Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

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jaco
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da jaco »

GiorgioXT ha scritto: Non direi ... anzi! con il campionato diviso in due poule, nella seconda parte della stagione nella poule retrocessione la lotta potrebbe tranquillamente essere limitata a due squadre, con le restanti 4 tranquille tranquille ad arrivare a fine stagione, senza neppure più l'opportunità di lottare per il 5° e 6° posto che davano l'accesso alla Challenge... il campionato in due poule me lo ricordo, è stato il punto più basso del nostro rugby.
Di campionati in due poule ce ne sono stati nella prima metà degli anni '80 con l'allora serieA a 16 squadre divise in 2 gironi da 8 (e successivamente poule scudetto e poule salvezza da 8 squadre) e a fine anni '90 primi 2000 con Serie A1 a 12 come si vorrebbe tornare a fare (traltro gli ultimi del San Donà nella massima serie).
Negli anni '80 io ricordo partite di buon livello e derby (o altre di prestigio) che venivano giocati anche 4 volte l'anno per la gioia degli appassionati.
La "seconda era poule", forse, è proprio come dici tu il punto più basso... ma non credo dipendesse dalla formula, ma piuttosto dal livello delle squadre che era, se possibile, ancora peggiore di quello odierno (il "professionismo" era agli albori, il 6N appena arrivato, le società peggio strutturate...). Io li ricordo i 70-80 punti a partita tra la Benetton e le altre (ad esempio il "mio" San Donà che solo pochi anni prima si giocava smifinali scudetto tirate... e tuttavia per molti anni il San Donà riuscì a salvarsi): il divario tra le prime due e le altre lo rendeva un campionato pessimo, non certo la formula...
Se poi le retrocessioni saranno (come penso) almeno 2, cioè 1/3 dell'intero girone, sarà difficile che ci siano 4 squadre tranquille...

La cosa importante, invece, è che non ci dovrebbero essere tempi morti, cioè si giocherà anche durante il 6N e, penso, anche durante i TM autunnali. La continuità è un bene.
pinghial
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da pinghial »

jaco ha scritto:
La cosa importante, invece, è che non ci dovrebbero essere tempi morti, cioè si giocherà anche durante il 6N e, penso, anche durante i TM autunnali. La continuità è un bene.

e così forse qualche bel giovane lo vedremo in campo anche e non solo durante la coppa italia..
giacca63
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da giacca63 »

e così forse qualche bel giovane lo vedremo in campo anche e non solo durante la coppa italia..

Pinghial,
quasi mi emoziono! :!: :wink:
profetacciato
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da profetacciato »

Da ilgazzettino.it

«Non posso pensare che due entità in Celtic League risolvano i problemi del rugby italiano. Sono solo una strategia. Se non troviamo il modo di alimentare l’alto livello non risolveremo i problemi. Come riuscirci? Con campionato che sotto la Celtic garantisca la competizione più combattuta possibile. Perchè la competizione è una delle componenti fondamentali nella formazione di un giocatore di alto livello».
Il campionato a cui il tecnico federale Franco Ascione fa riferimento è quello che dal 2010/11 sostituirà il Super 10. Dodici squadre divise in due gironi da sei secondo la classifica della stagione precedente. Poule scudetto (con finale per il titolo) e poule salvezza (una retrocessione) nella seconda fase. Nei 22 a referto 16 giocatori di formazione italiana, 2 eleggibili secondo le norme Irb (tipo Gower o McLean, con passaporto italiano ma formati all’estero) e 5 stranieri. Challenge Cup (l’Heineken è riservata alla franchigie di Celtic) disputata non più dai club, ma da quattro aggregazioni territoriali di club. Le quali per giocheranno fra aprile e giugno anche un torneo fra di loro. È questa la riforma partorita dalla Fir e dalla commissione di presidenti per il massimo campionato italiano.
«Dagli incontri con tutte le società - spiega Ascione - sono emersi un dato e una necessità inderogabile, anche alla luce della crisi economica. Il dato è che il Super 10 così com’è non basta più a nessuno. La necessità è la riduzione dei costi per i club attraverso l’italianizzazione delle squadre. Il consiglio federale ha in seguito deciso di delegare l’alto livello alle due franchigie di Celtic, con i 60 migliori italiani, e noi abbiamo costruito un modello di campionato per supportarlo».
Un nuovo campionato dove «il budget di un club sarà intorno al milione di euro o meno a stagione», non il triplo come ora. Dove «spariranno 100-110 giocatori del torneo attuale: i 60 migliori italiani della Celtic e i 50-60 oriundi o stranieri che, visti i 16 italiani di formazione obbligatori, non avranno più spazio». E con un dapuauperamento del genere, rispetto a un campionato già di medio-basso livello come il Super 10, si vorrebbero produrre un livello di gioco e atleti capaci di alimentare le franchigie di Celtic? I dubbi sono molto forti.
«Sicuramente il livello del campionato italiano rispetto ad ora si abbasserà - conferma Ascione - La sfida sarà non abbassarlo al punto da farlo diventare dilettantistico come quello di 10 anni fa. Altrimenti lo scollamento con la Celtic sarebbe troppo elevato e non ci potrà essere l’auspicato ricambio fra le due competizioni». Bella sfida, ma come sarà possibile vincerla? E quanto tempo ci vorrà per riuscirci?
«Lo strumento per farcela - continua Ascione - è il potenziamento della Accademie giovanili federali (che secondo il presidente del Petrarca Junior Giacomo Lorello hanno invece fallito, ndr). Le 3 nascenti di under 18 dovranno diventare 4. Quella under 20 di Tirrenia dovrà raddoppiare. Dal loro ciclo formativo usciranno una trentina di giocatori a stagione. I migliori 2-3 finiranno in Celtic. Gli altri 25 passeranno alle squadre del campionato italiano, riformando nel giro di un quadriennio quei 100-110 giocatori di perduti dal Super 10. Questi giovani, attraverso un torneo con partite dai risultati mai scontati e l’esperienza in Europa, cresceranno al punto da fornire il ricambio alle squadre di Celtic». Appuntamento al 2015 quindi, con (speriamo) il campionato a regime e il Mondiale in Italia.
Ivan Malfatto
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.
giangi87
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da giangi87 »

