Svolta della FIR?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Garry
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Re: Svolta della FIR?

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Luqa-bis ha scritto: 28 ott 2020, 11:22
la valutazione del "pozzetto tecnico" del vascello Zebre, si valuta sui risultati o sulla crescita dei giocatori?
Renato?

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Luqa-bis
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Luqa-bis »

@ garry

Visto che ho scritto di un vascello, il termine pozzetto andava inteso in senso velico non cinematografico.
Adesso che mi sono spiegato, dai la tua risposta.

Valutare lo staff Zebre per i risultati o per la crescita dei giocatori?
speartakle
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

Luqa-bis ha scritto: 28 ott 2020, 11:22 la valutazione del "pozzetto tecnico" del vascello Zebre, si valuta sui risultati o sulla crescita dei giocatori?
La dirigenza delle Zebre ha già chiarito questo aspetto: gli obiettivi delle Zebre sono esprimere un gioco accattivante per il pubblico (modo per raggiungere gli sponsor) e sviluppare le capacità di decisione dei giocatori e le loro abilità tecniche.
Non credo siano cambiate.
Garry
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Garry »

Luqa-bis ha scritto: 28 ott 2020, 11:35 @ garry

Visto che ho scritto di un vascello, il termine pozzetto andava inteso in senso velico non cinematografico.
Adesso che mi sono spiegato, dai la tua risposta.

Valutare lo staff Zebre per i risultati o per la crescita dei giocatori?
Speartakle con atto notarile sottoscritto da entrambi ha il più ampio mandato di rispondere alle domande che mi vengono rivolte

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

Garry ha scritto: 28 ott 2020, 12:08 Speartakle con atto notarile sottoscritto da entrambi ha il più ampio mandato di rispondere alle domande che mi vengono rivolte
solo dietro compenso, precisiamolo.
GrazieMunari
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da GrazieMunari »

speartakle ha scritto: 28 ott 2020, 11:40
Luqa-bis ha scritto: 28 ott 2020, 11:22 la valutazione del "pozzetto tecnico" del vascello Zebre, si valuta sui risultati o sulla crescita dei giocatori?
La dirigenza delle Zebre ha già chiarito questo aspetto: gli obiettivi delle Zebre sono esprimere un gioco accattivante per il pubblico (modo per raggiungere gli sponsor) e sviluppare le capacità di decisione dei giocatori e le loro abilità tecniche.
Non credo siano cambiate.
Già questo la dice lunga sulla capacità di chi ha pensato di dare questo genere di risposte scegliendo questa strategia.

Sponsor: "Quindi, ricapitolando, noi dovremmo darvi 10.000€ all'anno per accostare la nostra immagine a quella di una squadra che ha perso 21 partite di fila, di cui diverse molto male, e che ne vince una ogni morte di papa?"
Z: "Però giochiamo bene :D "
GrazieMunari
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da GrazieMunari »

GrazieMunari ha scritto: 28 ott 2020, 14:04
speartakle ha scritto: 28 ott 2020, 11:40
Luqa-bis ha scritto: 28 ott 2020, 11:22 la valutazione del "pozzetto tecnico" del vascello Zebre, si valuta sui risultati o sulla crescita dei giocatori?
La dirigenza delle Zebre ha già chiarito questo aspetto: gli obiettivi delle Zebre sono esprimere un gioco accattivante per il pubblico (modo per raggiungere gli sponsor) e sviluppare le capacità di decisione dei giocatori e le loro abilità tecniche.
Non credo siano cambiate.
Già questo la dice lunga sulla capacità di chi ha pensato di dare questo genere di risposte scegliendo questa strategia.

Sponsor: "Quindi, ricapitolando, noi dovremmo darvi 10.000€ all'anno per accostare la nostra immagine a quella di una squadra che ha perso 21 partite di fila, di cui diverse molto male, e che ne vince una ogni morte di papa?"
Z: "Però giochiamo bene :D "
Peraltro...
Ma se ad un allenatore e ad un giocatore dai come obiettivo non quello di cercare di vincerne il più possibile, ma di giocare un rugby champagne per divertire il pubblico, con quali motivazioni andranno ad affrontare ogni match?

