Re: Irlanda - Italia
Inviato: 27 feb 2012, 9:56
Allena a Mogliano.Laporte ha scritto:vero, ma franchino ora cosa fa ?
Giandolmen
Allena a Mogliano.Laporte ha scritto:vero, ma franchino ora cosa fa ?
maxs ha scritto:avete letto l'articolo di Ducio?
http://rugby1823.blogosfere.it/2012/02/ ... hiesa.html
incollo:
Affari italiani: la Fir? Come la Mafia e la Chiesa
Domenica 26 Febbraio 2012, 10:00 in Nazionale italiana, Sei Nazioni
di Duccio Fumero
Tweet
Sulle pagine di ieri dell'Irish Times un attacco pesantissimo e diretto al governo del rugby italiano.
Un attacco fortissimo a firma Matt Williams. Sulle pagine di ieri dell'Irish Times (qui l'originale) un articolo che spara a zero sulla Federazione Italiana Rugby e su chi la governa da anni. Ironizzando sul destino - segnato - di Jacques Brunel e con due paralleli durissimi.
Ecco alcuni dei passaggi più duri dell'articolo di Matt Williams.sicuramente darà fastidio a molti.per 2 motivi:
1. l'ha scritto un irlandese.
2. sappiamo tutti che è vero.purtroppo
La Federazione Italiana opera come le due istituizioni più di successo in Italia - La Mafia e la Chiesa Cattolica. Come la Chiesa, infatti, i dirigenti italiani sono convinti della loro infallibilità. Hanno modellato il programma d'allenamento come la missione di Gesù. Viene richiesto di trasformare l'acqua in Chianti, di fare, insomma, miracoli. E se qualcosa va storto, come la Chiesa, non si prendono mai le loro responsabilità" [...]
"Come la Mafia, puntano spesso una pistola carica alla testa degli allenatori per "motivarli". Minacce di licenziamento se non vincevano match del Sei Nazioni, e alla fine i tecnici si sono presi le colpe e il proiettile" [...]
"Il miracolo dell'acqua che diventa vino non è accaduto. Ora abbiamo Burton e Botes. Cercare di vincere un match internazionale senza delle aperture di qualità è come lanciarsi dall'aereo senza paracadute. Non conta quanto provi, il risultato sarà sempre lo stesso. E anche se Brunel è sulla panchina da poche settimane, i Padrini del rugby italiano daranno la colpa a lui. La Federazione italiana, invece, è colpevole di non avere avuto una strategia per sviluppare apertura di alta qualità. E la cosa assurda è che lo sanno da un decennio, eppure non sanno cosa fare" [...]
"Un piano di sviluppo di elite player dovrebbe venir fatto su tutto il globo, trovando giocatori di qualità, eleggibili e imporli a Treviso e Aironi. E obbligare gli altri club italiani ad avere solo aperture italiane. Sapendo che un simile lavoro richiede tempo" [...]
"Avviso a Jacques: ricorda di dare la colpa a Nick Mallett e non menzionare mai la Federazione Italiana Rugby. Ti crucifiggeranno o ti spareranno!".
Un articolo sopra le righe, infarcito di luoghi comuni e banalità, soprattutto nei fastidiosi paralleli con Mafia e Chiesa. Ma un articolo che dice anche delle grandi verità: l'Italia ha buttato via un decennio - anzi anche più - senza una programmazione seria per sostituire Diego Dominguez, ancora rimpianto dopo un decennio. E, soprattutto, i dirigenti federali sono convinti di essere infallibili, non è mai loro l'errore e sono bravissimi - a tutti i livelli - a dare le colpe ad altri. Quindi, lasciando perdere gli eccessi di Matt Williams, restano i fatti: questa Federazione ha fallito. Punto.
quanto ciò sia vero è dimostrato dalle pantomime in atto per le prossime elezioni del consiglio federale.incredibile a quante società sia stato promesso di essere in lizza per ospitare il 6 nazioni femminile o under 20...bep68 ha scritto:maxs ha scritto:avete letto l'articolo di Ducio?
http://rugby1823.blogosfere.it/2012/02/ ... hiesa.html
incollo:
Affari italiani: la Fir? Come la Mafia e la Chiesa
Domenica 26 Febbraio 2012, 10:00 in Nazionale italiana, Sei Nazioni
di Duccio Fumero
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Sulle pagine di ieri dell'Irish Times un attacco pesantissimo e diretto al governo del rugby italiano.