profetacciato ha scritto:Da ilgazzettino.it

«Non posso pensare che due entità in Celtic League risolvano i problemi del rugby italiano. Sono solo una strategia. Se non troviamo il modo di alimentare l’alto livello non risolveremo i problemi. Come riuscirci? Con campionato che sotto la Celtic garantisca la competizione più combattuta possibile. Perchè la competizione è una delle componenti fondamentali nella formazione di un giocatore di alto livello».
Il campionato a cui il tecnico federale Franco Ascione fa riferimento è quello che dal 2010/11 sostituirà il Super 10. Dodici squadre divise in due gironi da sei secondo la classifica della stagione precedente. Poule scudetto (con finale per il titolo) e poule salvezza (una retrocessione) nella seconda fase. Nei 22 a referto 16 giocatori di formazione italiana, 2 eleggibili secondo le norme Irb (tipo Gower o McLean, con passaporto italiano ma formati all’estero) e 5 stranieri. Challenge Cup (l’Heineken è riservata alla franchigie di Celtic) disputata non più dai club, ma da quattro aggregazioni territoriali di club. Le quali per giocheranno fra aprile e giugno anche un torneo fra di loro. È questa la riforma partorita dalla Fir e dalla commissione di presidenti per il massimo campionato italiano.
«Dagli incontri con tutte le società - spiega Ascione - sono emersi un dato e una necessità inderogabile, anche alla luce della crisi economica. Il dato è che il Super 10 così com’è non basta più a nessuno. La necessità è la riduzione dei costi per i club attraverso l’italianizzazione delle squadre. Il consiglio federale ha in seguito deciso di delegare l’alto livello alle due franchigie di Celtic, con i 60 migliori italiani, e noi abbiamo costruito un modello di campionato per supportarlo».
Un nuovo campionato dove «il budget di un club sarà intorno al milione di euro o meno a stagione», non il triplo come ora. Dove «spariranno 100-110 giocatori del torneo attuale: i 60 migliori italiani della Celtic e i 50-60 oriundi o stranieri che, visti i 16 italiani di formazione obbligatori, non avranno più spazio». E con un dapuauperamento del genere, rispetto a un campionato già di medio-basso livello come il Super 10, si vorrebbero produrre un livello di gioco e atleti capaci di alimentare le franchigie di Celtic? I dubbi sono molto forti.
«Sicuramente il livello del campionato italiano rispetto ad ora si abbasserà - conferma Ascione - La sfida sarà non abbassarlo al punto da farlo diventare dilettantistico come quello di 10 anni fa. Altrimenti lo scollamento con la Celtic sarebbe troppo elevato e non ci potrà essere l’auspicato ricambio fra le due competizioni». Bella sfida, ma come sarà possibile vincerla? E quanto tempo ci vorrà per riuscirci?
«Lo strumento per farcela - continua Ascione - è il potenziamento della Accademie giovanili federali (che secondo il presidente del Petrarca Junior Giacomo Lorello hanno invece fallito, ndr). Le 3 nascenti di under 18 dovranno diventare 4. Quella under 20 di Tirrenia dovrà raddoppiare. Dal loro ciclo formativo usciranno una trentina di giocatori a stagione. I migliori 2-3 finiranno in Celtic. Gli altri 25 passeranno alle squadre del campionato italiano, riformando nel giro di un quadriennio quei 100-110 giocatori di perduti dal Super 10. Questi giovani, attraverso un torneo con partite dai risultati mai scontati e l’esperienza in Europa, cresceranno al punto da fornire il ricambio alle squadre di Celtic». Appuntamento al 2015 quindi, con (speriamo) il campionato a regime e il Mondiale in Italia.
Ivan Malfatto

