forum.rugby.it

Ragiona come se Gav e Dondi fossero una cosa sola...

Dondi e Gavazzi, dopo lo scherzo delle ultime elezioni FIR non dovrebbero essere in buoni rapporti, ma con Dondi non si può mai dire.
Certamente l'interventismo dondiano ha portato risorse a Parma (la cittadella, contributi di vario genere...), rendendo l'ambiente ipertrofico, ma instillando gli elementi che poi hanno condotto al fallimento sportivo in successione di fior di società e dei loro tristi epigoni.
Gli odi rugbistici che questo ha lasciato - ben oltre una sana rivalità - si stanno riversando sulle Zebre, accentuando il loro già scarso appeal locale: mi dicono che sono considerate un affare dei colornesi.
Ora delle due una:
1. Parma (e contado) trova le risorse per mettere almeno la metà di quanto versa la FIR;
2. La franchigia ridiventa pubblica e federale, con la FIR che può allocarla dove vuole, spero per il rugby italiano non a Calvisano per ovvi motivi, che non sto a ripetere.
Quindi per giudicare asetticamente la bontà di questo intervento dondiano consiglierei di attendere di vedere se e quanto soldi FRESCHI E NON PUBBLICI arrivano.

jentu ha scritto: Quindi per giudicare asetticamente la bontà di questo intervento dondiano consiglierei di attendere di vedere se e quanto soldi FRESCHI E NON PUBBLICI arrivano.

Se Gavazzi non vuole, hai voglia ad aspettare...
Un tempo si diceva aspetta e spera

Mamma mia che grandissima pagliacciata che stanno mettendo su.

Mi viene da dire solo una cosa:
"La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa."

Già le Zebre, lo sappiamo tutti, sono un club "liquido" (come del resto il Treviso). Adesso speriamo che non si trasformino in un club in liquidazione.

almeno a leggere i commenti sui social anche i veneti più irredentisti (si fa per ridere, eh) sono scettici sul progetto Dogi. Per fortuna!

Garryowen ha scritto: Non si tratta di essere "una specie di padrino", si tratta di uno che è giunto a una veneranda età con la fama della persona rispettabile e affidabile.

La Cittadella del Rugby non è che sia arrivata al Comune di Parma "a gratis" (tonione scuserà le "mutande"...). Il buon Presidente onorario si è evidentemente dato da fare, per questo. E pensare che lì in mezzo ci doveva passate la famigerata "Metropolitana di Parma".

Certo, jpr, Gavazzi è il patron delle Zebre, ma doveva scegliere fra:
- Pagliarini che chiede più soldi... che forse troverà uno sponsor importante... che fra due mesi vedrete... che vuole la vicinanza della città... che farà... e riempirà lo stadio...
- Dondi, presidente onorario FIR, protagonista del lancio del rugby azzurro il Tier 1, dell'ingresso in Celtic, dell'assegnazione di importanti poltrone ai federales italiani, ecc... ecc... CHE ADESSO HA RACCOLTO UN GRUPPO DI SPONSOR che, sembra, chiedono solo di partire "puliti".

Gavazzi ha scelto Pagliarini. Cosa volete che vi dica, speriamo bene.

Quindi, pur romanzando e accentuando i caratteri granguignoleschi della faccenda, non ero andato molto lontano dal vero: gli sponsor ci sono, ma finchè Dondi non dà l'ok se ne stanno alla larga. E l'ok non arriva a causa del malanimo personale nei confronti di Gavazzi. Se Gavazzi andasse a Canossa...

zappatalpa ha scritto: Calvisano non va, almeno con Gavazzi presidente, avrebbe tutto il Veneto contro perché hanno una paura fottuta che li supera.

Calvisano non andrebbe nemmeno se fosse stato eletto in FIR il Mahatma Ghandi: è semplicemente una soluzione improponibile, come candidare il capoclasse della seconda B alla presidenza dell'ONU. Vogliamo davvero farci ridere dietro da tutti?
Un coinvolgimento del Calvisano nelle Zebre avrebbe un senso solo con una joint venture fra le due società (Calvisano sta mostrando di saper attrarre aziende importanti) che lasciasse, però, la squadra dov'è adesso.

zappatalpa ha scritto:almeno a leggere i commenti sui social anche i veneti più irredentisti (si fa per ridere, eh) sono scettici sul progetto Dogi. Per fortuna!