Un attacco fortissimo a firma Matt Williams. Sulle pagine di ieri dell'Irish Times (qui l'originale) un articolo che spara a zero sulla Federazione Italiana Rugby e su chi la governa da anni. Ironizzando sul destino - segnato - di Jacques Brunel e con due paralleli durissimi.
Ecco alcuni dei passaggi più duri dell'articolo di Matt Williams.sicuramente darà fastidio a molti.per 2 motivi:
1. l'ha scritto un irlandese.
2. sappiamo tutti che è vero.purtroppo
La Federazione Italiana opera come le due istituizioni più di successo in Italia - La Mafia e la Chiesa Cattolica. Come la Chiesa, infatti, i dirigenti italiani sono convinti della loro infallibilità. Hanno modellato il programma d'allenamento come la missione di Gesù. Viene richiesto di trasformare l'acqua in Chianti, di fare, insomma, miracoli. E se qualcosa va storto, come la Chiesa, non si prendono mai le loro responsabilità" [...]
"Come la Mafia, puntano spesso una pistola carica alla testa degli allenatori per "motivarli". Minacce di licenziamento se non vincevano match del Sei Nazioni, e alla fine i tecnici si sono presi le colpe e il proiettile" [...]
"Il miracolo dell'acqua che diventa vino non è accaduto. Ora abbiamo Burton e Botes. Cercare di vincere un match internazionale senza delle aperture di qualità è come lanciarsi dall'aereo senza paracadute. Non conta quanto provi, il risultato sarà sempre lo stesso. E anche se Brunel è sulla panchina da poche settimane, i Padrini del rugby italiano daranno la colpa a lui. La Federazione italiana, invece, è colpevole di non avere avuto una strategia per sviluppare apertura di alta qualità. E la cosa assurda è che lo sanno da un decennio, eppure non sanno cosa fare" [...]
"Un piano di sviluppo di elite player dovrebbe venir fatto su tutto il globo, trovando giocatori di qualità, eleggibili e imporli a Treviso e Aironi. E obbligare gli altri club italiani ad avere solo aperture italiane. Sapendo che un simile lavoro richiede tempo" [...]
"Avviso a Jacques: ricorda di dare la colpa a Nick Mallett e non menzionare mai la Federazione Italiana Rugby. Ti crucifiggeranno o ti spareranno!".
Un articolo sopra le righe, infarcito di luoghi comuni e banalità, soprattutto nei fastidiosi paralleli con Mafia e Chiesa. Ma un articolo che dice anche delle grandi verità: l'Italia ha buttato via un decennio - anzi anche più - senza una programmazione seria per sostituire Diego Dominguez, ancora rimpianto dopo un decennio. E, soprattutto, i dirigenti federali sono convinti di essere infallibili, non è mai loro l'errore e sono bravissimi - a tutti i livelli - a dare le colpe ad altri. Quindi, lasciando perdere gli eccessi di Matt Williams, restano i fatti: questa Federazione ha fallito. Punto.
Mi hai frainteso, non intendevo sottolineare quanto accaduto come spiegazione della sconfitta azzurra (... e comunque gli irlandesi sono maestri nel metterti a tuo agio - sarcastico - Munster docet, e anche questo può avere il suo peso nell'economia generale della competizione; tutto fa brodoLaporte ha scritto:+calep61 ha scritto: Aggiungiamo sfogo a sfogo; oltre all'atteggiamento generalizzato che molti arbitri stanno sempre più tenedo nei confronti delle nostre squadre a livello internazionale rasentando, a volte, il ridicolo, chi altro ha notato la farsa degli inni in Irlanda vs Italia; per l'Italia è stato suonata una sintesi di pochi secondi con inizio a metà inno, mentre per l'Irlanda che, come noto ha due inni per il rugby, qualche minuto abbondante di cori e fanfare; proprio un bell'inizio di tattica psicologica del tipo, agli ospiti non si fa mancare proprio nulla! Indici, entrambi, del peso che in questo momento ha la nostra federazione nel Board Internazionale, frutto delle continue debacle nelle competizioni o strategia per più oscuri disegni?