Questo qua (Ascione) è completamente fuori di testa, si rende conto BENISSIMO che il livello si abbasserà e spera di aumentarlo con i giovani usciti dall'Accademia ( che al limite dovrebbero giocare mentre sono accademici, o appena usciti da Tirrenia, in un campionato di alto livello)???
Qualcuno vorrebbe dire a questo gentil (ed incapace) signore che di solito è il livello che forma il giovane e non viceversa?
AINDA
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da AINDA »

giangi87 ha scritto:
profetacciato ha scritto:Da ilgazzettino.it

«Non posso pensare che due entità in Celtic League risolvano i problemi del rugby italiano. Sono solo una strategia. Se non troviamo il modo di alimentare l’alto livello non risolveremo i problemi. Come riuscirci? Con campionato che sotto la Celtic garantisca la competizione più combattuta possibile. Perchè la competizione è una delle componenti fondamentali nella formazione di un giocatore di alto livello».
Il campionato a cui il tecnico federale Franco Ascione fa riferimento è quello che dal 2010/11 sostituirà il Super 10. Dodici squadre divise in due gironi da sei secondo la classifica della stagione precedente. Poule scudetto (con finale per il titolo) e poule salvezza (una retrocessione) nella seconda fase. Nei 22 a referto 16 giocatori di formazione italiana, 2 eleggibili secondo le norme Irb (tipo Gower o McLean, con passaporto italiano ma formati all’estero) e 5 stranieri. Challenge Cup (l’Heineken è riservata alla franchigie di Celtic) disputata non più dai club, ma da quattro aggregazioni territoriali di club. Le quali per giocheranno fra aprile e giugno anche un torneo fra di loro. È questa la riforma partorita dalla Fir e dalla commissione di presidenti per il massimo campionato italiano.
«Dagli incontri con tutte le società - spiega Ascione - sono emersi un dato e una necessità inderogabile, anche alla luce della crisi economica. Il dato è che il Super 10 così com’è non basta più a nessuno. La necessità è la riduzione dei costi per i club attraverso l’italianizzazione delle squadre. Il consiglio federale ha in seguito deciso di delegare l’alto livello alle due franchigie di Celtic, con i 60 migliori italiani, e noi abbiamo costruito un modello di campionato per supportarlo».
Un nuovo campionato dove «il budget di un club sarà intorno al milione di euro o meno a stagione», non il triplo come ora. Dove «spariranno 100-110 giocatori del torneo attuale: i 60 migliori italiani della Celtic e i 50-60 oriundi o stranieri che, visti i 16 italiani di formazione obbligatori, non avranno più spazio». E con un dapuauperamento del genere, rispetto a un campionato già di medio-basso livello come il Super 10, si vorrebbero produrre un livello di gioco e atleti capaci di alimentare le franchigie di Celtic? I dubbi sono molto forti.
«Sicuramente il livello del campionato italiano rispetto ad ora si abbasserà - conferma Ascione - La sfida sarà non abbassarlo al punto da farlo diventare dilettantistico come quello di 10 anni fa. Altrimenti lo scollamento con la Celtic sarebbe troppo elevato e non ci potrà essere l’auspicato ricambio fra le due competizioni». Bella sfida, ma come sarà possibile vincerla? E quanto tempo ci vorrà per riuscirci?
«Lo strumento per farcela - continua Ascione - è il potenziamento della Accademie giovanili federali (che secondo il presidente del Petrarca Junior Giacomo Lorello hanno invece fallito, ndr). Le 3 nascenti di under 18 dovranno diventare 4. Quella under 20 di Tirrenia dovrà raddoppiare. Dal loro ciclo formativo usciranno una trentina di giocatori a stagione. I migliori 2-3 finiranno in Celtic. Gli altri 25 passeranno alle squadre del campionato italiano, riformando nel giro di un quadriennio quei 100-110 giocatori di perduti dal Super 10. Questi giovani, attraverso un torneo con partite dai risultati mai scontati e l’esperienza in Europa, cresceranno al punto da fornire il ricambio alle squadre di Celtic». Appuntamento al 2015 quindi, con (speriamo) il campionato a regime e il Mondiale in Italia.
Ivan Malfatto

