Primo punto: riportiamo l'intero passo
Il Corriere del Veneto ha scritto:Ad offrire la copertura economica sarebbero stati però non la Federazione ma gli stessi club Treviso e Viadana, nell'ultimo disperato sussulto per garantirsi lo sbarco in un torneo di visibilità internazionale. Una autotassazione supplementare, al di là dei quasi 6 milioni di euro a stagione messi a budget per avere almeno una minima competitività in Celtic League, ed allo stesso tempo una mossa «politica» per costringere la Fir a continuare a lavorare sul primo progetto che coinvolga i singoli club e non la Nazionale, punta del movimento azzurro. «Ma non si è trattato di tirare fuori nuovi soldi, quanto piuttosto di dare supporto alla Fir nelle garanzie finanziarie— puntualizza il presidente biancoverde Amerino Zatta —
Le due affermazioni sembrerebbero in contrasto.
Secondo punto: contestualizziamo l'articolo.
Il Presidente di una società rugbystica veneta sta parlando ad un giornale locale. Non è arduo ipotizzare che all'interno ci sia stata maretta riguardo all'eventualità di rifinanziare la propria partecipazione in CL. L'intervento di Zatta ha il compito di minimizzare la portata del proprio intervento. "Non ho tirato fuori soldi nuovi" per me equivale a "non ho ancora pagato nulla concretamente, i soldi della società sono ancora in banca". Dopo però si smentisce in maniera larvata: come si fa a "dare supporto alla FIR nelle garanzie finanziarie"? Semplice, coprendo almeno in parte coi propri fondi la garanzia fidejussoria fornita dall'unico soggetto titolato a trattare con il board CL, la FIR appunto. I soldi non sono stati spesi, ma sono vincolati a garanzia*.
Il titolo poi è un classico esempio di giornalismo tendenzioso. Il giornalista, grazie alla puntualizzazione di Zatta, alza un tale polverone sulla faccenda che lo sprovveduto lettore non riesce più a raccapezzarsi riguardo alla domanda fondamentale: chi paga? Personalmente, gli sconsiglierei di farsi un'idea ricorrendo al titolo come sunto dell'intera vicenda. Poi, ognuno fa come crede.
* Non sono un economista né un broker finanziario, ma mi sembra di capire che i celtici non vogliono soldi subito per le loro trasferte, ma vogliono garantirsi nel caso in cui tutta l'operazione si rivelasse un flop e le spese aggiuntive (per le trasferte, ma non solo) non fossero coperte dagli eventuali guadagni. In questo modo, Zatta spenderà effettivamente questi soldi se e solo se la partecipazione delle nostre franchige si rivelerà deficitaria e non accrescerà l'interesse per il torneo.