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Re: Combattere
Inviato: 23 mar 2018, 20:37
da tonione
tristezza. la primavera tarda ad arrivare e al nord sembra di stare in un lungo tunnel pseudo invernale che ci condurrà dritto in estate. non sento salire i profumi primaverili, non vedo i colori, solo montagne innevate, venti gelidi e cioccolate calde con la panna montata. e poi è venerdi e non c'è l'under 20 da guardare. non ci sono sorprese all'orizzonte. tutti sanno già tutto. chi siamo e dove andiamo. un concerto di epiche visioni razionalistiche. l'ultima delle quali riguarda l'argomento del perchè la nazionale italiana non sappia dare quel qualcosa in più durante le partite. qualcosa in più che gli avversari invece mettono. secondo questa opaca teoria i nostri avversari si trasformano durante il sei nazioni, diventano più forti. magicamente. mrian dice che è perchè sono rivalità secolari, che gli viene spontaneo trovare le motivazioni. mi cascano le braccia. rivalità secolari che spingono i giocatori a dare di più. mi cascano i cocombari. se dovessero essere le rivalità secolari noi dovremmo essere degli specialisti, abbiamo fatto guerra a tutto il mondo, abbiamo fatto guerre intestine anche con il nostro vicino di ducato, di feudo, di campetto di periferia. abbiamo una storia di guerre contro gli altri che dovrebbe motivarci per i prossimi mille anni.
come si fa a non vedere che gli altri non danno qualcosa in più. sono più forti e basta. basta vedere il pro14, mica siamo a competere nei play off. gli Scarlets ci sderenano tranquillamente nei match significativi. così come Glasgow. per dire. è semplice: quando combatteremo per vincere il campionato ed entrare in semifinale di champion con le nostre squadre allora saremo pronti a batterli anche nel sei nazioni. a quel punto ci servirà saper combattere, ci servirà avere sviluppato nel tempo una mentalità guerriera che ci renda maggiori rispetto alla somma aritmetica dei singoli elementi.
Re: Combattere
Inviato: 23 mar 2018, 20:47
da sandrobandito
Certo che anche tu hai le tue certezze granitiche...
Re: Combattere
Inviato: 23 mar 2018, 21:01
da tonione
osservo le cose, non serve un grande sforzo o una particolare abilità. i dubbi li riservo per le cose che li meritano.
Re: Combattere
Inviato: 23 mar 2018, 21:42
da giuseppone64
oggi è una giornataccia, ognuno con i suoi perchè e i suoi problemi, ma è proprio una giornataccia.
mi manca tanto l'aeroporto...
Re: Combattere
Inviato: 23 mar 2018, 21:51
da tonione
non direi. ho una visione d'insieme delle cose; periodittica se vuoi. scrivo-qui- una volta alla settimana più o meno. non c'è nessuna giornataccia per me. è la tristezza della fine del sei nazioni under 20. il ritardo della primavera e le teorie opache e tardive che mi innervosiscono quel tanto che basta da darmi lo stimolo alla scrittura.
Re: Combattere
Inviato: 23 mar 2018, 22:09
da metabolik
Beh, stavolta trovo che il quadro dipinto da tonione corrisponde all'umore di molti, sicuramente al mio.
E' come un ampio affresco che riunisce l'anomalia del tempo (e il tempo ha su di noi una grande influenza) e la sofferta passione per il ns. rugby.
Re: Combattere
Inviato: 23 mar 2018, 22:12
da Garryowen
Vi siete già dimenticati la primavera anticipata di febbraio?
Era tutta una fioritura...
E per Pasqua al sud prevedono 30 gradi
Re: Combattere
Inviato: 23 mar 2018, 22:13
da Garryowen
Comunque, "combattere" è quello che non stanno facendo stasera le Zebre
Re: Combattere
Inviato: 24 mar 2018, 10:03
da jpr williams
Vado controcorrente. A me questo clima piace. Ne ho piene le palle di primavere con 30° e umidità all' 80% già a Marzo. Quando ero giovane
trentagradi era una temperatura mitica, di quelle delle giornate più asfissianti col solleone di luglio, mentre adesso d'estate ci sorbiamo 40° con siccità che neanche nella Death Valley.
Vorrei tanto che le stagioni tornassero a fare il loro mestiere, con gli inverni da sottozero e almeno 7/8 nevicate serie, le primavere (come questa, vivaddio), in cui ogni settimana c'è una sbroffata e di giorno al sole hai caldo e ti metti le mezze maniche, ma appena cala il sole serve il golfino di lana, le estati che non superano i 30° e ogni tanto vengono rotte da temporali rinfrescanti, estati che si "rompevano" dopo ferragosto con un megatemporale e da lì cominciavi piano piano a ricoprirti, per poi trovare l'autunno fatto di nebbia, umido e pioviggini, che era bello andare nelle vigne ad aiutare i contadini nella vendemmia e la sera accendevi il fuoco in cascina e sulla stufa c'era la polenta ad abbrustolire, poi a novembre cominciavi ad assaggiare il torbiolino, cioè il vino nuovo ancora quasi mosto...
