita del movimento rugbystico nel suo complesso, affinché sia possibile garantire agli organizzatori ed ai partecipanti slla Coppa un notevole interesse, sia in termini di sponsor, che di pubblico pagante agli stadi, che di spettatori alla televisione (con conseguente aumento del valore degli spazi pubblicitari a bordo campo e degli spot da trasmettere in occasione delle partite) e non essendo in grado al momento di garantire l’interesse su tutto il territorio nazionale, si richiede che l’adesione venga posticipata alla stagione 2012-2013 e che a quella data siano accettate 4 squadre italiane.
2. Fin dalla prossima stagione 2010-2011, ed anche per quella successiva, non schierare più due formazioni in Heineken Cup (livello davvero troppo distante dal nostro, che ci condanna a sonore batoste con conseguente disaffezione del pubblico) ma creare 4 consorzi/franchigie/superclub, chiamiamoli come preferiamo, che partecipino alla Challenge Cup (che attualmente già offre 4 posti alle squadre italiane, le quali però, singolarmente, a malapena competono per la qualificazione ai quarti) con l’obiettivo di fare 2 anni di esperienza a buon livello in funzione Celtic League, amalgamare per quanto possibile giocatori di diverse provenienze, ed attirare un po’ di interesse su di un contesto di rugby internazionale per club nel nostro paese.
3. Le 4 franchigie potrebbero essere ad esempio:
a. 2 Venete composte da giocatori di Treviso+Padova+Rovigo+Venezia+Verona +Udine+San Donà+San Marco+Mirano+Casale (aggregate come meglio si crede)
b. 1 Lombardo-Emiliana, composta da giocatori di Viadana+Parma+Gran+Calvisano+Brescia
+Milano+Noceto+Colorno+Modena+Reggio+Sondrio+Mantova
c. 1 Centro-meridionale, composta da giocatori di Roma+Aquila+Lazio+Firenze+Livorno
+Catania+SanGregorio+Alghero+Capoterra)
che, mettendo insieme sponsor e strutture, creino squadre in grado di partecipare ad una competizione internazionale che attragga TV e spettatori per lo spettacolo che offre, e nella quale talvolta sia possibile anche togliersi qualche soddisfazione sul campo, magari variando talvolta la sede del campo ove ospitare le partite casalinghe, in modo da favorire il proselitismo ed attrarre quanti più spettatori possibile di provenienze diverse.
4. A chi dicesse che non è scontato che il Board della Celtic accetti dal 2012 quattro franchigie italiane, si può rispondere che se così fosse, si potrebbe restare in Challenge Cup, ove i 4 posti per le italiane esistono di già ed anche che sicuramente, come è accettata la selezione provinciale del Connacht Rugby (che si compone di 22 clubs di rugby associati ed è gestita da un comitato esecutivo) sarebbero accettate anche le nostre selezioni.
Comunque in un’era di professionismo, si viene accettati o meno in base alle garanzie offerte in termini di: sponsor, impianti, copertura televisiva e denaro da ripartire con gli altri partecipanti. E nel panorama italiano solo realtà consorziate come nell’esempio fatto sopra, sarebbero in grado di offrire queste garanzie.
? Parallelamente alla competizione internazionale, le singole squadre che “investono” i migliori giocatori in questo torneo dovrebbero ricevere dalla Federazione dei cospicui gettoni di presenza per ogni partecipante a ciascuna partita, sia di Coppa sia di Nazionale, ed anche un’assicurazione che ripaghi le squadre in caso di infortunio dei giocatori stessi durante i suddetti impegni.
? Le squadre dovrebbero quindi essere obbligate ad investire questi denari nella creazione di nuove leve giovanili che a questo punto avrebbero la prospettiva, crescendo di livello, di poter guadagnare praticando lo sport che amano e restando vicini all’ambiente in cui sono cresciuti.
