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Cane_di_Pavlov ha scritto:Ma allora caro GIorgioxt, bastava che le società padovane dicessero subito che è una questione MERAMENTE ECONOMICA, senza tirare in ballo la tradizione del terzo tempo, la possibilità di far conoscere le realtà locali etc etc.

Mi è altrettatnto chiaro che la proprietà dell'Euganeo non sia del Calcio Padova, non ripeterlo per la 300esima volta, mi pare altrettanto chiaro però che la Federazione Danza Sportiva probabilmente ha meno mezzi e capacità per organizzare un simile evento... mi sembra anche chiaro, basta leggere qualche articolo uscito sui giornali della tua città, che la fir ha RINUNCIATO POCHI GIORNI FA a organizzare con un proprio villaggio mobile il terzo tempo a Padova. A me sembra una scelta LOGICA, visto che manca POCO TEMPO alla partita, rivolgersi a chi L'IMPIANTO LO VIVE E LO UTILIZZA e che quindi può SICURAMENTE avere dei vantaggi PRATICI che chi organizza concerti (che magari, ci hai pensato? potrebbero avere altri impegni per quella data, o magari semplicemente ti chiedono cifre fuori target) e le società regbistiche potrebbero incontrare.

Altrimenti parate chiaro, dicendo che è una questione di EURO.

ITALIA-AUSTRALIA Petrarca, Cus, Rubano e Valsugana affiancheranno il Comune nell’organizzazione degli stand all’esterno dello stadio
Dietro-front: il "terzo tempo" affidato al rugby
Al Calcio Padova la gestione di cibi e bevande all’interno dell’Euganeo. Tutte le parti in causa soddisfatte dell’epilogo
Dietro-front. Il "terzo tempo" del test-match Italia-Australia in cartellone sabato 8 novembre all'Euganeo (alle 15) sarà curato dal Comune e dalle società di rugby del nostro territorio: Petrarca, Cus, Rubano e Valsugana. La notizia è divenuta ufficiale ieri a seguito della conferenza di servizi che si è tenuta all'Euganeo nella sede dell'assessorato ai Servizi Sportivi. Riunione a cui hanno partecipato il vicesindaco Claudio Sinigaglia e i rappresentanti dei club. Incluso anche un portavoce del Monselice rugby, che potrebbe essere il quinto sodalizio coinvolto nell'organizzazione.

Come e in che modo sarà condotta la somministrazione di cibi e bevande per gli spettatori negli spazi all'esterno dell'Euganeo (il "terzo tempo" per squadre e dirigenti delle nazionali sarà invece gestito dalla Fir) è decisione che sarà presa la prossima settimana. Ma intanto si chiude la "querelle" che nei giorni scorsi ha visto al centro il Padova a causa di una sorta d'investitura ricevuta dall'alto: cioè dalla Federazione. Una scelta apparsa singolare. Di sicuro sorprendente, considerato che nel nostro territorio non mancano società rugbistiche di livello ed esperienza. E i club - come è logico che sia - non hanno mancato di fare sentire le loro rimostranze. «Il terzo tempo sarà gestito dal Comune e vedrà il pieno coinvolgimento delle società di rugby - spiega Sinigaglia - Vedremo se fare un solo punto d'incontro all'esterno dello stadio, oppure se realizzarne altri due più piccoli. Le varie questioni organizzative saranno decise la prossima settimana».

Il Padova - in qualità di gestore dell'Euganeo - si occuperà della somministrazione di cibi e bevande dentro allo stadio. «È una decisione che ci va benissimo - spiega il consigliere delegato Gianluca Sottovia - e di cui prendiamo atto con totale serenità. D'altra parte stiamo parlando di una manifestazione che riguarda il rugby. Anche noi, dai primi contatti che avevamo avuto, ci eravamo stupiti che non fossero state coinvolte le società interessate».

Naturalmente soddisfatti i club. Anche se non manca qualche frecciatina all'indirizzo della Federazione. «Una chiusura positiva della vicenda - commenta Roberto Zanovello, presidente del Cus - Dobbiamo ringraziare il Comune. Ma la Federazione avrebbe potuto e dovuto gestire meglio la situazione». Gli impianti del Cus, tra l'altro, ospiteranno mercoledì dalle 17.30 una delegazione di giocatori dell'Australia che incontrerà i giovani del club di via Corrado. La società amaranto-oro metterà anche a disposizione dei due volte campioni del mondo quattro fisioterapisti dello staff coordinato dal dottor Marco Cesana in occasione degli allenamenti di lunedì e giovedì al Plebiscito.

«Si è arrivati alla soluzione più idonea - afferma Gabriele Marchiori, presidente Valsugana rugby junior - Resta il rammarico di non essere stati coinvolti prima, perchè si sarebbe potuto organizzare un terzo tempo di diverso respiro. Mancando una settimana, si farà quello che si può». Quanto agli impianti del Valsugana, saranno martedì dalle 15.30 sede di un allenamento degli Azzurri che - come noto - avranno il loro quartiere generale nelle strutture petrarchine del Memo Geremia (via Gozzano). «Siamo pronti a dare un aiuto - dice Giorgio Menapace del Petrarca - come è giusto che sia. Cercheremo di rattoppare una situazione che non è stata trattata al meglio dalla Federazione».

bogi ha scritto:
E' un piazzale ! Cosa devi conoscere di un piazzale.

bogi ha scritto:
voglio solo fare crociate contro i soliti Dilettantoni allo sbaraglio che fano 'ste puttanate da 15 anni punto.

cumonfeelthenoize ha scritto:Insomma era solo questione di soldi...

al solito.... ecco i veri valori del nostro rugby

cumonfeelthenoize ha scritto:

cumonfeelthenoize ha scritto:Insomma era solo questione di soldi...

al solito.... ecco i veri valori del nostro rugby

Allora un commento finale visti i risultati ?