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jpr williams ha scritto:

giuseppone64 ha scritto:ecco perché io vedo nuovamente una finale rovigo calvisano, che vorrei si giocasse nella bassa bresciana per andare a trovare i miei amici.

Ti prego, no. Ti porto a vedere Petrarca-Rovigo piuttosto! Vieni da me, ti ospito e poi andiamo a Padova. Le finali fra noi e Rovigo mi consumano, sono di una tristezza unica per me perchè i casi sono due: o vincono loro, e sono triste per la sconfitta, o vinciamo noi e sono triste per le polemiche.

e mò devo riscrivere a forrest dicendo che loro, contati come sono, ce la possono fare ad arrivare in finale e quindi ci vediamo tutti a calvisano?
troppa fatica...
facciamo cosi voi vincete in semifinale con il petrarca, rovigo perde con reggio e vanno in finale.
A no la ci sono i fascisti...
Amico mio a sto punto meglio le guardie, cioè le fiamme...
saluti

Frà, a me le finali di Top12 vanno bene tutte tranne Rovigo-Calvisano o Calvisano-Rovigo. I fascisti di Reggio sono quattro pirla, in fondo, e possiamo ignorarli senza problemi.
Quindi tu tienti libero che andiamo a vederci la finale comunque
Persino se è una delle due che non vorrei. Diciamo che me la godrei molto meno, ma ci andrei comunque. Con te, poi, sarebbe bello comunque!
Certo una finale Fiamme-Calvisano nell'Urbe sarebbe fantastica, ma assai improbabile, credo.

Che amarezza la cosa di Casellato, bene che sia stato sentito da quarto uomo e subito espulso. Speriamo in una sacrosanta squalifica.

Garry ha scritto:
No, scusate, ho ri-rivisto l'azione al rallentatore.
Il giallo è corretto, complimenti all'arbitro. Chi annulla è il n. 22, mentre chi commette il fallo e riprende il giallo è il n. 11

Se hai rivisto il filmato, ammetterai che non c’è un contatto fra Coppo e il n.13 di Rovigo, che oltretutto è DAVANTI di almeno un metro e mezzo . Cade semplicemente perché è troppo avanti rispetto a dove cade il pallone e cerca di girarsi per prenderlo.
Metà tecnica inesistente come il giallo.

Thonk ho letto attentamente tutto ciò che hai scritto.Io non sono un professore, non sono laureato e tantomeno ho scritto queste cose perché mi sento un superuomo e mi considero parte di una razza eletta e privilegiata.
La mia casa mia e la mia mente sono sempre aperti a tutti.
Non approvo quello che ha detto Casellato, ne lo giustifico.
Eppure mi chiedo perché l'ha detto.Perche' un uomo di sport dia del negro di merda ad un giocatore durante una partita. Non è un pazzo, non è un fanatico.E' un uomo qualunque come me e te.Cosa gliel'ha fatto dire?
L'ho scritto perché quando capitano queste cose tutti fanno i moralisti, tutti chiedono squalifiche esemplari e bla bla bla poi non cambia mai nulla.Fino a quando non ricapita lo stesso episodio.
Non voglio giustificare niente e nessuno.
Ma se uno riconosce sinceramente di avere sbagliato, cosa dobbiamo fare?
Trattarlo lo stesso come un appestato?
Comunque hai ragione tu.
Questo è un blog sul rugby.
Da ora in poi, scriverò solo di questo.Parlare d'altro non ha senso.

ForrestGump ha scritto:Quindi, se ho ben capito, al 78esimo eravamo 20 - 20 dopo aver scontato 2 gialli contro 1...direi benissimo, e ora spiego perchè.

Io capisco che l'anno scorso abbiamo vinto uno scudetto dando - a tratti - l'impressione di essere invincibili, ma in una situazione simile cosa possiamo fare? Se non contiamo l'australiano nuovo, che è grasso che cola se si ambienta prima di metà Aprile, abbiamo 38 elementi in rosa, 4 dei quali giocano con la A e altri 2 sono spesso (e giustamente!!) a Treviso. Altri 9 non possono proprio vedere il campo e siamo già a 23, di questi ce ne sono 8 che non stanno bene. Al di là del fatto che una situazione del genere sia scarogna o imperizia, resta il dato che in queste condizioni non si può andar lontano.
L'esser primi in classifica ed aver perso la finale di coppetta per l'errore di un giocatore di norma quasi infallibile, a me sembra un sogno ad occhi aperti. Poi, fate voi...