? Tutti i ragazzi provenienti dai vivai delle singole squadre “consorziate” dovrebbero naturalmente continuare a partecipare agli specifici campionati giovanili con il proprio club originario (aiutati anche in questo caso dalla Federazione, che dovrebbe investire risorse per organizzare soggiorni all’estero di ragazzi italiani e soggiorni in Italia di squadre giovanili Britanniche o Francesi); e coloro che, al termine delle giovanili, volessero continuare l’attività in maniera non professionale (per scelta o per mancanza di mezzi fisico-tecnici per poter ambire a giocare in Coppa), giocherebbero in un Campionato Nazionale strutturato con piccoli gironi regionali (ad esempio di 4 squadre ciascuno) con formula all’italiana (partite di andata e ritorno) e sbarramenti successivi in altri gironcini per salire e scendere di categoria, fino ad arrivare alla disputa del titolo di Campioni di Italia “Amateurs”.
? Naturalmente nelle squadre che disputerebbero il Campionato Nazionale “Amateurs” dovrebbe essere necessario schierare almeno un numero significativo (ad esempio 12/15esimi) di giocatori provenienti dal vivaio, mentre pochi altri (esempio 2) potrebbero venire da fuori (ma tutti e 14 dovrebbero essere nati in Italia e cresciuti rugbysticamente nel nostro paese) mentre 1 potrebbe essere un vero e proprio straniero proveniente da qualsiasi paese nel mondo.
? Questa struttura, facendo risparmiare le società con meno mezzi a disposizione (in quanto le trasferte costose sarebbero poche, e si manifesterebbero solo alla fine del campionato per quelle 8 squadre che arrivassero a lottare per lo scudetto) e, nello stesso tempo, conservando la sana competizione legata alle logiche di promozioni/retrocessioni/conquista del titolo di categoria, garantirebbe una costante affluenza al movimento rugbystico italiano e senza dubbio anche un incremento di pubblico, in quanto gli appassionati sarebbero ben felici di farsi alcune decine di km una volta al mese per vedere la squadra del superclub della propria zona in un grande match contro altri forti europei, ma sarebbero anche ugualmente contenti di andare ogni settimana vicino a casa a seguire la squadra della propria città/paese, composta prevalentemente da ragazzi usciti dal vivaio locale.
E’ evidente che una proposta di questo tipo prevederebbe:
a. la creazione di una separazione netta a livello italiano fra rugby amatoriale e professionistico;
b. che per parecchi anni circa l’80% del denaro utilizzabile da parte della Federazione, anziché convergere verso manifestazioni pubblicitarie estemporanee, vada alle società che fanno leva e venga investito in educatori/tecnici giovanili/corsi/scambi e nelle infrastrutture per il rugby;
c. ma soprattutto presupporrebbe l’abbattimento di vecchie barriere ideologiche “settarie” che impediscono di vedere le altre squadre ed i loro staff come possibili partners e non solo come vicini invidiosi.
d.
Credo davvero che senza una “rivoluzione” di questo tipo, il destino del rugby italiano sia quello che si evince anche dalle opinioni espresse in questo forum: frustrazione per la mancanza organizzazione e risultati, sentimento condiviso di declino, percezione di impotenza.
Ringrazio tutti coloro che avranno dimostrato sufficiente pazienza ed attenzione per leggere questo scritto fino in fondo.
scusate se ripropongo, parzialmente riveduto ed intergrato, un lungo intervento già pubblicato mesi orsono nel forum “Tempo (da -sic!-) di cambiare”, ma ritengo che, per poter manifestare serenamente un giudizio sulle opportunità che l’ingresso nella Celtic League può offrire e su come far fruttare veramente questa occasione, sia necessaria una disamina un po’ approfondita.
