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Dopo questo intervento, ci manca il quarto pischello e ci facciamo una partita a rubamazzo.

Certo si sentiva proprio la mancanza di qualcuno che copiasse quello che hanno scritto gli altri e riassumesse un po' il tutto...

Se si deve aggiungere qualcosa, parlando seriamente, direi che gli italiani dovrebbero abbandonare i complessi di inferiorità e i sogni di essere diversi da come sono.
In Italia è più facile che nasca un Parisse di un Carnera, tanto per nominare un italiano. Quando dico un Parisse intendo il tipo di struttura fisica, perché un Parisse come giocatore, ovviamente, ha la stessa possibilità di ripetersi come quella di un Dominguez.
Fra l'altro è anche il tipo di numero otto che preferisco. Preferivo Ripley a Quinnell, per dire, per quanto anche Quinnell non avesse proprio delle mani di pietra.
Vosawai non farà mai i sottomano di Parisse. A chi ha fastidio nel vedere queste cose perché preferisce l'autoscontro, consiglio di seguire i Cardiff Blues...

Gentiel seppur sorridente.

Bignamescamente riassumo:

si, in Italia, ma anche altrove è più facile che nasca un Parisse piuttosto che un carnera.

Da domani è via via più facile che nasca anche un Vosawai o un Vunisa. Strutturalmente.

Ma anche in quel caso, se, cito l'esempio del compagno di servizio di leva di mio fratello, il giovane 1,98x110 figlio di italiano e samoana, gioca centro in B d'Eccellenza di pallacanestro e non a rugby , fermo restando che il basket gli può piacere di più, ma magari perché nessuno il rugby glielo ha proposto

e se gioca non ha le abilità di un onesto n. 8 o n.4 o n. 5 e , quindi la nazionale si rivolge ancora ad un giocatore che arrivi in Italia a 20 anni , da altra federazione, e lo si attende per gli anni che servono ...

Laporte tutti i torti non li ha quando scrive che la federazione italiana non riesce ad avviare un programma convincente di reclutamento, formazione e selezione (in questo ben coadiuvata dai club).

Bignamescamente eh...

però per cortesia , tressette eh?

Tressette non è un gioco da pischelli...

Luqa-bis ha scritto:
Da domani è via via più facile che nasca anche un Vosawai o un Vunisa. Strutturalmente.

Vosawai è stato alcuni anni a Parma, ha avuto le sue storie, ma non credo che si sia dato così tanto da fare con la riproduzione...

beh tanto per rimanere in topic, in italia è pieno di ragazzi rumeni di seconda generazione, per non parlare degli africani che però fanno tutti atletica o basket

Leinsterugby ha scritto:beh tanto per rimanere in topic, in italia è pieno di ragazzi rumeni di seconda generazione, per non parlare degli africani che però fanno tutti atletica o basket

... o calcio.

Ma scusate voi che cercate possibili incroci e apparentamenti, vi fa così schifo il fenotipo italiota?
Per me le sorti del nostro rugby non sono di certo dovute a una questione di "fisico", o almeno quello non è il problema principale (a parte il fatto, come ripeto, che preferisco un Parisse a un Vunipola)

Garryowen ha scritto:

Leinsterugby ha scritto:beh tanto per rimanere in topic, in italia è pieno di ragazzi rumeni di seconda generazione, per non parlare degli africani che però fanno tutti atletica o basket

... o calcio.

Ma scusate voi che cercate possibili incroci e apparentamenti, vi fa così schifo il fenotipo italiota?
Per me le sorti del nostro rugby non sono di certo dovute a una questione di "fisico", o almeno quello non è il problema principale (a parte il fatto, come ripeto, che preferisco un Parisse a un Vunipola)

non mi fa schifo, ma se in 20 anni di rugby internazionale abbiamo prodotto solo Parisse e Checchinato bisogna allargare la base, per cui ben vengano gli italiani di seconda generazione

Beh, allargare la base certo, che discorsi. Mica si faceva un discorso razzista.
Se sono usciti solo due numeri otto italiani al 100% (ma non numeri otto al 100%, perché Checchinato ha giocato spesso seconda linea, se non ricordo male) è dovuto proprio ai problemi del nostro sistema di reclutamento e sviluppo

Garryowen ha scritto:Dopo questo intervento, ci manca il quarto pischello e ci facciamo una partita a rubamazzo.

Certo si sentiva proprio la mancanza di qualcuno che copiasse quello che hanno scritto gli altri e riassumesse un po' il tutto...

Se si deve aggiungere qualcosa, parlando seriamente, direi che gli italiani dovrebbero abbandonare i complessi di inferiorità e i sogni di essere diversi da come sono.
In Italia è più facile che nasca un Parisse di un Carnera, tanto per nominare un italiano. Quando dico un Parisse intendo il tipo di struttura fisica, perché un Parisse come giocatore, ovviamente, ha la stessa possibilità di ripetersi come quella di un Dominguez.
Fra l'altro è anche il tipo di numero otto che preferisco. Preferivo Ripley a Quinnell, per dire, per quanto anche Quinnell non avesse proprio delle mani di pietra.
Vosawai non farà mai i sottomano di Parisse. A chi ha fastidio nel vedere queste cose perché preferisce l'autoscontro, consiglio di seguire i Cardiff Blues...

se proprio di un antipatia colossale.. devi sempre den8igare chi la pensa di versamente da te... e questo non fa onore alla tua comptenza....

Non si può essere simpatici a tutti.
Tu ci stai provando, bravo!

Garryowen ha scritto:Non si può essere simpatici a tutti.
Tu ci stai provando, bravo!

L'antipatia non è un valore aggiunto, e molti nemici non fanno molto onore. Dalla quantità di interventi (difficile trovare una discussione in cui i tuoi siano in minoranza, per lo più sarcastici e senza alcun valore aggiunto) non devi essere in una situazione fortunata.

Dipende dalla "qualità" dei nemici.
Certo, mi dispiacerebbe non andare a genio a una persona che stimo.
Tu, per esempio, potresti essere un mio paziente, ma non certo un amico, neppure virtuale. Troppo faticoso assecondare i tuoi complessi d'inferiorità.
(e ci ho provato, eh...)

Come il tuo amico qui sopra siete della categoria di quelli che vengono nei forum a parlare dei partecipanti, non degli argomenti.
Costringendo una persona gentile alla risposta.
No buono

Giusto per non smentirti giochi a rimbalzina fino ad avere l'ultima parola. Infantile anzichenò.

Trovato il quarto.
Vai con il rubamazzo!

Piace vincere facile, eh?

Quando vedo certe discussioni mi viene sempre la tentazione di intervenire per fare da paciere (è la mia natura, non so che farci ) e penso a quanto sarebbe bello riunire i litiganti intorno a un tavolo pieno di salumi torta fritta e birre per far scoprire a ciascuno anche le qualità dell'altro.

Poi mi ricordo che, di solito, chi si mette di mezzo fra due che litigano finisce per prenderle da tutti e due e la mia (altra) natura di pusillanime ha il sopravvento...