Brexit - conseguenze per il rugby

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sandrobandito

Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da sandrobandito »

@jpr
Ti prego di notare che negli ultimi interventi non ci sono giustificazioni di merito per quello che ci aspetta, ma solo considerazioni sul metodo.
Se vogliamo confrontarci su quello posso partecipare, diversamente credo che si perda il focus che tanta fatica ci è costato mantenere. :wink:
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jaco
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da jaco »

jpr williams ha scritto:Ragazzi, l'elitarismo non c'entra nulla: se uno mi chiede di dire la mia su una cosa di cui non so nulla si fa prima a tirare a sorte. E non credo che delegare le scelte all' "esperto di riferimento" sia un gran passo avanti: tanto vale lasciar decidere agli "esperti di riferimento" che abbiamo già scelto col voto: altrimenti che li paghiamo a fare?
Sono d'accordo: ma devo essere IO che ritengo di non partecipare ad un referendum su un tema di cui non capisco una cippa (infatti sono moltissimi i referendum cui non ho partecipato), NON la legge che mi impedisce di farlo.
jpr williams ha scritto:Più sopra anch'io, come Luqa, avevo ricordato il referendum dell' '89 e confrontandolo con l'antieuropeismo odierno ne avevo concluso circa l'assurdità di far decidere cose che per loro natura devono essere permanenti (pacta sunt servanda) dalla mutevolezza delle opinioni pubbliche: 27 anni sono tanti nella vita di una persona, ma sono un attimo nella vita di un corpus istituzionale: cosa facciamo, cambiamo sistema di relazioni internazionali ogni volta che alla gente gira il boccino da una parte o dall'altra?
Premetto che sono tutt'altro che antieuropeista (anche se ultimamente un po' critico) e che un eventuale referendum (per altro non previsto dalla nostra costituzione) "Itexit" sarebbe una iattura per inutilità, spese e rischi connessi, ma in 27 anni non cambiano solo le idee delle persone (legittimamente per altro), ma cambia il contesto geopolitico non poco: potevo essere d'accordo 27 anni fa con un Europa senza Euro, senza paesi dell'est ecc. ecc., adesso le cose sono enormemente cambiate, dai! Ha senso interrogarsi sull'utilità di "questa" Europa... e possibilmente trovare risposte sensate!
jpr williams ha scritto:Una precisazione, infine, sulla scelta di votare si al referendum istituzionale: premesso che sono contrario ai referendum su materie così complesse (come ho ampiamente detto fino alla noia), una cosa la capisco ed è che negli ultimi 30-40 anni siamo rimasti fermi mentre il mondo è andato avanti. Per quel che so di diritto costituzionale questa riforma presenta varie criticità, ma è comunque un passo avanti importante su due aspetti fondamentali: la riduzione del numero dei parlamentari, ma, soprattutto, la fine del bicameralismo perfetto, che è una delle peggiori palle al piede che abbiamo. E sono certo che se non passerà rimarremo così per altri 40 anni, mentre il mondo continuerà ad andare avanti. Credo che questo sia un aspetto più dirimente rispetto all'antipatia dell'ebetino toscano che a me, pur elettore del suo partito, sta discretamente sui santissimi. Solo che evito di lasciare che l'avversione per questo berlus-clone mi porti a votare contro una cosa che credo utile. Sono, in questo, d'accordo con Mao: non conta se il gatto è bianco o nero, l'importante è che prenda i topi. Giudico Renzi un male necessario. Un pò come la democrazia: Renzi è il peggiore, esclusi tutti gli altri.
E' una riforma diversa, ma non lontanissima da quella che era stata prevista dal governo Berlusconi: allora non fu accolta soprattutto per dare addosso a Silvietto, oggi potrebbe (stupidamente secondo me) succedere la stessa cosa a Renzie. Concordo con te che non deve essere un referendum sul Premier, ma il primo deve essere lui a farlo capire, cambiando atteggiamento ed illustrando per bene i vantaggi della riforma invece di perdersi in altre cose...
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jpr williams
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da jpr williams »

@sandro
Scusa, non credo di aver capito bene cosa intendi; in ogni caso il confronto con persone che hanno opinioni diverse dalla mia lo ritengo più utile che non sentirmi ripetere da qualcuno cose che penso già da solo. Quindi qualunque cosa sia utile al confronto ha la mia piena condivisione. :wink:

@jaco
Concordo in larga parte con quanto hai detto e, per lo più, divergiamo su sfumature. Però ammetterai, credo, che si potrebbe parlare di vera decisione democratica solo in un sistema (utopico, probabilmente) in cui ci fosse un'informazione assolutamente asettica ed indipendente che metta tutti nelle condizioni di essere informati sulla materia del contendere. Rimarrebbe, poi, l'altrettanto gigantesco problema (consegnato al senso di responsabilità individuale) per cui mi astengo se penso di non essere ben informato. Ciò detto ribadisco il punto nodale: non capisco perchè ci dotiamo di una numerosissima e costosa classe politica se poi non le diamo il compito di prendere le documentate e meditate decisioni che contano e che noi per mancanza di competenze e informazioni non possiamo prendere.
27 anni sono pochissimi nella costruzione di qualcosa di grandioso come gli "Stati Uniti d'Europa", un'opera ciclopica che potrebbe richiedere svariati decenni. Cambiare strada solo perchè l'opinione pubblica cambia spesso sarebbe catasftrofico. 27 anni fa tutti europeisti (senza sapere perchè), oggi tutti "anti" (e spesso a causa di informazioni erratissime), poi, magari, fra altri 10 anni e per motivi altrettanto "volatili" di nuovo tutti "pro". Capisci benissimo che non è cosa.
Infine la riforma.
Io, pur ritenendo il miliardario ridens una sciagura per il paese, avrei votato si al referendum sulla sua riforma se non vi fosse stata l'inserzione delle bislacchissime norme pseudofederaliste leghiste, una roba da far accaponare la pelle. Molte delle cose giuste che c'erano in quella riforma, come noti giustamente, ci sono anche in questa (fra l'altro l'hanno scritta insieme, salvo che poi i silvioti hanno cambiato idea...). La personalizzazione su Renzi è sbagliata, ovviamente, ma anche se lui non l'avesse mai detto mi sembra ovvio che una vittoria del no coinciderebbe col suo exit: è semplicemente un'ovvietà.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Garryowen
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Garryowen »

"Si è concluso il deposito delle firme in Cassazione. I nostri Comitati non hanno raggiunto il numero sufficiente," ecc...ecc...
L'ANPI, che si è schierata per il NO, non è riuscita a raccogliere abbastanza firme...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

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Garryowen
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Garryowen »

Per tornare solo un momento sulla Brexit, curiosa questa dichiarazione di un trader italiano che lavora nella City: "I colleghi inglesi sembrano quasi vergognarsi per non aver preso sul serio la questione".
Se effettivamente fosse così, avevo o no ragione nel dire che abbiamo finalmente trovato un popolo più cogl@@ne dell'italico? Intervisti le persone semplici, gli incolti, e si sono pentiti. I "tecnici", gli operatori economici si vergognano perché devono "fare i conti con una realtà che non era stata per nulla ipotizzata"
Dai, forse non siamo soli, in questo universo...
Per gli italiani, sono abbastanza d'accordo con una cosa che ho letto oggi. Che "Intelligenza gli italiani ne hanno a mucchi: gli manca solo una cosina da nulla, temo: il buon senso. Tradotta in termini più sintetici, questa mia perifrasi si riassume in una sola parola: stupidità"
Questa frase, poi, è in pratica un aforisma: "L'intelligenza è un'aggravante dell'ignoranza, come l'ubriachezza nei fatti di sangue" :lol:
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da jentu »

