forum.rugby.it

Ho ampiamente scritto prima della partita cosa pensassi dell'"evento" di sabato e del perchè io non ci sarei andato.
Devo dire che, visto dalla tv, non è stato poi così male, anche se mi ha dato un po' la sensazione del "prefabbircato". MI spiego meglio: il "rispetto", il non fischiare, il cantare l'inno, mi sono sembrati degli atteggiamenti poco sinceri... Come se fossero una forzatura, perchè "sui giornali c'è scirtto che il rugby è così" (poi vai a vedere le partite nei campi di periferia e ti rendi conto di quanto il rugby sia effettivamente così...)
Ho avuto l'impressione che i neofiti stessero attenti a come comportarsi, un po' come fa chi va per la prima volta a teatro. Attenzione, nulla di sbagliato, anzi! Per fortuna non ci sono stati cori calcistici, fischi e altri inquinamenti!!!
Tuttavia mi ha dato la sensazione che il tutto fosse artificiale...
Detto questo, ho letto con interesse i vari interventi (meno quello di reggiscudo, perhcè lui, si sa, non capisce niente ) e c'è una cosa che non mi torna: tutti si lamentanto della oggettiva scarsa attenzione dei media, ma non è quello il problema. Se un bambino dopo aver visto la partita chiede alla mamma di provare a giocare a rugby, la cosa diventa semplice. La mamma si informa (non serve che sia Kojack!) e lo porta nella squadra più vicina. Lui prova e se gli piace ok.
Non servono spot, programmi, ecc.
Il lavoro va fatto da ogni singola società sul SUO territorio.
Di sicuro una partita-evento del genere vale mille spot!
Vediamo a breve la ricaduta sui tesserati e poi ne parliamo.

Nonostante il mio risaputo snobbismo (mia moglie si è sbellicata dalle risate nel vedermi soffrire come un torturato durante il prepartita di sabato in cui si spiegavano le regole!!!!) ho goduto come un riccio a vedere su SKYSport 24 per una settimana la nazionale di calcio relegata a seconda notizia dopo i nostri!!!!!!

VivaVegas ha scritto:Mercoledì 18 Novembre, dalle 21 alle 22, 4° puntata della Trasmissione Radio “SOLO RUGBY”, disponibile in streaming sul sito http://www.cucslegend.net/

In diretta Marco Ermocida, Christian Marchetti e Davide Libertucci, per un appuntamento questo completamente dedicato alla Nazionale:
impressioni e commenti sulla partita contro la Nuova Zelanda; preview della sfida con il Sud Africa.

Radio SOLO RUGBY

In diretta in streaming su http://www.cucslegend.net/

Tutti i Mercoledì dalle 21 alle 22

Bhè dai è già qualcosa!
Solo audio senza immagini (un po come il cinema muto all'inverso) e si parla solo esclusivamente di Nazionale NZL

Bacioci ha scritto: Devo dire che, visto dalla tv, non è stato poi così male, anche se mi ha dato un po' la sensazione del "prefabbircato". MI spiego meglio: il "rispetto", il non fischiare, il cantare l'inno, mi sono sembrati degli atteggiamenti poco sinceri... Come se fossero una forzatura, perchè "sui giornali c'è scirtto che il rugby è così" (poi vai a vedere le partite nei campi di periferia e ti rendi conto di quanto il rugby sia effettivamente così...)
Ho avuto l'impressione che i neofiti stessero attenti a come comportarsi, un po' come fa chi va per la prima volta a teatro. Attenzione, nulla di sbagliato, anzi! Per fortuna non ci sono stati cori calcistici, fischi e altri inquinamenti!!!
Tuttavia mi ha dato la sensazione che il tutto fosse artificiale...

io c'ero e con altri 80017 ci siamo visti la partita live e l'abbiamo vissuta senza snobismi ne atteggiamenti prefabbricati, forse se fai un passo avanti, dimentichi lo snobismo, puoi goderti anche tu questi bei momenti di sport dal vivo...