La gestione dell’opzione Celtic League fin qui condotta, ha immediatamente ed ancora una volta, se mai ve ne fosse stato bisogno, ribadito tutti gli inveterati vizi del nostro movimento rugbystico:
? il “faccio tutto io” tipico di chi, convinto di avere ragione e mezzi (cosa probabilmente vera, ma non sufficiente per prevalere all’interno di realtà sociali variegate) vuole andare per la propria strada “a prescindere”, salvo poi stacciarsi le vesti, scomodare gli “amici” ed ora correre il rischio di dover accettare condizioni maggiormente lesive per la propria sbandierata autonomia, di quanto non fossero quelle iniziali alle quali dover ottemperare, se da subito si fosse trovato un accordo fra la varie società venete;
? l’arroganza tipica dei luoghi di gestione del potere e delle finanze altrui, che ha portato a presentare lettere di intenti politici spacciandole per garanzie di finanziamenti e fidejussioni, ed a “barare” sovrastimando i potenziali incassi di una manifestazione che ancora non c’è;
? la superficialità, la mancanza di lungimiranza e la malafede di chi, in sede di consiglio federale del luglio scorso, ha consentito che, dal numero e dal tipo delle candidature ammesse, fino alle procedure di voto adottate, tutto fosse finalizzato a muoversi all’interno delle pieghe formali del regolamento, tralasciando la sostanza e partorendo una decisione che, era evidente a chiunque fosse dotato di un minimo di acume, avrebbe generato soltanto acrimonie e rimpianti e avrebbe finito per lacerare ancor di più un movimento già a brandelli.
A questo punto, non mi sembra particolarmente utile, né molto produttivo (tranne che per i diretti interessati alla gestione economica dell’ “affaire” Celtic) accapigliarsi nel forum su come finirà questa controversia di cui abbiamo assistito pochi giorni or sono alla puntata numero due, ma che potrebbe riservarci altri mirabolanti (e francamente un po’ penosi) colpi di scena.
Trovo francamente più stimolante formulare una modesta proposta su come si potrebbe uscire dalla “impasse” attuale:
1. Dire al Board della Celtic League che l’Italia non è attualmente preparata a mandare 2 sole formazioni dalla stagione 2010-2011; che il paese è grande ed esteso, molto più popolato di Irlanda, Scozia e Galles messe insieme (60 milioni di potenziali fruitori di uno spettacolo sportivo in televisione, contro i poco più di 12 milioni delle altre tre nazioni) ed anche più esteso longitudinalmente, e morfologicamente molto più complesso. Pertanto, volendo che la Celtic League rappresenti veramente un volano positivo di crescita del movimento rugbystico nel suo complesso, affinché sia possibile garantire agli organizzatori ed ai partecipanti slla Coppa un notevole interesse, sia in termini di sponsor, che di pubblico pagante agli stadi, che di spettatori alla televisione (con conseguente aumento del valore degli spazi pubblicitari a bordo campo e degli spot da trasmettere in occasione delle partite) e non essendo in grado al momento di garantire l’interesse su tutto il territorio nazionale, si richiede che l’adesione venga posticipata alla stagione 2012-2013 e che a quella data siano accettate 4 squadre italiane.
2. Fin dalla prossima stagione 2010-2011, ed anche per quella successiva, non schierare più due formazioni in Heineken Cup (livello davvero troppo distante dal nostro, che ci condanna a sonore batoste con conseguente disaffezione del pubblico) ma creare 4 consorzi/franchigie/superclub, chiamiamoli come preferiamo, che partecipino alla Challenge Cup (che attualmente già offre 4 posti alle squadre italiane, le quali però, singolarmente, a malapena competono per la qualificazione ai quarti) con l’obiettivo di fare 2 anni di esperienza a buon livello in funzione Celtic League, amalgamare per quanto possibile giocatori di diverse provenienze, ed attirare un po’ di interesse su di un contesto di rugby internazionale per club nel nostro paese.