Se crediamo a aste cose, poi pensiamo che a Francia 2007, gli AB's ci abbiano asfaltato solo perchè gli girammo le spalle, altrimenti non sii sarebbero impegnati e avremmo vinto....
complimenti!!! 198 parole per dire che non volevi dire quello che hai scritto poco prima!!calep61 ha scritto:Mi hai frainteso, non intendevo sottolineare quanto accaduto come spiegazione della sconfitta azzurra (... e comunque gli irlandesi sono maestri nel metterti a tuo agio - sarcastico - Munster docet, e anche questo può avere il suo peso nell'economia generale della competizione; tutto fa brodoLaporte ha scritto:
Se crediamo a aste cose, poi pensiamo che a Francia 2007, gli AB's ci abbiano asfaltato solo perchè gli girammo le spalle, altrimenti non sii sarebbero impegnati e avremmo vinto....). Il fatto è che, in questo preciso momento, il movimento rugbystico italiano appare agli occhi internazionali molto debole e questo rappresenta un terreno fertile per atteggiamenti come quello citato dell'inno, piuttosto che l'articolo apparso sulla stampa irlandese, non ultimo la supponenza di molti arbitri (guarda caso, quasi tutti appartenenti ad 1 delle altre 5 nazioni, mai sofferto così con arbitri dell'emisfero sud) nei confronti della nazionale e delle franchigie in PRO12. Tutto ciò rappresenta solo la cartina di tornasole della salute del rugby nazionale, ma, forse, anche da una decisa opposizione della FIR verso queste situazioni nei giusti contesti istituzionali, piuttosto che dalla reazione del movimento tutto verso questi fatti, può iniziare un nuovo cammino, partendo anche dal giusto rispetto che si deve pretendere sempre e comunque. Cosa dovremmo riservare, allora, all'Irlanda del football allenata da Trappattoni e se venisse a giocare in Italia dovremmo suonare l'inno irlandese con gli strumenti scordati?
Non sono d'accordo.stalker ha scritto:Non sarebbe necessariamente cambiato niente. Avesse messo dentro i 12 punti, lui Barton o Dominguez, questo non vuol dire che la partite sarebbe stata diversa. Il non gioco del secondo tempo non è il frutto di quegli errori. Avessimo anche chiuso il primo tempo in pareggio. Con i se e i ma non si va da nessuna parte.calep61 ha scritto:Però mi chiedo: se Botes avesse messo dentro quei 2 calci con l'Inghilterrà e non avesse buttato al vento altri 12 punti con l'Irlanda, se avese giocato Burton (ancora adesso non mi spiego l'impiego di Botes, quale valore aggiunto avrebbe portato'), forse la situazione del nostro movimento non sarebbe cambiata, ma forse questo articolo non sarebbe stato scritto e, invece, si parlerebbe di un'Italia in crescita; Egregio messie Brunel, perchè questa scelta pazza?
Perché questa scelta? Burton è un '80, Orquera un '81, ed entrambi non sono molto coriacei (né dei fenomeni straordinari). E non si vedono alternative in giro, di sicuro non nel breve termine. Brunel deve provare e trovare qualche alternativa, perché con pochi e scadenti MA non si va da nessuna parte. Gli esperimenti li deve fare adesso, quando altrimenti?
perchè non partecipi al festival della simpatia, secondo me la finale non te la nega nessunoMad Max ha scritto: complimenti!!! 198 parole per dire che non volevi dire quello che hai scritto poco prima!!nemmeno Biscardi è mai arrivato a tanto!
Bisogna sapere leggere quanto da me scritto: che Botes-Burton sia una mediana da eccellenza lo riportava anche l'articolo irlandese che ha fatto discutere, dunque non e' un'opinione solo mia, anche se loro erano provocatori. Quello che intendo, per evitare fraintendimenti, e' che nessuno dei due sarebbe nel giro della nazionale del proprio paese. Io ho definito una volta Brock James un'apertura scarsa, lo ribadisco, ma almeno lui nel giro della nazionale australiana c'e' stato, quindi quella e' una mia opinione, che Burton-Botes siano non di primissimo livello e' un fatto. La rabo non la seguo con la stessa attenzione con cui seguo Premiership e Top14, ma ho visto diverse partite nonche' tutte quelle delle italiane in HC. Inoltre pensavo di essere stato chiaro, ma ribadisco: Burton-Botes possono anche essere molto piu' forti degli attuali mediani italiani e anche di quelli giovani, bene, ma allora bisogna prenderne atto per il momento e comunque far giocare i giovani, per quanto scarsi, questa era la missione per cui sono state create le franchigie e benedette dalla FIR e mandate in celtica. Inutile mascherare questa lacuna prendendo giocatori mediocri. Treviso ha vinto 6 partite su 16 in celtica, in HC in casa ne ha vinta 1 e un'altra l'ha pareggiata, ma quale beneficio sta portando tutto cio' al movimento? Nessuno, se poi leggo che c'e' gente che invoca il ritorno di Mirco Bergamasco a primo centro (nulla contro Bergamasco, ma non e' proprio una soluzione che guarda lontano).tonione ha scritto:annaquando i discorsi non è che si nascondono le opinioni. le si veste, le si maschera, giungendo pure a conclusioni di qualche tipo perse in un mare magnum- ciu ìs meglio che uàn-di inutili e dannose dissertazioni. ma se dici che la mediana Botes e Burton è una mediana che dovrebbe giocare in eccellenza, per lasciare il posto ai giovani, perlomeno riservati la possibilità di dire che tu la rabo non la segui, se non come sporadico spettatore, che non hai visto il mondiale U20 in Veneto, che non hai visto molte cose.
