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Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 3 mar 2015, 9:14
da Garryowen
JosephK. ha scritto:Sono felicissimo di essermi fatto 2 risa con il tizio che commenta l'Italia.
Ma se è il canale ufficiale 6 nazioni e hanno messo uno così uno poi si fa qualche domanduzza sulla considerazione verso il pubblico italiano. Se lo mettevano in inglese cosa succedeva?
E' impossibile, gli inglesi non hanno avuto il fascismo e gli speaker del Minculpop
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 3 mar 2015, 9:19
da JosephK.
Garry, erano esempi di getto eh. Per dire che comunque dobbiamo fare fieno con quello che c'è.
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 3 mar 2015, 11:59
da Emanuele II
speartakle ha scritto:Bah io vedo invece molto il contrario, ovvero educatori (minirugby) che voglio a tutti i costi far arrivare la palla all'ala, e via di urla "passa la palla" domandi a un bambino: qual'è l'obiettivo del rugby? e ti risposnde passare la palla! no c4$$o no!!! vedi squadre che fanno i passamani da fermi, l'importante è che la palla arrivi all'ala, non importa se davanti hai un buco di un chilometro o se non hai fissato la difesa l'importante è passarla.
Il problema è che di minirugby o di rugby giovanile si interessano solo pochi educatori, spesso genitori volontari, molto spesso allenatori improvvisati, sia per le scarse conoscenze tecniche sia per la scarsa adattabilità ad educatori prima che allenatori, parecchi frustrati che vorrebbero cambiare i destini del rugby nazionale con allenamenti alla vecchia maniera tutto coreografie ed esercizi a vuoto. Pochi davvero sono gli educatori capaci che hanno sia il tempo (lavorativo non dimnetichiamoci che gli orari degli allenamenti del minirugby se lo possono permettere davvero pochi privilegiati che smettono di lavorare alle 17... quasi nessuno oggi) che la possibilità di allenare. Quando avremo oltre che tanti ragazzini sui campi, abbastanza tecnici ed educatori meno improvvisati allora forse qualcosa di vedrà. E questo a scanso di equivoci lo dice un educatore di minirugby, che volontariamente si mette a disposizione del proprio club consapevole dei propri limiti.
Ma come funziona il minirugby in Italia? Non è come nel calcio, con le squadre che hanno un settore giovanile che inizia dai più piccoli? Chiaramente poi anche nel calcio la squadra con un minimo di organizzazione ha un allenatore abbastanza competente mentre le squadre da oratorio hanno il volontario a tempo perso come lo avevo io.
Chiarisco una cosa: non sto dicendo che sin da piccolissimi si deve puntare all'agonismo sfrenato e alla vittoria a tutti i costi. Penso invece che dovrebbe essere il momento per imparare a maneggiare il pallone e far diventare naturale il passaggio o il calcio. Certo se poi urlano passa la palla e non insegnano come si fa a passarla è inutile.
Dovrebbero diventare cose naturali e come tanti gesti atletici prima si inizia a impararli meglio si riuscirà a farli una volta cresciuti. Mentre a guardare certi giocatori della nazionale sembra che prima di passare debbano fare mente locale per ricordarsi come si fa.
E sul fatto che non c'è verso di vedere qualcuno usare bene i piedi che mi sai dire?
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 3 mar 2015, 12:26
da Mr Ian
Emanuele II ha scritto:speartakle ha scritto:Bah io vedo invece molto il contrario, ovvero educatori (minirugby) che voglio a tutti i costi far arrivare la palla all'ala, e via di urla "passa la palla" domandi a un bambino: qual'è l'obiettivo del rugby? e ti risposnde passare la palla! no c4$$o no!!! vedi squadre che fanno i passamani da fermi, l'importante è che la palla arrivi all'ala, non importa se davanti hai un buco di un chilometro o se non hai fissato la difesa l'importante è passarla.
Il problema è che di minirugby o di rugby giovanile si interessano solo pochi educatori, spesso genitori volontari, molto spesso allenatori improvvisati, sia per le scarse conoscenze tecniche sia per la scarsa adattabilità ad educatori prima che allenatori, parecchi frustrati che vorrebbero cambiare i destini del rugby nazionale con allenamenti alla vecchia maniera tutto coreografie ed esercizi a vuoto. Pochi davvero sono gli educatori capaci che hanno sia il tempo (lavorativo non dimnetichiamoci che gli orari degli allenamenti del minirugby se lo possono permettere davvero pochi privilegiati che smettono di lavorare alle 17... quasi nessuno oggi) che la possibilità di allenare. Quando avremo oltre che tanti ragazzini sui campi, abbastanza tecnici ed educatori meno improvvisati allora forse qualcosa di vedrà. E questo a scanso di equivoci lo dice un educatore di minirugby, che volontariamente si mette a disposizione del proprio club consapevole dei propri limiti.