Considerando a mente fredda la situazione degli invalidi, la stanchezza dei vecchi e lo stato di logoramento dei superstiti, o ci si iscrive al torneo degli ospedalieri oppure è stato meglio perdere la coppetta e pensare al campionato. Non è la fiaba delle volpe e dell'uva, ma forse un po' di riposo per recuperare forze, bende e gessi non guasta.

acarraro306 ha scritto:

Garry ha scritto:
No, scusate, ho ri-rivisto l'azione al rallentatore.
Il giallo è corretto, complimenti all'arbitro. Chi annulla è il n. 22, mentre chi commette il fallo e riprende il giallo è il n. 11

Se hai rivisto il filmato, ammetterai che non c’è un contatto fra Coppo e il n.13 di Rovigo, che oltretutto è DAVANTI di almeno un metro e mezzo . Cade semplicemente perché è troppo avanti rispetto a dove cade il pallone e cerca di girarsi per prenderlo.
Metà tecnica inesistente come il giallo.

Boh, sarò orbo, ma il contatto secondo me c'è. L'arbitro poi è lì a pochi metri penso abbia visto meglio di chi è piazzato sulle tribune a 70 m telecamera compresa.
In ogni caso si stava giocando un vantaggio quindi l'arbitro avrebbe ridato la punizione e un giallo a uno dei piloni con Rovigo già molto superiore in mischia... non credo questa polemica stia in piedi francamente...

Rivista decine di volte sul channel: mi spiace per i padovani ma Coppo tira Antl per un braccio quel poco che basta per sbilanciarlo. Lo fa da furbo, si vede poco, ma l’arbitro è in linea con i due, a due passi e vede bene. Tecnica sacrosanta.

Copio e incollo da rovigoggi.it

Un giocatore del Petrarca Padova, passando nel corridoio dei saluti a fine partita, in mezzo al campo, sputa in faccia a Massimo Cioffi estremo-ala della FemiCz Rovigo. Un gesto assurdo in un momento sacro in cui il Fair Play ed il rispetto sono nei principi di uno sport fatto di contatto, ma di profonda lealtà. Cioffi accenna una reazione, Gianmarco Vian lo riesce ad agguantare e a fermalo (con una discreta fatica).

Tutto avviene davanti agli arbitri e al quarto uomo Spadoni di Padova che venti minuti prima aveva segnalato alla terna georgiana gli insulti di Casellato a Jeremy Su’A che gli sono costati il cartellino rosso. Insulti a sfondo razziale dettati da un momento di rabbia durante la partita, ma il tecnico dei rossoblù ha prontamente chiesto scusa.

Il solito vecchio, stupido, inutile derby del casso.
Mi auguro tanto che il Valsu resti a lungo al piano superiore, così da potermi continuare a godere in città del bel rugby giocato e non sempre 'sta noia infinita.

lupo59 ha scritto:Thonk ho letto attentamente tutto ciò che hai scritto.Io non sono un professore, non sono laureato e tantomeno ho scritto queste cose perché mi sento un superuomo e mi considero parte di una razza eletta e privilegiata.
La mia casa mia e la mia mente sono sempre aperti a tutti.
Non approvo quello che ha detto Casellato, ne lo giustifico.
Eppure mi chiedo perché l'ha detto. Perche' un uomo di sport dia del negro di merda ad un giocatore durante una partita. Non è un pazzo, non è un fanatico.E' un uomo qualunque come me e te.Cosa gliel'ha fatto dire?
L'ho scritto perché quando capitano queste cose tutti fanno i moralisti, tutti chiedono squalifiche esemplari e bla bla bla poi non cambia mai nulla.Fino a quando non ricapita lo stesso episodio.
Non voglio giustificare niente e nessuno.
Ma se uno riconosce sinceramente di avere sbagliato, cosa dobbiamo fare?
Trattarlo lo stesso come un appestato?
Comunque hai ragione tu.
Questo è un blog sul rugby.
Da ora in poi, scriverò solo di questo.Parlare d'altro non ha senso.

Ha senso nel modo in cui (credo) lo stai facendo. cioè, farsi delle domande per avere risposte.

poche cose:
1. le scuse le ho sentite di persona. caliamo un velo pietoso. e comunque, anche mio figlio di 5 anni mi chiede scusa quando lo sgrido. questo però non vuol dire che sia pentito di quello che ha fatto... Casellato è uscito dal campo ridendo. vabbè.

2. ogni persona ha un vocabolario. un set di parole, frasi, espressioni che compongono il nostro linguaggio. a seconda della nostra estrazione sociale, dei nostri ideali, della nostra cultura questo vocabolario può essere più o meno ampio. nel momento in cui io esco dai gangheri e agisco senza ragionare sto usando la parte più istintiva del mio cervello (limbico/rettiliano). se io sono abituato a dire parolacce, dirò una parolaccia. se sono abituato a bestemmiare, bestemmierò. se non ho mai bestemmiato non mi viene di farlo neanche se sono fuori di me. se a Casellato è scappata una frase simile deve rifletterci su.

