NO CELTIC LEAGUE
Moderatore: Emy77
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blackjack
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Re: NO CELTIC LEAGUE
Il campionato si salva SOLO SE promettono un altro posto in CL a due/tre anni.
Altrimenti saltano molte realtà (a cominciare da Roma), mentre gli sviluppi possibili sono due
- o arriva un paperone (da qualche parte) che butta 1,5 milioni/anno e crea una signora squadra che vince a mani basse (tipo Calvisano 2, il ritorno)
- o prevarranno le squadre con un settore giovanil meglio attrezzato, Padova in primis (ma attenzione a Prato)
Altrimenti saltano molte realtà (a cominciare da Roma), mentre gli sviluppi possibili sono due
- o arriva un paperone (da qualche parte) che butta 1,5 milioni/anno e crea una signora squadra che vince a mani basse (tipo Calvisano 2, il ritorno)
- o prevarranno le squadre con un settore giovanil meglio attrezzato, Padova in primis (ma attenzione a Prato)
"Qui ognuno festeggia il suo 17 giugno"
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jimmy88
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Re: NO CELTIC LEAGUE
Che poi è la cosa veramente importaznte! A cosa serve la Celtic league se non abbiamo una base solida? Tra dieci anni chi ci mandiamo a giocare in celtic quando il movimento di base sarà prosciugato? Dondi e co.?? Non lasciamoci prendere dalla foga di una cosa che comporterà delle catastrofi alla base del movimento..GiorgioXT ha scritto:Bene, diciamo che si entra perchè gli Scozzesi dicono di si .
Vanno Benetton ed Aironi probabilmente per i primi anni con le stesse regole Magners , quindi con giocatori ex-accordo Cotonou ecc.
Non sarebbe il caso a questo punto comunque e soprattutto di mettere le mani al rugby che resta in italia ?
alla fine è quello che dovrà formare le future rose ...
- Campionato massima serie a 12 squadre , ma in girone unico (le due poule rendono più statica e meno competitiva)
- Challenge cup per le prime 4 squadre e non per le franchigie - possibilità di prestito temporaneo (retribuito) fra squadre in CC e non
- campionato giovanile Under21o 20 a girone elite nazionale + giorni meritocratici
- campionato giovanile Under 18 a girone elite nazionale + gironi regionali , o almeno a girone nord e girone centro sud
- Premi alle società per l'incremento delle squadre giovanili e dei giocatori in campo (non dei tesserati)
Promozione televisiva e sulla stampa (si dovrà farla per la CL, approfittiamone anche per il resto)
- milesgersenroma
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Re: NO CELTIC LEAGUE
mi sfugge come la partecipazione alla celtic di 2 squadre, perdipiù collocate a margine geograficamente, dovrebbe comportare "una catastrofe" per il rugby di base?
potresti gentilmente esplicitarmelo?
grazie anticipate
potresti gentilmente esplicitarmelo?
grazie anticipate
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erbolario
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Re: NO CELTIC LEAGUE
blackjack ha scritto:Il campionato si salva SOLO SE promettono un altro posto in CL a due/tre anni.
Altrimenti saltano molte realtà (a cominciare da Roma), mentre gli sviluppi possibili sono due
- o arriva un paperone (da qualche parte) che butta 1,5 milioni/anno e crea una signora squadra che vince a mani basse (tipo Calvisano 2, il ritorno)
- o prevarranno le squadre con un settore giovanil meglio attrezzato, Padova in primis (ma attenzione a Prato)
1° non penso ci diano la possibilità di fare entrare un altra franchigia fra due o tre anni, per due o tre anni prenderemo delle batoste con le due del prossimo anno
2° I paperoni che buttano 1,5 milioni/anno vista la crisi profonda, non esistono più
3° Sono d'acordo che prevarranno le squadre con un settore giovanile meglio attrezzato, ma se questo e valido per alcune società per fare un esempio Petrarca/Benetton,Prato/Noceto cosa ne sarà di altre che hanno lavorato benissimo con i settori giovanili (poche per la verità) ma e il caso di Benevento vera fucina di giocatori?
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jimmy88
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Re: NO CELTIC LEAGUE
Perchè il vertice sarà dato esclusivamente da due squadre! Perchè i campionati minori perderebbero molta qualità, creando un distacco sempre maggiore tra il vertice e la base. Distacco maggiore = meno giocatori di livello = meno risultati positivi = meno rugby sui media = meno praticanti = fine del rugby nostrano.milesgersenroma ha scritto:mi sfugge come la partecipazione alla celtic di 2 squadre, perdipiù collocate a margine geograficamente, dovrebbe comportare "una catastrofe" per il rugby di base?
potresti gentilmente esplicitarmelo?
grazie anticipate
Apoptosi del rugby italiano
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jimmy88
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Re: NO CELTIC LEAGUE
Questo è un punto fondamentale secondo me; è il punto chiave della svolta. Otteniamo rapidamente un altro posto in celtic ( o 2) solo se otteniamo risultati positivi nei primi anni di ammissione. Le future franchige/clubs saranno capaci di garrantire questi risultati?? Se la risposta sarà negativa si avvierà inevitabilmente il declino secondo la mia modestissima opinione.blackjack ha scritto:Il campionato si salva SOLO SE promettono un altro posto in CL a due/tre anni.
