La caduta finale dal Tier 1

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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speartakle
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da speartakle »

Garry ha scritto: 13 nov 2020, 16:12
metabolik ha scritto: 13 nov 2020, 15:44
Garry ha scritto: 13 nov 2020, 14:51 La domanda fondamentale è: perché preoccuparsi così degli abbandoni? Interessano così tanto ragazzotti sovrappeso e over 20 che vengono al campo un paio di volte alla settimana e alla domenica dopo mezz’ora sono in debito d’ossigeno?
non è che devi fare i salti mortali per tenerli, ma devi dargli una possibilità di continuare a giocare e restare nella società che ha faticato a reclutarli, a formarli e a sostenere l'organizzazione dei campionati giovanili. Sono un capitale per il futuro.
Fra l'altro, non sono pochi i casi di 'brocchi' che continuando sono migliorati e sono venuti buoni.
La penso come te. Anche tralasciando la funzione sociale di una società sportiva, anche volendo ignorarla per pensare solo al proprio interesse, quei ragazzotti possono diventare collaboratori, tecnici, arbitri, soprattutto "pubblico pagante" ecc...
La mia era una provocazione perché leggendo qui sembra che si punti solo all'alto livello. Nelle ipotesi di organizzazione futura si pensa solo a quello. Non si tratta di "fare gruppo", ma di fare rugby, di fare sport e con questo un bene per la società, per la salute, e -dicono- per contribuire a ridurre la futura spesa sanitaria. La grande maggioranza dei club purtroppo non la pensa così.
Data questa base, si può parlare del resto. Valorugby creando una mini-franchigia con l'Amatori Parma voleva creare una cosa così (non so se va avanti). Due giovanili, una serie C, una serie B e un Top10. Un ragazzo ha di fronte a sé un ventaglio di possibilità (a mio parere però una Top10 dovrebbe avere al di sotto una serie A)
Garry sei sgamabile come pochi :-]
probabile che con il susseguirsi delle risposte si perda il filo, guarda che io sono più che d'accordo con la funzione sociale ecc. basta che sia chiaro che le energie sono limitate e le metti in quello che puoi fare. Se dobbiamo fare sia l'uno che l'altro (agonismo e funzione sociale) per forza di cose qualcosa ti verrà male e la dovrai tralasciare, e posso assicurarti che di solito ad avere la meglio ha l'aspetto sociale aggregativo rispetto a quello agonistico.
Proprio per questo sono qui che continuo a ripetere "ma per che cosa le volete fare queste u20 o squadre riserve?" Perchè come fai notare anche tu con l'esempio del Reggio gli strumenti ci sono già, le cadette e la possibilità di fare accordi tra società per favorire il passaggio guidato tra squadre e dare la possibilità ad ogni giocatore di giocare al livello che preferisce.
Le u20 come le inserisci in questo contesto? lasci libertà a tutte le società di farle se vogliono (e poi che campionati riesci a tirare fuori? obblighi tutte le società da una certa categoria in poi di farle?)
Perchè mica tutti anche se lavorano relativamente bene con le giovanili riescono ad avere i numeri per farle, se ti va bene da 30-35 iscritti in u10 arrivi in u18 che ne hai ancora 20-25. Se l'anno dopo devi fargli fare una u20 saranno ancora meno perchè tra chi comunque avrebbe smesso alla fine delle superiori e chi invece torna utile e indispensabile in prima squadra tenerla in piedi con costrutto una u20 diventa un impegno non da poco. E non è che mollano solo quelli che sono giovani da quel che vedo io sono sempre di più quelli che mollano che sono già avviati in prima squadra, perchè continuare a giocare a Rugby anche dopo i 25 anche in serie B, mica solo in A è sempre meno diffuso.
Garry
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry »

speartakle ha scritto: 13 nov 2020, 18:04 Garry sei sgamabile come pochi :-]
Non sono espertissimo del gergo giovanile, per cui non ho capito.
"Sgamare" non vuol dire scoprire qualcosa di nascosto? Cosa avrei voluto tenere nascosto?
Sarò "sgamabile" perché non tengo nascosto nulla, forse, ed è così, se si eccettua la legittima e doverosa privacy (anche questa "sgamabile", se uno davvero volesse...) altrimenti non me lo spiego.

La U20 non la faccio perché non c'è campionato e non puoi crearlo con tre o quattro squadre. La serie C c'è già e nulla vieta di farla con ragazzi U20.
Adesso non ricordo, ma se tutto è nato da quella foto che ho trovato su Facebook è un malinteso era un esempio di un'epoca d'oro, anche se dopo si è capito che era una "bolla".
Non sono un sostenitore di una U20 a tutti i costi, ma del famoso "gradino intermedio", da piazzare dove volete voi.

