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Rovigo - Una vittoria esaltante per il rìRovigo di Massimo Brunello. Una partita giocata da manuale, comandata sin dai primi minuti di gioco ed amministrata con tutti i criteri del caso. Una squadra compatta ed attenta alla fase difensiva, non lasciando mai scoperte zone del campo. Qualche errore di troppo c’è stato: touche, molti i palloni rubati dai campioni, però, amministrati molto male. Mentre il rovigo è riuscito ad essere determinante in fase offensiva mostrando grande attitudine al sostegno e con cinismo trovare la via per la meta. Le marcature si sono aperte al 4’ del primo tempo, tutto è nato da una invenzione di Stefan Basson che sulla sinistra trova il corridoio giusto per saltare due avversari, incrociare con Pablo Calanchini, che pur essendo placcato, riesce a riciclare l’ovale per Gabriel Pizarro che trova campo aperto per la meta. German Bustos, che oggi compie 31 anni, trasforma la meta decentrata sulla sinistra (7-0). Cinque minuti più tardi arrivano altri 3 punti da parte dell’apertura argentina che piazza un calcio di punizione dalla lunga distanza (10-0). Il Calvisano prova a reagire e trova un calcio di punizione che Gerard Fraser spedisce a lato di poco.
Bravo Immelman a recuperare un pallone in attacco e così a rilanciare ai suoi compagni di squadra un pallone che arriva nelle mani di German Bustos che, con un calcetto a scavalcare, lancia nuovamente a Pizarro, che sgusciando tra gli avversari agguanta l’ovale per la seconda realizzazione della partita. Puntualmente trasformata da Bustos (17-0).
Seconda invenzione di Stefan Basson che, oggi pomeriggio ha fatto tutto ciò che ha voluto contro un Clavisano privo di mordente, recupera un pallone all’incirca a metà campo e poi, giunto nei ventidue avversari scarica per Giuria che, successivamente, lancia il pilone Matteo Sclosa a varcare la linea di meta a pochi centimetri dalla bandierina. Per Matteo questa è la sua prima meta in carriera. Purtroppo non arriva la trasformazione (22-0).
In successione due calci trasformati dal Calvisano a firma di Fraser (22-6).
Al 35’ un brutto colpo per il Rovigo ed attimi di paura per Lodie Britz, che rimane a terra, dopo aver subito un duro colpo al collo, uscita forzata dal campo aiutato dai sanitari che lo hanno immobilizzato e trasportato fuori in barella. “Il collo è ok” commenta rassicurando i tifosi il medico sportivo Bruno Piva, dopo gli accertamenti in ospedale che hanno dato esiti negativi, per motivi precauzionali Britz trascorrà la notte in osservazione. A termini di regolamento la seconda linea sudafricana dovrà star fermo per le prossime tre settimane.
La partita riprende il gioco dopo dieci minuti di interruzione con l’inserimento in campo di Marco Barion al posto di Britz.
Il secondo tempo riparte con una timida reazione del Calvisano che realizza, centra i pali con il solito Fraser. Ma la reazione del Rovigo non si fa aspettare, prima Stefano Canale soffia l’ovale dalle mai di Paul Griffen e s’invola in meta, tre minuti dopo è Pablo Calanchini che, sfruttando una incertezza dell’azzurro Marko Stanojevic, sigla la sua marcatura. Bustos ne trasforma uno su due. (36-9)
Il Calvisano che prova a riaprire le sorti della partita, e dopo l’ammonizione del mediano di mischia rossoblu Canale, sfrutta una mischia ai cinque metri e realizza la meta con il numero otto Justin Prull, trasformata da Griffen (36-16).
La partita però volge sempre di più a favore dei rossoblu che mettono il colpo del ok con un drop di German Bustos da più di trenta metri. (39-16).
Chiude lo show di mete il giovane Simone Favaro, che ha giocato una magnifica partita, trovando la via dei pali per il conclusivo 46 a 16.
“Speravo in questa prestazione. - commenta soddisfatto Massimo Brunello - E’ una vittoria che ci carica, che ci dà fiducia e poi è stata fatta con una condizione fisica del 70%, per cui è di buon auspicio per il futuro. Certo dobbiamo migliorare ancora molte cose, ma oggi sono soddisfatto della squadra”.
Soddisfatta e compiaciuta anche il presidente Susanna Vecchi: “E’ un risultato importantissimo, arrivato dopo la sconfitta di Padova che aveva lasciato molta amarezza. Questa settimana la squadra ha dimostrato carattere e mentalità vincente e siamo riusciti a battere i Campioni d’Italia con un risultato più che consistente, probabilmente complice è stato anche il fatto di giocare al Battaglini, con il sedicesimo uomo che sostiene dagli spalti i giocatori e da quella spinta in più. Ora però guardiamo già avanti, con i piedi terra e affrontiamo ogni altra gara con umiltà”.
Prima del match cerimonia di commemorazione a Doro Quaglio, al quale è stata intitolata la tribuna est dello stadio Battaglini. “Esempio di sportività, coraggio, amicizia e passione. A Doro Quaglio con eterna riconoscenza la città di Rovigo. 20 settembre 2008” sono le parole incise sulla lapide posta fronte l’entrata dello stadio.