pulici ha scritto:

Bacioci ha scritto: Devo dire che, visto dalla tv, non è stato poi così male, anche se mi ha dato un po' la sensazione del "prefabbircato". MI spiego meglio: il "rispetto", il non fischiare, il cantare l'inno, mi sono sembrati degli atteggiamenti poco sinceri... Come se fossero una forzatura, perchè "sui giornali c'è scirtto che il rugby è così" (poi vai a vedere le partite nei campi di periferia e ti rendi conto di quanto il rugby sia effettivamente così...)
Ho avuto l'impressione che i neofiti stessero attenti a come comportarsi, un po' come fa chi va per la prima volta a teatro. Attenzione, nulla di sbagliato, anzi! Per fortuna non ci sono stati cori calcistici, fischi e altri inquinamenti!!!
Tuttavia mi ha dato la sensazione che il tutto fosse artificiale...

io c'ero e con altri 80017 ci siamo visti la partita live e l'abbiamo vissuta senza snobismi ne atteggiamenti prefabbricati, forse se fai un passo avanti, dimentichi lo snobismo, puoi goderti anche tu questi bei momenti di sport dal vivo...

Ben detto Pulici !

sinceramente sono un po' rattristata e perplessa nel leggere un po' di cose su questa ed altre discussioni, e spiego il motivo: presente, sono una quasi neofita che è andata a vedere la partita sabato, accompagnata da una sorella alla sua seconda partita dal vivo.
non capisco tutto quello che succede, ascolto durante le partite chi mi è intorno per capire i passaggi non chiari e a casa cerco di leggere il più possibile per capire meglio, non so tutti i nomi dei giocatori e non ho mai visto (fin'ora) una partita di una squadra locale. probabilmente avrò detto una marea di scemenze durante la partita e non me ne vogliano per questo i miei vicini di posto. probabilmente vi è venuta la pelle d'oca.. penso che quello di sabato giustamente sia stato uno spettacolo/evento e dico 'giustamente' perchè nel mio caso mi ha permesso di esserci. ho sempre comprato 2 biglietti per ogni partita (del 6n nel mio caso) e fino alla sera prima ho sempre avuto 'paura' di andarci da sola.. italia nz invece mi ha permesso di fare la mia bella trasferta per la prima volta senza dover pregare, implorare ecc. ma lo cosa che ho trovato più positiva in questo, apparte l'interesse dei conoscenti/amici che chiedevano, che volevano sapere e che per la prima volta non mi hanno chiesto 'ma è quello con i caschi e le protezioni?' (football americano) o 'che strano, una ragazza a cui piace il rugby', o la più bella 'ci vai per i giocatori, non per lo sport, vero?' anzi hanno detto 'quando c'è la prossima partita che vengo pure io?'
non so perchè pensate che tutto questo sia un male. io non avevo nemmeno mai sentito parlare di cl, s10 ecc ecc.. ma poi pian piano s'impara, come spero d'imparare io (e magari affezionarmi anche a qualche squadra locale).
ecco quindi che i discorsi sui 'neofiti' mi rattristano, ovviamente non sento la responsabilità di una passione che coltivo e pratico da decenni, come molti di voi. ma forse allora è necessario scegliere tra lo sport di nicchia (con tutto quello che implica) e lo sport di ampio respiro, e credo che si parta anche dalla pubblicità, dall'evento, dall'attrarre anche noi neofiti. ultima cosa. io sabato ho visto una partita di rugby. ovvio che se non fosse stata anche (e soprattutto) questo non avrebbe destato poi tanto interesse. o no?

