luqa ha scritto:
Questa squadra, sia pure matura e con molti giocatori al probabile passo di addio dopo i mondiali, è competitiva con squadre come l'Irlanda e il Galles visti a Roma.
Questo fa arrabbiare: l'Irlanda che potevamo battere non è quella che ha giocato con la Scozia domenica, ce la si poteva fare.
E alcune cose sono migliorate indubbiamente: più gioco, anche se ancora sterile in molte fasi, un gioco un minimo più variato (soprattutto col Galles, con l'Irlanda lasciamo perdere; con l'Inghilterra, poi....). Il problema è che se non portiamo a casa niente è soprattutto perché un po' ci mancano la cattiveria (il morso alla giugulare) e la forza (certe facce al 70° facevano capire come sarebbe finita), ma soprattutto la malizia e la concretezza.
Non mi interessa che si siano presi, in due partite, due drop quasi fotocopia (da gente che lo sa fare), e uno ha anche dato loro la vittoria: preparati con calma, di quelli con l'insegna luminosa che dice 'Adesso calcio e sono 3 punti', ma non riesci ad evitarlo.
Mi stupisce che subiamo la mischia gallese in diverse situazioni (l'ho rivista in TV apposta), o che ci entrano nella difesa
"come un coltello caldo nel burro" dopo che abbiamo schierato mastini e bisonti a protezione della linea Maginot. Poi ci può stare la meta non data (per me c'era!), come ci può stare il gioco del capitano che si appanna sempre più: a qeusto proposito io non l'ho visto così in forma sabato, sia nelle decisioni, sia nelle fasi di gioco.
Qualcosa migliora (gioco, penetrazione, qualche schema semplice) , ma nello stesso tempo qualcosa peggiora (calci un u&u e poi indietreggi - vedi Orquera nel finale, perchè l'hai mandato in bocca agli avversari. O MeccheLino, che deve calciare fuori, è l'unica cosa che ci può salvare, e la butta lunga ... lunga... ma rimane dentro di 10 metri ---??????----).
E' la famosa "teoria della coperta corta", e purtroppo il risultato è che, anche se (parafrasando uno sport minore) "la palla è OVALE" e rimbalza come gli va, noi continuiamo a perdere.
E passare a Murrayfield, il 19, con una Scozia che deve fare punti, dopo aver preso entrambi sonore sberle la prossima con FRA e ENG, sarà DURA COME IL FERRO.
Detto questo, io sarò il 12 a Roma, a perdere la voce cantando l'inno tutta la partita (vocione baritonale in curva Nord più o meno in centro in alto), e ho organizzato un gruppetto (stile Pub fai da te) per visione sky cumulativa con ragazzini giocatori, genitori ex, simpatizzanti, ma soprattutto con Birra e Salsicce.
SOSTIENI SEMPRE GLI ATLETI AZZURRI!