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settimese ha scritto:siamo messi bene se ci aggrappiamo a giocatori di rugby 13, tra l'altro siamo piuttosto scarsi, dove ce la giochiamo con serbia, libano e quant'altro e prendiamo mazzate clamorose dagli altri
nessuno intendeva dire che dobbiamo usare giocatori di R13 per migliorare: il rugby nostrano a sicuramente bisogno d'altro, come molti di voi hanno detto.
Semplicemente si intendeva precisare che i giocatori sopra menzionati sono tutt'altro che schiappe e te lo dice uno che un po' di rugby league ne mastica (e lo apprezza anche se preferisco l'union)
salut
bakunin ha scritto:
ehi qui non stiamo parlando di Nick Zisti ma di un giocatore veramente forte e che calcia da tutte le parti del campo. Sabato a vedere lui, Minichiello e il mediano di cui non ricordo il nome mi sono divertito un sacco. Il festival degli off-loads!
andrea12 ha scritto:Che sia normale aggrapparsi a chi promette, mi sembra che sia anche storia di altro settore, del recentissimo passato ( ), però pensare che si possa davvero cambiare completamente il sistema partendo dall'alto, è veramente inaccettabile.
Non perchè non si debba o possa fare (magari si riesce anche a raffazzonare una squadra che in emergenza riesce a tamponare a destra e manca. E ben venga!) ma il problema è come e dove si costruirà, quali saranno i criteri, i modi e metodi, chi penserà alla formazione giovanile e come questa si potrà inserire in un processo virtuoso...............questi credo che siano i punti da valutare. Chi metterà mano alle Accademie?
Avere un ottimo tecnico alla guida della nazionale maggiore non significa proprio niente. Finiamola.
Pensiamo invece a chi comincerà a lavorare con e per i giovani: solo loro sono il nostro futuro. Facciamo in modo che si costruisca dal basso, altro che lottare per il 6Nazioni...........come se gli altri stessero a guardare noi che abbiamo scoperto l'acqua calda. Veramente ogni tanto mi chiedo: ma vuoi dire che se qualcuno ben pubblicizzato ci dice che la luna è di formaggio ci dobbiamo anche credere?
Proviamo ad essere seri, almeno facciamolo per i nostri ragazzi.
le parole sentite nell'intervista a Brunel, sono però diverse.
Mi è sembrato abbastanza realista e concentrato anche sul lavoro da fare con la base.
Mi riferisco all'intervista rilasciata a Sky con Dominguez....
il caimano è un animale furbissimo: lui sta là, aspetta, poi, quando meno te lo aspetti.....zac!!!!
settimese ha scritto:siamo messi bene se ci aggrappiamo a giocatori di rugby 13, tra l'altro siamo piuttosto scarsi, dove ce la giochiamo con serbia, libano e quant'altro e prendiamo mazzate clamorose dagli altri
nessuno intendeva dire che dobbiamo usare giocatori di R13 per migliorare: il rugby nostrano a sicuramente bisogno d'altro, come molti di voi hanno detto.
Semplicemente si intendeva precisare che i giocatori sopra menzionati sono tutt'altro che schiappe e te lo dice uno che un po' di rugby league ne mastica (e lo apprezza anche se preferisco l'union)
salut
Confermo comunque che un giocatore così ci farebbe più che comodo ADESSO, nella speranza che il meccanismo accademie, celtic, brunel dia i suoi frutti. La nazionale ha bisogno sempre di buoni risultati, non ne può prescindere, un campione aiuta eccome. Se poi ha 24 anni be, un bel pensierino ce lo farei e questo non inficierebbe in nessuna maniera sulla creazione di campioni de casa de noaltri.
lupobravi ha scritto:
Confermo comunque che un giocatore così ci farebbe più che comodo ADESSO, nella speranza che il meccanismo accademie, celtic, brunel dia i suoi frutti. La nazionale ha bisogno sempre di buoni risultati, non ne può prescindere, un campione aiuta eccome. Se poi ha 24 anni be, un bel pensierino ce lo farei e questo non inficierebbe in nessuna maniera sulla creazione di campioni de casa de noaltri.
al di la del caso specifico e non c'entyra neppure il league. SOno 12-13 anni che prendiamo scorciatoie (oriundi,equiparati, league player) in attesa che i meccanismi di formazione diano i loro frutti.