f3nic3 ha scritto:sinceramente sono un po' rattristata e perplessa nel leggere un po' di cose su questa ed altre discussioni, e spiego il motivo: presente, sono una quasi neofita che è andata a vedere la partita sabato, accompagnata da una sorella alla sua seconda partita dal vivo.
non capisco tutto quello che succede, ascolto durante le partite chi mi è intorno per capire i passaggi non chiari e a casa cerco di leggere il più possibile per capire meglio, non so tutti i nomi dei giocatori e non ho mai visto (fin'ora) una partita di una squadra locale. probabilmente avrò detto una marea di scemenze durante la partita e non me ne vogliano per questo i miei vicini di posto. probabilmente vi è venuta la pelle d'oca.. penso che quello di sabato giustamente sia stato uno spettacolo/evento e dico 'giustamente' perchè nel mio caso mi ha permesso di esserci. ho sempre comprato 2 biglietti per ogni partita (del 6n nel mio caso) e fino alla sera prima ho sempre avuto 'paura' di andarci da sola.. italia nz invece mi ha permesso di fare la mia bella trasferta per la prima volta senza dover pregare, implorare ecc. ma lo cosa che ho trovato più positiva in questo, apparte l'interesse dei conoscenti/amici che chiedevano, che volevano sapere e che per la prima volta non mi hanno chiesto 'ma è quello con i caschi e le protezioni?' (football americano) o 'che strano, una ragazza a cui piace il rugby', o la più bella 'ci vai per i giocatori, non per lo sport, vero?' anzi hanno detto 'quando c'è la prossima partita che vengo pure io?'
non so perchè pensate che tutto questo sia un male. io non avevo nemmeno mai sentito parlare di cl, s10 ecc ecc.. ma poi pian piano s'impara, come spero d'imparare io (e magari affezionarmi anche a qualche squadra locale).
ecco quindi che i discorsi sui 'neofiti' mi rattristano, ovviamente non sento la responsabilità di una passione che coltivo e pratico da decenni, come molti di voi. ma forse allora è necessario scegliere tra lo sport di nicchia (con tutto quello che implica) e lo sport di ampio respiro, e credo che si parta anche dalla pubblicità, dall'evento, dall'attrarre anche noi neofiti. ultima cosa. io sabato ho visto una partita di rugby. ovvio che se non fosse stata anche (e soprattutto) questo non avrebbe destato poi tanto interesse. o no?

non farci caso e continua a coltivare la passione, purtroppo in Italia c'è un sacco di gente che si prende troppo sul serio, nel nostro ambiente...

f3nic3 ha scritto:sinceramente sono un po' rattristata e perplessa nel leggere un po' di cose su questa ed altre discussioni, e spiego il motivo: presente, sono una quasi neofita che è andata a vedere la partita sabato, accompagnata da una sorella alla sua seconda partita dal vivo.
non capisco tutto quello che succede, ascolto durante le partite chi mi è intorno per capire i passaggi non chiari e a casa cerco di leggere il più possibile per capire meglio, non so tutti i nomi dei giocatori e non ho mai visto (fin'ora) una partita di una squadra locale. probabilmente avrò detto una marea di scemenze durante la partita e non me ne vogliano per questo i miei vicini di posto. probabilmente vi è venuta la pelle d'oca.. penso che quello di sabato giustamente sia stato uno spettacolo/evento e dico 'giustamente' perchè nel mio caso mi ha permesso di esserci. ho sempre comprato 2 biglietti per ogni partita (del 6n nel mio caso) e fino alla sera prima ho sempre avuto 'paura' di andarci da sola.. italia nz invece mi ha permesso di fare la mia bella trasferta per la prima volta senza dover pregare, implorare ecc. ma lo cosa che ho trovato più positiva in questo, apparte l'interesse dei conoscenti/amici che chiedevano, che volevano sapere e che per la prima volta non mi hanno chiesto 'ma è quello con i caschi e le protezioni?' (football americano) o 'che strano, una ragazza a cui piace il rugby', o la più bella 'ci vai per i giocatori, non per lo sport, vero?' anzi hanno detto 'quando c'è la prossima partita che vengo pure io?'
non so perchè pensate che tutto questo sia un male. io non avevo nemmeno mai sentito parlare di cl, s10 ecc ecc.. ma poi pian piano s'impara, come spero d'imparare io (e magari affezionarmi anche a qualche squadra locale).
ecco quindi che i discorsi sui 'neofiti' mi rattristano, ovviamente non sento la responsabilità di una passione che coltivo e pratico da decenni, come molti di voi. ma forse allora è necessario scegliere tra lo sport di nicchia (con tutto quello che implica) e lo sport di ampio respiro, e credo che si parta anche dalla pubblicità, dall'evento, dall'attrarre anche noi neofiti. ultima cosa. io sabato ho visto una partita di rugby. ovvio che se non fosse stata anche (e soprattutto) questo non avrebbe destato poi tanto interesse. o no?