Questo qua (Ascione) è completamente fuori di testa, si rende conto BENISSIMO che il livello si abbasserà e spera di aumentarlo con i giovani usciti dall'Accademia ( che al limite dovrebbero giocare mentre sono accademici, o appena usciti da Tirrenia, in un campionato di alto livello)???
Qualcuno vorrebbe dire a questo gentil (ed incapace) signore che di solito è il livello che forma il giovane e non viceversa?


vedo che non sono l'unico fumato :-]
Ascione l'unica cosa che farà sarà di far a fettine il rugby italiano :-] :-] :-] :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
AINDA
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"La rivoluzione è un atto di violenza" Sergio Parisse
stefanot
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da stefanot »

A me sembra una riforma con una logica e finalmente una riforma che guarda al lungo periodo dando spazio ai giocatori italiani formati in casa.
Credo sia l'unico caso in italia: negli altri sport siamo pieni zeppi di stranieri (vedi basket, pallavolo, calcio, calcio a 5 ecc...) la differenza e' che in questi sport abbiamo anche stranieri forti mentre nel rugby no e non possiamo permetterceli.
Sinceramente non credo che il livello si abbassera' cosi' tanto: credo che nel breve periodo avremo si un abbassamento qualitativo (?) ma verra' compensato dal maggiore agonismo che vi sara' nelle partite e nel lungo periodo, quando avremo un numero sufficiente di accademie e avremo imparato a gestirle in maniera professionistica come le altre realta' del 6 nazioni, allora di giocatori buoni ne vedremo parecchi in celtic e nel campionato italiano.
Non so in base a cosa si possa dire che l'accademia abbia fallito: forse non ha fatto fare un salto enorme dal punto di vista qualitativo ma perlomeno ha dato maggiore visibilita' ai nostri giovani e alcuni sono arrivati in breve tempo in nazionale disputando ottime partite.
Prima di dire "questo fa a pezzi il rugby italiano" aspettiamo almeno qualche anno per vedere se vi sono gia' sintomi di un cambiamento.
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megan
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da megan »

mi spiegate per quale motivo una persona come Ascione, assolutamente incapace di ottenere risultati in tutta la sua carriera, debba decidere il futuro del rugby italiano???
quest'uomo ne capisce di rugby quanto un camerunense di hockey su ghiaccio!!non ha mai vinto nulla, ha distrutto le nostre nazionali giovanili e non gode della stima di nessuno. ma dov'è finita la meritocrazia????per quale motivo non viene cacciato????
Se da decenni alla sicilia viene affiancata la figura della mafia, è giusto che anche la fir venga trattata allo stesso modo!!questa è mafia pura!!!
gente che distrugge il movimento, rinnegata dal movimento ma che guida il movimento!!
basta!!!
mi dite adesso chi ha interesse ad investire in un campionato del genere???Dove li prendono i soldi le società con un campionato di cosi basso profilo???come fa un giovane a campare solo col rugby???
si torna quindi al giocatore/lavoratore che vuol dire abbassamento verticale del livello del rugby italiano!!!
l'accademia è gestita dalla fir e puo' mantenere un ragazzo, una squadra non ce la farà più ed al massimo daranno rimborsi spese ma non sufficenti ad eguagliare uno stipedio!!
megan kaput mundi
stefanot
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da stefanot »

megan ha scritto:mi spiegate per quale motivo una persona come Ascione, assolutamente incapace di ottenere risultati in tutta la sua carriera, debba decidere il futuro del rugby italiano???
quest'uomo ne capisce di rugby quanto un camerunense di hockey su ghiaccio!!non ha mai vinto nulla, ha distrutto le nostre nazionali giovanili e non gode della stima di nessuno. ma dov'è finita la meritocrazia????per quale motivo non viene cacciato????
Se da decenni alla sicilia viene affiancata la figura della mafia, è giusto che anche la fir venga trattata allo stesso modo!!questa è mafia pura!!!
gente che distrugge il movimento, rinnegata dal movimento ma che guida il movimento!!
basta!!!
mi dite adesso chi ha interesse ad investire in un campionato del genere???Dove li prendono i soldi le società con un campionato di cosi basso profilo???come fa un giovane a campare solo col rugby???
si torna quindi al giocatore/lavoratore che vuol dire abbassamento verticale del livello del rugby italiano!!!
l'accademia è gestita dalla fir e puo' mantenere un ragazzo, una squadra non ce la farà più ed al massimo daranno rimborsi spese ma non sufficenti ad eguagliare uno stipedio!!
Io credo sia un gran passo avanti che non si sia lasciato tutto com'e' ma si sia capito che le squadre della magners dovranno essere sostenute dal movimento e si e' cambiata profondamente la struttura del campionato italiano in vista di questo. Dire che il movimento italiano verra' distrutto da questo cambiamento prima ancora che abbia piede mi sembra assurdo!
Perche' parli di basso profilo, ti risulta che attualmente il campionato italiano sia di alto profilo con tutti questi stranieri che abbiamo? In Heineken continuiamo a fare figure penose quindi ben venga un cambiamento.
Inoltre neanche adesso mi pare che gli sponsor abbiano intenzione di investire nel rugby e questo non per la magners ma per la crisi economica.
Credo che la Federazione continuera' ad incentivare i club che cercheranno di trattenere i migliori italiani e daranno giocatori ai club della magners.
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megan
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da megan »