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Alucard
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Re: NO CELTIC LEAGUE
certo che questo punto è fondamentale, però ho paura che in Italia nn ci sia un bacino tale da poter permetterci tutte queste squadre di livello...jimmy88 ha scritto:Questo è un punto fondamentale secondo me; è il punto chiave della svolta. Otteniamo rapidamente un altro posto in celtic ( o 2) solo se otteniamo risultati positivi nei primi anni di ammissione. Le future franchige/clubs saranno capaci di garrantire questi risultati?? Se la risposta sarà negativa si avvierà inevitabilmente il declino secondo la mia modestissima opinione.blackjack ha scritto:Il campionato si salva SOLO SE promettono un altro posto in CL a due/tre anni.
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jimmy88
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Re: NO CELTIC LEAGUE
Perdonatemi il "garrantire"Alucard ha scritto:certo che questo punto è fondamentale, però ho paura che in Italia nn ci sia un bacino tale da poter permetterci tutte queste squadre di livello...jimmy88 ha scritto:Questo è un punto fondamentale secondo me; è il punto chiave della svolta. Otteniamo rapidamente un altro posto in celtic ( o 2) solo se otteniamo risultati positivi nei primi anni di ammissione. Le future franchige/clubs saranno capaci di garrantire questi risultati?? Se la risposta sarà negativa si avvierà inevitabilmente il declino secondo la mia modestissima opinione.blackjack ha scritto:Il campionato si salva SOLO SE promettono un altro posto in CL a due/tre anni.
Certo che non c'è!! Per questo bisogna fare molta più attenzione alla base che alla celtic! La celtic la giochi bene se hai un bacino vasto e competitivo di giocatori italiani.
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lupobravi
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Re: NO CELTIC LEAGUE
Ciò che non può la tecnica può il denaro. Se ci sarà una terza franchigia che porterà sonori soldoni questa verrà ammessa perchè così si ragiona in tutte le parti del mondo, soldi e le porte si aprono. Continuo a dire quanto catastrofismo. In tanti altri paesi rugbystici ci si concentra su due realtà su cui convogliare interessi mediatici e di pecunia, il sottobosco in ogni caso estite ancora e fornisce gli "interessanti" alle due "prime della classe". Sapete sotto sotto credo che il male di aver paura dei cambiamenti sia molto radicato in noi italiani. Il S10 se voleva far decollare il rugby in italia lo doveva già aver fatto, così non è stato, proviamo questa strada, tra qualche anno tireremo le somme, tanto cari catastrofisti il rugby non è morto ora e non morirà in seguito. Al massimo passa la palla per un'altra avventura.
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Leinsterugby
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Re: NO CELTIC LEAGUE
e non sarebbe tutto quello che serve: i migliori giovani vengono poi pescati e fatti giocare in celtic cosicchè possano abituarsi al livello intenrazionale. Molto meglio una padova tricolore che non squadre imbottite di stranieri mediocri per vincere il campionato.blackjack ha scritto:Il campionato si salva SOLO SE promettono un altro posto in CL a due/tre anni.
Altrimenti saltano molte realtà (a cominciare da Roma), mentre gli sviluppi possibili sono due
- o prevarranno le squadre con un settore giovanil meglio attrezzato, Padova in primis (ma attenzione a Prato)
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erbolario
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Re: NO CELTIC LEAGUE
Il vil denaro e importante ma non sempre col denaro puoi comprare tutto. Penso che nessuno fra di noi abbia paura del cambiamento,ma come si attua il cambiamento.....questo si non dico faccia paura ma molte preoccupazioni e perplessità le porta. Quando parli di "in tanti paesi rugbystici" dici una cosa sacrosanta, noi però non siamo un paese rugbystico non te lo scordare.lupobravi ha scritto:Ciò che non può la tecnica può il denaro. Se ci sarà una terza franchigia che porterà sonori soldoni questa verrà ammessa perchè così si ragiona in tutte le parti del mondo, soldi e le porte si aprono. Continuo a dire quanto catastrofismo. In tanti altri paesi rugbystici ci si concentra su due realtà su cui convogliare interessi mediatici e di pecunia, il sottobosco in ogni caso estite ancora e fornisce gli "interessanti" alle due "prime della classe". Sapete sotto sotto credo che il male di aver paura dei cambiamenti sia molto radicato in noi italiani. Il S10 se voleva far decollare il rugby in italia lo doveva già aver fatto, così non è stato, proviamo questa strada, tra qualche anno tireremo le somme, tanto cari catastrofisti il rugby non è morto ora e non morirà in seguito. Al massimo passa la palla per un'altra avventura.
