Quelli del rugby: se ne sentiva la mancanza?

Il Rugby attraverso foto, video, libri, riviste, siti, etc etc, professionali ed amatoriali

Moderatore: Emy77

zorrykid
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Messaggio da zorrykid »

Rugby-Tv ha scritto:
zorrykid ha scritto:Ed ora che faccio? Volevo culturarmi andando oggi in libreria a prendere l'opera omnia dello scrittore LoCiccio, praticamente un libretto solo. Adesso che piglio, Lia e i due fratelli oppure il Barone Pilone... :?:
Tra due litiganti, il terzo gode.
Prendi quello di Troncon
Compero tutti e tre i libri così mi laureo...

Ps. Di Pez e Scanna si hanno notizie? Scritto niente? Dopo la laurea vorrei fare un master.. :?
pulici
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Messaggio da pulici »

zorrykid ha scritto:
Rugby-Tv ha scritto:
zorrykid ha scritto:Ed ora che faccio? Volevo culturarmi andando oggi in libreria a prendere l'opera omnia dello scrittore LoCiccio, praticamente un libretto solo. Adesso che piglio, Lia e i due fratelli oppure il Barone Pilone... :?:
Tra due litiganti, il terzo gode.
Prendi quello di Troncon
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Ps. Di Pez e Scanna si hanno notizie? Scritto niente? Dopo la laurea vorrei fare un master.. :?
Pez e' ancora senza editore
Quello di Pepe uscira' in edizione italiana, veneta e livornese
ellis
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Messaggio da ellis »

In livornese lui lo chiameremmo Scannna vacca, con 3 "n"......
Umaga4ever
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Messaggio da Umaga4ever »

greg70 ha scritto:
Umaga4ever ha scritto:
zorrykid ha scritto:
Umaga4ever ha scritto:chi ca22o è Lia Capizzi???
al posto di perdere tempo nei forum sportivi, vai su Bol o Wikipedia ed informati sulla scrittrice Capizzi :D
Dopo lunga ed esauriente ricerca ecco il risultato:


Lia Capizzi (vero nome Amelia), giornalista professionista dal 26 febbraio 2001, è nata a Camposampiero (Padova) il 14 giugno 1972, diplomata al Liceo Classico. Tra i suoi hobby sport, sport e ancora sport... soprattutto nuoto (praticato dall’età di 6 anni, anche da agonista... «Perché – dice – è l'unica cosa al mondo che mi rilassa»). Letture (tante) e cinema (film preferito "Film Blu" di Kieslowski) rientrano nel suo bagaglio personale. Le esperienze professionali vedono gli inizi in radio private a Padova (Radio Gemini One). Nel 1995 a Milano, Radio 105-Radio Montecarlo, (radiogiornali, interviste e programmi sportivi), praticantato nella stessa redazione. Nel frattempo collabora con il quotidiano “Il Giorno”. Da settembre 2000 a maggio 2002 redazione Mediaset-Sport (servizi Tg5, StudioAperto, Tg4 e Controcampo). Da giugno 2002 a luglio 2003 redazione Radio Rai (conduzione trasmissioni "Tutto il Mondiale Minuto per Minuto" (al fianco del mito Alfredo Provenzali) e "Zona Cesarini" su RadioUno. Da agosto 2003 redazione SkySport si occupa della conduzione di tgSportime, Diretta gol, e altri sport (rugby, etc...etc..). È entrata nella storia per essere stata, il 9 gennaio 2005, la prima storica telecronista di una partita di calcio in Italia commentando Messina-Brescia. Un debutto arrivato quasi per caso, ma che l’ha portata oggi ad essere una delle titolari del gruppo di conduttori di “Diretta Gol”. E lei, quando le si parla di conduzioni scherza. «Quest’anno (2005, ndr) – ricorda – ho studiato anche il giorno del mio compleanno per commentare, preparata, Giappone-Benin del Mondiale Under 20».
Umaga... cambia firma... in questo forum il "cerca" non funziona...
lo sò greg, è una provocazione....

per zorry, io ezzere molto serie.... :lol: :lol: :lol:
http://www.villarugby.it
Keynes ha scritto:Il moltiplicatore è un'opportunità
pinghial
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Messaggio da pinghial »

un mi cuggino americano che lavora ad Hollywood mi ha mandato in anteprima la locandina di un remake di un famoso telefilm che Mel Gibson ha deciso di girare in lingua originale girato intereamente in veneto..