3. Le 4 franchigie potrebbero essere ad esempio:
a. 2 Venete composte da giocatori di Treviso+Padova+Rovigo+Venezia+Verona +Udine+San Donà+San Marco+Mirano+Casale (aggregate come meglio si crede)
b. 1 Lombardo-Emiliana, composta da giocatori di Viadana+Parma+Gran+Calvisano+Brescia
+Milano+Noceto+Colorno+Modena+Reggio+Sondrio+Mantova
c. 1 Centro-meridionale, composta da giocatori di Roma+Aquila+Lazio+Firenze+Livorno
+Catania+SanGregorio+Alghero+Capoterra)
che, mettendo insieme sponsor e strutture, creino squadre in grado di partecipare ad una competizione internazionale che attragga TV e spettatori per lo spettacolo che offre, e nella quale talvolta sia possibile anche togliersi qualche soddisfazione sul campo, magari variando talvolta la sede del campo ove ospitare le partite casalinghe, in modo da favorire il proselitismo ed attrarre quanti più spettatori possibile di provenienze diverse.
4. A chi dicesse che non è scontato che il Board della Celtic accetti dal 2012 quattro franchigie italiane, si può rispondere che se così fosse, si potrebbe restare in Challenge Cup, ove i 4 posti per le italiane esistono di già ed anche che sicuramente, come è accettata la selezione provinciale del Connacht Rugby (che si compone di 22 clubs di rugby associati ed è gestita da un comitato esecutivo) sarebbero accettate anche le nostre selezioni.
Comunque in un’era di professionismo, si viene accettati o meno in base alle garanzie offerte in termini di: sponsor, impianti, copertura televisiva e denaro da ripartire con gli altri partecipanti. E nel panorama italiano solo realtà consorziate come nell’esempio fatto sopra, sarebbero in grado di offrire queste garanzie.
? Parallelamente alla competizione internazionale, le singole squadre che “investono” i migliori giocatori in questo torneo dovrebbero ricevere dalla Federazione dei cospicui gettoni di presenza per ogni partecipante a ciascuna partita, sia di Coppa sia di Nazionale, ed anche un’assicurazione che ripaghi le squadre in caso di infortunio dei giocatori stessi durante i suddetti impegni.
? Le squadre dovrebbero quindi essere obbligate ad investire questi denari nella creazione di nuove leve giovanili che a questo punto avrebbero la prospettiva, crescendo di livello, di poter guadagnare praticando lo sport che amano e restando vicini all’ambiente in cui sono cresciuti.
? Tutti i ragazzi provenienti dai vivai delle singole squadre “consorziate” dovrebbero naturalmente continuare a partecipare agli specifici campionati giovanili con il proprio club originario (aiutati anche in questo caso dalla Federazione, che dovrebbe investire risorse per organizzare soggiorni all’estero di ragazzi italiani e soggiorni in Italia di squadre giovanili Britanniche o Francesi); e coloro che, al termine delle giovanili, volessero continuare l’attività in maniera non professionale (per scelta o per mancanza di mezzi fisico-tecnici per poter ambire a giocare in Coppa), giocherebbero in un Campionato Nazionale strutturato con piccoli gironi regionali (ad esempio di 4 squadre ciascuno) con formula all’italiana (partite di andata e ritorno) e sbarramenti successivi in altri gironcini per salire e scendere di categoria, fino ad arrivare alla disputa del titolo di Campioni di Italia “Amateurs”.
? Naturalmente nelle squadre che disputerebbero il Campionato Nazionale “Amateurs” dovrebbe essere necessario schierare almeno un numero significativo (ad esempio 12/15esimi) di giocatori provenienti dal vivaio, mentre pochi altri (esempio 2) potrebbero venire da fuori (ma tutti e 14 dovrebbero essere nati in Italia e cresciuti rugbysticamente nel nostro paese) mentre 1 potrebbe essere un vero e proprio straniero proveniente da qualsiasi paese nel mondo.
? Questa struttura, facendo risparmiare le società con meno mezzi a disposizione (in quanto le trasferte costose sarebbero poche, e si manifesterebbero solo alla fine del campionato per quelle 8 squadre che arrivassero a lottare per lo scudetto) e, nello stesso tempo, conservando la sana competizione legata alle logiche di promozioni/retrocessioni/conquista del titolo di categoria, garantirebbe una costante affluenza al movimento rugbystico italiano e senza dubbio anche un incremento di pubblico, in quanto gli appassionati sarebbero ben felici di farsi alcune decine di km una volta al mese per vedere la squadra del superclub della propria zona in un grande match contro altri forti europei, ma sarebbero anche ugualmente contenti di andare ogni settimana vicino a casa a seguire la squadra della propria città/paese, composta prevalentemente da ragazzi usciti dal vivaio locale.