- milesgersenroma
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Re: NO CELTIC LEAGUE
continuo a non essere convinto (della catastrofe) e non trovo neanche convincenti le tesi prospettate
ma dato che siamo al "chi vivrà vedrà" ne riparliamo tra 40 volte "venti giorni"
ma dato che siamo al "chi vivrà vedrà" ne riparliamo tra 40 volte "venti giorni"
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ItalianRugbyFriends
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Re: NO CELTIC LEAGUE
David Jordan raffredda, e non poco, l'ottimismo ostentato da Tonni e Dondi negli ultimi giorni:
http://rugby1823.blogosfere.it/2010/02/ ... iasmi.html
http://rugby1823.blogosfere.it/2010/02/ ... iasmi.html
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TEONE
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- Iscritto il: 28 feb 2005, 0:00
Re: NO CELTIC LEAGUE
basta che non chiedano ancora più soldi..ItalianRugbyFriends ha scritto:David Jordan raffredda, e non poco, l'ottimismo ostentato da Tonni e Dondi negli ultimi giorni:
http://rugby1823.blogosfere.it/2010/02/ ... iasmi.html
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cesco/cesco
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- Iscritto il: 20 ott 2007, 20:47
Re: NO CELTIC LEAGUE
da solorugby.org
Celtic tra sì e no. Ecco il futuro del rugby italiano
"Il board della Celtic League sta valutando l'ingresso di due squadre italiane nel torneo, ma non posso dire in quale stagione ciò possa accadere. Ad ogni modo nessuna decisione è stata presa". Pensieri e parole del direttore della Magners League David Jordan, così come riportate in un'intervista pubblicata oggi su Planetrugby.com.
Ben altre però le voci che circolano in Italia, Federazione in testa, dove molti si aspettano la risposta positiva del board prevista lunedì e lavorano per pianificare la stagione che verrà.
Tuttavia i programmi per il futuro cozzano contro la grave crisi economica che attanaglia il rugby italiano. E all'orizzonte sembra profilarsi un altro clamoroso forfait di un team padano. Un dietrofront rumoroso, almeno quanto quello di Calvisano ad inizio stagione.
Senza soldi, allora, c'è anche chi pensa che la svolta al Super 8 - ossia il massimo campionato senza retrocessioni tra 8 o al limite 6 franchigie regionali o interregionali - possa essere deleteria, aprendo ulteriormente quel baratro tra il rugby di base e la cosiddetta "elite" nel nostro Paese.
Il tutto rimane dunque appeso a quel "Sì" del board che, come detto, alcuni danno già per scontato. Ma se costoro si sbagliassero? In tal caso preoccupanti appaiono gli scenari.
Difficilmente si potrebbe infatti tornare come nulla fosse accaduto al caro vecchio (si fa per dire) campionato, dove si pescherà abbondantemente all'attuale Serie A. La festa - concetto detto, ripetuto e digerito - è finita.
quale sarà questo team? Rugby Parma?
Celtic tra sì e no. Ecco il futuro del rugby italiano
"Il board della Celtic League sta valutando l'ingresso di due squadre italiane nel torneo, ma non posso dire in quale stagione ciò possa accadere. Ad ogni modo nessuna decisione è stata presa". Pensieri e parole del direttore della Magners League David Jordan, così come riportate in un'intervista pubblicata oggi su Planetrugby.com.
Ben altre però le voci che circolano in Italia, Federazione in testa, dove molti si aspettano la risposta positiva del board prevista lunedì e lavorano per pianificare la stagione che verrà.
Tuttavia i programmi per il futuro cozzano contro la grave crisi economica che attanaglia il rugby italiano. E all'orizzonte sembra profilarsi un altro clamoroso forfait di un team padano. Un dietrofront rumoroso, almeno quanto quello di Calvisano ad inizio stagione.
Senza soldi, allora, c'è anche chi pensa che la svolta al Super 8 - ossia il massimo campionato senza retrocessioni tra 8 o al limite 6 franchigie regionali o interregionali - possa essere deleteria, aprendo ulteriormente quel baratro tra il rugby di base e la cosiddetta "elite" nel nostro Paese.
Il tutto rimane dunque appeso a quel "Sì" del board che, come detto, alcuni danno già per scontato. Ma se costoro si sbagliassero? In tal caso preoccupanti appaiono gli scenari.
Difficilmente si potrebbe infatti tornare come nulla fosse accaduto al caro vecchio (si fa per dire) campionato, dove si pescherà abbondantemente all'attuale Serie A. La festa - concetto detto, ripetuto e digerito - è finita.
quale sarà questo team? Rugby Parma?