Pagina 29 di 37
Inviato: 10 mar 2008, 16:24
da pam
Emy77 ha scritto:issor ha scritto:"...tornati di corsa da mammina con la coda tra le gambe... "fare dello spirito su scelte di vita non rivelatesi in linea con le attese...mi sembra quantomeno inopportuno, azzardato e non corrispondente tra l'altro alla verità...ci vorrebbe a questo punto meno superficialità e maggior responsabilità nel dare e nel commentare certe notizie...tra l'altro di queste vicende abbiamo già abbondantemente parlato e sviscerato il tutto con interventi di conoscenti e genitori degli stessi ragazzi...
La vita di ognuno è fatta di scelte e di priorità: a me sta benissimo che loro siano tornati a casa se così si sono sentiti di fare, rimane però il fatto che il professionismo è un grande privilegio che chiede in cambio dei sacrifici, tra cui stringere i denti in determinate situazioni.
Io ho letto questa cosa, che non sapevo, e il mio primo pensiero è stato: "che spreco, che peccato". Perchè se una grande società straniera di livello elevato si accorge di te, rugbysta italiano, a nemmeno vent'anni e tu ci vai ma dopo poco scappi via, butti un'occasione che non è d'oro, è di platino.
Parisse non aveva mica tanto + di vent'anni quando è andato allo Stade e oggi non sarebbe certo il giocatore che è senza quest'esperienza.
Un conto è andare all'estero, come Ongaro ad esempio, a quasi 30 anni, un altro è a 20 o anche meno: si migliora in ogni caso, ma se ci vai da giovane impari, impari tanto e su quello ci costruisci una carriera.
Se uno vuole vivere di rugby, fare il professionista, magari diventare un giocatore di spicco, andare in nazionale, deve accettare anche quello che questo comporta e giocarsi le occasioni che capitano, non mollarle troppo presto.
Io non sò se questi giocatori riusciranno ad avere una carriera da pro e magari di alto livello, ma se non sarà così, si mangeranno fino ai gomiti.
Cara Emy, siccome mio figlio ha fatto un anno all'estero e poi è rientrato in Italia, non so se lo annoveri tra quelli sui quali spari giudizi senza sapere di cosa parli.
Comunque, nell'articolo di Costantino non mi pare si parlasse di coda tra le gambe, assolutamente, forse di qualche problema personale di Bacchetti, ma nulla più, fatti di cui peraltro si è già paralto anche su questo sito (quindi vatti a leggere le discussioni).
Prima abbi l'umiltà di chiedere, poi avendo l'informazione e avendo capito di cosa Costantino scrive, esprimi pure il Tuo parere.
Comunque grazie a Issor per il sostegno, sempre gradito ed utile, anche se per queste cose non necessario.
Comunque Emy se Ti vuoi informare su mio figlio, come su Tveraga, puoi pure andare a vederTi le formazioni e le partite degli Espoirs dello SF della scorsa annata sportiva. Oppure su Giovanchelli e Derbyshire, stesso sito, ma annata precedente e vedrai se non si sono fatti onore.
P.S. nessuno di questo è comunque parente o amico di familgia di Zanandrea.
Chiedo scusa ai frequentatori del Forum per aver toccato argomenti personali, ma trovo oltremodo meschino chiacchierare e dire stronzate...e fregiarsi dei gradi di moderatore.
Complimenti!
pam
Inviato: 10 mar 2008, 17:03
da pilonegrosso
Cara Emy77 sono rimasto colpito dalla tua ingenuità e dal candore con cui hai tranciato giudizi e sibilato insinuazioni. I citati per esperienze all'estero mi sembrano degli ottimi giocatori sicuramente piu' forti dei prodotti dell'accademia, ma anche questo è un giudizio personale. Sicuramente quando sono andati all'estero non sono stati raccomandati e forse cosi' si spiega la differenza di livello con molti convocati delle giovanili, Comunque è bello averti come moderatore per la grazia e l'equilibrio che spargi a noi incolti utenti. Grazie!
W l'Italia!
pilonegrosso
Inviato: 10 mar 2008, 17:03
da Emy77
pam ha scritto:
Cara Emy, siccome mio figlio ha fatto un anno all'estero e poi è rientrato in Italia, non so se lo annoveri tra quelli sui quali spari giudizi senza sapere di cosa parli.
Comunque, nell'articolo di Costantino non mi pare si parlasse di coda tra le gambe, assolutamente, forse di qualche problema personale di Bacchetti, ma nulla più, fatti di cui peraltro si è già paralto anche su questo sito (quindi vatti a leggere le discussioni).
Prima abbi l'umiltà di chiedere, poi avendo l'informazione e avendo capito di cosa Costantino scrive, esprimi pure il Tuo parere.