E’ evidente che una proposta di questo tipo prevederebbe:
a. la creazione di una separazione netta a livello italiano fra rugby amatoriale e professionistico;
b. che per parecchi anni circa l’80% del denaro utilizzabile da parte della Federazione, anziché convergere verso manifestazioni pubblicitarie estemporanee, vada alle società che fanno leva e venga investito in educatori/tecnici giovanili/corsi/scambi e nelle infrastrutture per il rugby;
c. ma soprattutto presupporrebbe l’abbattimento di vecchie barriere ideologiche “settarie” che impediscono di vedere le altre squadre ed i loro staff come possibili partners e non solo come vicini invidiosi.
d.
Credo davvero che senza una “rivoluzione” di questo tipo, il destino del rugby italiano sia quello che si evince anche dalle opinioni espresse in questo forum: frustrazione per la mancanza organizzazione e risultati, sentimento condiviso di declino, percezione di impotenza.
Ringrazio tutti coloro che avranno dimostrato sufficiente pazienza ed attenzione per leggere questo scritto fino in fondo.
-
Bacioci
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Bobo, i duchi avevano ritirato la loro candidatura prima del consiglio...bobo67 ha scritto:
Se non sbaglio terzo classificato è si Treviso, ma a pari merito con i Duchi (Calvisano Parma), che a dire del loro rappresentante erano gli unici ad aver presentato Fidejussione (seppur assicurativa) assieme agli Aironi.
Quindi come la mettiamo??????????
Comunque l'unica cosa che è certa è che la scelta di Dondi di "accaparrarsi" il progetto CL ha solo portato una guerra tutti contro tutti che non può che indebolire il nostro movimento. Da Roma a Treviso, siamo tutti d'accordo su una sola cosa (mi sembra almeno): è colpa del Consiglio FIr che andrebbe azzerato.
In un qualsiasi altro Paese civile una cosa del genere avrebbe portato alle dimissioni di tutti i responsabili (a parte che difficilmente si sarebbe arrivati ad una figuraccia del genere)... In Italia si assiste a quello che è il vero sport nazionale: il salto sul carro del vincitore.
Lo ripeto: che schifo e solidarietà a tutti i simpatizzanti romani, perchè noi trevigiani sappiamo benissimo cosa state provando.
-
grubber
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
La tua generosità ti fa onore, però bisogna essere obbiettivi.Bacioci ha scritto:Bobo, i duchi avevano ritirato la loro candidatura prima del consiglio...bobo67 ha scritto:
Se non sbaglio terzo classificato è si Treviso, ma a pari merito con i Duchi (Calvisano Parma), che a dire del loro rappresentante erano gli unici ad aver presentato Fidejussione (seppur assicurativa) assieme agli Aironi.
Quindi come la mettiamo??????????
Comunque l'unica cosa che è certa è che la scelta di Dondi di "accaparrarsi" il progetto CL ha solo portato una guerra tutti contro tutti che non può che indebolire il nostro movimento. Da Roma a Treviso, siamo tutti d'accordo su una sola cosa (mi sembra almeno): è colpa del Consiglio FIr che andrebbe azzerato.
In un qualsiasi altro Paese civile una cosa del genere avrebbe portato alle dimissioni di tutti i responsabili (a parte che difficilmente si sarebbe arrivati ad una figuraccia del genere)... In Italia si assiste a quello che è il vero sport nazionale: il salto sul carro del vincitore.
Lo ripeto: che schifo e solidarietà a tutti i simpatizzanti romani, perchè noi trevigiani sappiamo benissimo cosa state provando.
La colpa della FIR, semmai, è quella di averli illusi.
La colpa dei romani è quella di aver venduto fumo, di "non avecce li sordi".