l'importante, comunque, per il forum, ma anche nella vita, è avere qualcosa da dire. che non sia unicamente un riflesso del proprio ego.
Secondo me sei prevenuto e anche poco informato. L'apporto che Treviso ha dato è quello di alzare NOTEVOLMENTE il livello di motlissimi giocatori (cito a caso Benvenuti, Sgarbi, Mc Lean, Semenzato, Barbieri, Rizzo, ma anche Bernabò, Minto, Ceccato, Filippucci, ecc. ecc.).aperturaestremo ha scritto: Treviso ha vinto 6 partite su 16 in celtica, in HC in casa ne ha vinta 1 e un'altra l'ha pareggiata, ma quale beneficio sta portando tutto cio' al movimento?
Mi sbaglierò, ma a me sembra che al di là di alcuni episodi (per esempio l'imbarazzante 0-82 col Clermont) gli Aironi di quest'anno siano molto meglio dell'anno scorso. Per carità, di Treviso ce n'è una sola, ma far finta che niente di buono stia uscendo da Viadana mi pare ingeneroso. Devo far nomi? Furno, Toniolatti... per non parlare di Venditti che sabato per me ha giocato meglio di come non gli avessi mai visto fare.Bacioci ha scritto:Secondo me sei prevenuto e anche poco informato. L'apporto che Treviso ha dato è quello di alzare NOTEVOLMENTE il livello di motlissimi giocatori (cito a caso Benvenuti, Sgarbi, Mc Lean, Semenzato, Barbieri, Rizzo, ma anche Bernabò, Minto, Ceccato, Filippucci, ecc. ecc.).aperturaestremo ha scritto: Treviso ha vinto 6 partite su 16 in celtica, in HC in casa ne ha vinta 1 e un'altra l'ha pareggiata, ma quale beneficio sta portando tutto cio' al movimento?
[...]
Il problema è che, purtroppo, di Treviso in Italia ce n'è solo una, intesa come società che lavora con standard europei. Speriamo che almeno gli Aironi crescano da questo punto di vista, ma il gap con le altre nazioni verrà colmato solo quando tutto il movimento si muoverà in quella direzione.
quotoBacioci ha scritto:Secondo me sei prevenuto e anche poco informato. L'apporto che Treviso ha dato è quello di alzare NOTEVOLMENTE il livello di motlissimi giocatori (cito a caso Benvenuti, Sgarbi, Mc Lean, Semenzato, Barbieri, Rizzo, ma anche Bernabò, Minto, Ceccato, Filippucci, ecc. ecc.).aperturaestremo ha scritto: Treviso ha vinto 6 partite su 16 in celtica, in HC in casa ne ha vinta 1 e un'altra l'ha pareggiata, ma quale beneficio sta portando tutto cio' al movimento?
Probabilmente questo non basta a livello di Nazionali, perchè è al momento impossibile competere con movimenti enormemente più evoluti del nostro, ma credo sia al limite dell'offensivo negare che se c'è stato qualcosa di buono fatto nel rugby in Italia, questo è stato fatto da Treviso. Fino a 2 anni fa, tolti i soliti "senatori", c'era il vuoto, mentre adesso c'è una linea di 3/4 che credo abbia un'età media di 23 anni, 3-4 terze linee di valore, dei piloni che sopperiscono senza quasi avere problemi all'assenza di Castro e al declino di Totò. Ti sembra poco?
Il problema è che, purtroppo, di Treviso in Italia ce n'è solo una, intesa come società che lavora con standard europei. Speriamo che almeno gli Aironi crescano da questo punto di vista, ma il gap con le altre nazioni verrà colmato solo quando tutto il movimento si muoverà in quella direzione.