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JosephK. ha scritto:

jpr williams ha scritto:

JosephK. ha scritto:Poarcci.... Non trovo foto migliore ma si può capire lo stato d'animo, guardate i voti, hanno dato 0 a ogni giocatore...

Hai letto la firma alla fine dell'articolo?
Geert Laportius!

Il Nostro tornerà alla carica primo o poi. Ora profilo basso fino alla prossima mazzata. Ma la sua rivincita, c'anco tardi a venir, verrà.

Lo ha detto anche COS, ci saranno alti e bassi.
Secondo me lo ha detto per tranquillizzare il Nostro, che rischiava di andare in depressione

giuseppone64 ha scritto:intanto sul fatto quotidiano uno che la partita l'ha vista con la nostra stessa attenzione e passione da la prima meta italiana a fuser...

E' caratteristico di quel quotidiano: giornalisti che vanno dritti per la loro strada e non parlano con nessuno, perché i loro colleghi sono tutti corrotti.

Ho dormito un po', mi sono riposato, mi sono svegliato in una Londra umida ed appiccicaticcia.

Ora parliamo un po' della partita.

1) Ho sempre sostenuto che una larga parte del problema era psicologico, prima ancora che fisico e atletico. E' del tutto evidente che COS ha finalmente trovato il modo di aggiustare la testa dei ragazzi. Questo e' l'aspetto piu importante. Parisse a fine partita ha detto che tante volte abbiamo fatto partite simili ma poi abbiamo perso per via della testa fuori posto. Adesso cominciamo a vincerne qualcuna.
2) La qualita del gioco ovviamente migliora ma di problemi ne abbiamo, facciamo comunque errori e non siamo a nostro agio nel gioco rotto. Questo e' sempre piu importante nel rugby moderno perche' sono le situazioni che portano alla segnatura.
3) La velocita' di esecuzione e' ancora un pelo sotto allo standard internazionale dei migliori, almeno in media.
4) Ho anche notato che facciamo un sacco di fatica a placcare l'uomo in velocita'. E' successo piu di una volta che i 3/4 bokke in velocita' passassero via accanto ai nostri senza rallentare nemmeno. Stessa scena con gli ABs.
5) Mi piacerebbe capire se COS mette davvero i giocatori fuori ruolo o semplicemente considera che i backs debbano essere universali o quasi e cerca di farli lavorare in quella direzione anche nelle franchige.
6) Piccoli piloni crescono; sono rimasto impressionato dalla nostra prima linea; poca esperienza ma testa sulle spalle.
7) Facciamo lo stesso trattamento alle franchigie, che diamine! C'e' ancora piu di mezza stagione di Pro 12 e qualche soddisafazione possiamo togliercela!
8) Sono convinto che con Tonga sara' difficile perche' il rischio di perdere concentrazione e' reale. Credo che vinceremo, ma che non faremo una partita brillante.
Come ho detto in settimana, la chiave e' la costanza di prestazione e il continuo miglioramento, anche se lento; Tonga e' la partita ideale per verificare se rimaniamo sulla buona strada.

doublegauss ha scritto: Bel pezzo, Garry, complimenti. Però (scusa se mi permetto) il paragone con Grenoble va qualificato.
Quella fu una tappa importante di un processo tutto in ascesa; probabilmente, la più significativa, ma comunque il coronamento di un lavoro iniziato da parecchio tempo prima. E comunque, venne contro una squadra che, versosimilmente, aveva un po' la testa da un'altra parte, avendo appena fatto il Grand Slam, se ricordo bene.
Questa, invece, è forse più importante, perché viene dopo un periodo di dubbi e di incertezze e di pochi stentati progressi e molti dolorosi regressi. Il tempo dei gufi, direbbe qualcuno. E, soprattutto, viene contro una squadra che, per i motivi che ben sappiamo, DOVEVA non solo vincere, ma convincere. E che infatti ha iniziato cercando di farci più mete possibile (significativa la molto contenuta esultanza dopo la meta di Habana; come a dire "sì vabbè, ma adesso facciamo le altre cinque"), e poi piano piano ha cominciato a calciare le punizioni verso i pali anziché in touche e a fare quelle cappelle che solitamente facciamo noi quando ci viene il cagotto. E noi li abbiamo battuti fair and square. Con un sacco di ragazzini in campo e un team di tecnici tutto nuovo.

Hai perfettamente ragione dal punto di vista della contestualizzazione degli eventi e hai perfettamente fotografato le circostanze in cui i due eventi vanno inquadrati.
Ieri ho spento la tv subito dopo il fischio finale, posato il block degli appunti e aperto il laptop: da lì è stato una sorta di stream of consciousness (come potrebbe testimoniare l'amico JK che mi ha chiamato proprio mentre scrivevo). Ero in una sorta di trance, un misto di ebbrezza e commozione ed ho lasciato spazio all'emozione più che al ragionamento (che in quel momento non avevo). Quindi il paragone fra i due eventi va inteso più nel senso dello storico impatto emotivo, dell'obiettivo sempre sognato e mai avvicinato. Da questo punto di vista secondo me una somiglianza c'è.

