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Ma dai...non siamo discendenti?
Qualcuno confonde la cultura con il dna...
A scuola studiamo il latino, non l'ostrogoto

Il mito e la leggenda.Come dire che in fondo siam figli di Troia...

comunque schiava di Roma è la vittoria, e Roma, volente o nolente, è la capitale. quindi veniva male scrivere schiava di Rozzano o di settimo torinese che, con tutto il rispetto, non rappresentano la nazione. che poi il fascismo abbia speculato sulla storia non inficia il valore ed il significato dell'inno.
Poi ragazzi ogni stato ha una capitale, è difficile leggere che di Roma non ne volete sentir più parlare perchè negli anni di offese di ogni genere, in nome di cosa poi mai capito, ne sono arrivate a sufficienza.
Esiste una procedura per cambiare l'inno nazionale piuttosto complessa ma comunque nessuno vieta a nessuno di provarci.
io amo l'inno, a prescindere, lo canto sempre nelle occasioni dovute perchè è dal sangue di quei ragazzi che oggi siamo nazione .
Ma forse ho frainteso...

A me sembra che anche Roma rappresenti soltanto sé stessa e non il paese, nonostante tutto. Dubito che in Italia esista davvero un posto che possa essere rappresentativo di tutta la nazione. Forse il sacrario di Redipuglia, almeno io l'ho vissuto così.

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giuseppone64 ha scritto:comunque schiava di Roma è la vittoria...

Quello è il classico malinteso dei leghisti... Noi schiavi di Roma? MAI!!!
Andateglielo a spiegare voi che è la vittoria

Garryowen ha scritto:

giuseppone64 ha scritto:comunque schiava di Roma è la vittoria...

Quello è il classico malinteso dei leghisti... Noi schiavi di Roma? MAI!!!
Andateglielo a spiegare voi che è la vittoria

Personalmente su questo punto mi sono già espresso nel lontano febbraio 2013 in questo editoriale di quando dirigevo il giornalino scolastico.

Ciò non toglie che non siamo discendenti solo dei romani. Puoi girarci attorno quanto vuoi ma è un dato di fatto.

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Come se Roma ne avesse la disponibilità, e come se la vittoria non avesse dignità d'esser senza Roma. È retorica figli, son cose che sono per il valore che hanno, al di là del valore che gli diamo non valgono nulla.
Ascoltate l'inno romeno, pensate al sentimento con cui ci guardano e guardate come li consideriamo.

Comunque ormai è andata: se volevate cambiare l'inno avevate tempo fino all'altroieri... adesso ce lo teniamo così com'è... e mucci!
http://www.lastampa.it/2017/11/15/socie ... agina.html
...e chi l'avrebbe detto

jaco ha scritto:Comunque ormai è andata: se volevate cambiare l'inno avevate tempo fino all'altroieri... adesso ce lo teniamo così com'è... e mucci!
http://www.lastampa.it/2017/11/15/socie ... agina.html
...e chi l'avrebbe detto

Ah certo.
Se non ce l'ha fatta Bossi prima, adesso è impossibile, anche se andassero al governo Elio e le Storie Tese

jaco ha scritto:Comunque ormai è andata: se volevate cambiare l'inno avevate tempo fino all'altroieri... adesso ce lo teniamo così com'è... e mucci!
http://www.lastampa.it/2017/11/15/socie ... agina.html
...e chi l'avrebbe detto

Il palazzo della foto credo sia a Torino in via Micca, lì a due passi da piazza castello c'è la "tabaccheria dell'inno" con una lapide che ricorda lo stesso evento. Mi capita spesso di passare lì davanti

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Tutta l'Europa è figlia di Roma, o meglio, è nipote di Roma, avendo Roma inventato l'ingegneria sociale, la Res Publica, il diritto scritto, i servizi sociali indispensabili, , cioè strade fogne acquedotti, insomma LO STATO. Chissà perchè, un primato storico che tutti gli stranieri addetti ai lavori ci riconoscono, è quasi ignorato da noi Italiani.
Direi, per farla breve, che la Roma latina è la bisnonna, la Roma cristiana la nonna e la Rivoluzione francese la mamma. Potremmo aggiungere che c'è stata anche una zia , la prima rivoluzione industriale inglese, ma senza Roma non ci sarebbe stato nessun inizio sistemistico.
Se riuscisse l'unione politica dell'Europa potremmo spostare in là quelle generazioni e aggiungerne una.

metabolik ha scritto:[...]la Roma cristiana la nonna e la Rivoluzione francese la mamma. [...]

...sì ma figlia illegittima una dell'altra...

jaco ha scritto:

metabolik ha scritto:[...]la Roma cristiana la nonna e la Rivoluzione francese la mamma. [...]

...sì ma figlia illegittima una dell'altra...

Son suocera e nuora? [emoji23]

Comunque ci si dimentica troppo spesso di dettagli tipo la Magna Charta o la rivoluzione inglese, non quella industriale, quella di Cromwell, con tutto ciò che ne seguì. È messa decisamente in secondo piano la storia inglese, ma è quella che ha veramente dato una svolta. La rivoluzione francese a confronto è sopravvalutata.

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metabolik ha scritto: Chissà perchè, un primato storico che tutti gli stranieri addetti ai lavori ci riconoscono, è quasi ignorato da noi Italiani.

Credo sia un problema soprattuto psicologico.
Una questione, come si diceva una volta, di significante e di significato.
Se parliamo di radici culturali, c'è anche la radice greca, e si può dire che culturalmente discendiamo anche dalla Grecia. La Grecia, appunto.
Per l'altra radice, invece, dobbiamo giustamente utilizzare la parola "Roma" che oggi non è una nazione, non è una regione, ma una città.
(Lasciamo stare il fatto che i vari pensatori, condottieri, politici, imperatori non è che fossero "romani de Roma", però parlando dell'eredità culturale si dice Roma)
Sui significati che vengono veicolati oggi dalla parola Roma è inutile scrivere, credo.

jaco ha scritto:

metabolik ha scritto:[...]la Roma cristiana la nonna e la Rivoluzione francese la mamma. [...]

...sì ma figlia illegittima una dell'altra...

In prima approssimazione si, diciamo che dal conflitto fra la bisnonna di origine repubblicane e la figlia (nonna) bigotta è saltata fuori lei, laica sicuramente, un pò liberale e un pò socialista. Per farla breve ...