Adesso mi spiego certi risultati e certe scelte di gioco...
speartakle
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

GrazieMunari ha scritto:
GrazieMunari ha scritto: 28 ott 2020, 14:09 Già questo la dice lunga sulla capacità di chi ha pensato di dare questo genere di risposte scegliendo questa strategia.

Sponsor: "Quindi, ricapitolando, noi dovremmo darvi 10.000€ all'anno per accostare la nostra immagine a quella di una squadra che ha perso 21 partite di fila, di cui diverse molto male, e che ne vince una ogni morte di papa?"
Z: "Però giochiamo bene :D "
Peraltro...
Ma se ad un allenatore e ad un giocatore dai come obiettivo non quello di cercare di vincerne il più possibile, ma di giocare un rugby champagne per divertire il pubblico, con quali motivazioni andranno ad affrontare ogni match?

Adesso mi spiego certi risultati e certe scelte di gioco...
Guarda non per difendere la dirigenza delle Zebre però ci sarebbero un paio di cose da dire e che a suo tempo avevo anche espresso, oggi mi sembra il giorno della marmotta del rugby italiano...:
1- sul discorso pubblico/sponsor: immagino naturalmente (e le iniziative delle Zebre in questo senso mi sembra ci siano) che non sia l'unica strategia per prendere sponsor ma una delle strade percorse, il tema era creare fidelizzazione dei tifosi e quindi con il territorio di Parma e quindi aziende ecc. La situazione era, almeno per i primi due anni, di pezze al culo dove potevi anche porti l'obiettivo di vincerle tutte ma restava un obiettivo non raggiungibile, quindi stante la rosa a disposizione tra il porsi l'obiettivo di vincere qualsiasi partita sacrificando lo sviluppo dei giocatori/rotazione/lavoro con la nazionale ecc aveva senso porsi un obiettivo diverso e quindi che ricercasse un rugby positivo che desse piacere ai giocatori in primis e che li stimolasse a sviluppare caratteristiche tecniche e di gioco poco sviluppate (che non è il rugby champagne). Che questo gioco desse propulsione anche al pubblico ecc. e questo ha funzionato in parte nella prima stagione con anche risultati sul campo. Un modo quindi di differenziare in parte il proprio marketing verso l'esterno che altrimenti. L'alternativa era continuare a proporsi come?
2 Sull'obiettivo dato all'allenatore/giocatore mi pare ovvio che il fine ultimo per cui un allenatore/giocatore scendono in campo è vincere e non giocare in modo bello. E pure nelle zebre non si dicono prima di scendere in campo "facciamo divertire che è il nostro obiettivo" è che nel bilanciamento tra gli obiettivi te ne devi dare di raggiungibili e per step. Migliorare le proprie abilità sia di singolo che di squadra sono obiettivi raggiungibili e verificabili senza che l'obiettivo vittoria che spesso non è raggiungibili chiudi ogni giudizio e quindi vanifichi ogni sforzo fatto.
Se sei il Leinster vai in campo per vincere ma ovviamente mica basano il loro giudizio sul fatto che vincano o perdono altrimenti sarebbe praticamente sempre positivo dato che vincono sempre, vedrai che i parametri di giudizio del team sono per la maggior parte slegati dal punteggio finale ma legati alle prestazioni dei singoli e di squadre (se hanno rispettato consegne, piano di gioco ecc).
Così se si le Zebre non puoi basare il tuo giudizio sul parametro esclusivo di vincere o perdere che altrimenti sarà sempre negativo.
Quindi ricapitolando è ovvio che l'obiettivo delle Zebre non è fare rugby champagne per divertire il pubblico, avevo ovviamente sintetizzato in modo molto rozzo un discorso più articolato.
Detto questo possiamo tranquillamente discutere se è il caso di continuare con questa strategia (molto simile peraltro all'inizio dell'avventura Connacht con Pat Lam)
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giobart
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da giobart »

