Serie C LOMBARDIA - Gir. Ovest 2008/2009

[DESIO]

Il Brianza è un sogno ..e i sogni finiscono all'alba .....chi non è stato in grado di far crescere una singola società ha la presunzione di crearne altre

Il brianza è un gran bel sogno e prima o poi sarà da fare sul serio se si vuole crescere.
Per il resto mi sembra di poter dire che a Monza la crescita è costante da 3/4 anni a questa parte e i risultati si toccano con mano. Che poi la prima squadra stai ancora giocando in serie C non ci piove ma del resto i miracoli non li sa fare nessuno.

OK ragazzo..nn fraintendermi...massimo rispetto...ma francamente mi sembra che " toccare con mano una" squadra quint'ultima su 12 con dietro asr mi 2 verbania asr varese 2 e melegnano che con tutto rispetto fanno una formazione competitor se si prelevano i meglio da tutte e 4 e dalle altre quasi sempre sconfitti...dai sii reale Voi siete cresciuti benissimo come giovanili 1° cosa e + importante...;2° con ottima gestione di struttura e club house nuova eccellente configurazione di un club all'avanguardia come anche organizzazione eventi anche di ..livello ...ma sul campo prima di essere competitivi verso la parte superiore della classifica devo ancora vederlo...e credo che il nuovo allenatore( che conosco) possa dare una forte iniezione di attitudine mentale alla gara ..per il resto ci vorrà + allenamento e + esperienza.... Comunque auguri ..io penso che per un progetto di crescita seria e fattiva ci vogliano.....: due anni x ..andare in èlite e due anni per tentare la B con qualche innesto di cat. superiore...altrimenti non la si sfanga....Buon rugby....davvero.

E' proprio questo il punto. Crescita costante e regolare. Anche secondo me quest'anno non si può sperare di fare miracoli. Quoto in pieno

[totorugby]

Alla fine si sono accorti anche a Monza che le giovanili sono una cosa ed i seniores un'altra.
Le giovanili seguono un progetto di sviluppo fisico culturale che va di pari passo con la scuola. I seniores lo fanno solo per divertimento.
Una volta che un ragazzo è diventato adulto ed entra nel mondo del lavoro il rugby DEVE perdere di significato come impegno importante, perchè il compito formativo è terminato.
A questo punto si pone il dilemma: continuare solo con i giovani che proseguono gli studi (università) o integrare con il professionismo?

Non ci sono alternative se si vogliono comunque perseguire obbiettivi di crescita societaria e risultati. Non puoi imporre a chi lo fa per divertimento l'obbiettivo di vincere. Al massimo puoi selezionare coloro i quali si sono autoimposti, per motivazioni personali, tale obbiettivo. Il problema è che trovare una rosa di 40 persone che rispondano a queste caratteristiche è quasi impossibile. Al massimo una ventina (rimane sempre il discorso di affezione al proprio club per cui è difficile recuperare giocatori motivati ad altre squadre) e con questi non si va molto lontano.

Salvo incappare in una stagione particolarmente ricca di coincidenze favorevoli ma la cosa non è preventivabile ne ripetibile.

Alla fine, senza la spinta dei genitori, ci si riduce sempre a 2 allenamenti settimanali alla sera fatti da gente stanca, acciaccata e con l'attenzione rivolta a chiacchierare con gli amici.

E questo comunque,nonostante l'allenatore sia competente, con il polso fermo e grande motivatore....

[ERU]

...SCUSATE SE MI INTROMETTO ....VOLEVO INFORMARE CHE IL GOSSOLENGO C'è !!!!...DOPO UN ANNO NEL GIRONE ELITE SI RITORNA ALL'ANTICO .......

CIAO

[totorugby]

Scusa ma non siete stati invitati nel SOVRANAZIONALE?

