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Big Lebowski ha scritto: mi chiedo ma perchè loro si e noi no ? E la risposta che mi do è una mancanza di tecnica, di sostegno dei compagni e di atletismo, non di mancanze a livello mentale. Purtroppo.

Se qualcuno ti ha insegnato come fare un gesto tecnico o come si legge il gioco, ed hai imparato, e' solo una questione di testa il non applicare le conoscenze.
Io sono convinto che in media siamo si un po' inferiori, ma che non mettiamo in campo tutto quello che abbiamo.
Come diceva Perugini, noi dobbiamo giocare al 100% e gli altri al'70% per poter vincere. Quando ti becchi una Irlanda al 100% non c'e' nulla da fare, anche se non e' una scusa per giocare al 40% come abbiamo fatto ieri. Dobbiamo pero' essere pronti a tirare fuori il 110% quando abbiamo contro un avversario che non e' al 100%, questo e non altro si puo chiedere all'Italia di oggi.

La Federazione deve fare un'operazione verità, tenere lontani i procuratori, tenere lontani quelli che campano attorno al rugby e cominciare a formare ragazzi intelligenti ai quali costruire tecnica e fisico. Dopo dieci anni cominceremmo a vedere qualcosa.

Il problema più grosso ora del rugby italiano sono le franchigie.
Treviso pare stia ritrovando la sua strada (spero ardentemente a leggere la campagna acquisti), le Zebre sono un'incognita enorme e credo torneranno in una mano federale che non le rivorrebbe.
Ormai della partita di ieri si è detto quasi tutto e per fortuna qui non ci sono stati i deliri di alcuni commenti di altri siti.
Cosa dire di più di quanto si è detto. A questo punto io continuo a dare fiducia allo staff tecnico, che comprende anche Stefen Aboud. A quest'ultimo affido il fututo del rugby italiano, visto che la nostra U 20 ha buoni prospetti su cui lavorare di fino.
Sono sulla stessa linea di Meta: stiamo vicini alla nostra nazionale.

A proposito di franchigie, dai, non è incredibile che il terzo tallonatore delle Zebre, Festuccia, sia titolare in Premiership nella squadra prima in classifica?

Garryowen ha scritto:A proposito di franchigie, dai, non è incredibile che il terzo tallonatore delle Zebre, Festuccia, sia titolare in Premiership nella squadra prima in classifica?

Più che incredibile è da Tafazzi.
Quello che a leggere l'intervista era disposto a fare era quello che avrebbero dovuto chiedergli di fare.

metabolik ha scritto:Il paragone con l'innominabile, o con qualsiasi altro sport, è un frequente errore da incompetente, perché non sono sport di contatto.

Ignorare che il rugby sia la sintesi di molti altri sport è un po' miope. Anzichenò.

Una domanda innoqua e senza polemiche arbitrali.
Ma a Parisse hanno fischiato l'essere avanzato in fuorigioco (partenza davanti al calciatore sua e di altri), quando ha preso la palla al volo dopo la nostra meta?

pilonegrosso ha scritto:La Federazione deve fare un'operazione verità, tenere lontani i procuratori, tenere lontani quelli che campano attorno al rugby e cominciare a formare ragazzi intelligenti ai quali costruire tecnica e fisico. Dopo dieci anni cominceremmo a vedere qualcosa.

I love you

jentu ha scritto:

Garryowen ha scritto:A proposito di franchigie, dai, non è incredibile che il terzo tallonatore delle Zebre, Festuccia, sia titolare in Premiership nella squadra prima in classifica?

Più che incredibile è da Tafazzi.
Quello che a leggere l'intervista era disposto a fare era quello che avrebbero dovuto chiedergli di fare.

si con con quello che si è dimesso .... mi vien da ridere ... comunque è tutto tanto grottesco quanto profondamente emblematico del punto a cui siamo arrivati ... vabbè adesso vediamo con il nuovo corso (poi leggo che alcuni temono che Gavazzone abbia già perso la pazienza rispetto a uno che si ritiene abbia carta bianca di ristrutturare il sistema con i suoi collaboratori ... mi sembra tutto un pò etilicamente schizofrenico)

Da anni per me la cartina di tornasole in mezzo a questo dilettantismo parassitario ed etilico: finchè Cip e Ciop restano ai loro posti vuol dire che non cambia niente tutto fumo niente arrosto

Ma giustamente noi parliamo di sostegno e lasciar lavorare o'shea. Poi però basta andare a leggere planetrugby e vediamo cosa si pensa nel mondo e quanto la "pazienza" di aspettarci si sia ormai esaurita. Qua si tratta di essere semplicemente degni del livello. Sarà difficile impedire, se in questi 10 anni restanti di contratto non riusciamo a dimostrare almeno di poter reggere le partite, un ritorno al 5 nazioni. La Georgia come ipotesi per me proprio non esiste. Anche perché i club spingono per accorciare la finestra del 6 nazioni.