Immagine




:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
cindy
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Messaggio da cindy »

Ciao a tutti .
Sono nuova qui anche se leggo il forum da tempo senza aver mai scritto. Stavolta però non riesco a trattenermi . Mi scuso se questo potrà sembrare uno ‘sfogo’ e sottolineo che si tratta solo di mie personali opinioni. Rispetto quelle altrui, anche se diverse, e non intendo offendere nessuno.
In breve, se è forse un po’ ingenuo e anacronisitco continuare a pensare a un rugby ‘del passato’, portato avanti da pochi per bassissimi compensi e tanta passione, bisogna anche chiedersi qual è il modo migliore per dargli più visibilità .
Non sono d’accordo con tutti coloro che sostengono che ‘basta parlarne’ e va bene. E’ un’assurdità. Forse può andar bene una volta che sia diventato uno sport seguito ma non agli inizi ,quando comincia a raccogliere appassionati in un paese in cui non c’è tale cultura (non c'è nemmeno troppa cultura di sport praticato, veramente…).
Da questo punto di vista sono quasi a un punto di esasperazione verso i Bergamasco . Premetto che non mi hanno mai fatto impazzire, né come aspetto fisico, né come giocatori (su questo non mi addentro troppo perché sono tecnicamente incompetente, ma la penso così) . Li si vede dapperttutto Ma magari le loro apparizioni fossero ‘utili’. Mi pare che non sia proprio così, perlomeno dal lato della diffusione di questo sport. Al contrario , contribuiscono a diffondere l’idea di rugbysti = bei manzi da esposizione (vedere partecipazione in ‘quelli del calcio). Quello che mi irrita è che contuinuino a dichiarare che loro ‘lo fanno per il rugby’. A mio parere lo fanno per le loro tasche e la loro vanità. E qui precisiamo : sappiamo quanto guadagnino molti altri sportivi, non è che loro debbano essere i più stupidi…capisco anche che si vogliano divertire e approfittino delle occasioni..sacrosanto . Però chiamiamo le cose con il loro nome e non siamo ipocriti tirando in ballo motivazioni più serie. Inoltre, tanto per fare un esempio : mi risulta che Jonny Wilkinson abbia dei discreti introiti ma non mi pare di vederlo comparire sui giornalini di gossip o programmini del genere. Ovvero : per fare soldi non c’è bisogno di scadere . Va bene, Wilkinson è un caso a parte ,ma penso che valga un po’ per tutti, dipende da come ci si gestisce. Non ce l’ho nemmeno coi ‘calendari’, se ne può fare uno, anzi, per carità. Reiterare quella linea, però, no…Riguardo al libro di cui si parla qui…l’ho visto per caso già tempo fa in libreria e l’ho sfogliato per curiosità…bè, a esser buoni , chiamiamolo di ‘divulgazione’….come nel titolo di questo topic ‘se ne sentiva la mancanza’….ho notato in particolare un capitolo in cui si parla di donne ,dal quale parrebbe che tutte coloro che seguono il rugby appena vedano un giocatore ‘si stropiccino gli occhi’ davanti ai suoi muscoli (quasi testuale) e cadano successivamente ai suoi piedi. Certo, ci sarà chi fa così, come in altri ambiti, e certo, alcuni rugbysti sono davvero molto belli , però per favore….
Opinione : per diffondere la passione del rugby perché non si cerca di rivolgersi prima di tutto ai bambini ? Perché un giocatore di livello non cerca di utilizzare la popolarità raggiunta in questa direzione ? E’ da lì che parte il futuro . Poi ,una volta raggiunto un certo grado di diffusione ,allora si possono bazzicare anche programmi di intrattenimento leggero e reclamizzare mutande….lo sport praticato non viene più necessariamente identificato con il campione, non so se ho reso l’idea. Se con ciò mi dovrò annoverare tra i ‘puritani’ va bene, non per questo cambierò le mie opinioni. Sempre rispettando quelle degli altri, ripeto. :)
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Emy77
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Messaggio da Emy77 »

Immagine

si nota la differenza del tipo di copertina scelta? e dell'impostazione del titolo?
ce l'avreste visto Tronky fotografato in smoking con aria da brillantone con la Capizzi o chi per essa (Tanu, non fraintendere: non ce l'ho in partcolare con lei)?
Invece qui c'è il rugby giocato in copertina, una vita di gioco: da bambino, da ragazzo e da adulto.
anche quisicuramente si parlerà anche e ampiamente del contorno del rugby, però l'impressione già dalla copertina è completamente diversa.
e infatti mi sa che questo lo compro.
Ultima modifica di Emy77 il 26 ott 2007, 11:40, modificato 1 volta in totale.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
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Tanu
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Messaggio da Tanu »

Emy, è ovvio che parliamo di due prodotti diversi indirizzati a target diversi....
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Emy77
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Messaggio da Emy77 »

Tanu ha scritto:Emy, è ovvio che parliamo di due prodotti diversi indirizzati a target diversi....

verissimo. il punto è che il target a cui pare essere indirizzato quello dei berga è meglio perderlo che trovarlo mi sa.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
pulici
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Messaggio da pulici »

cindy ha scritto:Ciao a tutti .
Sono nuova qui anche se leggo il forum da tempo senza aver mai scritto.
benvenuta! :D
...Inoltre, tanto per fare un esempio : mi risulta che Jonny Wilkinson abbia dei discreti introiti ma non mi pare di vederlo comparire sui giornalini di gossip o programmini del genere. Ovvero : per fare soldi non c’è bisogno di scadere . Va bene, Wilkinson è un caso a parte
L'altro giorno la Gazzetta riportava la notizia della sua prima sbronza e sul questo forum solo commenti positivi :wink:
...ho notato in particolare un capitolo in cui si parla di donne ,dal quale parrebbe che tutte coloro che seguono il rugby appena vedano un giocatore ‘si stropiccino gli occhi’ davanti ai suoi muscoli (quasi testuale) e cadano successivamente ai suoi piedi. Certo, ci sarà chi fa così, come in altri ambiti, e certo, alcuni rugbysti sono davvero molto belli , però per favore….

