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Mr Ian ha scritto: 10 ago 2025, 15:56A cazzotto penso che per una stagione a RE volano tranquillamente i 3 milioniono..

A me risulta qualcosina in più, ma comunque le dimensioni sono più o meno quelle.
Segno che abbiamo informazioni simili.
Certo non è più possibile vincere titoli con budget di 1,2/1,4 milioni come riuscivamo a fare noi. Ora è tutto parecchio lievitato

Caro LovertheTop,

il PROURC è la profonda antitesi di ciò che significa rugby per me. Non vi voglio annoiare con superpipponi estivi sulla mia idea di questo splendido sport e su quanto per me abbia rappresentato e ancora voglia dire.

Si può continuare ad amare la propria moglie se questa ti tradisce ? Credo di no, non so.

Per motivi personali ma anche un po’ regbistici , di nessuna rilevanza per la storia mondiale, mi sono staccato dall ambiente dal 2007 al 2018. Staccato totalmente, vivendo nell’indifferenza più assoluta due scudetti. Fra cui l’epica finale del 2011 vinta a casa loro. Idem per quello del 2018.

Sono tornato al Plebiscito per puro caso in occasione del derby Petrarca –Valsugana (annata 2018-2019), debutto nella massima serie dei biancoazzurri. Puro caso perché trovai, il giorno stesso della partita , un caro e vecchio amico , sponda Valsu, che mi convinse a tornare e da lì mi innamorai velocemente e nuovamente.

Se il Petrarca mi era divenuto indifferente, l’alto livello mi faceva ridere con il loro scimmiottare la NFL.

Posso tifare io una squadra che si chiami Petrarca Ravens o Bulldogs? Aironi a Viadana era nome appropriato; a Parma si scelse il nome Zebre , visto i branchi dei quadrupedi bicolori che da sempre percorrono la Via Emilia. (non vi arrabbiate, scherzo, so del perché le “zebre”)

L’unica ed autoctona specie animale padovana mal si addice al nickname per una squadra di rugby (anzi ne sarebbe controproducente) e i Saints sono già occupati. Blacks Friars? Mi ricorda un brutto fatto di cronaca e Blacks sarebbe blasfemo comunque e Neri sospetto.

Un’ultima questione. Qui mi faccio sempre alcune trasferte ed ho i derby veneti. Derby quelli veri, a volte tecnicamente modesti ma veri. Non le sgambatelle natalizie che mi ricordano quando si giocava “probabili” contro “possibili” per la nazionale.

Una delle cose per me irrinunciabili con Rovigo , è farmi 50 km per andare a fare la spesa dal mio rovigotto di fiducia dove si scherza (ed all’occasione anche ci si percula) amichevolmente sulle fortune delle rispettive squadre. Il tutto in grande e sincera amicizia.

Tu capisci che, se andassimo in URC, mica posso andare a comprare le angurie a Città del Capo o a Belfast. Oltretutto i meloni irlandesi non mi convincono.

Quindi è un no?

Perchè hai un pò divagato.
Se il Pet va in procoso lo molli?

Paul Roos ha scritto: 11 ago 2025, 10:50 Caro LovertheTop,

il PROURC è la profonda antitesi di ciò che significa rugby per me. Non vi voglio annoiare con superpipponi estivi sulla mia idea di questo splendido sport e su quanto per me abbia rappresentato e ancora voglia dire.

Si può continuare ad amare la propria moglie se questa ti tradisce ? Credo di no, non so.

Per motivi personali ma anche un po’ regbistici , di nessuna rilevanza per la storia mondiale, mi sono staccato dall ambiente dal 2007 al 2018. Staccato totalmente, vivendo nell’indifferenza più assoluta due scudetti. Fra cui l’epica finale del 2011 vinta a casa loro. Idem per quello del 2018.

Sono tornato al Plebiscito per puro caso in occasione del derby Petrarca –Valsugana (annata 2018-2019), debutto nella massima serie dei biancoazzurri. Puro caso perché trovai, il giorno stesso della partita , un caro e vecchio amico , sponda Valsu, che mi convinse a tornare e da lì mi innamorai velocemente e nuovamente.