Comunque grazie a Issor per il sostegno, sempre gradito ed utile, anche se per queste cose non necessario.
Comunque Emy se Ti vuoi informare su mio figlio, come su Tveraga, puoi pure andare a vederTi le formazioni e le partite degli Espoirs dello SF della scorsa annata sportiva. Oppure su Giovanchelli e Derbyshire, stesso sito, ma annata precedente e vedrai se non si sono fatti onore.
P.S. nessuno di questo è comunque parente o amico di familgia di Zanandrea.
Chiedo scusa ai frequentatori del Forum per aver toccato argomenti personali, ma trovo oltremodo meschino chiacchierare e dire stronzate...e fregiarsi dei gradi di moderatore.
Complimenti!
pam
Che non ti sto simpatica l'avevo già appurato in altre occasioni che di certo anche tu ti ricordi bene. Come nelle medesime occasioni ti prego di lasciar perdere sta fregnaccia dei gradi di moderatore: quando scrivo nei forum da utente, quello sono e basta e come tutti gli utenti esprimo le mie opinioni.
Ho letto questa cosa di cui non sapevo e ne sono rimasta partcolarmente colpita dati i tempi che corrono, in cui si parla tanto della qualità degli italiani convocabili in nazionale e si parla male (giustamente) del livello infimo del S10 e benissimo (giustamente) della crescita che porta ai nostri giocatori il fatto di andare a giocare all'estero.
Che i nostri ragazzi all'estero si facciano onore, mi fa estremamente piacere, ma allora perchè poi tornare dopo un anno o anche meno in Italia? Capisco la nostalgia, capisco tutto, però è l'occasione della vita per lanciarsi nel professionismo e in una carriera nel rugby.
Se poi a uno non interessa, vuole tornare a casa, studiare, magari laurearsi e fare dell'altro e tenersi il rugby come hobby, va benissimo, però se così poi si perdono veri talenti che avrebbero potuto diventare ottimi (o grandi, perchè no?) giocatori per la nazionale, continuo a ritenere che sia un peccato.
Anche perchè le nostre squadre di ogni livello sono piene di giocatori meno talentuosi o forse solo meno fortunati che non avranno mai quest'occasione ma darebbero tutto per averla.
Detto questo, in bocca al lupo a tuo figlio per la sua futura carriera, che sia rugbystica o meno.
Ora scrivo in blu e divento moderatrice: non sei d'accordo con quello che scrivo? Va bene, è un tuo diritto, però la chiusura che hai messo te la potevi risparmiare.
Inviato: 10 mar 2008, 17:06
da pulici
per chi e' fuori dal giro si possono sapere le ragioni del loro ritorno in italia?
scelte tecniche del club?
scelte tecniche del giocatore?
problemi personali? (spero di no)
scelte di lavoro/studio?
pochi aiuti dalla federazione?
Inviato: 10 mar 2008, 17:15
da Emy77
pilonegrosso ha scritto:Cara Emy77 sono rimasto colpito dalla tua ingenuità e dal candore con cui hai tranciato giudizi e sibilato insinuazioni. I citati per esperienze all'estero mi sembrano degli ottimi giocatori sicuramente piu' forti dei prodotti dell'accademia, ma anche questo è un giudizio personale. Sicuramente quando sono andati all'estero non sono stati raccomandati e forse cosi' si spiega la differenza di livello con molti convocati delle giovanili, Comunque è bello averti come moderatore per la grazia e l'equilibrio che spargi a noi incolti utenti. Grazie!
W l'Italia!
pilonegrosso
E daje con sta storia del moderatore: non c'entra niente con quello che scrivo o con le opinioni che ho, è così difficile da capire?
Perdonami ma non ho tanto capito cosa vuoi dire: cioè, anche tu dici che quelli che vanno all'estero sono più bravi, giusto?
Io non volevo insinuare niente: mica li conosco sti ragazzi e mica mi stanno antipatici! Come già scritto e riscritto, semplicemente la notizia mi aveva colpita, per i motivi spiegati a più riprese: mi sembra un gran peccato, per la nazionale e anche per i ragazzi.
E' un dato di fatto planetario che gli italiani fanno + fatica ad ambientarsi all'estero, a staccarsi dalle famiglie e dall'ambiente di casa: se da un lato può essere una cosa bella, dall'altra può essere deleteria.
Anche il barone ha avuto un'esperienza simile e anche ad un signor giocatore campione del mondo sudafricano sta capitando proprio in questo periodo: è ovvio che non sempre è facile e non sempre la realtà corrisponde alle aspettative, però è anche vero che se quando non hai nemmeno vent'anni passa il treno dei desideri e non lo prendi al volo o lo prendi e poi scendi alla prima fermata, è un peccato.