Credo che la Federazione continuera' ad incentivare i club che cercheranno di trattenere i migliori italiani e daranno giocatori ai club della magners.[/quote]

continuerà???ma quando mai la federazione da qualcosa ai club??? :shock: :shock:
megan kaput mundi
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da porcorosso »

stefanot ha scritto:
megan ha scritto:mi spiegate per quale motivo una persona come Ascione, assolutamente incapace di ottenere risultati in tutta la sua carriera, debba decidere il futuro del rugby italiano???
quest'uomo ne capisce di rugby quanto un camerunense di hockey su ghiaccio!!non ha mai vinto nulla, ha distrutto le nostre nazionali giovanili e non gode della stima di nessuno. ma dov'è finita la meritocrazia????per quale motivo non viene cacciato????
Se da decenni alla sicilia viene affiancata la figura della mafia, è giusto che anche la fir venga trattata allo stesso modo!!questa è mafia pura!!!
gente che distrugge il movimento, rinnegata dal movimento ma che guida il movimento!!
basta!!!
mi dite adesso chi ha interesse ad investire in un campionato del genere???Dove li prendono i soldi le società con un campionato di cosi basso profilo???come fa un giovane a campare solo col rugby???
si torna quindi al giocatore/lavoratore che vuol dire abbassamento verticale del livello del rugby italiano!!!
l'accademia è gestita dalla fir e puo' mantenere un ragazzo, una squadra non ce la farà più ed al massimo daranno rimborsi spese ma non sufficenti ad eguagliare uno stipedio!!
Io credo sia un gran passo avanti che non si sia lasciato tutto com'e' ma si sia capito che le squadre della magners dovranno essere sostenute dal movimento e si e' cambiata profondamente la struttura del campionato italiano in vista di questo. Dire che il movimento italiano verra' distrutto da questo cambiamento prima ancora che abbia piede mi sembra assurdo!
Perche' parli di basso profilo, ti risulta che attualmente il campionato italiano sia di alto profilo con tutti questi stranieri che abbiamo? In Heineken continuiamo a fare figure penose quindi ben venga un cambiamento.
Inoltre neanche adesso mi pare che gli sponsor abbiano intenzione di investire nel rugby e questo non per la magners ma per la crisi economica.
Credo che la Federazione continuera' ad incentivare i club che cercheranno di trattenere i migliori italiani e daranno giocatori ai club della magners.
Ciao Stefanot
Io non credo che il nostro movimento sarà distrutto ma ridimensionato di non poco si, e da tifoso di questo me ne dispiaccio non poco.
La mia opinione personale è che un gran movimento si appoggia su una solida e sana base e la gestione FIR non mi sembra, allo stato attuale, la più adatta a perseguire il miglioramento della propria base, ma anzi il miglioramento dei propri vertici.

La prassi dell'equiparazione e dell'utilizzo massiccio degli oriundi che dai più e a ragione è indicata come un punto di debolezza del rugby italiano è stata introdotta e sproporzionalmente utilizzata dalla FIR stessa che non sta dando il buon esempio nemmeno in questi giorni di riforma.

Anzichè l'apertura di 4 nuove accademie avrei preferito che la federazione optasse per alcune delle seguenti azioni che mi paiono di più fondamentale utilità:
- aiuto nell'incontro scuole-rugby, attualmente svolto solo dai club
- mantenere la visibilità del rugby occupandosi della tutela della trasmissione in chiaro del 6N (non credo che in questo ambito non abbia alcun potere)
- promozione del rugby in Italia -io al di là degli spot su La7 (fatti da La7) e qualche cartello a Roma per il 6N non ho visto altro-
- tecnici italiani o stranieri itineranti presso i vari club che visionano-aiutano la formazione

Come tutti gli scettici qui dentro credo che la FIR si stia preoccupando di curare le due realtà che andranno in CL da cui poi pescare la nazionale con la quale fare discrete figure in ambito internazionale, mentre il resto del movimento viene lasciato in attesa.
Poi tutte le critiche del caso possono essere mosse nei confronti dei club italiani che non sono riusciti a sfruttare le loro occasioni, hanno gestito male le loro risorse e non hanno creato spettacolo markettizzabile. Ma non credo che si possa prescindere da riforme che non prevedono la rimessa in salute dei club stessi.