Se il Petrarca mi era divenuto indifferente, l’alto livello mi faceva ridere con il loro scimmiottare la NFL.

Posso tifare io una squadra che si chiami Petrarca Ravens o Bulldogs? Aironi a Viadana era nome appropriato; a Parma si scelse il nome Zebre , visto i branchi dei quadrupedi bicolori che da sempre percorrono la Via Emilia. (non vi arrabbiate, scherzo, so del perché le “zebre”)

L’unica ed autoctona specie animale padovana mal si addice al nickname per una squadra di rugby (anzi ne sarebbe controproducente) e i Saints sono già occupati. Blacks Friars? Mi ricorda un brutto fatto di cronaca e Blacks sarebbe blasfemo comunque e Neri sospetto.

Un’ultima questione. Qui mi faccio sempre alcune trasferte ed ho i derby veneti. Derby quelli veri, a volte tecnicamente modesti ma veri. Non le sgambatelle natalizie che mi ricordano quando si giocava “probabili” contro “possibili” per la nazionale.

Una delle cose per me irrinunciabili con Rovigo , è farmi 50 km per andare a fare la spesa dal mio rovigotto di fiducia dove si scherza (ed all’occasione anche ci si percula) amichevolmente sulle fortune delle rispettive squadre. Il tutto in grande e sincera amicizia.

Tu capisci che, se andassimo in URC, mica posso andare a comprare le angurie a Città del Capo o a Belfast. Oltretutto i meloni irlandesi non mi convincono.

Ma guarda che per me il tifo da parte tua (o di chiunque altro) di una qualsiasi squadra è insindacabile e del tutto legittimo.
Quello che stona è questo accanimento contro le franchigie perpetrato a ogni piè sospinto (anche quando c'entra meno, ovvero in periodo tour in sudafrica) se poi il tifo è a favore di una squadra che ha per anni tentato di creare una franchigia e che quasi ogni anno la spesa la va a fare a Treviso o a Parma. Perché se fosse così saremmo dalle parti della volpe e l'uva.
Diversa (o meglio, molto più chiara) è la posizione di jpr.

Io personalmente ho cominciato a dubitare dell ambiente Valorugby dopo la breve avventura di Properzi, a pelle mi è sempre sembrata una brava persona e se dopo solo 6 mesi lascia l incarico, vuol dire che doveva esserci un bell ambientino

loverthetop_86 ha scritto: 11 ago 2025, 11:12Diversa (o meglio, molto più chiara) è la posizione di jpr.

La mia posizione è che le franchigie sono l'arma del delitto con cui la federazione ha assassinato il rugby domestico.
Un pò di animosità ce l'ho anch'io...

jpr williams ha scritto: 11 ago 2025, 11:34
loverthetop_86 ha scritto: 11 ago 2025, 11:12Diversa (o meglio, molto più chiara) è la posizione di jpr.
La mia posizione è che le franchigie sono l'arma del delitto con cui la federazione ha assassinato il rugby domestico.
Un pò di animosità ce l'ho anch'io...

Legittimo, ripeto. E mi sta bene.
Però da quel momento tu e le franchigie siete due mondi completamente diversi.
Qui non è che sia così chiaro.

Eh, ma infatti anch'io gli ho chiesto di chiarire

jpr williams ha scritto: 11 ago 2025, 10:56Quindi è un no?
Perchè hai un pò divagato.
Se il Pet va in procoso lo molli?

Il buon @Paul, diversamente d @ Pierre, è un pò sibillino

jpr williams ha scritto: 11 ago 2025, 11:34
loverthetop_86 ha scritto: 11 ago 2025, 11:12Diversa (o meglio, molto più chiara) è la posizione di jpr.
La mia posizione è che le franchigie sono l'arma del delitto con cui la federazione ha assassinato il rugby domestico.
Un pò di animosità ce l'ho anch'io...

