Il dilemma Mallet e le 3linee....

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

edopardo
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da edopardo »

Ma visto la penuria di ali vere e proprie e proprio improponibile il buon Marco Stanojevic tanto per restare in tema di jevic :lol: o e rotto pure lui?
franky52
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da franky52 »

Tutti nel mondo giocano con un triangolo allargato formato da tre estremi e noi cerchiamo ali "pure".
Goofus bird: un uccello che vola all'indietro, perché non gli interessa sapere dove va, ma da dove viene.(Borges - Manuale di zoologia fantastica)
modestmouse
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da modestmouse »

Ok. trova tre che sanno giocare e giocano regolarmente estremo da metter in nazionale ora..
Alucard
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da Alucard »

franky52 ha scritto:Tutti nel mondo giocano con un triangolo allargato formato da tre estremi e noi cerchiamo ali "pure".
tutti no...quest'anno ci hanno giocato gli ABs e gli Australiani(e già neanche è tanto vero, Mitchell e Turner giocano ormai ad ala), la Francia ci gioca ogni tanto, come anche l'Irlanda...
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diddi
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da diddi »

Seconde linee - Ci sono pochi giovani rugbysti italiani che hanno insieme l'altezza giusta (PIU' di 195cm, magari anche PIU' di 200cm) e insieme la struttura fisica, le doti atletiche, la coordinazione, la mentalità necessarie per fare l'atleta di alto livello. Speriamo che l'Accademia possa porre rimedio, al momento dietro ai titolari Bortolami, Del Fava e Geldenhuys dobbiamo affidarci a Pavanello, ottimo giocatore i cui 194cm sono un poco sotto lo standard internazionale, o a un onesto ma tutt'altro che trascendentale Bernabò. D'altronde, questo c'è. [provocazione] Sarà il caso di implementare il "progetto statura"? [/provocazione] :-]

Terze linee - Con la crescita di Zanni, Barbieri e Vosawai e l'inserimento di Derby e Favaro dovremmo aver risolto buona parte dei problemi. Terrei fermo ad avere sempre 2 su 3 saltatori, altrimenti la nostra touche diventa deficitaria: per cui escluderei la compresenza di Vosawai, Favaro e/o Barbieri. Per il resto, tutte le sperimentazioni sono lecite.
Un piccolo inciso su Vosawai: soltanto una volta l'ho visto perdere palla con frequenza impressionante, nella partita al mondiale francese contro il Portogallo, purtroppo per lui l'unica partita in cui i più hanno potuto visionarlo. Credo che da lì sia nato il "mito" del Vosawai "grosso ma poco tecnico". Ad essere sinceri, in quella partita il pallone non cadeva soltanto a Vosawai, ma anche ad altri, come Mauro Bergamasco e lo stesso Parisse quando subentrò nel secondo tempo: segno che semmai era il pallone ad essere particolarmente scivoloso, forse per l'umidità di quella sera a Parigi. Purtroppo da allora ogni volta che Manoa fa in-avanti diventa un "come volevasi dimostrare", quando invece può capitare a tutti di farsi sfuggire un pallone. Con questo non voglio dire che sia un ball handler favoloso, ma che ha delle mani normalissime, soprattutto per uno della sua stazza. Per completare il mio giudizio, dirò che, da quanto ho potuto vedere, il suo principale pregio è anche il suo principale difetto: se sovrasta fisicamente i suoi avversari può essere devastante, ma se trova chi riesce a resistergli fisicamente non ha soluzioni alternative; per cui diventa inutile se non è al 100%, non essendo in grado di aiutarsi col "mestiere".

Mediana - concordo su quanto già espresso da altri. Mallett andrà con Gower che è un cardine del suo sistema difensivo. Solo se costretto dalle circostanze ripiegherà su uno tra Burton e Orquera, che comunque gli impongono di rivoluzionare l'assetto difensivo. Bocchino deve ancora fare esperienza, e comunque è più un Burton che un Gower. Potrebbe però "scavalcare" gli altri due in panchina se riuscirà ad adattarsi al ruolo di mm, evitando a Mallett di doversi portare una mediana completa in panca.

3/4 - L'inserimento di Benvenuti a secondo centro mi sembra maturo. Masi e Sgarbi sono buone opzioni a 12. Alle ali c'è un problema: in Italia siamo rimasti allo stereotipo dell'"ala" piccola, veloce e sgusciante, ma se ci guardiamo intorno vediamo anche un'altra e ben diversa tipologia di corridori di fascia: Rougerie, Vainikolo, Horgan, Malzieu, Banahan, Rokocoko... Secondo me, sarebbe il caso di provare anche noi a inserire un elemento di questo tipo. Avrebbe potuto essere Ricciardi, chissà che in futuro non lo diventi; per come stanno ora le cose, anche se è decisamente prematuro, non scarterei l'ipotesi Venditti.
Purtroppo, grande e grosso o piccolo e veloce che sia, il calcio non sembra dover far parte del bagaglio tecnico di una giovane ala italiana, il che obbliga spesso McLean a rimanere dietro. Spero che in questo senso le cose cambino radicalmente nel prossimo futuro.
Peterino
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edopardo
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da edopardo »

E Davide Duca si è gia bruciato?
luqa
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da luqa »

Raccogliendo la provocazione ,

Ci possiamo domandare come mai, a differenza di altre squadre, se in rimessa schieriamo solo 3 saltatori (le due seconde e una delle terze) andiamo in difficoltà?