Ma come funziona il minirugby in Italia? Non è come nel calcio, con le squadre che hanno un settore giovanile che inizia dai più piccoli? Chiaramente poi anche nel calcio la squadra con un minimo di organizzazione ha un allenatore abbastanza competente mentre le squadre da oratorio hanno il volontario a tempo perso come lo avevo io.
Chiarisco una cosa: non sto dicendo che sin da piccolissimi si deve puntare all'agonismo sfrenato e alla vittoria a tutti i costi. Penso invece che dovrebbe essere il momento per imparare a maneggiare il pallone e far diventare naturale il passaggio o il calcio. Certo se poi urlano passa la palla e non insegnano come si fa a passarla è inutile.
Dovrebbero diventare cose naturali e come tanti gesti atletici prima si inizia a impararli meglio si riuscirà a farli una volta cresciuti. Mentre a guardare certi giocatori della nazionale sembra che prima di passare debbano fare mente locale per ricordarsi come si fa.
E sul fatto che non c'è verso di vedere qualcuno usare bene i piedi che mi sai dire?
Il problema è stato già altre volte affrontato e si può sintetizzare nell affermare che a scuola si fa troppo poco sport!
La FIR visto il giro di soldi che gestisce potrebbe offrire delle borse di studio per educatori/formatori/allenatori che entrino nelle scuole ed inizino a divulgare il rugby, potrebbero fare da assistenti a professori di educazione fisica ormai stanchi e bloccati dal non poter andare in pensione...
Ovviamente il bando dovrebbe essere aperto a tutti i professionisti di tutto il mondo, conditio sine qua non, diploma o laurea in scienze motorie, conoscenza del rugby....
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 3 mar 2015, 23:40
da speartakle
Emanuele II ha scritto:speartakle ha scritto:Bah io vedo invece molto il contrario, ovvero educatori (minirugby) che voglio a tutti i costi far arrivare la palla all'ala, e via di urla "passa la palla" domandi a un bambino: qual'è l'obiettivo del rugby? e ti risposnde passare la palla! no c4$$o no!!! vedi squadre che fanno i passamani da fermi, l'importante è che la palla arrivi all'ala, non importa se davanti hai un buco di un chilometro o se non hai fissato la difesa l'importante è passarla.
Il problema è che di minirugby o di rugby giovanile si interessano solo pochi educatori, spesso genitori volontari, molto spesso allenatori improvvisati, sia per le scarse conoscenze tecniche sia per la scarsa adattabilità ad educatori prima che allenatori, parecchi frustrati che vorrebbero cambiare i destini del rugby nazionale con allenamenti alla vecchia maniera tutto coreografie ed esercizi a vuoto. Pochi davvero sono gli educatori capaci che hanno sia il tempo (lavorativo non dimnetichiamoci che gli orari degli allenamenti del minirugby se lo possono permettere davvero pochi privilegiati che smettono di lavorare alle 17... quasi nessuno oggi) che la possibilità di allenare. Quando avremo oltre che tanti ragazzini sui campi, abbastanza tecnici ed educatori meno improvvisati allora forse qualcosa di vedrà. E questo a scanso di equivoci lo dice un educatore di minirugby, che volontariamente si mette a disposizione del proprio club consapevole dei propri limiti.
Ma come funziona il minirugby in Italia? Non è come nel calcio, con le squadre che hanno un settore giovanile che inizia dai più piccoli? Chiaramente poi anche nel calcio la squadra con un minimo di organizzazione ha un allenatore abbastanza competente mentre le squadre da oratorio hanno il volontario a tempo perso come lo avevo io.
Chiarisco una cosa: non sto dicendo che sin da piccolissimi si deve puntare all'agonismo sfrenato e alla vittoria a tutti i costi. Penso invece che dovrebbe essere il momento per imparare a maneggiare il pallone e far diventare naturale il passaggio o il calcio. Certo se poi urlano passa la palla e non insegnano come si fa a passarla è inutile.
Dovrebbero diventare cose naturali e come tanti gesti atletici prima si inizia a impararli meglio si riuscirà a farli una volta cresciuti. Mentre a guardare certi giocatori della nazionale sembra che prima di passare debbano fare mente locale per ricordarsi come si fa.
E sul fatto che non c'è verso di vedere qualcuno usare bene i piedi che mi sai dire?
Si funziona così ma ovviamente le squadre che possono permettersi di pagare degli educatori per il minirugby sono poche e poche pure quelle che potrebbero permentterselo ma preferiscono spendere i soldi altrove.