speartakle ha scritto: 28 ott 2020, 14:44 Detto questo possiamo tranquillamente discutere se è il caso di continuare con questa strategia (molto simile peraltro all'inizio dell'avventura Connacht con Pat Lam)
Io qualche partita del Connacht di Lam l'ho vista e non giocava per niente così anzi, c'avevano Mcguinty che calciava tutto il possibile calciabile e non rischiavano una cavolo nella loro metà campo, ed in un paio di anni hanno vinto il titolo.
Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta fino alla fine!
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da GrazieMunari »

speartakle ha scritto: 28 ott 2020, 14:44
GrazieMunari ha scritto:
GrazieMunari ha scritto: 28 ott 2020, 14:09 Già questo la dice lunga sulla capacità di chi ha pensato di dare questo genere di risposte scegliendo questa strategia.

Sponsor: "Quindi, ricapitolando, noi dovremmo darvi 10.000€ all'anno per accostare la nostra immagine a quella di una squadra che ha perso 21 partite di fila, di cui diverse molto male, e che ne vince una ogni morte di papa?"
Z: "Però giochiamo bene :D "
Peraltro...
Ma se ad un allenatore e ad un giocatore dai come obiettivo non quello di cercare di vincerne il più possibile, ma di giocare un rugby champagne per divertire il pubblico, con quali motivazioni andranno ad affrontare ogni match?

Adesso mi spiego certi risultati e certe scelte di gioco...
Guarda non per difendere la dirigenza delle Zebre però ci sarebbero un paio di cose da dire e che a suo tempo avevo anche espresso, oggi mi sembra il giorno della marmotta del rugby italiano...:
1- sul discorso pubblico/sponsor: immagino naturalmente (e le iniziative delle Zebre in questo senso mi sembra ci siano) che non sia l'unica strategia per prendere sponsor ma una delle strade percorse, il tema era creare fidelizzazione dei tifosi e quindi con il territorio di Parma e quindi aziende ecc. La situazione era, almeno per i primi due anni, di pezze al c*** dove potevi anche porti l'obiettivo di vincerle tutte ma restava un obiettivo non raggiungibile, quindi stante la rosa a disposizione tra il porsi l'obiettivo di vincere qualsiasi partita sacrificando lo sviluppo dei giocatori/rotazione/lavoro con la nazionale ecc aveva senso porsi un obiettivo diverso e quindi che ricercasse un rugby positivo che desse piacere ai giocatori in primis e che li stimolasse a sviluppare caratteristiche tecniche e di gioco poco sviluppate (che non è il rugby champagne). Che questo gioco desse propulsione anche al pubblico ecc. e questo ha funzionato in parte nella prima stagione con anche risultati sul campo. Un modo quindi di differenziare in parte il proprio marketing verso l'esterno che altrimenti. L'alternativa era continuare a proporsi come?
2 Sull'obiettivo dato all'allenatore/giocatore mi pare ovvio che il fine ultimo per cui un allenatore/giocatore scendono in campo è vincere e non giocare in modo bello. E pure nelle zebre non si dicono prima di scendere in campo "facciamo divertire che è il nostro obiettivo" è che nel bilanciamento tra gli obiettivi te ne devi dare di raggiungibili e per step. Migliorare le proprie abilità sia di singolo che di squadra sono obiettivi raggiungibili e verificabili senza che l'obiettivo vittoria che spesso non è raggiungibili chiudi ogni giudizio e quindi vanifichi ogni sforzo fatto.
Se sei il Leinster vai in campo per vincere ma ovviamente mica basano il loro giudizio sul fatto che vincano o perdono altrimenti sarebbe praticamente sempre positivo dato che vincono sempre, vedrai che i parametri di giudizio del team sono per la maggior parte slegati dal punteggio finale ma legati alle prestazioni dei singoli e di squadre (se hanno rispettato consegne, piano di gioco ecc).
Così se si le Zebre non puoi basare il tuo giudizio sul parametro esclusivo di vincere o perdere che altrimenti sarà sempre negativo.
Quindi ricapitolando è ovvio che l'obiettivo delle Zebre non è fare rugby champagne per divertire il pubblico, avevo ovviamente sintetizzato in modo molto rozzo un discorso più articolato.
Detto questo possiamo tranquillamente discutere se è il caso di continuare con questa strategia (molto simile peraltro all'inizio dell'avventura Connacht con Pat Lam)
Lo so spear, lascia perdere le altre iniziative e concentriamoci sul punto in questione: è proprio che non concepisco il "bel gioco" come l'obiettivo di un club che non ne vince mezza.
Quello è un vezzo per chi vince, non per chi ha passato 1 ANNO SOLARE SENZA VINCERE UNA PARTITA (15.12.2018 - 30.11.2019).
Dici che gli sponsor e i tifosi son più contenti se ne vinci qualcuna giocando male o se le perdi tutte giocando bene (che poi alla fine giocano spesso male uguale)?
Io credo la prima...