complimenti bella testimonianza

orso1967 ha scritto:

f3nic3 ha scritto:sinceramente sono un po' rattristata e perplessa nel leggere un po' di cose su questa ed altre discussioni, e spiego il motivo: presente, sono una quasi neofita che è andata a vedere la partita sabato, accompagnata da una sorella alla sua seconda partita dal vivo.
non capisco tutto quello che succede, ascolto durante le partite chi mi è intorno per capire i passaggi non chiari e a casa cerco di leggere il più possibile per capire meglio, non so tutti i nomi dei giocatori e non ho mai visto (fin'ora) una partita di una squadra locale. probabilmente avrò detto una marea di scemenze durante la partita e non me ne vogliano per questo i miei vicini di posto. probabilmente vi è venuta la pelle d'oca.. penso che quello di sabato giustamente sia stato uno spettacolo/evento e dico 'giustamente' perchè nel mio caso mi ha permesso di esserci. ho sempre comprato 2 biglietti per ogni partita (del 6n nel mio caso) e fino alla sera prima ho sempre avuto 'paura' di andarci da sola.. italia nz invece mi ha permesso di fare la mia bella trasferta per la prima volta senza dover pregare, implorare ecc. ma lo cosa che ho trovato più positiva in questo, apparte l'interesse dei conoscenti/amici che chiedevano, che volevano sapere e che per la prima volta non mi hanno chiesto 'ma è quello con i caschi e le protezioni?' (football americano) o 'che strano, una ragazza a cui piace il rugby', o la più bella 'ci vai per i giocatori, non per lo sport, vero?' anzi hanno detto 'quando c'è la prossima partita che vengo pure io?'
non so perchè pensate che tutto questo sia un male. io non avevo nemmeno mai sentito parlare di cl, s10 ecc ecc.. ma poi pian piano s'impara, come spero d'imparare io (e magari affezionarmi anche a qualche squadra locale).
ecco quindi che i discorsi sui 'neofiti' mi rattristano, ovviamente non sento la responsabilità di una passione che coltivo e pratico da decenni, come molti di voi. ma forse allora è necessario scegliere tra lo sport di nicchia (con tutto quello che implica) e lo sport di ampio respiro, e credo che si parta anche dalla pubblicità, dall'evento, dall'attrarre anche noi neofiti. ultima cosa. io sabato ho visto una partita di rugby. ovvio che se non fosse stata anche (e soprattutto) questo non avrebbe destato poi tanto interesse. o no?

non farci caso e continua a coltivare la passione, purtroppo in Italia c'è un sacco di gente che si prende troppo sul serio, nel nostro ambiente...

Quoto Orso. Per uno che guarda con terrore al "neofita" ne trovi mille che ti invogliano, godono della presenza di nuovi appassionati, e che semplicemente con te si godono lo spettacolo.

f3nic3 ha scritto:sinceramente sono un po' rattristata e perplessa nel leggere un po' di cose su questa ed altre discussioni, e spiego il motivo: presente, sono una quasi neofita che è andata a vedere la partita sabato, accompagnata da una sorella non me ne vogliano per questo i miei vicini di posto. probabilmente vi è venuta la pelle d'oca.. penso che quello di sabato giustamente sia stato uno spettacolo/evento e dico 'giustamente' perchè nel mio caso mi ha permesso di esserci. ho sempre comprato 2 biglietti per ogni partita (del 6n nel mio caso) e fino alla sera prima ho sempre avuto 'paura' di ......n tutto quello che implica) e lo sport di ampio respiro, e credo che si parta anche dalla pubblicità, dall'evento, dall'attrarre anche noi neofiti. ultima cosa. io sabato ho visto una partita di rugby. ovvio che se non fosse stata anche (e soprattutto) questo non avrebbe destato poi tanto interesse. o no?