Li c'è stata tutta una contingenza di fattori che prevedeva anche la partecipazione allargata all Italia Italia nella vecchia Celtic.
Il campionato italiano non è morto, si è solo ridimensionato alla sua reale portata

Credo che il malanimo verso la URC, almeno in Italia, nasca dal non modello che è cresciuto in maniera del tutto innaturale. Accademie si o no, spese inutili delle Zebre e soprattutto il fatto che ogni anno spariscono i migliori prospetti per finire a volte nel nulla (in squadre imbottite di stranieri o equiparati) non hanno fatto che allontanare il resto del mondo italico del rugby.
Dopodiché, si gioca meglio o peggio a Treviso e Parma rispetto alla serie A Elite? Riescono ad attirare costantemente (almeno a Treviso) 2-3 mila spettatori? Riescono ad essere competitive? Direi a tutto si e scontrandosi con corazzate che hanno il medesimo budget se non superiore.
Cosa rimane al resto del mondo italico di tutto questo?
Molto poco, questo è il problema, va riequilibrato il tutto, l'alternativa è che esploda quello che già succede, cioè che anche le serie inferiori francesi ci portino via i talenti migliori.
Il tanto vituperato sistema NFL corre, ma non leva nulla a tutto il resto, anzi, College, Minors etc aumentano spettatori, incassi e interessi di qualsiasi sponsor

Secondo me invece il problema è che questo del procoso è un modello perfetto per paesi piccoli, ma di grande tradizione come le 3 celtiche, per le quali infatti era stato concepito.
Paesi che come popolazione e dimensione equivalgono più o meno ad un paio di medie regioni italiane e che quindi possono benissimo sentirsi rappresentate da 2,3,4 squadre.
L'Italia è lunga dal Passo Resia a Pantelleria ed ha quasi 60 mln di abitanti...
Cosa gliene fregherà mai ad un non già fanatizzato di Brindisi di ciò che fa Treviso?
O a uno di Aosta di ciò che fa Parma?
Meno di niente.
Il rugby è uno sport identitario, terragno, nel quale uno si sente emotivamente vicino ad una squadra che rappresenta il suo territorio.
Gliene frega pochissimo del livello di gioco alto o meno.
Quella è roba per tecnici, non per tifosi.
E' psiché, non pathos.
E magari se deve scegliere segue la squadra di calcio, basket o volley della sua provincia o della sua regione.
Perchè la sente una roba SUA. Gli vuole bene, soffre e gioisce per essa.
Il livello uno se vuole se lo guarda con il Rugby Championship o il 6N, mica col procoso

Io, povero peone del rugby, nem senso che non capisco un offlload ne di gioco e tanto meno di quello che dissertate con superiorità dialettica e ideologica, mi fermo alle domande terra terra.
Sulla lista Onrugby ho contato la pulizia fatta da alcune squadre, una specie di seguaci di Erode (strage degli Innocenti). Colorno 23 e poi Mogliano, Reggio, Padova, Viadana e anche Piacenza.
Mi sembra anche una pulizia di anziani, sarà dovuto al bilancio?

Non mi sono documentato, ma a spanne mi sembra di no. Da qualche anno si è amplificato il fenomeno del ricambio veloce per motivi di bilancio, questo si, ma non specifico per gli anziani. Quelli che si sono valorizzati nell' ultimo campionato alzano un po' le richieste e molti club non ce la fanno; da ciò la scelta forzata di reperire giovani che si accontentano di meno pur di giocare in massima serie.

metabolik ha scritto: 11 ago 2025, 19:40 Non mi sono documentato, ma a spanne mi sembra di no. Da qualche anno si è amplificato il fenomeno del ricambio veloce per motivi di bilancio, questo si, ma non specifico per gli anziani. Quelli che si sono valorizzati nell' ultimo campionato alzano un po' le richieste e molti club non ce la fanno; da ciò la scelta forzata di reperire giovani che si accontentano di meno pur di giocare in massima serie.

Grazie lo sai che di te mi fido

Biella annuncia l'arrivo del pilone destro Bradley Leuila, classe 1996, 1.93 per 124kg. Nato in Inghilterra, con doppia cittadinanza Tongana e NZese.

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