Benissimo guardare lo sviluppo dei giocatori (a me peraltro paiono peggiorati in diversi), però il risultato deve contare sempre.
Altrimenti puntiamo al fatto che in campo si divertano e iscriviamoci ai tornei della parrocchia.

Per finire, è vero che i giocatori vanno in campo per vincere, ma se uno dei parametri per valutare Bradley è il bel gioco, lui punterà a quello per salvare lo stipendio, anche fosse solo per l'1% è sempre un 1% tolto allo sviluppo di altro.
E infatti, guarda caso, contratto rinnovato...
speartakle
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

GrazieMunari ha scritto: 28 ott 2020, 15:12
speartakle ha scritto: 28 ott 2020, 14:44
GrazieMunari ha scritto:
GrazieMunari ha scritto: 28 ott 2020, 14:09 Già questo la dice lunga sulla capacità di chi ha pensato di dare questo genere di risposte scegliendo questa strategia.

Sponsor: "Quindi, ricapitolando, noi dovremmo darvi 10.000€ all'anno per accostare la nostra immagine a quella di una squadra che ha perso 21 partite di fila, di cui diverse molto male, e che ne vince una ogni morte di papa?"
Z: "Però giochiamo bene :D "
Peraltro...
Ma se ad un allenatore e ad un giocatore dai come obiettivo non quello di cercare di vincerne il più possibile, ma di giocare un rugby champagne per divertire il pubblico, con quali motivazioni andranno ad affrontare ogni match?

Adesso mi spiego certi risultati e certe scelte di gioco...
Guarda non per difendere la dirigenza delle Zebre però ci sarebbero un paio di cose da dire e che a suo tempo avevo anche espresso, oggi mi sembra il giorno della marmotta del rugby italiano...:
1- sul discorso pubblico/sponsor: immagino naturalmente (e le iniziative delle Zebre in questo senso mi sembra ci siano) che non sia l'unica strategia per prendere sponsor ma una delle strade percorse, il tema era creare fidelizzazione dei tifosi e quindi con il territorio di Parma e quindi aziende ecc. La situazione era, almeno per i primi due anni, di pezze al c*** dove potevi anche porti l'obiettivo di vincerle tutte ma restava un obiettivo non raggiungibile, quindi stante la rosa a disposizione tra il porsi l'obiettivo di vincere qualsiasi partita sacrificando lo sviluppo dei giocatori/rotazione/lavoro con la nazionale ecc aveva senso porsi un obiettivo diverso e quindi che ricercasse un rugby positivo che desse piacere ai giocatori in primis e che li stimolasse a sviluppare caratteristiche tecniche e di gioco poco sviluppate (che non è il rugby champagne). Che questo gioco desse propulsione anche al pubblico ecc. e questo ha funzionato in parte nella prima stagione con anche risultati sul campo. Un modo quindi di differenziare in parte il proprio marketing verso l'esterno che altrimenti. L'alternativa era continuare a proporsi come?
2 Sull'obiettivo dato all'allenatore/giocatore mi pare ovvio che il fine ultimo per cui un allenatore/giocatore scendono in campo è vincere e non giocare in modo bello. E pure nelle zebre non si dicono prima di scendere in campo "facciamo divertire che è il nostro obiettivo" è che nel bilanciamento tra gli obiettivi te ne devi dare di raggiungibili e per step. Migliorare le proprie abilità sia di singolo che di squadra sono obiettivi raggiungibili e verificabili senza che l'obiettivo vittoria che spesso non è raggiungibili chiudi ogni giudizio e quindi vanifichi ogni sforzo fatto.
Se sei il Leinster vai in campo per vincere ma ovviamente mica basano il loro giudizio sul fatto che vincano o perdono altrimenti sarebbe praticamente sempre positivo dato che vincono sempre, vedrai che i parametri di giudizio del team sono per la maggior parte slegati dal punteggio finale ma legati alle prestazioni dei singoli e di squadre (se hanno rispettato consegne, piano di gioco ecc).
Così se si le Zebre non puoi basare il tuo giudizio sul parametro esclusivo di vincere o perdere che altrimenti sarà sempre negativo.
Quindi ricapitolando è ovvio che l'obiettivo delle Zebre non è fare rugby champagne per divertire il pubblico, avevo ovviamente sintetizzato in modo molto rozzo un discorso più articolato.
Detto questo possiamo tranquillamente discutere se è il caso di continuare con questa strategia (molto simile peraltro all'inizio dell'avventura Connacht con Pat Lam)
Lo so spear, lascia perdere le altre iniziative e concentriamoci sul punto in questione: è proprio che non concepisco il "bel gioco" come l'obiettivo di un club che non ne vince mezza.
Quello è un vezzo per chi vince, non per chi ha passato 1 ANNO SOLARE SENZA VINCERE UNA PARTITA (15.12.2018 - 30.11.2019).
Dici che gli sponsor e i tifosi son più contenti se ne vinci qualcuna giocando male o se le perdi tutte giocando bene (che poi alla fine giocano spesso male uguale)?
Io credo la prima...