Ricordo i tempi in cui si arrivo a schierare 3 terze "piccole", o quantomeno a schierare o 6 o 8 modello "torello" e non "torre".

Riguardo il traingolo allargato, più che 3 estremi, mi pare più spesso che le squadre sfruttino 2 giocatori abituati a giocare estremo, per non sovraffaticare il 15 con le possibili ripartenze e nel giochino dei calci tattici, ed una delel ali è invece più spesso un giocatore pesante, veloce.

Da questo punto di vista Rodwell è più ala di Majstorovic (ci ha giocato anche più spesso se ricordo) anche se adesso a Prato alle ali giocano due atleti dalla conformazione "tradizionale". Ma Pratro è una squadra strana che gioca con due centri nati uno ala e uno estremo, un apertura che è un centro, un estremo che è un apertura e via così... manca giusto un tallonatore che era un flanker, un flanker che era un 8 e un mediano che era un flanker
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diddi
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da diddi »

luqa ha scritto:Raccogliendo la provocazione ,

Ci possiamo domandare come mai, a differenza di altre squadre, se in rimessa schieriamo solo 3 saltatori (le due seconde e una delle terze) andiamo in difficoltà?...
Azzardo varie ipotesi.
1) In Italia non c'è mai stato un "culto" per l'organizzazione in touche come nei paesi anglosassoni. Per fare un esempio: a Saint-Etienne, nel primo tempo in touche riuscimmo a tener testa agli scozzesi, che però ci subissarono nel secondo, segno che in 40 minuti i loro specialisti (penso ai tecnici più che ai giocatori) avevano decrittato le nostre giocate. Siamo mai riusciti a fare altrettanto?
2) A parità di preparazione, riusciamo a saltare più in alto degli altri? Ricordo di aver visto gli australiani allenarsi in questo fondamentale e arrivavano ad altezze impressionanti. Per completezza, dirò che, nel blocco di salto, il sollevatore dietro prendeva il saltatore dalla coscia, cioè ben sotto i pantaloncini; mentre l'alzatore davanti lo reggeva ben sotto il ginocchio: azioni espressamente vietate dal regolamento ma, devo constatare, ampiamente tollerate dagli arbitri.
3) E' vero che abbiamo 3 o 4 seconde linee di livello internazionale (contando il redivivo Dellapè), ma di questi soltanto uno è un vero e proprio "grinder", uno specialista nel catturare i palloni. Per giunta, si tratta di quello meno in forma al momento, Bortolami. Se questi viene a mancare, l'alternativa migliore alla guida del lineup è Parisse, che però seconda linea non è. Detto in termini mallettiani, abbondiamo di "primi saltatori", ma ci mancano i "secondi".
4) La relativa mancanza di credito presso gli arbitri non ci giova: ho visto spesso azioni scorrette da parte dei nostri avversari non sanzionate (caso clamoroso Italia-Inghilterra del 6N 2008, in cui gli albionici erano sempre nel corridoio, in un caso al momento del lancio addirittura uno era allineato con i nostri, e Borthwick rubava impunemente palloni con il braccio esterno - arbitro Rolland) a fronte di "falli di confusione" contro di noi (anche qui a memoria un inspiegabile fischio in Inghilterra-Italia del 2007 da cui partì l'azione dell'unica meta inglese - arbitro Owens).
Peterino
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Shye
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da Shye »

diddi ha scritto: 4) La relativa mancanza di credito presso gli arbitri non ci giova: ho visto spesso azioni scorrette da parte dei nostri avversari non sanzionate (caso clamoroso Italia-Inghilterra del 6N 2008, in cui gli albionici erano sempre nel corridoio, in un caso al momento del lancio addirittura uno era allineato con i nostri, e Borthwick rubava impunemente palloni con il braccio esterno - arbitro Rolland) a fronte di "falli di confusione" contro di noi (anche qui a memoria un inspiegabile fischio in Inghilterra-Italia del 2007 da cui partì l'azione dell'unica meta inglese - arbitro Owens).
Io direi che quest'ultimo fattore incide in maniera nettissima, di occasioni me ne ricordo parecchie e non certo solo quell'Ita-Eng.
Il primo passo da fare è quello di riuscire ad avvicinarci di più al corridoio avversario, cosa che i nostri avversari fanno praticamente sempre.
diddi ha scritto: Alle ali c'è un problema: in Italia siamo rimasti allo stereotipo dell'"ala" piccola, veloce e sgusciante, ma se ci guardiamo intorno vediamo anche un'altra e ben diversa tipologia di corridori di fascia: Rougerie, Vainikolo, Horgan, Malzieu, Banahan, Rokocoko... Secondo me, sarebbe il caso di provare anche noi a inserire un elemento di questo tipo. Avrebbe potuto essere Ricciardi, chissà che in futuro non lo diventi; per come stanno ora le cose, anche se è decisamente prematuro, non scarterei l'ipotesi Venditti.
Il modello di ala pesante va benissimo, purchè abbia velocità nei primi metri, però.
Invece i primi centri pesanti adattati ad ala in nazionale negli ultimi anni hanno sempre combinato ben poco.
Vincitore Trofeo Nostradamus 2007
'Difesa Piavesca'®
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franky52
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da franky52 »