Garryowen ha scritto:Per tornare solo un momento sulla Brexit, curiosa questa dichiarazione di un trader italiano che lavora nella City: "I colleghi inglesi sembrano quasi vergognarsi per non aver preso sul serio la questione".
Se effettivamente fosse così, avevo o no ragione nel dire che abbiamo finalmente trovato un popolo più cogl@@ne dell'italico? Intervisti le persone semplici, gli incolti, e si sono pentiti. I "tecnici", gli operatori economici si vergognano perché devono "fare i conti con una realtà che non era stata per nulla ipotizzata"
Dai, forse non siamo soli, in questo universo...
Per gli italiani, sono abbastanza d'accordo con una cosa che ho letto oggi. Che "Intelligenza gli italiani ne hanno a mucchi: gli manca solo una cosina da nulla, temo: il buon senso. Tradotta in termini più sintetici, questa mia perifrasi si riassume in una sola parola: stupidità"
Questa frase, poi, è in pratica un aforisma: "L'intelligenza è un'aggravante dell'ignoranza, come l'ubriachezza nei fatti di sangue" :lol:
Ti prendo in parola e lo traspongo sul referendum costituzionale dove si vota su un libretto di modifiche (per me errate, le ho lette e posso esprimermi con un giudizio personale), fatte a colpi di canguro (niente a che vedere con l'Australia), sotto l'imperio di una maggioranza solo formale e non reale nel paese: io questo referendum lo prendo sul serio come strumento di difesa delle ragioni e dei modi del nostro stare assieme dal '48 in poi.
Proprio per non dover dire:"caspita, ma non l'avevo preso sul serio"
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
sandrobandito

Re: Brexit - conseguenze per il rugby

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OT
Riguardo la stupidità, vi giro un link ad un pdf estratto e sintesi di un bel libretto che ancora oggi utilizzo come vademecum esistenziale: http://www.club-cmmc.it/lettura/teoria_stupidita.pdf
Se mai Vi interessasse approfondire, questo è il volume originale: https://www.amazon.it/Allegro-non-tropp ... 8815019804
Garryowen
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Garryowen »

Vedo adesso che ho commesso la grave scorrettezza di mettere una citazione senza scriverne l'autore (i timidi fanno così quando vogliono mettere un proprio pensiero di cui si sentono orgogliosi - io però non sono timido, non fino a questo punto, almeno :lol: )

Comunque si trattava di Gianni Brera.
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Garryowen »

jentu ha scritto:
Garryowen ha scritto:Per tornare solo un momento sulla Brexit...
Ti prendo in parola e lo traspongo sul referendum costituzionale dove si vota su un libretto di modifiche (per me errate, le ho lette e posso esprimermi con un giudizio personale), fatte a colpi di canguro (niente a che vedere con l'Australia), sotto l'imperio di una maggioranza solo formale e non reale nel paese: io questo referendum lo prendo sul serio come strumento di difesa delle ragioni e dei modi del nostro stare assieme dal '48 in poi.
Proprio per non dover dire:"caspita, ma non l'avevo preso sul serio"
Sul referendum costituzionale so pochissimo, il minimo indispensabile, ma ho due mesi di tempo, mentre tutti si scannano già da almeno altri due mesi... :lol:
Ho due certezze, per ora:
1. Dentro alla cabina (ma anche fuori) non penserò a Renzi o alla Boschi
2. Andrò a votare, perché è l'unico tipo di referendum per il quale ancora posso votare (referendum senza quorum). Sono anni che non voto i referendum perché con il quorum e l'annullamento per me sono una presa in giro
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da 30 min »

@ Garryowen
"Se effettivamente fosse così, avevo o no ragione nel dire che abbiamo finalmente trovato un popolo più cogl@@ne dell'italico?"

Assolutamente si'. Molti hanno votato Brexit per mandare un messaggio di protesta, convinti che tanto non avrebbero raggiunto la maggioranza. Peccato che questa idea l' hanno avuta in troppi. In effetti il giorno dopo la sensazione era: "E mo' che facciamo?"


@jpr williams
".... ribadisco il punto nodale: non capisco perchè ci dotiamo di una numerosissima e costosa classe politica se poi non le diamo il compito di prendere le documentate e meditate decisioni che contano e che noi per mancanza di competenze e informazioni non possiamo prendere."

Il fatto e' che questo non e' un referendum su una scelta tecnica, ma sulla Costituzione, la carta che fissa le regole del gioco. E che e' stata votata dalla sola maggioranza. Penso che sia quindi giusto che tutti siano chiamati a dire la loro.
Aggiungo che forse sei un po' ottimista sul livello culturale della nostra classe politica. Ce li vedi Razzi o Scilipoti prendere delle decisoni, ad esempio sul nucleare? Mi si accappona la pelle!
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da enrico land »