Ma poichè ci sono dei geni (indovinate dove scrivono) che ad ogni sconfitta chiedono le dimissioni di Gavazzi, pensate che sarebbe coerente da parte loro proporre adesso la costruzione di un monumento equestre a lui dedicato?

jpr williams ha scritto:Ma poichè ci sono dei geni (indovinate dove scrivono) che ad ogni sconfitta chiedono le dimissioni di Gavazzi, pensate che sarebbe coerente da parte loro proporre adesso la costruzione di un monumento equestre a lui dedicato?

GRAZIE PRESIDENTE

Leinsterugby ha scritto:

jpr williams ha scritto:Ma poichè ci sono dei geni (indovinate dove scrivono) che ad ogni sconfitta chiedono le dimissioni di Gavazzi, pensate che sarebbe coerente da parte loro proporre adesso la costruzione di un monumento equestre a lui dedicato?

GRAZIE PRESIDENTE

Le emozioni di Sami Panico a fine match.
Non potete immaginare come sono contento per questo ragazzo che ha dovuto fare una strada tanto impervia e tortuosa per arrivare a...questo.

Nel post partita di Italia Sud Africa abbiamo incrociato Sami Panico che ha espresso tutta la sua felicità dopo la storica vittoria contro gli Springboks.

“Il primo sentimento è stato una grande emozione per aver giocato contro dei grandi giocatori che ho sempre visto in televisione, oggi ci ho giocato contro. Posso dire che in settimana ci siamo allenati bene e abbiamo preparato altrettanto bene questo match, eravamo consapevoli che questa vittoria fosse alla portata.

Dobbiamo ringraziare molto Conor O’Shea che ha saputo portare tranquillità e serenità all’interno dello spogliatoio e ha dato grande fiducia a ragazzi giovani come me.

A livello personale posso dire di esser cresciuto molti negli ultimi due anni sino a coronare il mio sogno di vestire la maglia della nazionale. L’unico rammarico è che ora dovrò stare molto attento con il mio dolce preferito, il tiramisù!

Non mi piace dare voti alla mia prestazione, in ogni caso penso sia positiva, anche se preferisco rimanere con i piedi per terra e già da ora sono molto concentrato per il prossimo impegno con Tonga”.

si dico, fai l'articolo senza vedere la partita almeno leggi il comunicato della federazione...

Panico bravissimo nel gioco aperto, era in tantissime ruck e ha sfiorato diversi turnover. Mi è sembrato molto mobile, ma magari è un'impressione, sarebbe interessante avere le statistiche.

Ragazzi, secondo me è davvero interessante notare come siamo arrivati a fine partita non con l'acqua alla gola fisicamente parlando, ma con benzina in serbatoio tanto da schiacciarli nei loro 22 con convinzione.
Queste sono le fondamenta, insieme all'attitudine e alla lotta in ruck. Speriamo questa atmosfera non svanisca quando arriveranno le prossime difficoltà. Perché con Brunel la parabola fu molto simile, a livello emotivo.

Mi sa che nell'euforia non ci abbiamo fatto troppo caso, ma che dire del buon Gega che si è sciroppato 80' belli e buoni senza soffrire dal punto di vista atletico!
Questa si che è fitness!

E io voglio invece fare i miei complimenti a Carletto Canna che, sebbene debba mangiare parecchie pagnotte ancora per quanto riguarda il gioco tattico al piede, ci ha fatto rimanere attaccati al punteggio con la trasformazione delle mete per nulla facile.

Di solito questi punti noi li lasciavamo per strada, e regolarmente ci portavamo a casa la nostra onorevole sconfitta. Cosa che sarebbe successa anche ieri.