PS mai e poi mai detto che i ragazzi erano raccomandati...
Inviato: 10 mar 2008, 19:15
da pilonegrosso
Cara Emy77 purtroppo non ricordo in quale discussione qualcuno spiego' i problemi tecnici (anche di indennizzo economico) che comporta giocare all'estero, Se non hai capito bene ho anche detto che chi è invitato all'estero è sicuramente bravo; chi non è invitato all'estero puo' essere piu' o meno bravo ma non sempre i migliori vanno nelle nazionali giovanili. Puo' succedere che piu' giocatori facciano provini all'estero e solo pochi vengano richiesti. Sarebbe interessante sapere se le valutazioni dei tecnici stranieri sono corroborate dai selezionatori giovanili.
Accidenti, ma sei veramente molto ingenua.
pilonegrosso
Inviato: 10 mar 2008, 21:37
da iw2cun
Mi pare che, come al solito, la questione non é stata affrontata nel modo giusto.
I ragazzi che hanno "tentato" una esperienza all'estero sono comunque da ammirare perchè hanno provato a vivere in un ambiente totalmente diverso, con problemi di ambientamnto, con difficoltà ad essere accettati (vorrei che ricordaste le espressioni usate qualche pagina addietro verso i "prezzolati" sudafricani del parma e dl viadana) e dove ogni difficoltà che i nostri hanno a casa sono moltiplicate per quattro.
I sacrifici che fanno tutti i nostri ragazzi sono notevoli e bisogna apprezzarli per questo. Se poi non tutti diventano campioni, questa non è una tragedia, soprattutto se non lo possono diventare perché.... (stava scappando anche a me la questione della parentela e/o della provenienza territoriale)
Mi dispiace di non aver trovato il blog relativo al rientro di uno dei nostri dalla Francia (penso Bacchetti) dove qualcuno forniva le valutazioni sulle possibilità di avere contratti (non capestro), sul costo proibitivo del cartellino se si voleva tornare in Italia e su altri problemi che hanno portato i nostri al rientro: era una seria e completa valutazione che poteva dirimere la questione.
Io, da padre di un rugbista che non sta all'estero (a meno che tra bergamo e brescia i confini siano stati ripristinati) vedo la difficoltà che il ragazzo incontra per l'impegno a cui è chiamato (e che si è scelto); probabilmente se ricevesse maggiori soddisfazioni, (non dal club dove non ci sono poblemi) vivrebbe questo impegno con animo più sereno.
Dire che "però se così poi si perdono veri talenti che avrebbero potuto diventare ottimi (o grandi, perchè no?) giocatori per la nazionale, continuo a ritenere che sia un peccato." mi pare proprio riduttivo, visto che chi sceglie di star in Italia per far crescere il movimento rugbistico giovanile italiano si vede sosrpassato in nazionale da uno "scaccione" dal bisavolo sudafricano.
Inviato: 11 mar 2008, 9:11
da Emy77
Ringrazio chi mi ha spiegato CIVILMENTE cosa ci può essere dietro i ritorni a casa oltre alla nostalgia di mammà (sarò ingenua pilone, che ci devo fare?).
Inviato: 11 mar 2008, 9:14
da pulici
lo scaccione dal bisavolo sudafricano sarebbe erasmus? o lui e' quello con il legame parentale/provenineza territoriale?
per difendere le proprie posizioni ci sono gia' grosse motivazioni che non mi sembra il caso di dover denigrare altri giocatori...
ma queste polemiche sui giovani stranieri in italia le fate anche con i dirigenti dei vostri club oppure no? cosa rispondono questi dirigenti quando cercate di capire perche' il ragazzo italiano forte deve lasciare spazio al forte giocatore sudafricano? gli fate queste domande?
Inviato: 11 mar 2008, 9:21
da GiorgioXT
I Club francesi sono pronti ad investire (a ragion veduta) su dei bravi giovani ... ma non lo fanno "a gratis" , dopo il primo anno o la prova vengono tesserati con un vincolo di tre anni, vincolo che è MOLTO oneroso (decine di mgiliaia di euro) da pagare se uno vuole tornare in Italia o anche cambiare club e che tralaltro , non prevede liberazioni per le nazionali.
