AAA CERCASI CALCIATORE

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Elessar77
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Messaggio da Elessar77 »

Io proverei Peens estremo e Scanavacca mediano. Peens non è un fenomeno, ma rispetto a Pez può giocare estremo e placca.
Maffa
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Messaggio da Maffa »

Seh, come i carabinieri, che uno sa leggere e l'altro sa scrivere.

non va bene. ad ognuno il suo ruolo.
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LISA1968
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Messaggio da LISA1968 »

Per favore lasciate i calciatori di calcio li dove stanno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :roll:
NeuroM
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Messaggio da NeuroM »

Ragazzi, è inutile starla a rigirare. Ogni soluzione ha i suoi pro e i suoi contro.

La migliore al momento sembra scanavacca 10 e de marigny 15. (e col dire la migliore al momento, ho già detto tutto su come stiamo messi).
PUNTO.

Piuttosto, se il calcio è "difficile" ( e ricorderei a tutti di fare un piccolo confronto con i piazzatori che hanno le altre squadre di 6 nazioni; quello che noi diciamo difficile o angolato, loro lo mettono dentro molto spesso),
dicevo, se il calcio è difficile, sarebbe piuttosto il caso di metterla in touche. Inutile stare a dare testate al muro. Non riesci a metterli dentro? Gioca la touche e speriamo (speriamo eh) di fare meta, o di prenderci una punizione più centrale. (magari una punizione centrale a 20 metri la riusciamo a mettere anche noi).

Paradossale sarebbe se da squadra che fa punti solo con piazzati su punizione, passassimo a squadra che li fa solo di meta. Eppure, dall'inizio del 6N, se non sbaglio, abbiamo 1 piazzato segnato da pez, 1 sbagliato da de marigny, e 3 sbagliati da scanavacca (e una conversione in mezzo ai pali che non conta). Non mi sembra unabuona media, per dirla con un eufemismo.
L3gs
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Messaggio da L3gs »

Per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa, allego qui sotto l'intervista apparesa oggi sul gazzettino di Rovigo:

RUGBY SEI NAZIONI Andrea Scanavacca racconta la "sua" Inghilterra-Italia
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«La meta a Twickenham l'emozione della vita»
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Dalla paura per la ferita al labbro, alla standing ovation del pubblico
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L'uomo del match di Inghilterra-Italia sabato a Twickenham è stato Alessandro Troncon, ma protagonista indiscusso è stato Andrea Scanavacca, il mediano d'apertura rodigino che ha firmato e poi trasformato la splendida meta che ha fatto scattare gli 82mila spettatori in una standing-ovation interminabile.

Andrea, facciamo un passo indietro, racconta come hai vissuto la settimana dopo l'infortunio che ti ha costretto ad abbandonare Italia-Francia dopo una manciata di minuti. «Sono stati giorni difficili e intensi come pochi sul piano mentale ed emotivo. La rabbia per l'infortunio al costato, la tensione sulle possibilità di recupero, l'incertezza sul tornare titolare a Londra. Già lunedì, grazie ai fisioterapisti Jarno Celeghin e Sante Lugarini (altri due rodigini, ndr) che hanno fatto i miracoli, stavo benino. Martedì Berbizier mi aveva rincuorato "Stai tranquillo, puoi recuperare, mercoledì c'è un test e poi vediamo". Insieme al preparatore atletico Valentini ho iniziato a correre e a provare i placcaggi avvertendo dolori sopportabili. Il test è andato bene e mercoledì pomeriggio, quando hanno dato la formazione, ho ricevuto una scarica d'adrenalina eccezionale. Mi ha ritirato fuori tutta la carica che avevo dentro. Per la prima volta, in azzurro, ho sentito la piena fiducia dell'allenatore».

Giovedì siete arrivati a Londra. «Incredibile. Già all'aeroporto c'erano giornalisti inglesi, idem all'hotel. Venerdì siamo andati a Twickenham per la rifinitura. Fantastico, sin dallo spogliatoio. Lo stadio ti toglie il fiato. Un'emozione incredibile, lo si vede negli occhi anche di chi ha decine di caps. Avverti che sarà un'occasione irripetibile, contro i campioni del mondo davanti a oltre 80mila spettatori. La tensione inizia a salire».

Scanavacca-Troncon, due 33enni, ma tu alle decima presenza e lui alla 92esima, che cos'hai pensato? «Dove ero stato nelle altre 80 partite? Tra l'altro, ci siamo ricordati che al primo raduno azzurro, nel 1987 a Rho, 14enni in Under 15, eravamo in camera insieme, idem nel fine settimana a Londra dopo vent'anni. Ci abbiamo scherzato su a lungo».