Benissimo guardare lo sviluppo dei giocatori (a me peraltro paiono peggiorati in diversi), però il risultato deve contare sempre.
Altrimenti puntiamo al fatto che in campo si divertano e iscriviamoci ai tornei della parrocchia.

Per finire, è vero che i giocatori vanno in campo per vincere, ma se uno dei parametri per valutare Bradley è il bel gioco, lui punterà a quello per salvare lo stipendio, anche fosse solo per l'1% è sempre un 1% tolto allo sviluppo di altro.
E infatti, guarda caso, contratto rinnovato...
non so no ci capiamo, non ho parlato di bel gioco come unico parametro. Se diciamo che il "bel gioco" è l'obiettivo di Bradley stiamo dicendo una cazzata. Bel gioco tra l'altro è un termine che nemmeno identifica il conetto espresso.
Poi tra le altre cose il tipo di gioco proposto da Bradley ad esempio al primo anno non è che non ha dato risultati. Ma a parte quello, il paragone non credo sia: se ne vinci qualcuna giocando male o se le perdi tutte giocando bene ma sen vinci qualcuna giocando conservativo o se ne vinci qualcuna giocando in modo positivo.
Perchè anche prima del gioco di Bradley le Zebre hanno adottato stili di gioco conservativi che hanno dato risultati altrettanto irrilevanti in termini di vittorie.
Ripeto dopo tre anni (quello passato farà a metà con questo) però è giusto capire se ha senso contiunare così. Per me a prescindere dalle capacità di Bradley c'è dda capire se ci sono possibilità di sviluppo o se invece ormai i giocatori non hanno nulla in più da prendere dall'allenatore ed è necessario dare una svolta cambiando anche l'approccio e quindi l'hc.
GrazieMunari
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da GrazieMunari »