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jentu ha scritto:Una domanda innoqua e senza polemiche arbitrali.
Ma a Parisse hanno fischiato l'essere avanzato in fuorigioco (partenza davanti al calciatore sua e di altri), quando ha preso la palla al volo dopo la nostra meta?

A me e agli amici che erano con me, così è sembrato, anche dato il segnale dell'arbitro.

Garryowen ha scritto:

metabolik ha scritto:Il paragone con l'innominabile, o con qualsiasi altro sport, è un frequente errore da incompetente, perché non sono sport di contatto.
In alcune occasioni è possibile un paragone col pugilato, ma raramente, perché, pur essendo di contatto, è sport individuale.
Il rugby è l'unico sport di contatto fisico collettivo, in cui è lecito distruggere l'avversario. Il sostegno agli azzurri non è pietismo, è la coscienza di quello che è il rugby.
Chi ritiene una soddisfazione comunque dovuta, esigibile dal tifoso italiano, la vittoria della propria nazionale ha due possibilità: cambiare sport, se vuole restare italiano, o cambiare nazionalità se vuole restare nel rugby.
OCCORRE SOSTENERE LA NAZIONALE NEL MOMENTO PIU' DIFFICILE DELLA SUA STORIA.

Dai, però non è nel momento più difficile della sua storia. Siamo pieni di soldi, la struttura di formazione è buona (ho detto la struttura, eh...), COS dice che abbiamo anche un patrimonio di giocatori notevole (e io mi fido di lui)...

Vanno solo cambiati alcuni personaggi. Lo staff tecnico delle franchigie che sia quasi al livello di quello della nazionale e U20 ed accademie con tecnici con i controcojoni. Le franchigie devono preparare i giocatori presenti e futuri della nazionale NON DEVONO servire da palestra per tecnici ancora in fase di apprendimento.


Quanto a Cecinelli, lo rispetto solo perché incarna l'ultimo segreto di Fatima, non ancora rivelato: "Come fa un giornalista che si occupa di un solo argomento per 20 anni ad essere ancora così incompetente?"

I soldi cominciano a diminuire è la FIR sono due anni, mi pare, che presenta il bilancio in deficit. E l'Olimpico che si svuota peggiora la situazione.

Con il 5 nazioni non ci sarebbe riduzione del calendario: sì, ogni squadra giocherebbe una partita in meno, ma il numero di giornate resterebbe invariato. Non credo cambierebbe granché, anche perché se nel caso di Francia e Inghilterra il turno di riposo potrebbe essere utile a far giocare un turno ai nazionali nei club, nel caso del Pro12 che fai? Le squadre di una federazione saranno favorite durante il turno di riposo della loro nazionale, col rientro dei nazionali. Sarebbe complicato, anche perché la Celtic League è nata dopo l'inizio del Sei Nazioni, non si potrebbe tornare a "prima".

Forse è anche il motivo per cui siamo entrati, al di là delle belle prestazioni degli Anni '90: faceva comodo una sesta compagine per togliere il turno di riposo e avere tre partite per ogni weekend, aumentando l'appeal e l'indotto commerciale del torneo. Poi non saprei, è davvero possibile, dal punto di vista delle regole con cui viene gestita la struttura del torneo, buttarci fuori?

metabolik ha scritto: Chi ritiene una soddisfazione comunque dovuta, esigibile dal tifoso italiano, la vittoria della propria nazionale ha due possibilità: cambiare sport, se vuole restare italiano, o cambiare nazionalità se vuole restare nel rugby.
OCCORRE SOSTENERE LA NAZIONALE NEL MOMENTO PIU' DIFFICILE DELLA SUA STORIA.

Sosteniamolo! grazie meta per la tua chiarezza!

jentu ha scritto:Una domanda innoqua e senza polemiche arbitrali.
Ma a Parisse hanno fischiato l'essere avanzato in fuorigioco (partenza davanti al calciatore sua e di altri), quando ha preso la palla al volo dopo la nostra meta?

Si hanno fischiato il fuorigioco sul calcio (credo di mclean) precedente... diciamo che a termini di regolamento ci sta ma non ha influito per nulla sull'azione visto che la palla era lontana ed è stata ricalciata indietro ... certo bastava che il calciatore salisse per bonificare la posizione di Parisse..


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