Re: European Rugby Challenge Cup 2015-16
Inviato: 26 gen 2016, 6:40
Grazie Stefano, davvero bellissime, ce le avevi promesse fra una birra e un lambusco e sono arrivatestede64 ha scritto:Ecco le foto di Zebre vs Gloucester:
https://flic.kr/s/aHsktpbna1
Buona visione!
http://www.stefanodelfrate.com
Occhio a Vicenza a non ordinare coniglio al ristorante...giuseppone64 ha scritto:la mia personale cartolina da vicenza, Italia eh, dove sono affogato nel lavoro per 4 giorni e non sono riuscito a passare al bar.
ma per il 6 nazioni sposto tutti gli appuntamenti...
Il pomo della discordia riguardava il fatto se Jacques du Plessis potesse giocare in Nazionale per la Francia. Fino a che non passa tre anni da residente a Montpellier (o da altre parti...) dubito possa farlo, in quanto sudafricano. La doppia cittadinanza non ce l'ha.gcruta ha scritto:Armand-Jean Du Plessis, duca di Richelieu...
I nomi e cognomi francesi in Sudafrica (Lagrange, Du Plessis, Labuschagne, eccetera...) sono chiaramente di origine francese vera, dopo la fuga degli ugonotti del 1688. Ma, ovviamente, sono francesi quanto sono italiani i vari Tomàs Cubelli o Guillermo Trabucco (magari c'è un filo di lontananza temporale in meno, facciamo un paio di secoli...).
Buon rugby
Il 10 inglese era Evans. Vero, due calci non impossibili sbagliati, gravissimo soprattutto il secondo, che sembrava molto facile. Ironia della sorte, gli Harlequins nel 2011 vinsero in finale sullo Stade Francais proprio grazie all'infallibilita' del suo piede. Sono d'accordo con te sulla predominanza fisica del Montpellier, le terze inglesi -mi ricordo di un Robshaw fantascientifico nella finale di Premiership 2012, che i Quins vinsero da "underdog" sui Tigers- davvero deludenti. Col secondo calcio sbagliato di Evans gli Arlecchini potevano tornare a meno uno, ma davvero per tutta la ripresa non c'e' stato un solo momento in cui io ho pensato che sarebbero riusciti a vincere, netta la supremazia nelle fasi di conquista dei francesi. Bizzarra davvero, la decisione finale di Botica, forse nella trance agonistica non si era reso conto che il cronometro era rosso, pero' errore gravissimo a questi livelli!enrico land ha scritto:Ciao ragazzi,
la finale di Challenge è stata molto più combattuta rispetto a quella di Champions, con il risultato in bilico, ma secondo me meno avvincente. 28mila persone tra il pubblico, tanti Quins e MHR ma soprattutto tanti curiosi che volevano godersi una partita d'eccezione per la Challenge che non per niente ha raccolto il doppio del pubblico realizzato lo scorso anno.
Mattatore della serata Mogg, subentrato al 15 del Montpellier uscito anzitempo per infortunio. Mogg ha segnato le due mete che hanno consegnato la vittoria ai francesi. A pesare, nel distacco di 7 punti, i due calci (nemmeno impossibili) sbagliati dal 10 dei londinesi Davies (impeccabile invece Catrakilis) e la follia finale dell'apertura di riserva Botica che, copiando la sua azione precedente in cui aveva fatto un perfetto assist, tira un calcio nei 22 avversari a tempo scaduto senza nemmeno avere il vantaggio e regala ai bleus la possibilità di calciare fuori, annullare lo spauracchio supplementari e portarsi a casa il trofeo.
Netta la predominanza fisica del Montpellier, i Quins sono sembrati spenti rispetto al solito ma visto com'era andata a Montpellier nel girone (ne presero 45 mi pare) è evidente che i francesi sapessero toccare i punti giusti per mettere in difficoltà la squadra di O'Shea. Conor che a fine partita va verso la zona di stadio con maggior concentrazione arlecchina, scavalca le barriere e abbraccia i suoi tifosi chiedendo scusa... Mi ha commosso.