Per ultimo e poi chiudo. Crederò alla FIR quando vedrò un bilancio dettaglaito pubblicato on line e un piano dettagliato di sviluppo del rugby italiano a lungo termine con steps e obiettivi dichiarati di risanamento.
Saluti Scettici PR
Porcorosso - Mediano da Salotto
Bacioci
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da Bacioci »

porcorosso ha scritto: Io credo sia un gran passo avanti che non si sia lasciato tutto com'e' ma si sia capito che le squadre della magners dovranno essere sostenute dal movimento e si e' cambiata profondamente la struttura del campionato italiano in vista di questo. Dire che il movimento italiano verra' distrutto da questo cambiamento prima ancora che abbia piede mi sembra assurdo!
Perche' parli di basso profilo, ti risulta che attualmente il campionato italiano sia di alto profilo con tutti questi stranieri che abbiamo? In Heineken continuiamo a fare figure penose quindi ben venga un cambiamento.
Inoltre neanche adesso mi pare che gli sponsor abbiano intenzione di investire nel rugby e questo non per la magners ma per la crisi economica.
Credo che la Federazione continuera' ad incentivare i club che cercheranno di trattenere i migliori italiani e daranno giocatori ai club della magners.
Ciao Stefanot
Io non credo che il nostro movimento sarà distrutto ma ridimensionato di non poco si, e da tifoso di questo me ne dispiaccio non poco.
La mia opinione personale è che un gran movimento si appoggia su una solida e sana base e la gestione FIR non mi sembra, allo stato attuale, la più adatta a perseguire il miglioramento della propria base, ma anzi il miglioramento dei propri vertici.

La prassi dell'equiparazione e dell'utilizzo massiccio degli oriundi che dai più e a ragione è indicata come un punto di debolezza del rugby italiano è stata introdotta e sproporzionalmente utilizzata dalla FIR stessa che non sta dando il buon esempio nemmeno in questi giorni di riforma.

Anzichè l'apertura di 4 nuove accademie avrei preferito che la federazione optasse per alcune delle seguenti azioni che mi paiono di più fondamentale utilità:
- aiuto nell'incontro scuole-rugby, attualmente svolto solo dai club
- mantenere la visibilità del rugby occupandosi della tutela della trasmissione in chiaro del 6N (non credo che in questo ambito non abbia alcun potere)
- promozione del rugby in Italia -io al di là degli spot su La7 (fatti da La7) e qualche cartello a Roma per il 6N non ho visto altro-
- tecnici italiani o stranieri itineranti presso i vari club che visionano-aiutano la formazione

Come tutti gli scettici qui dentro credo che la FIR si stia preoccupando di curare le due realtà che andranno in CL da cui poi pescare la nazionale con la quale fare discrete figure in ambito internazionale, mentre il resto del movimento viene lasciato in attesa.
Poi tutte le critiche del caso possono essere mosse nei confronti dei club italiani che non sono riusciti a sfruttare le loro occasioni, hanno gestito male le loro risorse e non hanno creato spettacolo markettizzabile. Ma non credo che si possa prescindere da riforme che non prevedono la rimessa in salute dei club stessi.

Per ultimo e poi chiudo. Crederò alla FIR quando vedrò un bilancio dettaglaito pubblicato on line e un piano dettagliato di sviluppo del rugby italiano a lungo termine con steps e obiettivi dichiarati di risanamento.
Saluti Scettici PR[/quote]

Sono uno dei primi a criticare l'operato miope della Fir, però, questa volta io lascio il beneficio del dubbio. Per una volta da molti molti molti anni, la Fir ha tentato di cambiare lo status quo, che è fatto di movimento con un campionato di basso livello, pieno di stranieri, che non interessa a nessuno (nè al pubblico, nè agli sponsor se non per puro mecenatismo) e che sta affossando le nostre nazionali giovanili nonostante l'aumento del numero dei tesserati (peraltro tutto da verificare nella realtà). Domenica, guardando la finale dei mondiali U20 tra N.Zelanda e Inghilterra non ho potuto fare a meno di pensare che noi nel 1991 con la nazionale U19 siamo andati a vincere in Inghilterra (e i miei compagni di un anno più grandi avevano vinto pure l'anno prima in Italia. Adesso, invece, l'Italia è retrocessa nella seconda fascia...
Io dico, che peggio di così non si può fare, per cui proviamo a dare, come ho scritto, il beneficio del dubbio e vediamo se questa riforma può cambiare qualcosa.
Alla peggio si tornerà a giocare contro Spagna e Portogallo, come 25 anni fa...
porcorosso
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da porcorosso »