I casi sono due: o i meccanismi non danno mai i loro frutti e/o sono vanificati dall'uso delle scorciatoie...
lupobravi ha scritto:
Confermo comunque che un giocatore così ci farebbe più che comodo ADESSO, nella speranza che il meccanismo accademie, celtic, brunel dia i suoi frutti. La nazionale ha bisogno sempre di buoni risultati, non ne può prescindere, un campione aiuta eccome. Se poi ha 24 anni be, un bel pensierino ce lo farei e questo non inficierebbe in nessuna maniera sulla creazione di campioni de casa de noaltri.
al di la del caso specifico e non c'entyra neppure il league. SOno 12-13 anni che prendiamo scorciatoie (oriundi,equiparati, league player) in attesa che i meccanismi di formazione diano i loro frutti.
I casi sono due: o i meccanismi non danno mai i loro frutti e/o sono vanificati dall'uso delle scorciatoie...
il tuo ragionamento non fa una grinza. Io tuttavia credo che la situazione attuale non sia derivata dalla presenza di qualche oriundo in nazionale e quindi dall'uso delle scorciatoie come tu menzioni, bensì dall'uso smodato degli oriundi in tutte le categorie (dall'eccellenza alla C compresa) che è stato SISTEMATICAMENTE operato nel periodo dal 2000 al diciamo 2007. Mi ricordo editoriali di Ravagnani sulla vecchia meta, quando contava più del 50% dei giocatori della massima categoria come italo-argentini e affini. Come non ricordarsi il Viadana del 1° scudetto o, sempre in quegli anni, il rugby piacenza ecc , l'amatori catania dei miracoli ecc. Calcando ora gli stadi di B e C si notano quasi tutti italiani (a parte qualche eccezione) e anche in A sono ridotti moltissimo gli stranieri e/o oriundi. Io do atto al lavoro fatto dalla federazione in questo senso e credo che porterà frutti.
io credo che la riduzione degli stranieri e degli oriundi non sia un merito della federazione ma l'effetto della riduzione degli investimenti nel rugby italico, che poi questa cosa sia alla fine un aspetto positivo mi trova d'accordo.
...And then the harder they come
The harder they'll fall, one and all...
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pepe carvalho ha scritto:io credo che la riduzione degli stranieri e degli oriundi non sia un merito della federazione ma l'effetto della riduzione degli investimenti nel rugby italico, che poi questa cosa sia alla fine un aspetto positivo mi trova d'accordo.
Esatto pepe. quel che fa specie, sono certi ragionamenti volti ad accreditare meriti che non esistono. Vedremo appena la situazione economica sarà migliore quali strade prenderanno gli euri
bakunin ha scritto:
il tuo ragionamento non fa una grinza. Io tuttavia credo che la situazione attuale non sia derivata dalla presenza di qualche oriundo in nazionale e quindi dall'uso delle scorciatoie come tu menzioni, bensì dall'uso smodato degli oriundi in tutte le categorie (dall'eccellenza alla C compresa) che è stato SISTEMATICAMENTE operato nel periodo dal 2000 al diciamo 2007. Mi ricordo editoriali di Ravagnani sulla vecchia meta, quando contava più del 50% dei giocatori della massima categoria come italo-argentini e affini. Come non ricordarsi il Viadana del 1° scudetto o, sempre in quegli anni, il rugby piacenza ecc , l'amatori catania dei miracoli ecc. Calcando ora gli stadi di B e C si notano quasi tutti italiani (a parte qualche eccezione) e anche in A sono ridotti moltissimo gli stranieri e/o oriundi. Io do atto al lavoro fatto dalla federazione in questo senso e credo che porterà frutti.
pepe carvalho ha scritto:io credo che la riduzione degli stranieri e degli oriundi non sia un merito della federazione ma l'effetto della riduzione degli investimenti nel rugby italico, che poi questa cosa sia alla fine un aspetto positivo mi trova d'accordo.