Una bella scelta tra Griffen e Troncon.«È difficile per me. Con Troncon sono amico da una vita, insieme a Griffen gioco a Calvisano. Indubbiamente Troncon ha più esperienza e un carisma incredibile che carica e infonde sicurezza. Comunque io penso a me stesso, l'importante è che la maglia numero 10 sia mia».

E in campo? «Insieme a Bortolami, Troncon ha ribadito alla squadra che noi due avremmo dato gli input, avremmo deciso e assunto le responsabilità. Il tutto in base alle consegne di Berbizier che con lo staff hanno preparato una strategia perfetta, puntando a tenere gli inglesi nella loro metà campo e mettendo pressione. Altrimenti, se li lasci giocare sono potenti e micidiali».

Che cosa sarebbe servito per batterli?«A freddo direi che bisognava provare ad attaccarli di più. Ma non dimentichiamo che loro sono abituati a dieci e più fasi di gioco e poi a concretizzare. Noi no. Comunque la strategia preparata è stata valida. Siamo riusciti ad affrontarli con attitudine al sacrificio, aggressività e determinazione. Ci siamo scontrati a testa alta nel rugby. La conferma sono stati gli applausi finali del pubblico e una statistica impressionante: è riuscito il 92% dei nostri placcaggi, un record per l'Italia».

E la ferita al labbro? «Al 12' come con la Francia. Una tacchettata in una ruck dopo un placcaggio. Con la lingua ho sentito il labbro aperto e il sangue che sgorgava. Mi sono detto "Nooooo Andrea!". Il medico mi ha subito sollevato e detto di non preoccuparmi, "Basterà poco". Siamo corsi negli spogliatoi e in infermeria, grande quanto il Pronto soccorso a Rovigo, c'erano pronti tre specialisti inglesi. Anestesia e tre punti, mentre il nostro medico scandiva il tempo per rimanere dentro i 10' concessi dal regolamento. Quando sono tornato a bordo campo ho sentito che avevo pagato subito il mio ennesimo conto con la sfortuna».

2/3 nei calci, che cosa dici? Tra l'altro nel 2001 nello stesso stadio avevi firmato un eccellente 5/5. «Non sono preoccupato, mi sento bene e calcio bene. Non so il motivo degli errori. A volte capita anche a tennisti e golfisti. Magari ne avessi avuto uno più agevole, centrale e meno lontano la musica sarebbe cambiata. Sono tranquillo e sto bene. Questo momento passerà, ho sempre calciato bene».

Racconta quella splendida meta ... «È stato il momento più emozionante e incredibile della mia carriera. Quando ho sentito l'applauso del pubblico, durato anche mentre trasformavo mi sono detto "Mamma mia!".».

Che cosa pensavi durante l'azione? «Non si ha il tempo di pensare. Solo quando ho raccolto il pallone dopo il placcaggio a Sole e Mirko Bergamasco alle spalle mi ha urlato "Vai Pepe!", mi sono girato di 180°, ho visto i pali e nessuno davanti, ho dato il massimo pensando che dopo tante traversie stavo segnando una meta a Twickenham. Quindi sono stato sommerso dai compagni, una grande testimonianza d'affetto».

Da ricordare il tuo abbraccio con Troncon a fine partita. «Emozionante con lui che mi diceva "Bea vecio, mi e ti non morimo mai!"».

Di fronte avevi niente meno che sua maestà Johnny Wilkinson. «In campo mi sembrava un pizzico preoccupato. L'abbiamo messo sotto pressione e nei calci di liberazione non è stato efficace come al solito. Affrontarlo è stimolante, ti carica tantissimo. Una sfida nella sfida. In un raggruppamento mi è finito con un gomito sulla gola e subito ha detto "Sorry". A fine partita ci siamo abbracciati e nel suo spogliatoio ci siamo scambiati le maglie. Gli ho detto se gli andava bene la mia sporca di sangue. "No problem!" ha risposto prendendola».

Ora che cosa fai? «Grazie anche alla disponibilità del Calvisano resto a Rovigo tutta la settimana. Un paio di giorni di riposo, poi allenamento la mattina in palestra e al pomeriggio sul campo di Frassinelle a correre e calciare. Mi piacerebbe farlo al Battaglini, ma non penso sia giusto. Comunque in questi giorni ho sentito tantissimi miei ex compagni tra telefonate ed sms. Li ringrazio tutti. Se sabato ero a Londra lo devo anche a tutti i ragazzi con cui ho giocato in rossoblù. Domenica ci raduniamo nuovamente a Roma».