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da speartakle »

Garry ha scritto: 13 nov 2020, 18:57
speartakle ha scritto: 13 nov 2020, 18:04 Garry sei sgamabile come pochi :-]
Non sono espertissimo del gergo giovanile, per cui non ho capito.
"Sgamare" non vuol dire scoprire qualcosa di nascosto? Cosa avrei voluto tenere nascosto?
Sarò "sgamabile" perché non tengo nascosto nulla, forse, ed è così, se si eccettua la legittima e doverosa privacy (anche questa "sgamabile", se uno davvero volesse...) altrimenti non me lo spiego.

La U20 non la faccio perché non c'è campionato e non puoi crearlo con tre o quattro squadre. La serie C c'è già e nulla vieta di farla con ragazzi U20.
Adesso non ricordo, ma se tutto è nato da quella foto che ho trovato su Facebook è un malinteso era un esempio di un'epoca d'oro, anche se dopo si è capito che era una "bolla".
Non sono un sostenitore di una U20 a tutti i costi, ma del famoso "gradino intermedio", da piazzare dove volete voi.
Che si vedeva lontano un miglio fosse un'esca quella tua uscita...
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Mr Ian »

speartakle ha scritto: 13 nov 2020, 20:57
Garry ha scritto: 13 nov 2020, 18:57
speartakle ha scritto: 13 nov 2020, 18:04 Garry sei sgamabile come pochi :-]
Non sono espertissimo del gergo giovanile, per cui non ho capito.
"Sgamare" non vuol dire scoprire qualcosa di nascosto? Cosa avrei voluto tenere nascosto?
Sarò "sgamabile" perché non tengo nascosto nulla, forse, ed è così, se si eccettua la legittima e doverosa privacy (anche questa "sgamabile", se uno davvero volesse...) altrimenti non me lo spiego.

La U20 non la faccio perché non c'è campionato e non puoi crearlo con tre o quattro squadre. La serie C c'è già e nulla vieta di farla con ragazzi U20.
Adesso non ricordo, ma se tutto è nato da quella foto che ho trovato su Facebook è un malinteso era un esempio di un'epoca d'oro, anche se dopo si è capito che era una "bolla".
Non sono un sostenitore di una U20 a tutti i costi, ma del famoso "gradino intermedio", da piazzare dove volete voi.
Che si vedeva lontano un miglio fosse un'esca quella tua uscita...
Se ci fosse un campionato Under 21 non ci sarebbero giocatori per fari i campionati seniores, squadre come Lazio, Mogliano, Prato ed altre ancora di fatto sono quasi un under 21/23...tutti questi numeri in Italia non ci sono, almeno che non si voglia abbassare il livello generale.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Consulente ha scritto: 13 nov 2020, 16:43 presto cominceranno a produrre i giocatori validi in quantita' tale da mantenere la posizione.
Presto quando?
Se non dovesse succedere sei disposto a mettere almeno un pò in dubbio le certezze circa le consequenzialità ferree di cui parli?
Fermi restando che se anche dovesse funzionare mi sembra evidente che il modello giapponese non è minimamente esportabile da noi
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

RigolettoMSC ha scritto: 13 nov 2020, 17:43Ok, il cartone animato (ne hai guardato almeno un paio di episodi, così, per capire? Non credo) ti dice poco pur essendo veramente ben fatto e divertente soprattutto per un appassionato,
Confesso di non averlo fatto.
RigolettoMSC ha scritto: 13 nov 2020, 17:43resta il fatto che non rispondi nella sostanza (ti ho segnalato anche un articolo giornalistico su OnRugby, ma credo che pure quello sia andatao "deserto"...), ovvero che il Rugby giovanile giapponese è strutturatissmo (e questo da decenni) e non è affatto un'invenzione come invece sostieni tu. Annualmente d'estate a Sugadaira (un posto di turismo invernale dove ci sono decine di campi da Rugby) si ritrovano più o meno tutte le squadre giovanili del Giappone e si giocano centinaia di partite. Per i più forti ci sono le finali in un vero e proprio stadio (Hanazono) dove ha giocato anche l'Italia al mondiale. Ora sull'onda dei successi della nazionale è possibile che un movimento così strutturato possa portare più giovani giapponesi all'alto livello, questo lo vedremo nei prossimi cinque-sei anni, però definire il Rugby nipponico "creazione artificiale" è azzardato assai.
L'intervento di metabolik riassume abbastanza bene il mio concetto di artificialità.
Anche tu, come Consulente, rimandi al sol dell'avvenire (che con la bandiera nipponica ha molto a che fare). Vedremo se allestiranno una formazione giapponese vera in grado di tenere il livello raggiunto ed avranno un campionato che non sia come quelli di calcio dell'Arabia Saudita o tipo i Cosmos dell'epoca di Chinaglia e Beckembauer.
Poi, ripeto, nulla di quel modello è proponibile da noi. In primis dal punto di vista economico.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