Riguardo al bicameralismo perfetto, da una parte penso sia giusto superarlo perché siamo uno dei pochissimi paesi del pianeta ad averlo. Dall'altra parte, ho avuto non so quante volte notizie di articoli della maggioranza bocciati, oppure di emendamenti della minoranza promossi, seguiti da un "risolveremo tutto nell'altra camera, bocciando/aggiungendo l'articolo in questione". I nostri parlamentari, da dilettanti allo sbaraglio quali sono, abusano di questo ping-pong. Se passa la Riforma, una volta accaduto quanto descritto sopra, apporre modifiche si fa un po' più difficile. Si può fare a meno di questo "contropassaggio", tanti altri lo fanno già. Ma i nostri politici saranno in grado di organizzarsi senza, per evitare che accadano cose del genere? Pasticciano già abbastanza col bicameralismo, non oso immaginare cosa potrebbe accadere nella prima legislatura di bicameralismo imperfetto.
"Chi sono, i Puntinisti? Donne e uomini pigri, che non hanno la costanza e il coraggio di finire un ragionamento. Le loro frasi galleggiano nell'acqua come le ninfee di Monet [...]. Raramente questa overdose di puntini esprime un pensiero compiuto"

"Qualcuno sarà partito dalle terre della palla ovale, per venire qui nel tempio della palla tonda"
Davide Van De Sfroos, San Siro, 9 giugno 2017
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

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Se il ruolo del parlamentare si riducesse al votare le proposte del governo, potrebbe farlo comodamente da casa...
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Luqa-bis »

Non è vietato, né bollato come attentato alla Costituzione, parlare di bicameralismo imperfetto, oppure, visto che la presenza dell'aggettivo "imperfetto" fa pensare a chissà cosa, di bicameralismo differenziato.

Il fatto è che occorre definire quali sono i compiti e le prerogative assegnate a ciascuna camera.
Dai quali dovrebbe derivare il modello di elezione associato a ciascuna delle due.

Il progetto di riforma proposto parte malino su questo presupposto.
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jpr williams
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da jpr williams »

30 min ha scritto:Il fatto e' che questo non e' un referendum su una scelta tecnica, ma sulla Costituzione, la carta che fissa le regole del gioco. E che e' stata votata dalla sola maggioranza. Penso che sia quindi giusto che tutti siano chiamati a dire la loro.
Aggiungo che forse sei un po' ottimista sul livello culturale della nostra classe politica. Ce li vedi Razzi o Scilipoti prendere delle decisoni, ad esempio sul nucleare? Mi si accappona la pelle!
Non sono ottimista sul livello culturale della classe politica, mentre lo sono sul livello di competenza dei tecnici che i leader politici possono consultare (e noi no) in merito alle scelte, appunto tecniche, da fare. Inoltre sono molto pessimista sul livello medio di informazione, prima ancora che di cultura, dei miei concittadini (si, forse in questo sono un pò elitario: è che mi capita così spesso di parlare con gente che non sa nulla di quello che non esce dai programmi televisivi pomeridiani). Razzi e Scilipoti, fortunatamente, contano come il due di coppe con briscola bastoni, senza contare che apparirebbero come Einstein se messi a confronto con tantissima gente.
La Costituzione è uno scrigno di valori che, però, deve funzionare come un perfetto meccanismo tecnico, altrimenti si inceppa e nascono disastri. Ribadisco che nonostante il 30 e lode sudato a suo tempo in diritto costituzionale non mi sento del tutto all'altezza di comprendere i raffinati meccanismi giuridici che stanno alla base di determinate scelte tecnico-giuridiche.

@Garry
Anch'io in cabina non penserò a Renzi, ma alla Boschi si. Ci penso tanto spesso... :oops:
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da 30 min »

Invece io penso che, poiche' fissa le regole, la costituzione debba essere in primo luogo condivisa. La riforma e' stata imposta a maggioranza semplice, da parte di partiti che rappresentano circa 1 votante su 3, se contiamo gli astenuti circa 1 su 4. Deve avere un avvallo popolare. Anche per evitare che ogni prossimo governo si senta autorizzato a farsi la "sua" costituzione.
Per quanto riguarda i tecnici, non c' e' accordo nemmeno tra i costituzionalisti. C'e' chi dice che e' una riforma splendida e chi una vaccata pazzesca, vedi sotto. E comunque sono I politici che scelgono, alla fine.

http://www.unita.tv/focus/il-manifesto- ... ni-del-si/
http://www.lastampa.it/2016/04/22/itali ... agina.html
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