su questo sito troverai riferimenti a "colpi di calore" in vari 3d in particolare nella berga gallery :wink:

come vedi il mondo del rugby e' vario ed in evoluzione

PS stiamo facendo un bel tamtam mediatico su questo libro... ci passeranno qualche royalties? :roll:
rugbyfun
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Messaggio da rugbyfun »

Emy77 ha scritto:Immagine

si nota la differenza del tipo di copertina scelta? e dell'impostazione del titolo?
ce l'avreste visto Tronky fotografato in smoking con aria da brillantone con la Capizzi o chi per essa (Tanu, non fraintendere: non ce l'ho in partcolare con lei)?
Invece qui c'è il rugby giocato in copertina, una vita di gioco: da bambino, da ragazzo e da adulto.
anche quisicuramente si parlerà anche e ampiamente del contorno del rugby, però l'impressione già dalla copertina è completamente diversa.
e infatti mi sa che questo lo compro.
A mio giudizio gli spettatori del rugby sono (sempre più) diversi, ed è evidente che anche i prodotti lo siano. Prodotti che tra loro non necessariamente devono essere considerati incompatibili. Se ben fatti, si possono leggere con piacere sia i testi di allenamento specifico per la velocità, reattività ed esplosività nel rugby, che quelli legati alle carriere umane e sportive di grandi campioni, che quelli in grado di rappresentare altri aspetti della vita di un rugbysta di alto livello.
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Emy77
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Messaggio da Emy77 »

pulici ha scritto: su questo sito troverai riferimenti a "colpi di calore" in vari 3d in particolare nella berga gallery :wink:

verissimo e io sono una delle + ferventi sostenitrici della capacità ormonizzante del rugby e dei rugbysti sulle fanciulle, però da ormonizzata che ama il rugby anche al di là dell'ormone e conosce anche un pochetto il gioco sono la prima a dispiacermi della vuotezza (italiano?), della vacuità dell'immagine del rugby che in Italia va per la maggiore.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
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Willimoski
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Località: Provincia di Torino

Messaggio da Willimoski »

Il libro l'ho sfoglaito in libreria: Non so se sentirmi come il capiatbno Cook davanti ai Mohai dell'isola di Pasqua (intimidito di fronte a tali incredibili e misteriosi oggetti d'artre ed architettura) o coem fantozzi di fronte alla corazzata Kotiomkin (come la chiamava lui)
Advance Australian Fair !
ItalianRugbyFriends
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Iscritto il: 13 mar 2006, 0:00
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Messaggio da ItalianRugbyFriends »

In Italia si scrivono molti libri (moltissimi neanche trovano un editore che li pubblichi), ma se ne leggono pochi. Il rugby è uno sport di nicchia, eppure ha un numero di pubblicazioni discreta. Tra libri tecnici, storici, biografie... diciamo che in libreria qualcosa di consistente c'è (tenendo presente che parliamo di rugby e non di calcio). Chi ama il rugby o chi si avvicina a esso lo fa per vari motivi, molto differenti tra loro. E per questo bacino di possibili lettori gli editori cercano prodotti differenziati e differenziabili. Un appassionato comprerà magari l'autobiografia inedita di Campese, nella quale svela i segreti del suo rugby, un altro vorrà leggere di schemi e tecnica, per migliorarsi o semplicemente per capire di più quel che vede in campo, altri, ancora, si avvicinano con libri pieni di foto spettacolari. Altri, infine, vogliono il gossip. Vogliono sapere cosa fanno i famosi figaccioni del rugby fuori dal campo... tutti modi per avvicinare appassionati, o per "tenerli" vicini al rugby tra un 6 Nazioni e l'altro (visto che probabilmente a questi i campionati interesseranno poco). Io credo che ogni visibilità mediatica faccia bene, l'importante è che per ogni calendario nudo di Bergamirco esista una pubblicazione o un sito che parli di rugby giocato... offrire il più possibile per coinvolgere più tipologie di pubblico possibile...
Duccio

Rugby1823 - il mondo della palla ovale
http://rugby1823.blogosfere.it/
pulici
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Messaggio da pulici »

ma scusa il libro lo hai aperto e sfogliato o tutto e' partito solo per la cover (bruttina) con i due bergamasco, la bionda e il titolo dal richiamo televisivi calcistico? :shock:

io l'ho sfogliato in libreria un mesetto fa, lo trovato un po' scontato, frivolo e non molto interessante (e brutto graficamente) ma neanche cosi' negativo, vacuo ecc.
non l'ho comprato
sono attirato di piu' da quello di troncon, sia per l'aspetto grafico che per il personaggio appena capito il libreria cerchero' di scoprirne il contenuto :wink:
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