Re: 2012 Rugby Championship
Inviato: 6 set 2012, 4:23
Pumas:
1-Rodrigo Roncero (51 partidos – 25 puntos)
2-Eusebio Guiñazú (20 partidos – 5 puntos)
3-Juan Figallo (11 partidos – 5 puntos)
4-Manuel Carizza (25 partidos – 5 puntos)
5-Patricio Albacete (48 partidos – 5 puntos)
6-Julio Farías Cabello (12 partidos – 5 puntos)
7-Juan Manuel Leguizamón (39 partidos – 35 puntos)
8-Juan Martín Fernández Lobbe (capitán) (45 partidos – 20 puntos)
9-Nicolás Vergallo (26 partidos)
10-Juan Martín Hernández (33 partidos – 89 puntos)
11-Horacio Agulla (36 partidos – 20 puntos)
12-Santiago Fernández (20 partidos – 13 puntos)
13-Marcelo Bosch (12 partidos – 11 puntos)
14-Gonzalo Camacho (13 partidos – 20 puntos)
15-Martín Rodríguez (17 partidos – 72 puntos)
All Blacks:
1. Tony Woodcock (87)
2. Keven Mealamu (95)
3. Owen Franks (36)
4. Luke Romano (3)
5. Brodie Retallick (5)
6. Victor Vito (14)
7. Richie McCaw - captain (108)
8. Kieran Read (40)
9. Aaron Smith (5)
10. Aaron Cruden (12)
11. Julian Savea (2)
12. Ma'a Nonu (68)
13. Conrad Smith (58)
14. Cory Jane (33)
15. Israel Dagg (17)
Reserves:
16. Andrew Hore (67)
17. Charlie Faumuina *
18. Samuel Whitelock (30)
19. Liam Messam (12)
20. Piri Weepu (61)
21. Beauden Barrett (1)
22. Ben Smith (6)
Inizialmente era stato annunciato Carter titolare e Cruden in panchina, ma poche ore dopo hanno comunicato che Carter starà fuori con una lieve distorsione alla caviglia, quindi Cruden sarà titolare ed è stato richiamato Barrett come riserva.
Effettivamente durante la settimana sembrava che Cruden sarebbe stato comunque in campo dall'inizio, peccato che ci sia voluto l'infortunio di Danny perchè accadesse. Mi girano i maroni perchè per qualche motivo non riesco mai a veder giocare Carter dal vivo con la nazionale, ma d'altra parte sono anche contento di vedere Aaron che indubbiamente merita come minimo una partita da titolare, nonchè il piccolo prodigio degli Hurricanes che spero faccia una mezz'oretta in campo... dipenderà dal risultato ma il mondo deve assolutamente vedere quanto è forte. Peccato solo per Taranaki che in ITM si trova a difendere lo shield senza la sua stella, ma non si può mica far contenti tutti.
Come sempre, tutte le aperture della Nuova Zelanda sembrano un po' troppo fragili. Quanto meno, se questa spiacevole circostanza si traduce in una rotazione continua di tutti e tre, giocano tutti e nessuno cambia continente. In ogni caso, Cruden e Barrett hanno un gioco di corsa buono almeno come quello di Carter che potrebbe mettere in difficoltà il centrocampo argentino, sempre un pochino leggero. Occhio ad Aaron in coppia con Aaron, se la intendono alla grande.
Il resto era in parte prevedibile, a partire dal rientro di Conrad Smith che torna a formare la classica coppia con Nonu, il ritorno di Woodcock che completa la miglior prima linea a disposizione (con Faumuina all'esordio dalla panca), la 11 che va a Savea. Le (mezze) sorprese sono l'inedita coppia in seconda linea Romano-Retallick, per un astronomico totale di 8 caps, e Vito a blindside al posto di Messam.
A Romano viene data un'ulteriore possibilità dopo un secondo match non particolarmente entusiasmante contro l'Australia, sicuramente con un ruolo tattico questa volta più idoneo alle sue caratteristiche. Retallick era scontato ma tutti lo aspettavano insieme a Whitelock, evidentemente Hansen vuol vedere come funzionano insieme i due. Finora la touche kiwi non ha avuto problemi, anche grazie a uno studio sicuramente molto pignolo di quella dei rivali australiani, vediamo come se la cavano i due contro degli specialisti come Albacete e Carizza.
L'inclusione di Vito probabilmente serve anche ad avere un ulteriore bersaglio per i lanci di Mealamu, anche Messam faceva la sua parte ma Vito negli Hurricanes è spesso il primo ricevitore.
Comunque l'hanno messo titolare anche per far rifiatare un po' Messam, e non sottovaluterei nelle convocazioni l'importanza di giocare a Wellington visto che improvvisamente il numero dei giocatori di casa è quadruplicato (C. Smith-Jane-Savea-Vito-Barrett più, volendo, Cruden-Nonu-Hore-Weepu).
Spiace non vedere ancora nel XV di partenza Ben Smith, che, nonostante dalla panchina sia stato devastante, per giocare dal primo minuto deve aspettare che a Dagg venga un raffreddore.
I pumas recuperano Hernandez, Savea è una bestia ma ha di fronte Camacho e se sarà bersagliato di calci tattici deve provare di essere solido sotto le palle alte, che sono state la sua debolezza per la prima metà della stagione.
Bella la sfida fra quelli che sono attualmente i migliori numeri 8 del torneo.
La backline degli All Blacks torna pericolosamente simile a quella del mondiale, con un mediano di mischia migliore e un'ala sinistra naturale (anche se Kahui in questa squadra farebbe sempre la sua porca figura).
Incredibile la profondità che c'è al momento in Nuova Zelanda, sei cambi in formazione rispetto alla partita precedente e tutti sembrano perfettamente allo stesso livello.