Grande! Continua così.
Pensa che io la prima volta che ho visto rugby per caso in tv
pensavo fossero dei grandi pirla perchè non la passavano in avanti....

f3nic3 ha scritto: per la prima volta non mi hanno chiesto 'ma è quello con i caschi e le protezioni?' (football americano) o 'che strano, una ragazza a cui piace il rugby', o la più bella 'ci vai per i giocatori, non per lo sport, vero?' anzi hanno detto 'quando c'è la prossima partita che vengo pure io?'

Ben vengano nuovi tifosi, nuovi giocatori nuovi appassionati. Però i nuovi si devono innamorare del nostro sport e non dei lustrini o dello spettacolo che nel 99% dei casi non ci sono. Scusatemi ma io mi emoziono molto di più a vedere un campo pieno di ragazzini che corrono dietro una palla ovale con i genitori che nella maggior parte dei casi non sa una regola e che hanno una fifa tremenda che il loro piccolo si faccia male. Vi raccondo un fatto successo al figlio di un amico che dietro mio consiglio è andato a giocare a rugby appena compiuti 6 anni. Allora dopo 2 allenamenti che faceva si presenta un ragazzino un po' timoroso che si vergonava e che non lasciava la gamba del papà, il figlio del mio amico vedendo tutto questo, va da quel bambino e gli dice "Vieni che qui ci si diverte più che ai Gonfiabili"
E' su queste sensazioni che si deve lavorare , su queste cose che nessuno altro sport ti da e non con le copertine dei giornali di moda o con i calendari o con l'esasperazione dell'Haka che bisogna far avvicinare la gente al Rugby.

foffos ha scritto:

f3nic3 ha scritto: per la prima volta non mi hanno chiesto 'ma è quello con i caschi e le protezioni?' (football americano) o 'che strano, una ragazza a cui piace il rugby', o la più bella 'ci vai per i giocatori, non per lo sport, vero?' anzi hanno detto 'quando c'è la prossima partita che vengo pure io?'

...si presenta un ragazzino un po' timoroso che si vergonava e che non lasciava la gamba del papà, il figlio del mio amico vedendo tutto questo, va da quel bambino e gli dice "Vieni che qui ci si diverte più che ai Gonfiabili"...

Poi poteva andare insieme a lui sabato a San Siro a vedere gli Sgonfiabili...

Vorrei solo dire che quello che ho scritto non voleva essere una critica, ma una mia impressione.
Chi ha avuto la pazienza di leggere qualche mio intervento saprà (e ormai sarà anche annoiato da questa cosa) che io sui campi di rugby ci sono praticamente nato e ho avuto la fortuna di andare, per esempio, molte volte all'estero a vedere partite (per esempio ai tempi del V nazioni). La mia sensazione è che il clima sia diverso da quello che si vive in Italia. E' una mia sensazione che non ha nulla di oggettivo nè tantomeno vuole essere la Verità, ma è quello che vivo io.
Personalmente, preferisco il clima che si vive all'estero, ma non dico che uno sia per forza meglio dell'altro.
Se la ragazza "neofita" si è sentita in imbarazzo per colpa mia, mi scuso, perchè non era mia intezione. Ben vengano i neofiti, soprattutto se sono educati e, come fa lei, cercano di carpire i "segreti" del gioco da chi ne sa di più.
Magari sono meno ben voluti quelli che pontificano senza sapere nulla (tipo il giornalista de "il Giornale"), ma questo è un altro discorso.