Sai sul progetto Dogi prima di tutto manca il progetto - inteso come individuazione dei contraenti, disponibilità a mettere le risorse dai soldi al materiale ai giocatori, il piano normativo adeguato a tenere assieme società di eccellenza e franchigia, l'assenso del titolare della licenza (Benetton), il business plan ecc. -, solo che se ne parla perchè sono un richiamo facile, a buon mercato, sempre utile a dire abbiamo idee.
Peccato che fino ad ora chi ne parla tanto non sia stato in grado di far fare un passo concreto in avanti alla propria proposta.

Aggiungiamoci che litigano persino sul colore della tappezzeria degli uffici e abbiamo un bel quadro completo di infattibilità.

jpr williams ha scritto:

Garryowen ha scritto:
Gavazzi ha scelto Pagliarini. Cosa volete che vi dica, speriamo bene.

Quindi, pur romanzando e accentuando i caratteri granguignoleschi della faccenda, non ero andato molto lontano dal vero: gli sponsor ci sono, ma finchè Dondi non dà l'ok se ne stanno alla larga. E l'ok non arriva a causa del malanimo personale nei confronti di Gavazzi. Se Gavazzi andasse a Canossa...

L'ok non arriva, secondo la mia ipotesi, perché Dondi non vuole fra i piedi l'attuale dirigenza. Il nodo è lì.
Gavazzi dovrebbe solo sacrificare i suoi protetti sull'altare della salvezza della baracca...
Solo che secondo voi a Gavazzi interessa davvero avere una franchigia economicamente forte, o almeno, sana, totalmente privata e in mano al suo "nemico"?

Il che dimostra che i due sono più simili di quanto vorrebbero essi stessi.
E siccome nessuno dei due sembra voler rinunciare alle proprie idiosincrasie la vedo malissimo.

Intanto Toffano dice che sarebbe disponibile a togliere Padova dall'Eccellenza se partissero i Dogi (lasciando la squadra in A, immagino quella che sta per essere promossa perché non mi pare sia già in A).

In tanto però fanno o colloqui per la Lega dei club di Eccellenza.

A me pare tutta una follia.

Garryowen ha scritto:
L'ok non arriva, secondo la mia ipotesi, perché Dondi non vuole fra i piedi l'attuale dirigenza. Il nodo è lì.
Gavazzi dovrebbe solo sacrificare i suoi protetti sull'altare della salvezza della baracca...
Solo che secondo voi a Gavazzi interessa davvero avere una franchigia economicamente forte, o almeno, sana, totalmente privata e in mano al suo "nemico"?

Allora il "nemico" dovrebbe sbrigarsi, non stiamo parlando di un giovanottello, ma di un anziano presidente onorario della FIR che sta lentamente perdendo i propri riferimenti dei potere federale e delle capacità di incidere (anche in Emilia).
Finite le elezioni non è che possa fare molto altro danno a Gavazzi, se non mettere qualche intoppo qui e la, senza rischiare di far vincere chi ha combattuto ben prima di Gavazzi.
Le mosse dondiane che ricordo non sono mai state conflitti aperti e pugnaci, ma percorsi paraecumenici con un perdente qui e la.

Allora, a questo 2017 chiedo L'ILLUMINAZIONE.
Che improvvisamente Dondi, ma soprattutto Gavazzi, che ha le redini del baraccone, aprano le loro menti e si ricordino parole come, atleti, nazionale, sport, storia, passione, orgoglio.

Dai, amici del bar, se pensiamo tutti contemporaneamente la stessa cosa, sicuramente si avvera!

NAM-MYOHO-RENGE-KYO!

jpr williams ha scritto: Quindi, pur romanzando e accentuando i caratteri granguignoleschi della faccenda, non ero andato molto lontano dal vero: gli sponsor ci sono, ma finchè Dondi non dà l'ok se ne stanno alla larga. E l'ok non arriva a causa del malanimo personale nei confronti di Gavazzi. Se Gavazzi andasse a Canossa...

Se mi nonna... ma quale vero, jpr? dopo quanti fallimenti ci si accorge che tutte le storie si assomigliano? Dondi non ha nulla per le mani, ma ti pare? Ormai ci si sputtana su tutti i media nella speranza che qualche fesso tiri fuori dei soldi, pronti anche a credere a babbo natale. I soldi non ci sono, la Fir deve cercare una soluzione. È anche colpa loro che non hanno controllato l'andazzo. Cmq vada un altra penosa figura per la classe dirigente ovale. Che fa piú male dei sessantelli presi in giro per l'Europa.