1-Rodrigo Roncero (51 partidos – 25 puntos)
2-Eusebio Guiñazú (20 partidos – 5 puntos)
3-Juan Figallo (11 partidos – 5 puntos)
4-Manuel Carizza (25 partidos – 5 puntos)
5-Patricio Albacete (48 partidos – 5 puntos)
6-Julio Farías Cabello (12 partidos – 5 puntos)
7-Juan Manuel Leguizamón (39 partidos – 35 puntos)
8-Juan Martín Fernández Lobbe (capitán) (45 partidos – 20 puntos)
9-Nicolás Vergallo (26 partidos)
10-Juan Martín Hernández (33 partidos – 89 puntos)
11-Horacio Agulla (36 partidos – 20 puntos)
12-Santiago Fernández (20 partidos – 13 puntos)
13-Marcelo Bosch (12 partidos – 11 puntos)
14-Gonzalo Camacho (13 partidos – 20 puntos)
15-Martín Rodríguez (17 partidos – 72 puntos)
All Blacks:
1. Tony Woodcock (87)
2. Keven Mealamu (95)
3. Owen Franks (36)
4. Luke Romano (3)
5. Brodie Retallick (5)
6. Victor Vito (14)
7. Richie McCaw - captain (108)
8. Kieran Read (40)
9. Aaron Smith (5)
10. Aaron Cruden (12)
11. Julian Savea (2)
12. Ma'a Nonu (68)
13. Conrad Smith (58)
14. Cory Jane (33)
15. Israel Dagg (17)
Reserves:
16. Andrew Hore (67)
17. Charlie Faumuina *
18. Samuel Whitelock (30)
19. Liam Messam (12)
20. Piri Weepu (61)
21. Beauden Barrett (1)
22. Ben Smith (6)
Inizialmente era stato annunciato Carter titolare e Cruden in panchina, ma poche ore dopo hanno comunicato che Carter starà fuori con una lieve distorsione alla caviglia, quindi Cruden sarà titolare ed è stato richiamato Barrett come riserva.
Effettivamente durante la settimana sembrava che Cruden sarebbe stato comunque in campo dall'inizio, peccato che ci sia voluto l'infortunio di Danny perchè accadesse. Mi girano i maroni perchè per qualche motivo non riesco mai a veder giocare Carter dal vivo con la nazionale, ma d'altra parte sono anche contento di vedere Aaron che indubbiamente merita come minimo una partita da titolare, nonchè il piccolo prodigio degli Hurricanes che spero faccia una mezz'oretta in campo... dipenderà dal risultato ma il mondo deve assolutamente vedere quanto è forte. Peccato solo per Taranaki che in ITM si trova a difendere lo shield senza la sua stella, ma non si può mica far contenti tutti.
Come sempre, tutte le aperture della Nuova Zelanda sembrano un po' troppo fragili. Quanto meno, se questa spiacevole circostanza si traduce in una rotazione continua di tutti e tre, giocano tutti e nessuno cambia continente. In ogni caso, Cruden e Barrett hanno un gioco di corsa buono almeno come quello di Carter che potrebbe mettere in difficoltà il centrocampo argentino, sempre un pochino leggero. Occhio ad Aaron in coppia con Aaron, se la intendono alla grande.
Il resto era in parte prevedibile, a partire dal rientro di Conrad Smith che torna a formare la classica coppia con Nonu, il ritorno di Woodcock che completa la miglior prima linea a disposizione (con Faumuina all'esordio dalla panca), la 11 che va a Savea. Le (mezze) sorprese sono l'inedita coppia in seconda linea Romano-Retallick, per un astronomico totale di 8 caps, e Vito a blindside al posto di Messam.
A Romano viene data un'ulteriore possibilità dopo un secondo match non particolarmente entusiasmante contro l'Australia, sicuramente con un ruolo tattico questa volta più idoneo alle sue caratteristiche. Retallick era scontato ma tutti lo aspettavano insieme a Whitelock, evidentemente Hansen vuol vedere come funzionano insieme i due. Finora la touche kiwi non ha avuto problemi, anche grazie a uno studio sicuramente molto pignolo di quella dei rivali australiani, vediamo come se la cavano i due contro degli specialisti come Albacete e Carizza.
L'inclusione di Vito probabilmente serve anche ad avere un ulteriore bersaglio per i lanci di Mealamu, anche Messam faceva la sua parte ma Vito negli Hurricanes è spesso il primo ricevitore.
Comunque l'hanno messo titolare anche per far rifiatare un po' Messam, e non sottovaluterei nelle convocazioni l'importanza di giocare a Wellington visto che improvvisamente il numero dei giocatori di casa è quadruplicato (C. Smith-Jane-Savea-Vito-Barrett più, volendo, Cruden-Nonu-Hore-Weepu).
Spiace non vedere ancora nel XV di partenza Ben Smith, che, nonostante dalla panchina sia stato devastante, per giocare dal primo minuto deve aspettare che a Dagg venga un raffreddore.
I pumas recuperano Hernandez, Savea è una bestia ma ha di fronte Camacho e se sarà bersagliato di calci tattici deve provare di essere solido sotto le palle alte, che sono state la sua debolezza per la prima metà della stagione.
Bella la sfida fra quelli che sono attualmente i migliori numeri 8 del torneo.
La backline degli All Blacks torna pericolosamente simile a quella del mondiale, con un mediano di mischia migliore e un'ala sinistra naturale (anche se Kahui in questa squadra farebbe sempre la sua porca figura).
Incredibile la profondità che c'è al momento in Nuova Zelanda, sei cambi in formazione rispetto alla partita precedente e tutti sembrano perfettamente allo stesso livello.