luqa ha scritto: ... Ma Pratro è una squadra strana che gioca con due centri nati uno ala e uno estremo, un apertura che è un centro, un estremo che è un apertura e via così... manca giusto un tallonatore che era un flanker, un flanker che era un 8 ...
[OT]Esatto il tallonatore ha vinto un Topolino U14 da centro ed ha fatto un secondo posto al titolo italiano in U16 e un 2° posto in U19 da flanker ma l'ho utilizzato anche N° 8
Anche un'ala è nata apertura e l'altra era flanker ....
luqa ha scritto:e un mediano che era un flanker
no l'altro talloner era mediano ... poi l'amore per cibo e bevande luppolate ...[/OT]
Goofus bird: un uccello che vola all'indietro, perché non gli interessa sapere dove va, ma da dove viene.(Borges - Manuale di zoologia fantastica)
pavlon
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da pavlon »

modestmouse ha scritto:Ok. trova tre che sanno giocare e giocano regolarmente estremo da metter in nazionale ora..
Cercando di mantenere i piedi per terra ...

Mc Lean si può considerare un punto fisso, ormai; Mirco Bergamasco pure.
Se proprio si vuole aggiungere un estremo adattato all'ala, allora ci sarebbe Rubini (che nasce estremo, correggetemi se sbaglio). Ma al di là delle capacità individuali (discrete, ma non proprio eccellenti), dubito fortemente che Mallett lo possa prendere in considerazione, vista la sua nota fissazione per le "taglie forti". Secondo me finirà col mettere Benvenuti o Masi all'ala, anche se non sottovaluterei un eventuale colpo di scena tipo, Canale/Canavosio.

Nel frattempo, noto che Sepe non è nemmeno in panchina stasera ... e quindi mi rimangono tutti i dubbi già espressi sopra sulla sua eventuale convocazione.
Alucard
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da Alucard »

pavlon ha scritto:
modestmouse ha scritto:Ok. trova tre che sanno giocare e giocano regolarmente estremo da metter in nazionale ora..
Cercando di mantenere i piedi per terra ...

Mc Lean si può considerare un punto fisso, ormai; Mirco Bergamasco pure.
Se proprio si vuole aggiungere un estremo adattato all'ala, allora ci sarebbe Rubini (che nasce estremo, correggetemi se sbaglio). Ma al di là delle capacità individuali (discrete, ma non proprio eccellenti), dubito fortemente che Mallett lo possa prendere in considerazione, vista la sua nota fissazione per le "taglie forti". Secondo me finirà col mettere Benvenuti o Masi all'ala, anche se non sottovaluterei un eventuale colpo di scena tipo, Canale/Canavosio.

Nel frattempo, noto che Sepe non è nemmeno in panchina stasera ... e quindi mi rimangono tutti i dubbi già espressi sopra sulla sua eventuale convocazione.
Rubini nasce apertura, poi quando ha cominciato a giocare nel S10 lo hanno dirottato ad estremo

escludo fortemente Canavosio all'ala, non ha più il passo di una volta...
pavlon
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da pavlon »

Alucard ha scritto:Rubini nasce apertura, poi quando ha cominciato a giocare nel S10 lo hanno dirottato ad estremo
Grazie per la precisazione.
Alucard ha scritto:escludo fortemente Canavosio all'ala, non ha più il passo di una volta...
Fosse per me, lo escluderei ... ma io stavo parlando dei possibili colpi di scena di Mallett ... ed in quel caso mi risulta più difficile fare esclusioni.
Dahando
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da Dahando »

Per quanto riguarda il discorso sulle ali, credo che il terzo a completare il triangolo con Bergamasco e McLean sarà un centro dirottato all'ala, soprattutto per garantire la fase difensiva, cosa che gente tipo Nitoglia o Sepe non sono proprio dei draghi.
edopardo
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Re: Il dilemma Mallet e le 3linee....

Messaggio da edopardo »

Dahando ha scritto:Per quanto riguarda il discorso sulle ali, credo che il terzo a completare il triangolo con Bergamasco e McLean sarà un centro dirottato all'ala, soprattutto per garantire la fase difensiva, cosa che gente tipo Nitoglia o Sepe non sono proprio dei draghi.
Quindi ricadiamo sempre su Masi.... o Pratichetti.....Ma provare le giovani terze linee di prato no?
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