No, su questo ti sbagli; la FIR può aver fatto tante ca...te ma la riduzione stranieri + oriundi a partire dalle categorie inferiori è un parto tutto suo e regolarizzato (vedere regolamenti); poi è chiaro che la crisi ci ha messo del suo e forse ha velocizzato l'opera...
Il_killer_delle_lattine ha scritto:le parole sentite nell'intervista a Brunel, sono però diverse.
Mi è sembrato abbastanza realista e concentrato anche sul lavoro da fare con la base.
Mi riferisco all'intervista rilasciata a Sky con Dominguez....
Son d'accordo, a me è sembrata una persona pacata e di buon senso, specialmente quando ha detto che le cose più importanti per lui (come allenatore di rugby) sono l'equilibrio e riuscire a fare bene le cose facili. E anche quando ha detto che si deve andare in giro per tutti i campi a vedere i giocatori che il nostro movimento offre, e che la federazione deve assistere le società per quanto riguarda gli aspetti tecnici.
E penso che sia normale che dica che non intende allenare una squadra che come unico obbiettivo ha il quinto posto su sei...
Poi parlava uno strano francese che persino io riuscivo quasi a capire...
lupobravi ha scritto:
Confermo comunque che un giocatore così ci farebbe più che comodo ADESSO, nella speranza che il meccanismo accademie, celtic, brunel dia i suoi frutti. La nazionale ha bisogno sempre di buoni risultati, non ne può prescindere, un campione aiuta eccome. Se poi ha 24 anni be, un bel pensierino ce lo farei e questo non inficierebbe in nessuna maniera sulla creazione di campioni de casa de noaltri.
al di la del caso specifico e non c'entyra neppure il league. SOno 12-13 anni che prendiamo scorciatoie (oriundi,equiparati, league player) in attesa che i meccanismi di formazione diano i loro frutti.
I casi sono due: o i meccanismi non danno mai i loro frutti e/o sono vanificati dall'uso delle scorciatoie...
Sinceramente non credo che l'Italia in 3 anni sarà nel gruppo delle squadre che potranno giocarsi il titolo nel Sei Nazioni.
Però osservo che la Benetton continua a mantenere circa il 50% di successi nella Celtic League, giocando con le squadre scozzesi, gallesi e irlandesi, dimostrando di essersi adattata velocemente al diverso livello di intensità e di qualità di quel torneo, aiutando molti giocatori -purtroppo di medio livello, nessun grande talento all'orizzonte- a migliorare le loro qualità agonistiche.
Probabilmente tra tre anni l'Italia potrebbe più ragionevolmente giocare per il terzo/quarto posto.
Scusa PiVi,
solo un inciso:
ma quanti sono i nazionali che a vario titolo rientreranno tra meno di 15 giorni?
Te lo vedi un Cardiff con un J.B. Williams in più?
Te le rivedi le irlandesi, gallesi e scozzesi con i loro nazionali che rientrano nel Club?
Io sono molto contento per le italiane.......e sono anche più contento perchè i punti guadagnati non si perderanno.......ma aspettiamo metà novembre, e forse ritornerà ad essere un altro rugby; per tutti.
Comunque bene per le nostre, che almeno somatizzano l'esperienza dell'anno scorso.
E pensare ad una terza franchigia italiana?
Scusate la mia ignoranza, ma Andrea12 parla di franchigia, ma cosa vuol dire nel rugby ?
Ho sempre saputo che vuol dire esenzione da un pagamento o dovere !
Mi spiegate cosa vuol dire una TERZA ESENZIONE ITALIANA ?
GRAZIE