Sulla questione passaggio è un esempio, a rugby passare la palla non serve a nulla se non hai capito che devi avanzare per arrivare in meta. al minirugby si perde la maggior parte del tempo a far perdere ai bambini tutte le paure/problemi affettivi con il terreno, contatto con gli avversari, e il percorso che porta un bambino da avanzare per segnare una meta a riuscire a fare un 2 contro uno senza che io educatore gli dica come deve fare, ma che sia il giocatore a capire quando e in che situazione usare passaggio o penetrazione è lungo e tortuoso, troppi in troppi club anche blasonati usano scorciatoie per l'apprendimento "si fa così così e così" senza che i bambini/ragazzi abbinao davvero capito il perchè si passano la palla e se davvero era necessario. Inoltre in italia il 70% almeno dei bambini che arrivano al rugby non hanno idea di come funzioni il gioco quando cominciano ad allenarsi, cosa che allunga i tempi da morire. Aggiungi che di quelli che arrivano atleti veri ce ne saranno uno al massimo due per squadra, mentre gli altri spesso o hanno gravi problemi motori o non sono esattamente il massimo della coordinazione o della forma.
come dice Mr Ian il problema è complesso e difficile da affrontare...
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 3 mar 2015, 23:47
da Garryowen
Però anche noi proponiamo strade già battute, o almeno già "provate". Forse non ci saranno alternative, ma forse non sapete com'è difficile tentare di lavorare con il mondo della scuola. Ci lamentiamo della FIR, ma forse non sappiamo cosa vuol dire avere a che fare con un ministero
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 4 mar 2015, 9:39
da JosephK.
Garryowen ha scritto:Però anche noi proponiamo strade già battute, o almeno già "provate". Forse non ci saranno alternative, ma forse non sapete com'è difficile tentare di lavorare con il mondo della scuola. Ci lamentiamo della FIR, ma forse non sappiamo cosa vuol dire avere a che fare con un ministero
Aggiungiamo il livello mediocre di buona parte degli insegnanti di ed. fisica con età medie per altro elevate.
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 4 mar 2015, 10:16
da Mr Ian
JosephK. ha scritto:Garryowen ha scritto:Però anche noi proponiamo strade già battute, o almeno già "provate". Forse non ci saranno alternative, ma forse non sapete com'è difficile tentare di lavorare con il mondo della scuola. Ci lamentiamo della FIR, ma forse non sappiamo cosa vuol dire avere a che fare con un ministero
Aggiungiamo il livello mediocre di buona parte degli insegnanti di ed. fisica con età medie per altro elevate.
Per questo una politica di assistenzialismo non sarebbe male, ti do gli insegnanti a spese della FIR, ho ancora ricordi freschi di prof di educazione fisica che non avevano la condizione manco per giocare un torneo di tresette
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 6 mar 2015, 0:54
da hardhu
Garryowen ha scritto:Però anche noi proponiamo strade già battute, o almeno già "provate". Forse non ci saranno alternative, ma forse non sapete com'è difficile tentare di lavorare con il mondo della scuola. Ci lamentiamo della FIR, ma forse non sappiamo cosa vuol dire avere a che fare con un ministero
Non c'entra niente, ma devo proprio chiedertelo: da dove è presa la tua firma?
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 6 mar 2015, 8:20
da Garryowen
hardhu ha scritto:Garryowen ha scritto:Però anche noi proponiamo strade già battute, o almeno già "provate". Forse non ci saranno alternative, ma forse non sapete com'è difficile tentare di lavorare con il mondo della scuola. Ci lamentiamo della FIR, ma forse non sappiamo cosa vuol dire avere a che fare con un ministero
Non c'entra niente, ma devo proprio chiedertelo: da dove è presa la tua firma?
Ho fatto una sciocchezza. Non ho scritto l'autore e non me lo ricordo più. Però mi segno che ti devo questa risposta; devo solo fare una piccola ricerca, perché di solito non butto via nulla
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 6 mar 2015, 8:34
da PiVi1962
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 6 mar 2015, 8:39
da Garryowen
Grazie. Nella mia memoria D'Avanzo era fra i papabili.
Grande giornalista, amante del rugby e ottima persona
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 6 mar 2015, 8:49
da Garryowen
Posso dire, senza offendere nessuno, che D'Avanzo è stata la persona che più ha capito il rugby fra tutti quelli che ne hanno scritto in Italia?
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 6 mar 2015, 8:52
da Mr Ian
Gran bell articolo, però se poi si riflette bene questi principi non vengono applicati dagli addetti ai lavori in primis..
Re: 6N 2015: Sco vs ITA
Inviato: 6 mar 2015, 9:00
da Luqa-bis
Ogni medaglia ha due facce, ogni dado sei, e l'artivolo glissa sui lati a volte oscuri di questa medaglia.