3. chiedersi il perché delle cose è vitale. Perché Casellato ha dato del ne9ro di mer6a a Su'a? Perché Cioffi si è beccato degli sputi? Perché Momberg ha picchiato Su'a a terra dopo la meta? perché Santamaria ha preso un paio di persone per il collo in mezzo al campo? la risposta più facile è affidarsi al solo agonismo. Il rugby è uno sport di combattimento e uscire dai gangheri non è così difficile. ma siccome parliamo di professionisti... gente pagata per rappresentare una città e/o una società. queste società vivono di immagine, perché il rugby è un prodotto di intrattenimento. e l'immagine del rugby ieri ha preso una bella badilata di guano.

ora... io non mi diverto così. ma proprio per niente. assisto a pestaggi impuniti, provocazioni, recite da bagaglino, simulazioni... mi vergogno perfino dei giocatori della mia squadra o di certi dirigenti. assisto poi a scene che devo gestire nella mia stessa testa per ricordarmi del perché vale la pena andare a vedere certe partite. al momento posso dire che non ho nessuna voglia di andare a vedere un altro derby.

voglio che questo derby scivoli via perché mi ha disgustato. voglio parlare di rugby, non cercare di spiegare come funziona la testa di una persona perché c'è un sacco di gente che non capisce la gravità di un'offesa razzista.

ma in fondo tutto nasce dal fatto che qui da noi non ci sono mai colpe.
non è mai colpa di nessuno. nessuno si assume le proprie responsabilità per quello che dice, scrive o fa. allenatori, tifosi o giocatori.

lupo59 ha scritto: [...]Non è un pazzo [...]

Un uomo d'altri tempi, un vero gentiluomo. Chiedere ai suoi giocatori
Mmmmmmmmmmmmmmm


Comunque secondo me, poiché Rovigo basa spesso il suo gioco su provocazioni, scorrettezze e altro, è normale avere qualcuno che guidi tale atteggiamento. Della serie, il pesce puzza sempre dalla testa.

Fantasyste ha scritto:

lupo59 ha scritto: [...]Non è un pazzo [...]

Un uomo d'altri tempi, un vero gentiluomo. Chiedere ai suoi giocatori
Mmmmmmmmmmmmmmm

Questo sorprende anche me.
Credevo che lui e il cugino fossero agli antipodi

jaco ha scritto:

acarraro306 ha scritto:

Garry ha scritto:
No, scusate, ho ri-rivisto l'azione al rallentatore.
Il giallo è corretto, complimenti all'arbitro. Chi annulla è il n. 22, mentre chi commette il fallo e riprende il giallo è il n. 11

Se hai rivisto il filmato, ammetterai che non c’è un contatto fra Coppo e il n.13 di Rovigo, che oltretutto è DAVANTI di almeno un metro e mezzo . Cade semplicemente perché è troppo avanti rispetto a dove cade il pallone e cerca di girarsi per prenderlo.
Metà tecnica inesistente come il giallo.

Boh, sarò orbo, ma il contatto secondo me c'è. L'arbitro poi è lì a pochi metri penso abbia visto meglio di chi è piazzato sulle tribune a 70 m telecamera compresa.
In ogni caso si stava giocando un vantaggio quindi l'arbitro avrebbe ridato la punizione e un giallo a uno dei piloni con Rovigo già molto superiore in mischia... non credo questa polemica stia in piedi francamente...

1-Certo che non trovare contatti in uno sport di contatto come il rugby è un pò enigmatico. Come ho già detto, può fare compagnia ad alcuni giocatori di calcio, sicuramente farebbe carriera.
2- Dava 15-20 kg a Coppo e cade neanche fosse stato spinto da un lottatore di sumo

Garry ha scritto:

Garry ha scritto:Rivisto il momento incriminato, e la giustificazione di Casellato (che poi non giustificherebbe nulla) mi sembra che non stia comunque in piedi, non c'era una scaramuccia. Mi sembrava un momento normale di gioco, chissà cosa gli è passato per la testa

Questo il commento di Zambelli: "Umberto non è razzista, ha usato quelle parole durante una partita, per di più molto tesa. Al momento Umberto resta dov'è, proveremo a fargli commutare la pena in servizi socialmente utili".

Scusate se ripeto, ma a me sono piaciute le parole di Zambelli, però non conoscendo il personaggio non sono sicuro di aver capito bene.
Dato il ruolo che ricopre, dovrebbe essere comunque una persona che non parla a vanvera (a parte quando dà le dimissioni).
Per cui, quando parla dei lavori socialmente utili, va bene, fa la battuta per sdrammatizzare e ci sta.
Però quando dice "Al momento Umberto resta dov'è",notare bene, senza che nessuno si sia lontanamente sognato di chiederne il licenziamento, secondo me gli lancia un avvertimento, tipo "se ne fai un'altra del genere sei fuori". Non vedo altri significati, a meno che il giornalista non gli avesse chiesto se aveva intenzioni di esonerarlo, domanda abbastanza assurda, che non meritava nemmeno una risposta