Quindi la Scozia.«È alla nostra portata, l'importante è ripetere l'intensità della prestazione sfoderata con l'Inghilterra, magari avere un pizzico di fortuna e, come ha detto Bortolami al banchetto, non avere un arbitro troppo severo con noi».
Giorgio8
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Re: Peens dov'è? Notizie sugli infortunati

Messaggio da Giorgio8 »

Tanu ha scritto:anche se non capisco perchè tutti rivogliono Nitoglia che in 18 partite non ha fatto manco mezza meta.....Masi rientra con la Scozia.
Il ragazzo è veramente bravo e ha tutto ciò che gli occorre per essere un'ala di livello. Aspettiamo che ritorni e poi vedremo... 8-)
Shye
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Messaggio da Shye »

L3gs ha scritto:Per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa, allego qui sotto l'intervista apparesa oggi sul gazzettino di Rovigo:
Premesso che non capisco questo simpatico resoconto scanavacchiano cosa dovrebbe provare, vorrei capire a chi ti riferisci quando dici 'per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa'
Rugby-Tv
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Messaggio da Rugby-Tv »

Shye ha scritto:
L3gs ha scritto:Per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa, allego qui sotto l'intervista apparesa oggi sul gazzettino di Rovigo:
Premesso che non capisco questo simpatico resoconto scanavacchiano cosa dovrebbe provare, vorrei capire a chi ti riferisci quando dici 'per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa'
Non gli toccare Scanavacca altrimenti si arrabbia, e ti dice che è il miglior realizzatore della storia nazionale con il record di punti fatti. MA non ti dice che il motivo è perchè è da una vita che gioca, tra l'altro con una modesta squadra (rovigo) e per questo titolare, mentre altri sono ad esempio all'estero perchè "considerati" più forti.
franzele
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Messaggio da franzele »

scusate se mi intrometto, ma quello che mi ispira dell'intervista al buon Pepe è un gran rispetto, per il giocatore, per l'uomo e per la sua storia. L'ho visto calciare un sacco di volte e pensavo, ma come fa a buttarle tutte dentro? non credo che sia il più grande calciatore del mondo, nè la più grande apertura, ma è un giocatore che ci ha sempre messo l'anima. Come si dice, un grande uomo di rugby; e non posso non essergli riconoscente per la soddisfazione che mi ha dato sabato.
L3gs
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Messaggio da L3gs »

Rugby-Tv ha scritto: Non gli toccare Scanavacca altrimenti si arrabbia, e ti dice che è il miglior realizzatore della storia nazionale con il record di punti fatti. MA non ti dice che il motivo è perchè è da una vita che gioca, tra l'altro con una modesta squadra (rovigo) e per questo titolare, mentre altri sono ad esempio all'estero perchè "considerati" più forti.
Pepe ricevette nell'arco della sua carriera molte volte l'offerta di andare all'estero. Mi viene in mente il Leicester, o addirittura Dominguez, che gli propose il ruolo di suo delfino allo Stade Francaise.

Se Pepe fosse stato titolare a Rovigo solo perchè la squadra era modesta, non avrebbero tentato a più riprese di ingaggiarlo Petrarca, Benetton, Viadana e Calvisano, squadra nella quale attualmente milita.
L3gs
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Messaggio da L3gs »

Shye ha scritto:
L3gs ha scritto:Per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa, allego qui sotto l'intervista apparesa oggi sul gazzettino di Rovigo:
Premesso che non capisco questo simpatico resoconto scanavacchiano cosa dovrebbe provare, vorrei capire a chi ti riferisci quando dici 'per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa'
Mi riferisco a tutti quelli che pensano che i 3 calci sbagliati in 2 partite possano provare che al piede Pepe sia sempre stato scarso. Basta leggere un pò il forum per rendersi conto di quanta gente sia convinta di questa assurdità.
Ho postato tutta l'intervista perchè la trovavo interessante e anche divertente (vedi siparietto dialettale con Troncon), anche se il pezzo a cui facevo riferimento era:

«Non sono preoccupato, mi sento bene e calcio bene. Non so il motivo degli errori. A volte capita anche a tennisti e golfisti. Magari ne avessi avuto uno più agevole, centrale e meno lontano la musica sarebbe cambiata. Sono tranquillo e sto bene. Questo momento passerà, ho sempre calciato bene».
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Messaggio da Rugby-Tv »