Inviato: 11 mar 2008, 9:28
da pilonegrosso
Caro pulici, vai a vedere da dove vengono quelli ''meno bravi'' dell'under20. Credo che iw2cun indicasse qualcuna delle incomprensibili scelte 88 mascherate con qualche 89 cui far fare esperienza pur di non chiamare altri piu' validi. Purtroppo la gestione del

settore giovanile pensa che abbiamo tutti l'anello al naso o la sveglia al collo; e pensano di fare comunque quello che gli pare rimescolando le carte (da briscola).
pilonegrosso
Inviato: 11 mar 2008, 9:32
da pier12345
Che i nostri ragazzi all'estero si facciano onore, mi fa estremamente piacere, ma allora perchè poi tornare dopo un anno o anche meno in Italia?
ma Emy...forse son ritornato perche non eranno abbastanze bravi.. questa succede dapertutto...sia per italiani, francesi, samoani, irlandese ecc ecc..
non credo che sia un caso di ritornare ai braccie delle mama!
poi..se ti informi un PO...adesso c'e FORTE FORTE resistenza di avere NON FRANCESI nei sqaudre Espoirs.....
cosi anche essendo bravo....la politca li ha cambiato radicalmente
Volgiono chiudere le porte ai clubs che portavanno giocatori giovani delle Isole Pacifici...dove anche con un stipendio ESPOIR ..si poteva cmq mandare soldi a casa e poi sfruttare dei migliro impianti condizioni , palestri ecc.
Cmq...il semplice fatto di avere stato preso di uno di questi Acadamie e gia una cosa positivo
cosi invece di girare i tuoi toni condescente contra questi giocatori...perche non focalizare nel perche che hanno dovuto usicre di Italia nella prima instanza
Inviato: 11 mar 2008, 9:39
da BixBeiderbecke
GiorgioXT ha scritto:I Club francesi sono pronti ad investire (a ragion veduta) su dei bravi giovani ... ma non lo fanno "a gratis" , dopo il primo anno o la prova vengono tesserati con un vincolo di tre anni, vincolo che è MOLTO oneroso (decine di mgiliaia di euro) da pagare se uno vuole tornare in Italia o anche cambiare club e che tralaltro , non prevede liberazioni per le nazionali.
Se è così, credo che questa sia la motivazione principale. Ma per molti di quei ragazzi l'esperienza poteva considerarsi conclusa (leggi: possibilità di giocare in prima squadra = zero)
Qualcuno è tornato quasi subito: avrà avuto minori capacità di adattamento di altri. Dipende anche dal posto in cui vai. Andare a Biarritz forse (non conosco l'ambiente) non è come andare a Parigi, a meno che tu non sia appassionato di surf.
D'altra parte guardate cosa succedeva anche con il servizio militare (dove ti divertivi certamente molto, molto meno). Alcuni non riuscivano proprio ad adattarsi.
Lasciamo stare le questioni dell'abbandono del focolare domestico. Sappiamo tutti che in Italia siamo molto legati alle famiglie. La percentuale di studenti fuori sede all'università (per non parlare delle scuole superiori dove è quasi uguale a zero) è di gran lunga inferiore a quella dei Paesi più a nord.
Però è un conto che nel rugby non si può fare. Sono talmente pochi i ragazzi ai quali è data questa opportunità.
Per me non vale nemmeno parlare di "reciprocità": i ragazzi sudafricani che vengono qui nelle giovanili vengono per sollevare le sorti di una squadra magari scarsa ed intanto fanno un'esperienza di vita interessante. I ragazzi italiani che vanno per esempio in Francia, vanno per migliorare il loro rugby
Inviato: 11 mar 2008, 9:42
da SMART
I club francesi investono sui giovani da secoli, anche se il top 14 è pieno zeppo di stranieri, ma quello che nessuno dice è che la maggior parte di questi club và a prelevare, per poi farli giocare nelle loro giovanili, giovani giocatori tongani, figiani, samoani, rumeni e georgiani. Una volta naturalizzati trovano il loro spazio e le loro opportunità.
ALLA FACCIA DEL NAZIONALISMO E DEL VIVAIO LOCALE!!!!!
Inviato: 11 mar 2008, 10:01
da pulici
pilonegrosso ha scritto:Caro pulici, vai a vedere da dove vengono quelli ''meno bravi'' dell'under20. Credo che iw2cun indicasse qualcuna delle incomprensibili scelte 88 mascherate con qualche 89 cui far fare esperienza pur di non chiamare altri piu' validi. Purtroppo la gestione del

settore giovanile pensa che abbiamo tutti l'anello al naso o la sveglia al collo; e pensano di fare comunque quello che gli pare rimescolando le carte (da briscola).
pilonegrosso
a quanto scrivi non solo pensano ma fanno quello che gli pare
questa sarebbe comunque una ragione in piu' per rimanere all'estero a migliorare dato per scontato che all'estero non ci dovrebbero essere gli stessi clientelismi ma al massimo un rispetto maggiore per i giovani del territorio. Allora perche' tornare? solo per il vincolo in danaro? nel calcio anche ai 13enni viene pagato il cartellino nel rugby no?