enrico land ha scritto:
Hai ragione, era Evans.
Comunque non so, mi sembra assurdo che Botica non si fosse accorto che il tempo era scaduto. Secondo me ha visto (vedendo male) uno spiraglio e si è detto "o la va o la spacca". Sarebbe stato più saggio tenerla e giocare per avanzare palla in mano, era difficile arrivare a segnare ma l'avanzamento c'era tutto e almeno avrebbero potuto dire di averci provato. Come disse Parisse dopo il drop di Parigi, "se l'avessi segnato ora sarei un eroe, e invece..."
Puo' essere, anche se non c'era nessuno dei Quins da quel lato e chiedere uno scatto da centometrista puro ad un'ala all'80esimo mi sembra assurdo. Quanto alla frase di Parisse, non la conoscevo, ma mi conferma che ha preso la decisione sbagliata: io adoro il rugby proprio perche' non ci sono eroi, perche' non importa chi materialmente porta la palla in meta, si vince e si perde in XV (o in XXII, se preferisci, coi cambi), l'inno lo ascoltano i 23 giocatori e non solo i 15 che scendono in campo. In questo simile alla pallanuoto, dove portiere e centroboa hanno ruoli speciali si', ma non c'e' il concetto di eroe. "Beato lo sport che non ha bisogno di eroi", parafrasando qualcuno.