Anche io per molti versi la vedo come Bacioci, ma rispetto tutti quelli che l'hanno vista in modo diverso
L'importante è dare la certezza al neofita che se va allo stadio non deve preoccuparsi di altro che di vedere la partita, non di chi tifa o di non sapere le regole, visto che non le sa neanche ... Dickinson (mica lo dico io, lo dice l'IRB )
Il lavoro da fare, peraltro, è sempre lo stesso : cercare di avvicinare al rugby, e non perchè (o solo quando) giocano gli All Blacks.
Comunque, Tafano, non sono dei pirla perchè non la passano in avanti ... lo sono quando lo fanno e li beccano

foffos ha scritto: Ben vengano nuovi tifosi, nuovi giocatori nuovi appassionati. Però i nuovi si devono innamorare del nostro sport e non dei lustrini o dello spettacolo che nel 99% dei casi non ci sono. Scusatemi ma io mi emoziono molto di più a vedere un campo pieno di ragazzini che corrono dietro una palla ovale con i genitori che nella maggior parte dei casi non sa una regola e che hanno una fifa tremenda che il loro piccolo si faccia male. Vi raccondo un fatto successo al figlio di un amico che dietro mio consiglio è andato a giocare a rugby appena compiuti 6 anni. Allora dopo 2 allenamenti che faceva si presenta un ragazzino un po' timoroso che si vergonava e che non lasciava la gamba del papà, il figlio del mio amico vedendo tutto questo, va da quel bambino e gli dice "Vieni che qui ci si diverte più che ai Gonfiabili"
E' su queste sensazioni che si deve lavorare , su queste cose che nessuno altro sport ti da e non con le copertine dei giornali di moda o con i calendari o con l'esasperazione dell'Haka che bisogna far avvicinare la gente al Rugby.

quindi in Galles che orrore quando ci sono le fiamme all'ingresso delle formazioni? o i cannoni che sparano in scozia? o gli spettocoli dello stade fr?

non e' che per forza il rugby deve essere uno spettacolo senza colori, cori e striscioni, se e' triste il s10 non deve essere triste tutto il rugby

e i lustrini ecc. di certo non intralciano i ragazzini che vogliono giocare anzi

Bacioci ha scritto:Vorrei solo dire che quello che ho scritto non voleva essere una critica, ma una mia impressione.
Chi ha avuto la pazienza di leggere qualche mio intervento saprà (e ormai sarà anche annoiato da questa cosa) che io sui campi di rugby ci sono praticamente nato e ho avuto la fortuna di andare, per esempio, molte volte all'estero a vedere partite (per esempio ai tempi del V nazioni). La mia sensazione è che il clima sia diverso da quello che si vive in Italia. E' una mia sensazione che non ha nulla di oggettivo nè tantomeno vuole essere la Verità, ma è quello che vivo io.
Personalmente, preferisco il clima che si vive all'estero, ma non dico che uno sia per forza meglio dell'altro.
Se la ragazza "neofita" si è sentita in imbarazzo per colpa mia, mi scuso, perchè non era mia intezione. Ben vengano i neofiti, soprattutto se sono educati e, come fa lei, cercano di carpire i "segreti" del gioco da chi ne sa di più.
Magari sono meno ben voluti quelli che pontificano senza sapere nulla (tipo il giornalista de "il Giornale"), ma questo è un altro discorso.

Beh, se andavi ai tempi del 5 nazioni, avrai notato che è cambiato qualcosa.
Le situazioni possono evolvere, si possono modificare.
Il clima in Italia è certamente diverso dalla GB, ma a quei tempi era "più diverso" di adesso.
La distanza rimane enorme, ma sta diminuendo.

Bisogna osservare piccoli sintomi. Non so, i bambini che conoscono i giocatori della nazionale, magari vanno anche a chiedere l'autografo, i ragazzini che parlano di gioco, di schemi e cose di questo genere.
Lo sport è fatto anche di questo, dai tempi dell'antica Grecia e magari anche prima.
Se un "neofita" non sa cos'è il fuorigioco ma conosce Parisse e Bergamasco e si compra la maglietta della nazionale, va bene lo stesso....