GiorgioXT ha scritto:
(sempre ammesso sia così) purtroppo no, escludendo la Benetton, si toglie il nord-est dal pubblico della Celtic League... quanto pesa ?
se pensiamo alla nazionale, escludendo gli all blacks (perchè fenomeno mediatico particolare) negli altri casi ritengo che almeno il 40% del pubblico italiano della nazionale venisse dal triveneto.
la vedo molto dura dal punto di vista commerciale rinunciare all'unica zona che dimostra di fare pubblico anche in presenza di risultati negativi.
l'unica zona con stadi adeguati e già pronti (pensate che possa essere un bello spettacolo il Flaminio con 600-800 irlandesi o gallesi e 2500 fans dei pretoriani? e sarebbe già un risultato notevole).
Approfitto di questo post, che pone una questione che esiste e andrà affrontata per fare un commento generale sulla situazione.
E' stato chiaro sin da quando si è saputo che i posti sarebbero stati solo 2, almeno a chiunque avesse un minimo di raziocinio, che la strada migliore per andare in Celtic League e fare si che questo potesse essere di beneficio per il rugyb italiano sarebbe stata quella di due selezioni federali.
La federazione, probabilmente ritenendo (a ragione purtroppo), di non avere le capacità commerciali per "vendere" queste 2 squadre a sponsor e tv, nè quelle organizzative per gestirle ha deciso di non percorrerla e di scegliere quella delle franchigie (probabilmente nella loro ottica il male minore). Che fatalmente avrebbe dato adito a furiose polemiche. Perchè di 3 forze, una rappresentante Lombardia-Emilia, una il Veneto e una Lazio-Abruzzo, qualsiasi fosse rimasta fuori ci sarebbe stato da scandalizzarsi.
Detto questo è ovvio che il fatto che rimanga fuori il Veneto è lo scandalo maggiore (il secondo sarebbe stato Roma). Ed è giustissimo il discorso di Giorgio. Il bacino potenziale di Roma può garantire cifre in prospettiva ben più alte di quelle da lui fornite e DA SUBITO cifre almeno un pochino più alte (i 3500-4000 spettatori dei due derby ce lo ricordano), ma la mancanza di una squadra in Veneto toglie moltissimi spettatori potenziali GIA' PRONTI.
Però non si può evitare di affrontare il discorso del perchè si è arrivati a questo punto. Per mesi e mesi, man mano che si trascinava il discorso sulle franchigie, e sulle varie possibilità, su questo forum ed altrove gli appassionati di Rovigo e Padova manifestavano a gran voce la loro assoluta indifferenza al progetto CL. Le 2 società non hanno fatto nulla per far diventare quella della Benetton una franchigia e non un singolo club. Mi pare che Venezia sia stata più possibilista ma forse sbaglio, e cmq di concreto non ha fatto niente neanche la società lagunare. D'altro canto la Benetton non ha fatto a sua volta nulla per venire incontro agli altri, e nemmeno per venire incontro alla federazione (il problema non è solo l'antipatia tra Munari e Dondi, la spaccatura è ovviamente molto più profonda).
A questo punto mi chiedo: perchè tutti gli appassionati veneti non-trevigiani (dei tifosi di treviso comprendo ovviamente amarezza e delusione, anche se determinati discorsi razzisti-politici appartengono più alla sfera della psichiatria che a quella della discussione sportiva) ora si stracciano le vesti per questo, che è il risultato che COI FATTI hanno dimostrato di volere a tutti i costi?
Nel momento in cui si è cominciato a parlare di franchigie "private" è stato ovvio che sarebbero subentrati altri fattori, oltre alla tradizione dei singoli club, e che una squadra veneta, che sarebbe stata a dir poco SCONTATA nel caso di selezioni federali, avrebbe dovuto sudarsi il posto. Tra questi fattori, inevitabilmente, il discorso di ricettività delle città, degli aeroporti, e dei soldi. Le voci che girano sulla valutazione della Deloitte dei piani commerciali ripetono da giorni ormai che quello romano fosse stato giudicati il più solido e affidabile, poi quello viadanese e solo terzo quello trevigiano. Sono solo voci, ma cosi insistenti che iniziano a diventar prova.
Una franchigia veneta avrebbe avuto non solo dalla sua parte la forza della tradizione, ma anche una diversificazione economica (altre squadre avrebbero portato altre "quote" e altri sponsor), ed un maggiore supporto politico degli enti locali, che è stata un'altra forza di Roma. Ma cosi non è stato. Ed è un peccato, uno scandalo, ed un fortissimo indebolimento della presenza italiana in Celtic League. Ma se il Veneto non va in CL, è principalmente colpa del Veneto.
P.S.
Come già detto comprendo l'amarezza dei tifosi trevigiani e le perplessità e i dubbi dei tifosi veneti in genere. Ma pensando a tutti i "gufi" provenienti da altrove, alcuni dei quali apparsi sui 3d della CL solo ultimamente, che hanno costantemente bocciato la proposta romana sostanzialmente per partito preso, adducendo motivazioni fondate sul nulla.. pensando a loro dicevo.. GODO!! GODO!! GODO!!
Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...