Italia vs Argentina

[topotto53]

Io ancora non ho capito se Allan ha giocato bene o no.

Qualcuno dice di si, qualcuno dice di no.

E leggo persino di gente che rivuole tebaldi... La stessa gente che lo voleva al rogo...


Mi sento onestamente confuso...

Tommaso Allan, al netto dei calci piazzati, ha giocato bene e sono tre partite a fila che nei minuti giocati ha fatto vedere belle cose. Purtroppo ripropone l' eterno dilemma, gia' vissuto, di un numero 10 che non ha (almeno per ora) quella sicurezza sui calci piazzati che portano a vincere...e' fuori di dubbio che sabato scorso, con orquera, almeno altri due calci sarebbero entrati ( tra piazzzati e trasformazioni) e quei 5-6 punti in piu' ci avrebbero dato la vittoria, inoltre e' chiaro che la squadra avversaria si rende conto di avere davanti un modesto piazzatore, tende a fare qualche fallo in piu' e, quindi, a difendere meglio perche' sa che non pagjera' piu' di tanto tale indisciplina....certamente bisogenra' capire se tale "insicurezza" di allan e' dovuta solo all'emozione di questo debutto o se e' piu'"strutturale"..non dimentichiamo che, oltre ai calci sbagliati almeno altri due o tre non sono stati piazzati, pur da posizione abbastanza favorevole ( un orquera li metteva dentro abbastanza agevolmente) per cercare di fare bersaglio grosso, ma sicuramente su tale scelta ha pesato la sequenza negativa fino a quel momento avuta da Allan. Si tratta di capire se quel "quid" in piu' che da Allan sulla difesa e sul prendere la linea sia sufficiente a bilanciare la minor resa in termini di calci piazzati...allan ha avuto a disposizione, mi sembra, 8 piazzati tra calci e trasformazioni + 3 calci giocati e non piazzati, per i motivi gia' descritti...ne ha messi dentro 3...quindi su un potenziale di 32 punti ne ha fatti 9.....e ' veramente poco.

[TommyHowlett]

Capitolo Allan.
Bravo e promettente il ragazzino, con la palla in mano e dietro la linea.
Da rivedere, e di molto, con i piedi: volenti o nolenti, la sconfitta è passata anche da quel tragico 3 su 8 ai calci, improponibile a questi livelli. Vero è che almeno un paio di questi erano molto difficili; e allora mi chiedo perché capitan Parisse abbia insistito sul calcio tra i pali da 40 m dopo che il nostro 10 aveva già dimostrato nel primo tentativo, da una distanza analoga, di non avere la "gittata". E gli altri invece erano fattibilissimi, trasformazione compresa (già con l'Australia due trasformazioni fallite da posizione quasi centrale).
Sanchez invece perfetto; ecco una delle tante spiegazioni sul perché i Pumas hanno fatto 5 punti più di noi
Dobbiamo buttare alle ortiche ancora tante partite per convincere la Federazione a preparare, ma in maniera seria, un bel gruppo di calciatori per il futuro immediato?

[Hap]

Pur condividendo molte parti degli interventi, credo che la delusione che ci contraddistingue , derivi da una situazione che già aleggiava prima dei test match.
Io credo che il problema nazionale non sia nè Brunel, nè Mallet prima, e neppure quello che subentrerà al francese........Non mi sembra sia un problema di coaching nazionale, mi sembra un problema generale di competenze del Club.
Anche dire che andava meglio quando avevamo dei riferimenti, significa, implicitamente, che andava bene allora perchè era un altro rugby.
Io credo che davvero ci sia un problema grosso nella formazione dei giocatori. Con numeri di tesserati-giocatori più o meno simili al nostro, mi pare che alcuni Paesi siano parecchio più avanti: quindi non è una questione di numeri.
E' una questione sia di tradizione (che dobbiamo costruire giorno per giorno) ma sopratutto di qualità di formazione.
Personalmente credo che il grande buco, la voragine del rugby italiano stia nel Club. E' il Club che lavora con i giovani, che li forma, che li prepara per l'alto livello: poi ci sono strutture federali apposta, ma come per la nazionale, anche queste non possono fare miracoli. Ad esclusione di pochissime realtà virtuose, ho l'impressione che il medio Club, si stia arrabattando con una moltitudine di problemi (da quelli economici e per ultimi quelli tecnici-formativi) per cui il prodotto finale (voglio dire tra l'U.16 e l'U.18) è un giocatore ancora acerbo, mediamente lentissimo, e che sa ripetere, quando va bene, le cose che ha imparato, ma senza aver iniziato a formare un bagaglio di esperienze di qualità..... Sinceramente non mi sento di attribuire colpe alla Federazione , ma piuttosto credo che vadano evidenziate le grandi perplessità che questo movimento ci espone quasi giornalmente, e che forse ci tiene ancora molto ma molto lontano dalla capacità di managing che, al contrario, ha il Club del calcio. Il calcio non ha niente da insegnarci, ma la gestione del Club, per esempio, si.
Abbiamo, ormai da sempre, una situazione dopolavoristica (e ben vengano i volontari sennò siamo proprio fermi del tutto) che non ci permette il salto di qualità che alcuni Paesi, invece, stanno facendo; i frutti li vedranno (e li vedremo tra qualche anno, non tanti) ma sicuramente dobbiamo investire in professionismo e sopratutto professionalità.
So bene di aver offerto il fianco a tutti i difensori del sistema, però dico quello che credo e anche quello che vedo da più anni, e credo di poterlo confrontare bene con altre realtà, che pure vedo e confronto, ma all'estero.
Sono solo considerazioni personali e professiopnali,
Buon rugby

