rask ha scritto:paga ha scritto:scusate ma davvero pensate che PB metta PEZ per motivi psicologici ? guardate che l'italia non puo' permettersi di non mettere in campo la migliore formazione e lui lo sa benissimo, avra' semplicemente analizzato la partita con la scozia togliendo i primi 7 min(situazione strana e irripetibile)e avra' visto un placcaggio sbagliato che e' costato una meta, il solito tenuto nei 22 avversari, un in avanti che ci e' quasi costato la partita.
Detto questo scanavacca e' un buon giocatore ma non e' carter cosi' come non lo e' pez ma visto che i gallesi hanno subito rispettivamente 21 e 18 punti al piede da SCO e FRA magari PB si fida piu' del piede di pez che si spera trasformera' in punti l'enorme pressione che la nostra mischia si spera mettera' agli avanti avversari
Secondo te ci è mancato poco che Pepe ci faceva perdere a Murrayfield...
A parte il sostantivo "idiozie" che non mi va di usare per rispetto, mi riesce difficiel trovare altri sinonimi per definire le cose che dici...
Provo a dire la mia: Scanavacca non è Carter, certamente; però nei primi 65 minuti contro l'Argentina e nei "secondi" 65 minuti contro la Francia abbiamo toccato i nostri minimi livelli rugbistici degli ultimi anni; questo è oggettivo, ragazzi, a meno che non si voglia parlare di un altro sport.
Bene, crolla la fiducia; Pez e Griffen diventano capri espiatori, forse in maniera che va anche oltre i loro reali demeriti; in entrambe le situazioni entra Pepe; ed entra in due momenti (il 65° di Italia-Pumas ed all'inizio di Inghilteraa - Italia) che in comune hanno appunto un momento di crollo della fiducia, di crollo delle certezze, di smarrimento tecnico-tattico.
Pepe ci mette del suo, facilitato dal fatto che, storicamente, quando si tocca il peggio, si può solo che far meglio.
Con l'Argentina apre tutto, gioca tutto, chiama incroci e per poco non li ripigliamo; con l'Inghilterra (ancor più che in Scozia) fa cose inusuali per un'apertura (un po' "fighetta", senza offesa, lo sono tutti i n. 10, da Carter a Pepe, da Wilko a chiunque altro, anche se ora la tendenza pare stia cambiando); forse anche Pepe lo sarebbe a Rovigo o a Calvisano; ma capisce che queste sue occasioni sono diverse; e una sana e folle lucidità lo spinge a fare delle cose che, secondo me, ci hanno fatto "svoltare": placca, gioca tutto ma soprattutto "partecipa": nell'azione più bella della storia della nazionale italiana (almeno di quelle che mi ricordi io ed in considerazione, ovviamente, della forza degli avversari) tocca la palla tre volte; va a fare le ruck, spinge, talvolta addirittura "rischiando" sulla tenuta della posizione e della copertura del campo.
Non dà sicurezza nei calci, è vero: ma la squadra reagisce, anzi capisce che si deve attaccare; lo fa a Twickenham, lo fa negli ultimi 20 minuti a Murrayfield, quando veramente l'Italia "vince" la partita, che certamente si era incanalata bene nei primi 7' , ovviamente, ma che poteva ancora esser persa se non avessimo reagito al loro riavvicinamento attaccando e non difendendoci e basta.
Tutto questo per dire: Pepe è stato decisivo in queste belle prove dell'Italia, fatico molto a comprendere rugbisticamente chi mette in discussione questo (ben vengano idee diverse dalle nostre, sia chiaro, ma non le capisco....).
Poi che far giocare Pez sabato prox possa anche essere una cosa che ci sta, beh questo è un altro discorso: starò anch'io con Ramiro: ma attenzione, perseverare può essere diabolico.