speartakle ha scritto: 28 ott 2020, 15:26

non so no ci capiamo, non ho parlato di bel gioco come unico parametro. Se diciamo che il "bel gioco" è l'obiettivo di Bradley stiamo dicendo una cazzata. Bel gioco tra l'altro è un termine che nemmeno identifica il conetto espresso.
Poi tra le altre cose il tipo di gioco proposto da Bradley ad esempio al primo anno non è che non ha dato risultati. Ma a parte quello, il paragone non credo sia: se ne vinci qualcuna giocando male o se le perdi tutte giocando bene ma sen vinci qualcuna giocando conservativo o se ne vinci qualcuna giocando in modo positivo.
Perchè anche prima del gioco di Bradley le Zebre hanno adottato stili di gioco conservativi che hanno dato risultati altrettanto irrilevanti in termini di vittorie.
Ripeto dopo tre anni (quello passato farà a metà con questo) però è giusto capire se ha senso contiunare così. Per me a prescindere dalle capacità di Bradley c'è dda capire se ci sono possibilità di sviluppo o se invece ormai i giocatori non hanno nulla in più da prendere dall'allenatore ed è necessario dare una svolta cambiando anche l'approccio e quindi l'hc.
Non ci capiamo no, spear: io non contesto che il bel gioco sia l'unico parametro.
Io contesto che non debba proprio esistere come parametro (nemmeno fosse il decimo per importanza) per una squadra che sta 1 anno senza vincere. :roll:

Poi si può essere in disaccordo ma almeno spero d'essermi spiegato definitivamente :wink:
Mr Ian
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Mr Ian »

giobart ha scritto: 28 ott 2020, 15:04
speartakle ha scritto: 28 ott 2020, 14:44 Detto questo possiamo tranquillamente discutere se è il caso di continuare con questa strategia (molto simile peraltro all'inizio dell'avventura Connacht con Pat Lam)
Io qualche partita del Connacht di Lam l'ho vista e non giocava per niente così anzi, c'avevano Mcguinty che calciava tutto il possibile calciabile e non rischiavano una cavolo nella loro metà campo, ed in un paio di anni hanno vinto il titolo.
diciamo che hanno beccato anche parecchie congiunture favoreli quell anno. Cmq merito a quel Connacht, che anche oggi cmq per essere la quarta franchigia irlandese è una squadra che da del filo da torcere a tutti, soprattutto negli anni quando il calendario internazionale è bello intenso.
Il ciclo vincente di Lam iniziò quando smisero di essere un development team
speartakle
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da speartakle »

GrazieMunari ha scritto: 28 ott 2020, 16:15 Non ci capiamo no, spear: io non contesto che il bel gioco sia l'unico parametro.
Io contesto che non debba proprio esistere come parametro (nemmeno fosse il decimo per importanza) per una squadra che sta 1 anno senza vincere. :roll:

Poi si può essere in disaccordo ma almeno spero d'essermi spiegato definitivamente :wink:
facciamo sto esempio: se domani le Zebre cambiano stile di gioco e ne adottano uno più conservativo, posto che devono comunque far ruotare i giocatori per non trovarsi a spompare sempre gli stessi/quelli della nazionale sul lungo periodo, e che oltre al risultato in se devono far fare esperienza/concedere possibilità ai nuovi/giovani perchè altrimenti finito l'anno ti ritrovi con cambi generazionali non coperti, secondo te le possibilità di vittoria aumenterebbero? di quanto? (per me no)
Anche supponendo che potrebbero vincere una partita in più cambierebbe davvero l'appeal verso l'esterno rispetto ad ora? (per me no).
Quindi se tra i tuoi obiettivi hai anche quello di sviluppare giovani/giocatori italiani fai un po' di pro e contro e decidi quali delle strategie sia più utile da seguire, a seconda degli obiettivi perseguibili che ti sei dato.
Quindi si per me un tipo di gioco positivo (che non vuol dire bel gioco) può essere tra gli obiettivi di una squadra che vince pochissimo, ovviamente non il primo e non fine a sè stesso.

Questi comunque sono i risultati delle Zebre della passata stagione:

SSSSSSSSVVSSSVVDSSVS
Garry
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Re: Svolta della FIR?

Messaggio da Garry »

Proprio il Connacht potrebbe essere un modello. Anzi, pensandoci bene, non è escluso che sia stato un modello nella scelta di Bradley.
Bradley è approdato al Connacht nel periodo in cui si parlava addirittura di chiudere baracca, più o meno come alle Zebre, e il lavoro che gli chiesero era più o meno quello che avrebbe dovuto fare anche alle Zebre. Chissà se questo aspetto ha influito sulla scelta.

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