Perfetto.
Credo non ci sia nient'altro da aggiungere.

Altro che i calci sbagliati di Allan. Da ridere.

[Hap]

Tutto quello che è stato scritto nelle venti e passa pagine di questo thread è conseguenza di ciò che ha scritto andrea12.

Si si certo, se Allan avesse messo quei calci. Ma a me viene da mettermi le mani nei capelli quando vedo che il focus viene messo su un ragazzino di 20 anni che viene catapultato in nazionale maggiore dopo che ha fatto si e no 10 partite da professionista. Non si dovrebbe arrivare a dover dipendere dai calci di Allan.

[PiVi1962]

mi chiedo perché capitan Parisse abbia insistito sul calcio tra i pali da 40 m dopo che il nostro 10 aveva già dimostrato nel primo tentativo, da una distanza analoga, di non avere la "gittata".

Sono praticamente certo che nel caso che citi la scelta fosse dovuta al fatto che il tempo fosse scaduto.
Giocare "alla mano" da metà campo con ancora tutto un tempo per rimediare e un punteggio in bilico (9-10) ha fatto optare per una soluzione altamente improbabile.
E l'Italia non aveva evidentemente nessun giocatore magari più impreciso ma dalla gittata sufficiente.

[topotto53]

Tutto quello che è stato scritto nelle venti e passa pagine di questo thread è conseguenza di ciò che ha scritto andrea12.

Si si certo, se Allan avesse messo quei calci. Ma a me viene da mettermi le mani nei capelli quando vedo che il focus viene messo su un ragazzino di 20 anni che viene catapultato in nazionale maggiore dopo che ha fatto si e no 10 partite da professionista. Non si dovrebbe arrivare a dover dipendere dai calci di Allan.

Beh i calci di allan fanno parte della partita giocata.. Personalmente ho ampiamente scritto che allan ha giocato bene e mi piace, ma non si puo' ignorare che sicuramente la partita con l'argentina avrebbe avuto una piega diversa, sopratutto nel secondo tempo, se almeno un paio di calci fattibili fossero andati dentro. Il bello dello sport e' questo : anni di lavoro, di miloni di euro spesi e tutto si riduce ad un episodio di pochi secondi e di pochi centimetri. Tante squadre, nel rugby, " dipendono" dai calci del piazzatore e non si caposce peeche' l'italia non debba dipendere dai calci di allan (o di chi per lui...) . Ieri l' irlanda ha perso contro gli AB una partita storica, con sicuramente la complicita' arbitrale di owens, ma non si puo' ignorare che SEXTON, da cui l'irlanda ha fatto "dipendere" una parte importante delle sue vittorie, ha sbagliato a pochi minuti dal termine, un calcio facile, che avrebbe messo fine al destino della partite.

[Hap]

Ma non è questo il punto, secondo me.

Io dico che il nostro male è che siamo ridotti a dover dipendere dai calci di punizione di un ragazzo (neoprofessionista, di 20 anni) che fino all'altro ieri non era preso in considerazione neanche di striscio dalla federazione italiana.
Capisci che è assurdo?
Dov'è finito il progetto apertura, ad esempio?