[ERU]

...PER ADESSO NON SI SA NULLA ...QUANDO MI DIRANNO IN CHE GIRONE SONO LO SAPREMO .....SEMPRE CHE IL SOVRAREGIONALE VADA IN PORTO , ALL'ULTIMA RIUNIONE ERA UNA PROPOSTA NON ERA ANCORA DEFINITIVO .......

[Radagast]

argomento interessante...è evidente che i tempi sono cambiati e si esige impegno totalizzante già nelle giovanili

solo dieci/quindici anni fa due allenamenti la settimana erano lo standard per C1 e C2...la sessione in palestra era sconosciuta, e la crescita tattica essenzialmente lasciata al minutaggio in campo: Non è più così
Tre sessioni settimanali + palestra sono comuni già a livelli bassi e nelle giovanili.
Di fatto, un ragazzo tra liceo ed università, se intende accedere ad un buon livello, deve ritagliarsi i tempi dello studio ... da genitore non sono così convinto della correttezza delle priorità...
mah, resto convinto che le squadre (avendo i numeri) dovrebbero poter guardare a due livelli di impegno con relative categorie di merito

[totorugby]

argomento interessante...è evidente che i tempi sono cambiati e si esige impegno totalizzante già nelle giovanili

solo dieci/quindici anni fa due allenamenti la settimana erano lo standard per C1 e C2...la sessione in palestra era sconosciuta, e la crescita tattica essenzialmente lasciata al minutaggio in campo: Non è più così
Tre sessioni settimanali + palestra sono comuni già a livelli bassi e nelle giovanili.
Di fatto, un ragazzo tra liceo ed università, se intende accedere ad un buon livello, deve ritagliarsi i tempi dello studio ... da genitore non sono così convinto della correttezza delle priorità...
mah, resto convinto che le squadre (avendo i numeri) dovrebbero poter guardare a due livelli di impegno con relative categorie di merito

Esatto!
E' la differenza tra agonistico ed amatoriale (da non confondere tra dilettantismo e professionismo).

Mia figlia fa ginnastica artistica e per l'agonismo (ha 10 anni!!!) sono richiesti 5 allenamenti (chi va in nazionale o in serie A e B anche di più) della durata di 3 ore. Per motivi di lavoro non possiamo farglieli fare e quindi, volendo comunque farle fare attività sportiva, ci limitiamo a 3 (più una seduta di danza al sabato mattina). Quindi lei farà un'attività amatoriale solo ed unicamente per la sua corretta crescita fisica. Nessuno le chiederà mai di vincere una gara ed i genitori pagheranno per farle fare attività sportiva.

Lo stesso vale per il rugby. Un conto è l'impegno a far bene, che per i ragazzi viene richiesto anche dai genitori, un altro ad emergere. Porsi come obbiettivo una vittoria non è assolutamente rugby amatoriale e non può essere imposto a chi vuole solo divertirsi.

Il succo è: se vuoi che la tua squadra vinca e salga di categoria devi fare in modo che i giocatori stessi lo vogliano o cercando quelli motivati o spingendo quelli che non lo sono ad esserlo. In questo ultimo caso i soldi sono importanti.
Con il rischio comunque di perdere lo stesso anche con i professionisti (ma almeno ti risparmi i premi partita).

[Radagast]

piccolo OT: sei il terzo (di rugby.it) in questa settimana che mi dice che la propria figlia fa g. artistica...la mia (anni 7) fa ritmica (4 all/week) e comincio a sentirmi in minoranza.

occhio: ... non è meccanica l'equazione due allenamenti (squadra scarsa), tre/quattro (squadra tosta) come non lo è l'interesse delle società alla promozione.

[barondodo]

scusate, ma veramente nn capisco un sacco di cose..... qui si parla di professionismo, di soldi, di premi partite, secondo me conta solo la passione, e quella ti fa vincere ti fa sudare e ti fa allenare. potete dire che io sono uno di seconda squadra e quello che volete, ma secondo me a monza la vivete prorpio male. io il rugby lo vivo per passione, e questa mi porta a dare il massimo e magari a compiere qualche sacrificio economico, se voi avete bisogno dei soldi per giocare a livello di una serie c..... onestamente mi sembra il mondo del calcio.