Nota su Montpellier: con 3 du Plessis in squadra (per tacer degli altri) questa formazione sembra più sudafricana che francese. Contenti loro... Sul tram del ritorno un anziano tifoso del Montpellier sosteneva che Jacques du Plessis fosse francese, poiché di nome di chiama Jacques. Sarei anche potuto cascarci, se non fossi amico di penna della madre di Jacques, che è invece nato e cresciuto nella campagna sudafricana ed è approdato in Francia soltanto nel 2015...
Hai ragione, era Evans.aperturaestremo ha scritto:Il 10 inglese era Evans. Vero, due calci non impossibili sbagliati, gravissimo soprattutto il secondo, che sembrava molto facile. Ironia della sorte, gli Harlequins nel 2011 vinsero in finale sullo Stade Francais proprio grazie all'infallibilita' del suo piede. Sono d'accordo con te sulla predominanza fisica del Montpellier, le terze inglesi -mi ricordo di un Robshaw fantascientifico nella finale di Premiership 2012, che i Quins vinsero da "underdog" sui Tigers- davvero deludenti. Col secondo calcio sbagliato di Evans gli Arlecchini potevano tornare a meno uno, ma davvero per tutta la ripresa non c'e' stato un solo momento in cui io ho pensato che sarebbero riusciti a vincere, netta la supremazia nelle fasi di conquista dei francesi. Bizzarra davvero, la decisione finale di Botica, forse nella trance agonistica non si era reso conto che il cronometro era rosso, pero' errore gravissimo a questi livelli!enrico land ha scritto:Ciao ragazzi,
la finale di Challenge è stata molto più combattuta rispetto a quella di Champions, con il risultato in bilico, ma secondo me meno avvincente. 28mila persone tra il pubblico, tanti Quins e MHR ma soprattutto tanti curiosi che volevano godersi una partita d'eccezione per la Challenge che non per niente ha raccolto il doppio del pubblico realizzato lo scorso anno.
Mattatore della serata Mogg, subentrato al 15 del Montpellier uscito anzitempo per infortunio. Mogg ha segnato le due mete che hanno consegnato la vittoria ai francesi. A pesare, nel distacco di 7 punti, i due calci (nemmeno impossibili) sbagliati dal 10 dei londinesi Davies (impeccabile invece Catrakilis) e la follia finale dell'apertura di riserva Botica che, copiando la sua azione precedente in cui aveva fatto un perfetto assist, tira un calcio nei 22 avversari a tempo scaduto senza nemmeno avere il vantaggio e regala ai bleus la possibilità di calciare fuori, annullare lo spauracchio supplementari e portarsi a casa il trofeo.
Netta la predominanza fisica del Montpellier, i Quins sono sembrati spenti rispetto al solito ma visto com'era andata a Montpellier nel girone (ne presero 45 mi pare) è evidente che i francesi sapessero toccare i punti giusti per mettere in difficoltà la squadra di O'Shea. Conor che a fine partita va verso la zona di stadio con maggior concentrazione arlecchina, scavalca le barriere e abbraccia i suoi tifosi chiedendo scusa... Mi ha commosso.
Nota su Montpellier: con 3 du Plessis in squadra (per tacer degli altri) questa formazione sembra più sudafricana che francese. Contenti loro... Sul tram del ritorno un anziano tifoso del Montpellier sosteneva che Jacques du Plessis fosse francese, poiché di nome di chiama Jacques. Sarei anche potuto cascarci, se non fossi amico di penna della madre di Jacques, che è invece nato e cresciuto nella campagna sudafricana ed è approdato in Francia soltanto nel 2015...
Non ci tengo a fare dietrologie, anche perché se fossi il presidente del Montpellier preferirei avere già messo sotto contratto uno che, allo scadere, si inventa la giocata spettacolare per togliermi da sotto il naso la Coppa nonostante sia la sua ultima partita da arlecchino, piuttosto che uno disposto a fare da cavallo di Troia per togliere ogni speranza in maniera così triste alla sua (ormai ex) squadra. Anche perché questo servizietto, in futuro, potrebbe rifarlo a parti invertite mettendolo stavolta in quel posto a me. Doppiogiochisti non ne vorrei.Garryowen ha scritto:Ma proprio nessuno si è buttato sulla dietrologia commentando che l'anno prossimo Botica giocherà proprio nel Montpellier?
Se fossimo nello sport innominabile non si parlerebbe d'altro...