La cosa che mi fa rabbia è che secondo me i margini di miglioramento ci sono, guarda le varie U20. Sono in grado di vincere qualche partita ma giocano come automi, mentalmente rigidi, vanno sui binari. E la colpa di chi è? Dei ragazzi che sono dei ritardati e non ci arrivano? Secondo me no, è che bisognerebbe fare della gran formazione a chi fa formazione ai ragazzi.
Poi i miracoli non esistono, ma almeno metteremo in piedi un qualcosa di strutturale, e non estemporaneità legate alle congiunzioni astrali.

[oldprussians]

Tutto quello che è stato scritto nelle venti e passa pagine di questo thread è conseguenza di ciò che ha scritto andrea12.

Si si certo, se Allan avesse messo quei calci. Ma a me viene da mettermi le mani nei capelli quando vedo che il focus viene messo su un ragazzino di 20 anni che viene catapultato in nazionale maggiore dopo che ha fatto si e no 10 partite da professionista. Non si dovrebbe arrivare a dover dipendere dai calci di Allan.

non sono d'accordo. Nel gioco moderno I calci sono FONDAMENTALI! Le grande squadre metto pressione su l'avversario proprio con i calci. NON ESISTE UNA SQUADRA NEI PRIMI 8 POSTI DEL RANKING MONDIALE CON UN PIAZZATORE CON LE PERCENTUALI SOTTO LE 80 %!

Colpa di Allan?

No e Colpa di Brunell per non averlo sostenuto con un calciatore di qualità, mentre faceva la sua esperienza a livello internazionale!

[JosephK.]

Secondo me Allan potrebbe anche venire fuori un bel 12 stile Matt Giteau, un secondo playmaker da associare ad Orquera. Così pigliamo due piccioni: abbiamo piazzatore e troviamo un 12 buon difensore ma con ampie capacità offensive (stile Morisi). E' fantarugby lo so, ma del resto una qualche soluzione al problema dei piazzati va trovata...

[Mero]

Tommaso Allan per me può giocare anche il prossimo 6N da titolare, se Brunel e i compagni ci credono. Le qualità per giocare apertura ce le ha ed è l'unico prospetto che abbiamo. Ma le partite vanno vinte, pertanto bisogna affiancargli un giocatore in grado di calciare (Orquera, Tebaldi, Mirco Bergamasco, Garcia etc). Nessuna nazionale baratta una vittoria per far fare esperienza ai giovani, gli All Blacks di ieri insegnano.

[Laporte]

Capitolo Allan.

Dobbiamo buttare alle ortiche ancora tante partite per convincere la Federazione a preparare, ma in maniera seria, un bel gruppo di calciatori per il futuro immediato?

Concordo, ma prima che alla federazione tocca Ai club far passare qualche ora settimanale ai ragazzini under-16 per imparare a calciare. Non tutti lo fanno.

[Laporte]

Diamo tempo ad Allan... Sia per il gioco alla mano che per il piede. Un buon calciatore non si improvvisa e si cresce col tempo. Teniamo conto che non essendo neppure titolare nel suo club, deve anche abituarsi mentalmente alla pressione mentale.

D'altronde il calciare è un aspetto delel qualità di un giocatore. Altrimenti il miglior giocatore avuto dall'Italia dopo Dominguez, sarebbe stato Bortolussi....

[JosephK.]

Ma in nazionale c'è attualmente qualcuno che fa il lavoro che qualche tempo fa era nelle mani di Doussy? Ricordo che nel caso di Mirco avevano fatto anche un bel programma intensivo che Mirco all'epoca pareva svolgesse molto diligentemente...

[edopardo]

Intanto all'estero oltre a Tebaldi e Pasquali altri 2 giovani nostrani si mettono in mostra....
ps tanti punti nel sacco di duca... mi piacerebbe sapere se li ha trasformati:
http://piazzarugby.it/duca-e-bordonaro- ... -charente/

[nino22]

Diamo tempo ad Allan... Sia per il gioco alla mano che per il piede. Un buon calciatore non si improvvisa e si cresce col tempo. Teniamo conto che non essendo neppure titolare nel suo club, deve anche abituarsi mentalmente alla pressione mentale.

D'altronde il calciare è un aspetto delel qualità di un giocatore. Altrimenti il miglior giocatore avuto dall'Italia dopo Dominguez, sarebbe stato Bortolussi....

Hai ragione, ribadisco che il ragazzo ha delle qualità, ma non è compito della nazionale far fare minuti di alto livello e/o far crescere i giovani, la Nazionale deve selezionare il meglio disponibile sulla piazza e metterlo in campo per vincere.