Devo anche dire che cmq io a monza e con i ragazzi del monza mi sono sempre trovato benissimo, mi chiedo quindi se è più un problema societario che di gruppo....

[Radagast]

Comprendo quanto dici e potevo anche permettermi di condividerlo quando giocavo...poi sono diventato grande ed ho scoperto che campi, manutenzione, tecnici, giovanili, tt, infrastrutture..eventi vari (e tralascio assicurazioni, medico...certo alcuni non li forniscono) COSTANO....e raramente (in tutte le squadre) le quote coprono tutto....
Qui entrano in gioco le figure oscure...quei personaggi che, spesso nel silenzio, si prendono carico degli interventi necessari alla sopravvivenza del club...azioni indispensabili alla tua possibilità di esprimenrti con gioia su un campo. Poco importa che siano interventi economici, operativi od organizzativi, sono loro i veri artefici della base. In ogni squadra che conosco (e sono tante) li identifichi: guardati intorno sicuramente c'è qualcuno che risponde al profilo.
Molto raramente chi ha la fortuna di esprimersi in campo sente (percepisce) il sostegno forte ed il sacrificio di costoro...sai quante squadre di OLD hanno salvato la propria seniores con offerte e collette...(nel silenzio assoluto)?? quanti allenatori rinunciano a fine anno al contributo..dopo aver sostenuto tutte le spese??...ma già, è meglio non parlare di budget, non preparare quanto necessario e poi chiedere a questi eroi minori di sobbarcarsi i (prevedibili) imprevisti
Non parlo più per la situazione Monzese, rappresento tutta una generazione in molte (tutte) le società
Non ti conosco e non vorrei che Tu ti sentissi aggredito ma comincio ad annoiarmi nel dover precisare i dettagli. Attenzione ad estrapolare giudizi dalle pagine di un forum pubblico...

[barondodo]

mi spiego meglio. una società può fare qualsiasi cosa. ma non capisco un giocatore che per avere uno stimolo chieda soldi per giocare, ma questo non lo ho mai capito a tutti i livelli e in tutti gli sport. fondamentalmente non adoro il sistema professionistico.

[totorugby]

scusate, ma veramente nn capisco un sacco di cose..... qui si parla di professionismo, di soldi, di premi partite, secondo me conta solo la passione, e quella ti fa vincere ti fa sudare e ti fa allenare. potete dire che io sono uno di seconda squadra e quello che volete, ma secondo me a monza la vivete prorpio male. io il rugby lo vivo per passione, e questa mi porta a dare il massimo e magari a compiere qualche sacrificio economico, se voi avete bisogno dei soldi per giocare a livello di una serie c..... onestamente mi sembra il mondo del calcio.

Devo anche dire che cmq io a monza e con i ragazzi del monza mi sono sempre trovato benissimo, mi chiedo quindi se è più un problema societario che di gruppo....

Non mi sembra affatto si stia parlando di questo.

Con un passato alle spalle di più di 20 anni di rugby giocato a vari livelli ti posso anche dare ragione. La passione, la voglia di far bene però sono basilari in qualsiasi attività dal medico chirurgo al netturbino. Tu faresti mai il medico ghirurgo gratis, anzi pagandoti le spese di viaggio ed i medicinali? Non penso. Eppure ci sono tantissimi medici al mondo che lo fanno! Questo non significa che tutti devono lavorare gratis. E' una scelta personale. Se però io sono il direttore di un ospedale non posso pensare di mandarlo avanti cercando in giro per il mondo i medici che lo fanno gratis.

