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Adryfrentzen ha scritto:No regaliamo. INVESTIAMO. Col cervello, e un piano.

Quindi mi sembra che si stia investendo.
Acquistare giocatori stranieri NON E' investire, intendiamoci.

Adryfrentzen ha scritto:No regaliamo. INVESTIAMO. Col cervello, e un piano.

Esattamente.
Ma lui pensa che i nuovi Bergamasco, Lo Cicero, Masi, Francescato, Vaccari, Giovannelli ecc possano uscire direttamente dalle Accademie o dal pro14 quando rinnega che sono stati i VIVAI a darci il miglior rugby italiano.

Fantasyste ha scritto:

Adryfrentzen ha scritto:No regaliamo. INVESTIAMO. Col cervello, e un piano.

Esattamente.
Ma lui pensa che i nuovi Bergamasco, Lo Cicero, Masi, Francescato, Vaccari, Giovannelli ecc possano uscire direttamente dalle Accademie o dal pro14 quando rinnega che sono stati i VIVAI a darci il miglior rugby italiano.

Il problema è che ai tempi in cui si sono formati i giocatori che dici tu fra i club italiani e quelli francesi, celtici, inglesi c'era molto meno divario che adesso. Se investi 30 m€ all'anno su Calvisano, Rovigo & C. non li metti certo in condizione di portarsi a livello non dico di Tolosa, ma nemmeno di Connacht o dei Dragons.

Invece Licata, standomene nel suo club in Sicilia, sarebbe arrivato in nazionale a vent'anni, certo...

Garryowen ha scritto:Invece Licata, standomene nel suo club in Sicilia, sarebbe arrivato in nazionale a vent'anni, certo...

Benedetto lui che è grazie ad un anno di Accademia ha migliorato le sue qualità cancellando i 17 anni passati nella società siciliana !

Fantasyste ha scritto:

Garryowen ha scritto:Invece Licata, standomene nel suo club in Sicilia, sarebbe arrivato in nazionale a vent'anni, certo...

Benedetto lui che è grazie ad un anno di Accademia ha migliorato le sue qualità cancellando i 17 anni passati nella società siciliana !

Certo.
Perché invece tu cosa pensi che sia successo?
Esiste un club in Sicilia, ma io direi in tutta Italia, dove ci si allena come in Accademia? E che ti fa giocare a 18 anni in serie A?

Le Accademie servono ad esaltare (completare) il lavoro di base svolto dai club per i giocatori di maggiore talento. Tutto qui. Che poi il talento esista pure alla periferia del rugby lo dimostra non solo Licata ma anche Canna, Furno ed in passato gli Zanni, Perugini, ecc. ecc.. E poi, dite quello che vi pare sull'attuale under 20 ma mai siamo riusciti ad arrivare nelle prime otto del mondiale e non per caso. Abbiamo preso una brutta scoppola con i francesi, ma prima di mandare tutto al macero aspettiamo la fine del 6N e dopo il prossimo mondiale.

È l'apologo di Menenio Agrippa, se ve lo ricordate. Il concetto ha 2500 anni, e dovrebbero tenerlo presente tutti, nel rugby italiano.
La FIR deve assolutamente formare i tecnici, e la combriccola irlandese ha creato un programma che sembra buono.
Deve aiutare lo sviluppo dei club anche nelle aree in cui mancano gli impianti o hanno difficoltà di reclutamento.
Credo che ci siano le risorse per fare questo, senza andare a toccare le franchigie e il Pro14.

Ma scordiamoci il distributore dei soldi. Abbiamo visto negli anni delle vacche grasse, leggi Super 10, come venivano usati dai club i soldi dei ricchi sponsor che c'erano allora.

L’unica differenza fra noi e la Scozia vittoriosa oggi contro il simpy eddie jones è la quantità di rompi c******* e bastian contrari, che lassù ha percentuali risibili e quaggiù invece imperversa in lungo e largo.

TEONE ha scritto:L’unica differenza fra noi e la Scozia vittoriosa oggi contro il simpy eddie jones è la quantità di rompi c******* e bastian contrari, che lassù ha percentuali risibili e quaggiù invece imperversa in lungo e largo.

tonione ha scritto:i schei. li tirino fuori privatamente se vogliono competere. lo hanno aspettato un anno, dopo che aveva disatteso la parola, e immagino un contratto, l'anno prima. ora potremmo ipotizzare che un club francese lo voglia a poniamo tot. la dirigenza deve offrire tot più uno e inseguirlo proprio perchè crede in lui. così si fa se vuoi competere. te lo tieni, mica è Carter.

Giusto per far capire che non è sempre e comunque questione "de schei" (e, aggiungo, per fortuna):
«Mi piacerebbe restare, si sta bene qui. Però non ho ancora deciso sul futuro. Aspetto che arrivi la mia famiglia, voglio parlare con la mia compagna, capire cosa ne pensa. Poi farò la mia scelta».

Questo è Ioane (http://venetoblog.corrieredelveneto.cor ... elucchese/) che oltre alla compagna ha lasciato in Australia anche due pargoli, di Douglas si è già detto...
Vediamo e speriamo...