Bacioci ha scritto:
porcorosso ha scritto:
stefanot ha scritto: Io credo sia un gran passo avanti che non si sia lasciato tutto com'e' ma si sia capito che le squadre della magners dovranno essere sostenute dal movimento e si e' cambiata profondamente la struttura del campionato italiano in vista di questo. Dire che il movimento italiano verra' distrutto da questo cambiamento prima ancora che abbia piede mi sembra assurdo!
Perche' parli di basso profilo, ti risulta che attualmente il campionato italiano sia di alto profilo con tutti questi stranieri che abbiamo? In Heineken continuiamo a fare figure penose quindi ben venga un cambiamento.
Inoltre neanche adesso mi pare che gli sponsor abbiano intenzione di investire nel rugby e questo non per la magners ma per la crisi economica.
Credo che la Federazione continuera' ad incentivare i club che cercheranno di trattenere i migliori italiani e daranno giocatori ai club della magners.
Ciao Stefanot
Io non credo che il nostro movimento sarà distrutto ma ridimensionato di non poco si, e da tifoso di questo me ne dispiaccio non poco.
La mia opinione personale è che un gran movimento si appoggia su una solida e sana base e la gestione FIR non mi sembra, allo stato attuale, la più adatta a perseguire il miglioramento della propria base, ma anzi il miglioramento dei propri vertici.

La prassi dell'equiparazione e dell'utilizzo massiccio degli oriundi che dai più e a ragione è indicata come un punto di debolezza del rugby italiano è stata introdotta e sproporzionalmente utilizzata dalla FIR stessa che non sta dando il buon esempio nemmeno in questi giorni di riforma.

Anzichè l'apertura di 4 nuove accademie avrei preferito che la federazione optasse per alcune delle seguenti azioni che mi paiono di più fondamentale utilità:
- aiuto nell'incontro scuole-rugby, attualmente svolto solo dai club
- mantenere la visibilità del rugby occupandosi della tutela della trasmissione in chiaro del 6N (non credo che in questo ambito non abbia alcun potere)
- promozione del rugby in Italia -io al di là degli spot su La7 (fatti da La7) e qualche cartello a Roma per il 6N non ho visto altro-
- tecnici italiani o stranieri itineranti presso i vari club che visionano-aiutano la formazione

Come tutti gli scettici qui dentro credo che la FIR si stia preoccupando di curare le due realtà che andranno in CL da cui poi pescare la nazionale con la quale fare discrete figure in ambito internazionale, mentre il resto del movimento viene lasciato in attesa.
Poi tutte le critiche del caso possono essere mosse nei confronti dei club italiani che non sono riusciti a sfruttare le loro occasioni, hanno gestito male le loro risorse e non hanno creato spettacolo markettizzabile. Ma non credo che si possa prescindere da riforme che non prevedono la rimessa in salute dei club stessi.

Per ultimo e poi chiudo. Crederò alla FIR quando vedrò un bilancio dettaglaito pubblicato on line e un piano dettagliato di sviluppo del rugby italiano a lungo termine con steps e obiettivi dichiarati di risanamento.
Saluti Scettici PR
Sono uno dei primi a criticare l'operato miope della Fir, però, questa volta io lascio il beneficio del dubbio. Per una volta da molti molti molti anni, la Fir ha tentato di cambiare lo status quo, che è fatto di movimento con un campionato di basso livello, pieno di stranieri, che non interessa a nessuno (nè al pubblico, nè agli sponsor se non per puro mecenatismo) e che sta affossando le nostre nazionali giovanili nonostante l'aumento del numero dei tesserati (peraltro tutto da verificare nella realtà). Domenica, guardando la finale dei mondiali U20 tra N.Zelanda e Inghilterra non ho potuto fare a meno di pensare che noi nel 1991 con la nazionale U19 siamo andati a vincere in Inghilterra (e i miei compagni di un anno più grandi avevano vinto pure l'anno prima in Italia. Adesso, invece, l'Italia è retrocessa nella seconda fascia...
Io dico, che peggio di così non si può fare, per cui proviamo a dare, come ho scritto, il beneficio del dubbio e vediamo se questa riforma può cambiare qualcosa.
Alla peggio si tornerà a giocare contro Spagna e Portogallo, come 25 anni fa...
Scusa Bacioci ma le nazionale giovanile è espressione dell'accademia di Tirrenia da già qualche anno. Ora lungi da me il voler puntare il dito contro un mondiale andato male poichè ci sono diversi fattori da prendere in considerazione, ma imputare la caduta di prestazioni al movimento extra FIR delle giovanili mi sembra un po' fuorviante, visto che solo due dei giocatori della JWRC erano extra-Tirrenia.