Niente monumenti equestri a Fernet (anche se sarebbe divertente)
Bravi ma calma e gesso quanto vale questa vittoria lo si capirà già dalla partita contro Tonga e, secondo me, qualcosa di solido lo si potrà dire dopo il 6N (non dimentichiamo che il primo anno di Brunel, per esempio, è stato ottimo ..poi lo abbiamo allontanato a palate di merda ma era e resta un buon coach). Giusto gioire per la storica vittoria e per l'ottima prestazione che tali restano anche se oggettivamente SAF così giù di palla non si vedeva da anni. L'ho vista dalla TV per cui vedendo il campo nella sua interezza certe impressioni possono anche essere sbagliate ma resta il fatto che nel primo tempo nonostante un ottima prestazione il SAF ci ha graziato almeno un paio di volte ad essere buoni.
My2cents sulla partita: ottima, anche se migliorabile, la qualità della difesa ad eccezione delle fasi rotte dove veramente c'è molto lavoro da fare. Se questi miglioramenti sono il frutto del lavoro con Venter di due settimane mi viene automatico da pensare che nei club ci sono dei problemi dal punto di vista dello staff. In tal caso se Venter entra fisso nello staff nazionale sarebbe bene farlo girare come una trottola da Treviso a Parma
Riguardando la partita non mi ero reso conto del grande ed oscuro lavoro di Minto se ritornasse quello pre infortunio sarebbe tanta roba. Sono uno di quelli che era molto scettico della riconversione di Padovani ad estremo ma ieri veramente mi ha sorpreso soprattutto in difesa ha salvato la situazione in maniera decisiva almeno due volte e quando è stato chiamato a cercare i pali ha tirato una bella pedata. Mclean ha difeso e non poco e andato veramente a prendere tante botte e mi è sembrato anche rigenerato fisicamente. Canna boh a me sembra un pò involuto anche se ha fatto il suo. Bronzini piacevolissima sorpresa se tiene questo livello è giusto che giochi lui ma voglio sottolineare che il suo lavoro è stato molto aiutato dalla qualità della pulizia dei raggruppamenti. Benvenuti ha difeso e proso anche iniziativa speriamo pian piano ritorni ad essere quello che prometteva di diventare qualche anno fa. Vabbè Favaro cult. Oltre ad un organizzazione razionale era tanto tempo che non si vedeva questa voglia di combattere. Ecco credo che forse la cosa che più può far bene sperare è proprio questo aspetto. Bravi i piloni giovani non era facile esordire in una partita del genere ... li ho trovati molto "centrati" e questo è un ottimo segnale.
Aspetto con curiosità la prossima con Tonga (dove vedremo anche la capacità di COS di guidare psicologicamente la squadra a questo appuntamento) se l'atteggiamento è quello di ieri sino ottimista ... per il resto calma e gesso e non esagerare con i voli pindarici anche di fronte ad un evento storico

Baci

Hap ha scritto:Panico bravissimo nel gioco aperto, era in tantissime ruck e ha sfiorato diversi turnover. Mi è sembrato molto mobile, ma magari è un'impressione, sarebbe interessante avere le statistiche.

Ragazzi, secondo me è davvero interessante notare come siamo arrivati a fine partita non con l'acqua alla gola fisicamente parlando, ma con benzina in serbatoio tanto da schiacciarli nei loro 22 con convinzione.
Queste sono le fondamenta, insieme all'attitudine e alla lotta in ruck. Speriamo questa atmosfera non svanisca quando arriveranno le prossime difficoltà. Perché con Brunel la parabola fu molto simile, a livello emotivo.

Tutto vero, ma il Sudafrica non è proprio la squadra più "ariosa" del mondo, non ti porta in giro per il campo a destra e a sinistra a placcare e metterci il fisico.
Ti toglie proprio la prima parte e non è poco!

Quello che è bello dell'Italia di ieri è che non si è lasciata andare: ha sempre capito che la partita era testa a testa, davanti o a inseguire, l'impresa era a portata di mano.
Ci stai con la testa e, se gli avversari non ci stanno, gliela fai pagare.
Ogni cosa a suo posto, ogni compitino semplice, niente piloni che droppano, niente brumbies move tra trequarti, solo 1+1+1+1+1... fatto tante volte e sempre nel migliore dei modi: quello semplice.

Chiamalo cinismo, killer instinct, finishing, o stocazzo, ma è qualcosa che ci è mancato tante volte, anche con avversari superiori ma palesemente in difficoltà... eppure tornavamo a casa con un pugno di mosche.

Le mosche oggi le mangia, meritatamente, una squadra brutta e triste, che non gioca più a rugby da 6-7 anni, ma che anche solo un paio d'anni fa anche in queste condizioni ci avrebbe dato 15-20 punti di scarto.


Ieri c'era un'Italia non bellissima, ma con quella stupenda voglia di vincere che forse, per anni infarciti di "vecchie glorie" già arrivate, non si vedeva.

Vero mad, però a proposito dei Bokke vorrei ricordare che pur derelitti ed in crisi, cosa di cui nessuno dubita, nel recente Championship se la sono giocata sostanzialmente alla pari con Argentina e Australia (bilancio di 1-1 con entrambe), senza contare che nei TM di Giugno, pur faticando di maledetto, hanno vinto la serie contro l'Eire (il cui valore si è visto contro gli AB's).
Insomma sono in un momentaccio dei peggiori, ma non è che abbiamo giocato contro dei relitti.