torno a scrivere due righe dalla fine del campionato. Vorrei subito iniziare scusandomi con due persone che hanno cercato di contattarmi tramite questo sito. Perdonatemi ma solo ora ho letto i vostri msg - per il futuro contattatemi al mio indirizzo di posta elettronica. Torno a scrivere per raccontarvi del torneo "luigi Lo Bue" di Agrigento.
Vorrei iniziare subito lodando Gero Picarella.
Gero e’ “un gigante” che tra millecinquecento difficoltà continua ad impegnarsi per un'idea. Lui continua a portare avanti un progetto sportivo e sociale, su per una montagna ripidissima, nella speranza che qualcuno venga a sostenerlo. Se non e' rugby questo ...ditemi voi? Si e’ occupato di tutto; dall’accoglienza ai rapporti con la stampa; dall’ospitalità alla logistica; dall’innaffiare l’area di gioco alle coppe; In piu’ ha avuto pure la forza di guidare la sua squadra in campo. Dove prenda le sue forze ,proprio non lo so! Alla fine del torneo lo guardavo e mi sembrava un metro e novanta tanto si era impegnato….Peccato, per lui, che “Bimbo” Arancio gli si sia accostato e mi abbia riaperto gli occhi sulle giuste proporzioni…
Gero rimane una gran persona che lotta in una parte della Sicilia per fare movimento!
In merito al torneo ci sarebbero da spendere fiumi di parole. Dico subito che una sola squadra mi ha veramente impressionato. E sto parlando del Palermo. Una vero squadrone. Tecnicamente hanno mostrato un gioco "francese" velocissimo che ha soppiantando tutte le altre squadre presenti. Hanno vinto a mani basse divertendo e divertendosi!
Delle altre le uniche due che hanno espresso un buon gioco sono state il Sirako, accompagnato dall'intramontabile Buscema e i sorprendenti Briganti librino, scanzonati quanto tecnicamente preparati. I siracusani anche sulla sabbia dimostrano sempre di essere un gruppo di livello. Organizzati e veloci si sono dovuti piegare solamente all'invincibile Palermo.Si sono lamentati dell’arbitraggio dell’onesto Minotti, ma tutti sappiamo che il Palermo era di un altro livello.
“ I Briganti” , francamente sono stato sconvolgenti; simpaticissimi e umili fuori dal campo quanto leali e fieri sulla sabbia. Bravi! Doppiamente bravi perchè hanno dato esempio di far play… sempre.
Delle altre squadre la sorpresa e stata l'esclusione del Catania dalle finali. Ovviamente qualcosa non e' andato nei ragazzi che sono nati con la palla ovale. Il Nissa si presenta con due squadre a dimostrazione del fatto che stanno costruendo un bel gruppo numeroso. Gli manca ancora quella compattezza - anche decisionale e di responsabilità - che evidentemente non possono avere essendo nati solo quest'anno. Ma il gruppo c'e' e pure la voglia di vincere pure...anche troppa! I miei sinceri auguri per il prossimo campionato!
Della squadra Agrigentina non posso che parlare bene. Hanno fatto un rugby semplice ma efficace. Sorprendenti i numerosi over…anta capaci di percussioni “giovanili”….i ragazzi li conosco bene, visto che ho fatto lo scorso campionato con loro…tutti cresciuti. Peccato che la loro storia per il momento si fermi qui. Mi auguro che sappiano apportare il loro contributo di disciplina al Nissa.
Infine vi parlo del Marsala. Siamo partiti con la sola intenzione di divertirci. Così e’ stato. Facendo valere l’esperienza di giocatori maturi e determinati come Marco Di Santo “il cossovaro” , del fuori classe argentino Martin Fiore e del mio peso in kili, il gruppo e’ comunque riuscito ad emergere. L’essere riusciti ad arrivare in finale e’ stato motivo di grande soddisfazione soprattutto per i ragazzi che stanno iniziando a giocare solo da 6 mesi. Il riuscire a dividere il terzo posto a pari merito con i Briganti, mi inorgoglisce.
Ora stiamo lavorando per iscriverci al prossimo campionato. Decisive saranno le prossime ore per stabilire un accordo Sciacca-Marsala. In tutti i casi i ragazzi marsalesi giocheranno nel prossimo campionato…questa e’ la mia parola.
Concedetemi ancora di estendere il mio ringrazimento ai signori arbitri. Uomini che sbagliano , qualcuno piu' degli altri , ma pur sempre arbitri del nostro sport. Comtinuiamo ad onorarli per non essere come i calciatori!
Sigfrido
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