Lo stesso vale nel rugby. Io posso trovare un gruppo che si impegna al massimo e lo fa solo per passione ma se devo raggiungere degli obbiettivi precisi, grandi o piccoli che siano, e devo programmare non posso contare solo sul volontariato. Un esempio? Se la società x decide che il tal giorno ci sarà un festa e ne vende i biglietti ma poi si aspetta che a servire ai tavoli, a pulire ed a fare il servizio d'ordine ci venga chi vuole, corre il rischio di avere 400 clienti e 4 inservienti. Se però, non volendo rischiare, aspetta di avere 40 volontari prima di decidere se fare o meno una festa, rischia di non farla mai.

Infine, non è detto che la sola passione basti. Ci vuole allenamento ed esperienza. In ogni caso, a parità di passione, se io mi alleno 2 volte in più sicuramente ho molte più possibilità di vincere. Soprattutto, però, sarò più costante nei risultati.

Dobbiamo metterci bene in testa che 10 anni fa il rugby è diventato professionistico e che quindi l'obbiettivo finale per una società sportiva che vuole salire i gradini delle categorie sarà avere dei giocatori pagati. Che lo si voglia o no. A questo punto tutto ricade fino alla serie C ed anche alle giovanili perchè oggi un ragazzo in gamba può sperare anche di diventare professionista. Guardiamo a cosa sta accadendo per esempio all'Amatori che di punto in bianco si troverà a competere con squadre professionistiche. Con il rischio, se non si adeguerà, di ritornare direttamente in B in una sola stagione. Avendo nel frattempo buttato una montagna di soldi...

Ormai una certa idea del rugby giocato per passione è finita. Non so se sia un bene od un male. Quello che so è che giocare alla "valà che vai bene", anche se in serie C, sarebbe come considerare campionati agonistici di calcio le partitelle scapoli/ammogliati.
Abbiamo voluto la grande ribalta? Comportiamoci di conseguenza. Il rugby è uno sport e come tale va trattato. Non è più un modo per farsi venire sete e bere la birra. Per questo ci sono i tornei estivi e le decine di partite amichevoli.

[morning_star]

mi spiego meglio. una società può fare qualsiasi cosa. ma non capisco un giocatore che per avere uno stimolo chieda soldi per giocare, ma questo non lo ho mai capito a tutti i livelli e in tutti gli sport. fondamentalmente non adoro il sistema professionistico.

Scusa ma ad alto livello, tra allenamenti e partite, non hai il tempo materiale per fare un qualsiasi lavoro retribuito, e se non ti danno uno stipendio di cosa campi? D'amore?

[totorugby]

mi spiego meglio. una società può fare qualsiasi cosa. ma non capisco un giocatore che per avere uno stimolo chieda soldi per giocare, ma questo non lo ho mai capito a tutti i livelli e in tutti gli sport. fondamentalmente non adoro il sistema professionistico.

Allora lascia perdere di fare qualsiasi sport perchè anche le bocce sono un gioco professionistico (come le freccette, gli scacchi, il tiro alla fune ecc).

Mi sembra di sentire il mio datore di lavoro: secondo lui io dovrei lavorare solo per il piacere di farlo. Ed a ben guardare effettivamente il denaro non dovrebbe esistere, come la proprietà ecc

... penso però che questo pensiero vada ben oltre il rugby....

[totorugby]

mi spiego meglio. una società può fare qualsiasi cosa. ma non capisco un giocatore che per avere uno stimolo chieda soldi per giocare, ma questo non lo ho mai capito a tutti i livelli e in tutti gli sport. fondamentalmente non adoro il sistema professionistico.

Scusa ma ad alto livello, tra allenamenti e partite, non hai il tempo materiale per fare un qualsiasi lavoro retribuito, e se non ti danno uno stipendio di cosa campi? D'amore?

Su questo non sono d'accordo. Ci sono fior di campioni che lavorano e giocano. La differenza sta unicamente nel fatto che ad alto livello io devo allenarmi quando devo e non quando posso o voglio!