Sul fatto che si possa partire da questa riforma per migliorare ho qualche dubbio. Non rispetto al livello della testa che è palese che migliorerà. Ma non vedo alcun programma, nemmeno abbozzato, di riforma della base, non basta fare due gironi da 6, e non basta nemmeno fare qualche accademia in più. Anzi, prova ad immagginare 2 accademie under 20: se per due anni venissero gestite da culo (possibile perchè siamo uomini) significherebbe avere una 60ina di giocatori flosci che dovrebbero andare a fare da vivaio alla CL... Basare la propria sopravvivenza su poche risorse significa morire di fame alla prima carestia.
Se invece ci fossero 12 o più club che vengono aiutati, obbligati a formare una squadra di under20 di elite ed utilizzarli anche nel campionato senior te ne puoi perdere anche la metà, ma con l'altra metà vai avanti.
Sarà che questa è una strada più lenta e difficile...

Da tutte le sfere arrivano critiche taglienti e forcaiole al S10, anche dalla FIR, ma allora dove sono le proposte per migliorare il S10? Perchè spero che si voglia arrivare anche a quello. Come si fa a renderlo più appetibile agli sponsor, al pubblico, farlo diventare un campionato al quale valga la pena di pagare un biglietto? Su questo fronte la FIR cosa ha intenzione di fare? Questi punti non vengono risolti con l'aumento dei formati in Italia, con l'innesto di giovani accademici o peggio con la divisione in due gironi.
Questi problemi vengono risolti con INVESTIMENTI che la FIR non mostra di voler fare: promozione, formazione, incentivi, dialogo... Soldi (anzi sempre meno).
E' qui dove la FIR non è ancora arrivata dove io non mi fido di lei e dove la critico.
Poi facciamo pure anche la CL.
Saluti e questa volta crepi l'avarizia, pure Baci :-] PR
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AINDA
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

Messaggio da AINDA »

megan ha scritto:mi spiegate per quale motivo una persona come Ascione, assolutamente incapace di ottenere risultati in tutta la sua carriera, debba decidere il futuro del rugby italiano???
quest'uomo ne capisce di rugby quanto un camerunense di hockey su ghiaccio!!non ha mai vinto nulla, ha distrutto le nostre nazionali giovanili e non gode della stima di nessuno. ma dov'è finita la meritocrazia????per quale motivo non viene cacciato????
Se da decenni alla sicilia viene affiancata la figura della mafia, è giusto che anche la fir venga trattata allo stesso modo!!questa è mafia pura!!!
gente che distrugge il movimento, rinnegata dal movimento ma che guida il movimento!!
basta!!!
mi dite adesso chi ha interesse ad investire in un campionato del genere???Dove li prendono i soldi le società con un campionato di cosi basso profilo???come fa un giovane a campare solo col rugby???
si torna quindi al giocatore/lavoratore che vuol dire abbassamento verticale del livello del rugby italiano!!!
l'accademia è gestita dalla fir e puo' mantenere un ragazzo, una squadra non ce la farà più ed al massimo daranno rimborsi spese ma non sufficenti ad eguagliare uno stipedio!!


e siamo già in tre di fumati :-] ........avanti vedo che i neuroni iniziano a funzionare
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Re: Il nuovo Super 12 e il Campionato Franchigie

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megan ha scritto:mi spiegate per quale motivo una persona come Ascione, assolutamente incapace di ottenere risultati in tutta la sua carriera, debba decidere il futuro del rugby italiano???
quest'uomo ne capisce di rugby quanto un camerunense di hockey su ghiaccio!!non ha mai vinto nulla, ha distrutto le nostre nazionali giovanili e non gode della stima di nessuno. ma dov'è finita la meritocrazia????per quale motivo non viene cacciato????
Se da decenni alla sicilia viene affiancata la figura della mafia, è giusto che anche la fir venga trattata allo stesso modo!!questa è mafia pura!!!
gente che distrugge il movimento, rinnegata dal movimento ma che guida il movimento!!
basta!!!
mi dite adesso chi ha interesse ad investire in un campionato del genere???Dove li prendono i soldi le società con un campionato di cosi basso profilo???come fa un giovane a campare solo col rugby???
si torna quindi al giocatore/lavoratore che vuol dire abbassamento verticale del livello del rugby italiano!!!
l'accademia è gestita dalla fir e puo' mantenere un ragazzo, una squadra non ce la farà più ed al massimo daranno rimborsi spese ma non sufficenti ad eguagliare uno stipedio!!


seriamente questa andrebbe stampata e distribuita in giro...........la pura verità
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