Adesso c'è un inverno finto che è una specie di tracinamento dell'autunno che non c'è mai stato veramente, con le gemme che spuntano a metà febbraio dopo dei giorni della merla di cui non ci si è nemmeno accorti, e poi arriva una primavera di 3 settimane e siamo già lì a soffocare a 35/40 gradi fino a fine ottobre.

Re: Combattere
Inviato: 24 mar 2018, 14:27
da metabolik
Fra l'altro, senza la nebbia, non si fa il culatello.
Abbiamo una forte affinità sul tempo, jpr, il mio metabolismo è completamente d'accordo col tuo. Il malessere che ci causa questo tempo non è perchè fa freddo e piove (per fortuna !), ma perchè è tutto scombussolato, con le forsizie che fioriscono a fine gennaio (ti trovi davanti una macchia gialla a inizio febbraio e pensi ' ma cchecczz fa quella ?!') . Il Festival nazionale dell'incompetenza fa ancora dire ai sorridenti presentatori meteo ' bel tempo' quando non piove anche se c'è la più grave siccità a memoria d'uomo. Ma non si sono resi conto che a Settembre avevano già programmato il razionamento dell'acqua nella pianura padana ? Pazzesco, incompetenti e deficienti (con la i).
Col tempo normale d'una volta c'erano poi tutta una serie di momenti, come dici giustamente: le prime nebbie, lo strato di neve permanente da Dicembre a inizio Marzo, le sguiarole sui lastroni, le canicole estive interrotte dai temporaloni con l'odore di ozono..
Però, prima che lo faccia Tonione, ricordiamoci che l'adattamento al clima è il primo combattimento, poco evidente , ma il più importante, della specie umana.
Re: Combattere
Inviato: 24 mar 2018, 15:02
da Garryowen
Attenzione con la storia dell'adattamento, perché uno degli argomenti utilizzati da chi vuole sminuire il problema del riscaldamento globale e dell'inquinamento è proprio quello di dire che l'uomo da sempre si è saputo adattare alle mutevoli condizioni atmosferiche.
Siamo vicini al punto di non ritorno, se non l'abbiamo già oltrepassato.
Re: Combattere
Inviato: 24 mar 2018, 16:00
da sandrobandito
Diciamo pure che con le tasche piene di soldi ci si adatta meglio...
Re: Combattere
Inviato: 24 mar 2018, 21:29
da giuseppone64
sandrobandito ha scritto:Diciamo pure che con le tasche piene di soldi ci si adatta meglio...
pensa che c'ero arrivato pure io...
Re: Combattere
Inviato: 25 mar 2018, 14:19
da sandrobandito
giuseppone64 ha scritto:sandrobandito ha scritto:Diciamo pure che con le tasche piene di soldi ci si adatta meglio...
pensa che c'ero arrivato pure io...
Ho sempre sostenuto che i papisti sono gente concreta.

Re: Combattere
Inviato: 25 mar 2018, 14:30
da jpr williams
metabolik ha scritto:Il Festival nazionale dell'incompetenza fa ancora dire ai sorridenti presentatori meteo ' bel tempo' quando non piove anche se c'è la più grave siccità a memoria d'uomo. Ma non si sono resi conto che a Settembre avevano già programmato il razionamento dell'acqua nella pianura padana ? Pazzesco, incompetenti e deficienti (con la i).
A tal proosito ricordo di aver letto qualche tempo fa un'amaca di Michele Serra (con il quale mi trovo quasi sempre d'accordo) che collegava questa mentalità alla cesura netta che ormai si è instaurata fra l'uomo inurbato e la campagna dominata dai ritmi della natura, per cui il tempo meteorologico non è più collegato con necessità sistemiche vitali, le quali richiedono determinati equilibri dei fattori atmosferici, ma come variabile nella fruizione utilitaristica del tempo. Il meteo collegato alle esigenze turistiche del weekend e non alla fioritura dei meli o alla messa a dimora delle zucchine, tutta roba che, per il cittadino metropolitano, cresce in busta nella mitica valle degli orti del supermercato.
Mi ha messo molta tristezza sta cosa.
Io, comunque, mi ritengo meteoropatico al contrario: il sole mi mette tristezza, il caldo (e per me il caldo vuol dire più di 25°) mi toglie la voglia di fare qualunque cosa, mentre pioggia, freddo, neve e nebbia mi mettono allegria e voglia di fare e andare.