jpr williams ha scritto: 14 nov 2020, 11:36
Consulente ha scritto: 13 nov 2020, 16:43 presto cominceranno a produrre i giocatori validi in quantita' tale da mantenere la posizione.
Se non dovesse succedere sei disposto a mettere almeno un pò in dubbio le certezze circa le consequenzialità ferree di cui parli?
Fermi restando che se anche dovesse funzionare mi sembra evidente che il modello giapponese non è minimamente esportabile da noi
A.
Mai parlato di consequenzialita' ferree ma di predittori e correlazioni

B.
Mai parlato di esportare il modello giapponese da noi, ho indicato il Giappone come esempio dello stesso circolo virtuoso che occorre attivare da noi.

E' questo fingere di non capire che trovo irritante.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Ma perchè ti irriti?
Io ho capito così.
I casi sono due: o io sono scemo e capisco male (probabile) o tu non ti spieghi benissimo (non mi permetterei mai).
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Squilibrio »

Garry ha scritto: 13 nov 2020, 14:51 La domanda fondamentale è: perché preoccuparsi così degli abbandoni? Interessano così tanto ragazzotti sovrappeso e over 20 che vengono al campo un paio di volte alla settimana e alla domenica dopo mezz’ora sono in debito d’ossigeno?
Non sono solo loro che smettono di giocare purtroppo ma anche tantissimi giocatori validi atleticamente e sempre presenti. Nell'Amatori Parma vice campione d'Italia di alcuni anni fa quest'anno hanno smesso alcuni giocatori convocati varie volte nelle nazionali giovanili, io qualche domanda me la farei non tanto a livello di club ma di federazione
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry »

Squilibrio ha scritto: 15 nov 2020, 11:10
Garry ha scritto: 13 nov 2020, 14:51 La domanda fondamentale è: perché preoccuparsi così degli abbandoni? Interessano così tanto ragazzotti sovrappeso e over 20 che vengono al campo un paio di volte alla settimana e alla domenica dopo mezz’ora sono in debito d’ossigeno?
Non sono solo loro che smettono di giocare purtroppo ma anche tantissimi giocatori validi atleticamente e sempre presenti. Nell'Amatori Parma vice campione d'Italia di alcuni anni fa quest'anno hanno smesso alcuni giocatori convocati varie volte nelle nazionali giovanili, io qualche domanda me la farei non tanto a livello di club ma di federazione
Sì ma come è stato scritto dopo la mia era una provocazione. Per me sono importanti anche i ragazzi che ho descritto io

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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Re: La caduta finale dal Tier 1

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italicbold ha scritto: 13 nov 2020, 16:51 Dicevamo la stessa cosa sul movimento italiano quando entrammo nel 6 nazioni.
La vittoria all'esordio avrebbe riempito le scuole di rugby che sarebbero nate in ogni angolo della penisola, etc....
Non é andata cosi.
Un notevole aumento dei tesserati lo abbiamo avuto nel 2007 con la doppia vittoria al sei nazioni, evidentemente non siamo stati capaci di fidelizzarli i nuovi iscritti
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Re: La caduta finale dal Tier 1

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Mr Ian ha scritto: 14 nov 2020, 6:35 Se ci fosse un campionato Under 21 non ci sarebbero giocatori per fari i campionati seniores, squadre come Lazio, Mogliano, Prato ed altre ancora di fatto sono quasi un under 21/23...tutti questi numeri in Italia non ci sono, almeno che non si voglia abbassare il livello generale.
Quindi la tua idea è numeri ridotti per alzare il livello? I numeri non ci sono prchè il rugby è tra gli sport con il più alto abbandono a livello giovanile ed evidentemente un problema c'è se questo accade
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Squilibrio »