L3gs ha scritto:
Shye ha scritto:
L3gs ha scritto:Per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa, allego qui sotto l'intervista apparesa oggi sul gazzettino di Rovigo:
Premesso che non capisco questo simpatico resoconto scanavacchiano cosa dovrebbe provare, vorrei capire a chi ti riferisci quando dici 'per chi non conosce la storia del campionato italiano e pensa che Pepe al piede sia una pippa'
Mi riferisco a tutti quelli che pensano che i 3 calci sbagliati in 2 partite possano provare che al piede Pepe sia sempre stato scarso. Basta leggere un pò il forum per rendersi conto di quanta gente sia convinta di questa assurdità.
Ho postato tutta l'intervista perchè la trovavo interessante e anche divertente (vedi siparietto dialettale con Troncon), anche se il pezzo a cui facevo riferimento era:

«Non sono preoccupato, mi sento bene e calcio bene. Non so il motivo degli errori. A volte capita anche a tennisti e golfisti. Magari ne avessi avuto uno più agevole, centrale e meno lontano la musica sarebbe cambiata. Sono tranquillo e sto bene. Questo momento passerà, ho sempre calciato bene».

si a 10 metri e in mezzo ai pali :lol:
....e ricordo che una partita contro il benetton a Treviso l'ha pure sbagliato!!!!!!!
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Messaggio da L3gs »

Rugby-Tv ha scritto: si a 10 metri e in mezzo ai pali :lol:
....e ricordo che una partita contro il benetton a Treviso l'ha pure sbagliato!!!!!!!
Anche Wakarua a Rovigo nella penultima di campionato ne ha sbagliato uno davanti ai pali. Questo cosa prova?

Quando uno è contro per partito preso... credo non ti rimangeresti quello che hai detto nemmeno se Pepe trascinasse l'Italia alla vittoria contro Scozia e Galles.
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Messaggio da Rugby-Tv »

L3gs ha scritto:
Rugby-Tv ha scritto: Non gli toccare Scanavacca altrimenti si arrabbia, e ti dice che è il miglior realizzatore della storia nazionale con il record di punti fatti. MA non ti dice che il motivo è perchè è da una vita che gioca, tra l'altro con una modesta squadra (rovigo) e per questo titolare, mentre altri sono ad esempio all'estero perchè "considerati" più forti.
Pepe ricevette nell'arco della sua carriera molte volte l'offerta di andare all'estero. Mi viene in mente il Leicester, o addirittura Dominguez, che gli propose il ruolo di suo delfino allo Stade Francaise.

Se Pepe fosse stato titolare a Rovigo solo perchè la squadra era modesta, non avrebbero tentato a più riprese di ingaggiarlo Petrarca, Benetton, Viadana e Calvisano, squadra nella quale attualmente milita.
e si ci credo che per amore del Rovigo non è andato al Leicester o allo Stade Francaise :lol: :lol: :lol:
(Le faccine sorridenti non sono di cortesia, ma di uno che sta morendo dal ridere)
L3gs
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Messaggio da L3gs »

Rugby-Tv ha scritto:
L3gs ha scritto:
Rugby-Tv ha scritto: Non gli toccare Scanavacca altrimenti si arrabbia, e ti dice che è il miglior realizzatore della storia nazionale con il record di punti fatti. MA non ti dice che il motivo è perchè è da una vita che gioca, tra l'altro con una modesta squadra (rovigo) e per questo titolare, mentre altri sono ad esempio all'estero perchè "considerati" più forti.
Pepe ricevette nell'arco della sua carriera molte volte l'offerta di andare all'estero. Mi viene in mente il Leicester, o addirittura Dominguez, che gli propose il ruolo di suo delfino allo Stade Francaise.

Se Pepe fosse stato titolare a Rovigo solo perchè la squadra era modesta, non avrebbero tentato a più riprese di ingaggiarlo Petrarca, Benetton, Viadana e Calvisano, squadra nella quale attualmente milita.
e si ci credo che per amore del Rovigo non è andato al Leicester o allo Stade Francaise :lol: :lol: :lol:
(Le faccine sorridenti non sono di cortesia, ma di uno che sta morendo dal ridere)
Che tu ci creda o no, che tu ne possa ridere o no, le opportunità che gli sono capitate e che ho citato sono vere, non invenzioni mie. Che poi sia rimasto a Rovigo per amore della maglia, per i soldi o semplicemente per il suo carattere molto cocciuto, questo non mi è dato di saperlo.
Ultima modifica di L3gs il 14 feb 2007, 10:39, modificato 1 volta in totale.
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