Quale delle due è la più grave?
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)
Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
per me puoi fare un riassuntocarlo76 ha scritto:Salve a tutti, ...
Ringrazio tutti coloro che avranno dimostrato sufficiente pazienza ed attenzione per leggere questo scritto fino in fondo.
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luqa
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
grubber
hai qualche antico rancore con i capitolini?
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
sottolineo solo alcune imprecisioni in un progetto che tutto sommato potrebbe essere performante:
il resto è sostanzialmente condivisibile, ma cozza contro lo status quo: in Italia comandano i clubs, a loro non interessano le rivoluzioni proposte nè dall'alto (e si è visto quanta tenacia c'è voluta per arrivare fin qui, pur in maniera tortuosa) nè tantomeno dal basso...
l'esito della gestione CL nasce dal vulnus originario: i clubs, che determinano al 70% il management FIR, non volevano che la federazione gestisse la CL attraverso franchigie federali se non in via residuale, avendo cioè esplorato tutte le alternative possibili;carlo76 ha scritto: La gestione dell’opzione Celtic League fin qui condotta, ha immediatamente ed ancora una volta, se mai ve ne fosse stato bisogno, ribadito tutti gli inveterati vizi del nostro movimento rugbystico
in Italia manca il materiale umano per 4 selezioni di livello CL/HC, manca anche per 3, forse basta per 2...carlo76 ha scritto:Dire al Board della Celtic League che l’Italia non è attualmente preparata a mandare 2 sole formazioni dalla stagione 2010-2011
questo è sostanzialmente quanto previsto anche dalla FIR per la CC; non capisco però perchè nella tua volontà di aggregare l'inaggregabile (la Sardegna, per esempio), ti dimentichi Recco ed Asti, che sono pari livello di San Gregorio e Mirano: il nord ovest non deve essere rappresentato, nemmeno in un'ipotetica ipotesi a 4? non sarebbe più sensato aggregare per vicinanza dando 1 sq al NW (compresi i territori lombardi non serenissimi e la Sardegna), 1 al NE (ex SRV da Bergamo in avanti), 1 al Centronord (Emilia+Toscana+Marche) ed una al CS?carlo76 ha scritto:Fin dalla prossima stagione 2010-2011, ed anche per quella successiva ... creare 4 consorzi/franchigie/superclub, chiamiamoli come preferiamo, che partecipino alla Challenge Cup ... con l’obiettivo di fare 2 anni di esperienza a buon livello in funzione Celtic League, amalgamare per quanto possibile giocatori di diverse provenienze, ed attirare un po’ di interesse su di un contesto di rugby internazionale per club nel nostro paese.
3. Le 4 franchigie potrebbero essere ad esempio:
a. 2 Venete composte da giocatori di Treviso+Padova+Rovigo+Venezia+Verona +Udine+San Donà+San Marco+Mirano+Casale (aggregate come meglio si crede)
b. 1 Lombardo-Emiliana, composta da giocatori di Viadana+Parma+Gran+Calvisano+Brescia
+Milano+Noceto+Colorno+Modena+Reggio+Sondrio+Mantova
c. 1 Centro-meridionale, composta da giocatori di Roma+Aquila+Lazio+Firenze+Livorno
+Catania+SanGregorio+Alghero+Capoterra)
il resto è sostanzialmente condivisibile, ma cozza contro lo status quo: in Italia comandano i clubs, a loro non interessano le rivoluzioni proposte nè dall'alto (e si è visto quanta tenacia c'è voluta per arrivare fin qui, pur in maniera tortuosa) nè tantomeno dal basso...
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)
Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...
Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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grubber
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Re: CL: Aironi promossi, Pretorians bocciati, Benetton rimandati
Tutt'altro.luqa ha scritto:grubber
hai qualche antico rancore con i capitolini?
Mi dispiace aver dato questa impressione.
Mi ero anzi schierato dalla loro parte e scoprire adesso che non avevano i requisiti economici mi ha un po' fatto sentire un pollo
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