Garry ha scritto: 15 nov 2020, 11:13
Squilibrio ha scritto: 15 nov 2020, 11:10
Garry ha scritto: 13 nov 2020, 14:51 La domanda fondamentale è: perché preoccuparsi così degli abbandoni? Interessano così tanto ragazzotti sovrappeso e over 20 che vengono al campo un paio di volte alla settimana e alla domenica dopo mezz’ora sono in debito d’ossigeno?
Non sono solo loro che smettono di giocare purtroppo ma anche tantissimi giocatori validi atleticamente e sempre presenti. Nell'Amatori Parma vice campione d'Italia di alcuni anni fa quest'anno hanno smesso alcuni giocatori convocati varie volte nelle nazionali giovanili, io qualche domanda me la farei non tanto a livello di club ma di federazione
Sì ma come è stato scritto dopo la mia era una provocazione. Per me sono importanti anche i ragazzi che ho descritto io
Ho letto dopo, il problema è che quì spesso vogliamo il grasso e grosso per fare numero e per la quota societaria meglio poi se i genitori sono potenziali sponsor ma poi non ci preoccupiamo di farlo dimagrire, di insegnare a giocare a rugby anche a quelli scarsi che poi alla fine è il motivo per cui spesso un genitore porta suo figlio a rugby.

Io ti porto la mia esperienza da sportivo, ho iniziato a giocare a calcio e nessuno mi ha insegnato nulla, ero solo un numero buono per la panchina perchè i numeri erano ridotti, ho giocato a pallavolo e mi hanno insegnato tutto e infatti lo accosto al rugby che si sta spegnendo piano piano come sport dato che come valori e spirito di gruppo ha molte affinità. Ho portato mio figlio a giocare a rugby e gli hanno insegnato tanto ma da quello che vedo in giro lui è stato fortunato dato che sempre meno ci sono società interessate ad insegnare al gruppo preferendo puntare sui giocatori utili alla causa
Garry
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Garry »


"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da giodeb »

jpr williams ha scritto: 13 nov 2020, 10:49
L'ultima riga più che critico mi rende irritabile...
E contraddice le prime due, oltretutto.
Comunque vedremo: se fra tipo 10 anni saranno fra i primi 9 con una squadra fatta di veri giapponesi e club che non fanno il cimitero degli elefanti di campioni a fine corsa ti darò ragione.
Per numero di tifosi, praticanti e soldi il Giappone è sempre stata una Tier 1. I numeri del rugby universitario sono impressionanti.

Quello che ne ha frenato il loro sviluppo fino a questo momento, oltre alla loro testardaggine nel bloccare anche i migliori prospetti nel sistema universitario, è stata la genetica. Per i mondiali lo scorso anno sono stato 2 settimane in Giappone: con il mio 1,70m x 75kg in mezzo ai giapponesi giganteggiavo! Sono molto minuti e mangiano generalmente pochissimo (anche la mia ragazza spesso al ristorante doveva ordinare una seconda porzione, io ho spesso fatto pasti doppi!).

Come per noi è difficile trovare atleti sopra il 1,95 perché attratti anche da altri sport come volley e basket (riflettendosi in un'atavica mancanza di seconde linee autoctone), per loro questo problema si pone già per quelli sopra il 1,85 così come trovare dei ragazzi che pur mantenendo un buon atletismo possano pesare 110/120 kg (qui hanno anche la concorrenza del sumo dove i migliori guadagnano come i calciatori di serie A). Mettici poi che sono anche un paese molto restio all'immigrazioni straniera, quindi non possono neanche pescare da giocatori di etnie diverse a differenza nostra che possiamo e abbiamo selezionato ragazzi formatisi qui ma di etnia non italiana (i vari Mbanda, Stoian, Tica).

I Giapponesi hanno risolto con tantissimi equiparati, soprattutto in seconda/terza linea dove le dimensioni purtroppo contano. Hanno comunque messo delle condizioni per l'equiparazione tra cui ad esempio il parlare fluentemente il giapponese che non è cosa banale. E ti posso dire che il seguito dei tifosi giapponesi, almeno durante i mondiali e nonostante la nazionale piena di equiparati, è stato ottimo. Per strada era facilissimo vedere persone che indossavano la maglia della loro nazionale anche non in concomitanza di partite.

Nota colorata :rotfl: : qualcuno (scusate non ritrovo il post) proponeva di italianizzare i nomi dei nostri Italians/ equiparati, i giapponesi già lo hanno fatto con i loro! Matsushima (padre dello Zimbabwe e cresciuto in Sud Africa) ha preso il cognome della mamma giapponese e Nakajima (Tongano) quello della moglie giapponese!
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