Interessante scambio di pareri, lo dico, perchè a volte sembra ch non lo pensi., molto meglio del "Don't feed the troll" di qualcun altro...
GiorgioXT ha scritto:
Io ho parlato con Ambrosio, responsabile del Pladar proprio sulle differenze , e lui mi ha semplicemente fatto presente questi due fatti : in Italia sono poche le società che possono schierare due squadre giovanili in ogni classe di età ed ancor meno quelle che hanno un progetto tecnico proprio (magari sbagliato ma ce l'hanno) , lui diceva "Tre sono da tanti anni, e solo tre - Petrarca, Amatori PR e Capitolina, e questa è la differenza, perché da noi questa è la norma , non l'eccezione"
L'altra differenza, è che i club in Argentina funzionano anche come luoghi di affari , un po' come succede nel midi della Francia dove proprio dopo le partite al terzo tempo si trovano chi vende bestiame e terreni ... il club diventa un posto dove si fa comunità anche in senso economico.
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Parto da qui: qui sono due aspetti che sottolineo e condivido appieno. Per quanto riguarda le giovanili, da noi si preferisce la frammentazione societaria (il CIV ha più del doppio delle squadre dell'URBA e meno tesserati) e si piange per l'obbligatorietà delle giovanili. Laggiù non è una scocciatura che ti fa perdere 4 punti. Se non si tiene in piedi il settore giovanile, dopo un certo periodo, vieni retrocesso ai tornei amatoriali o sbattuto fuori dalle Union,almeno a Buenos Aires e Cordoba.
Per la struttura del Club, sonocose che descrivo e sostengo da tempo, aggiungi che i club sono proprietari dei terreni e degli impianti. Da noi se parli di impianto di proprietà sembri che hai bestemmiato in chiesa (non solo nel rugby).
Alcuni club di periferia (ma non solo) argentini hanno messo a frutto la cosa il vecchio impianto era nato ai bordi della città(dina). Poi ingrandendosi la stessa, si sono trovati ad avere terreni appetibili che hanno venduto e con profitto costruito grandi impianti nuovi. Un po come L'arsenal nel calcio....
GiorgioXT ha scritto:
Le cose nell'ultimo periodo stanno andando molto bene specie dal punto di vista dei giovani - la squadra Senior invece non si può dire abbia migliorato nell'ultima RWC rispetto al 2007 .
questo per tre motivi
- il PLADAR inizia a funzionare
- Sono state create delle opportunità per far giocare i giovani in vodacom cup
- La base da cui fare selezione è molto, ma molto più ampia della nostra.
Tre punti su cui riflettere perchè antitetci alle nostre scelte elitarie di franchigie create per far giocare trentenni già esperti a livello interbazionale, equiparati ed oriundi.
Ecco forse studiarlo sarebbe utile . Anche su come mai riescono ad avere una base maggiore con una popolazione che è metà della nostra....
Nota a magine su senior: Migliorare rispetto al 2007 non era facile. Comunque tra il 2007 eil 2011 hanno battuto Francia ed Inghilterra, e in RWC 2011 quarti di finale a partita giocata per 70' alla pari con gli AB's... La nosta invece .... 12 punti in due match con irlanda e Australia---- Eravamo andati bene non solo nel 2007 ma anche nel 2003 e nel 1995.
GiorgioXT ha scritto:
Venendo al sistema argentino , loro hanno pagato molto caro negli anni 3 fattori : la presenza del calcio come primo sport oltretutto di successo sia sportivo che popolare
(cosa che non hanno mai avuto le altre SANZAR)
anche noi abbiamo il calcio che predomina. E ce ne lamentiamo parecchio (anche giustamente). Comunque ti posso dire che da noi non sembra ma siamo peggio. Loro la nazionale di Hockey prato femminile la seguono con attenzione e titoloni sempre non solo alle olimpiadi come facciamo noi per la pallanuoto o le nazionali di pallavolo o scherma (dove maagri privilegiamo il voyerismo...). Diciamo che da noi si parla per 100 di sport, (di cui 90 calcio, 5 la Ferrari, non la F1. 5 il resto), loro di sport ne parlano 300 (tre volte noi): 200 di calcio e 100 il resto (rugby automobilismo, tennis, polo, hockey prato, baloncesto), ....proporzione più "democratica", sopratutto nell'Interior. Un esempio dalla provincia di cordoba
http://www.eldiariocba.com.ar/noticias/ ... .asp?sid=4
GiorgioXT ha scritto:
- Il non-passaggio al professionismo
E' però sintomatico che dopo il 1995, anno del professionismo legale hanno raggiunto 3 volte i quarti o le semifinali dei mondiali ed una sola l'hanno fallita per un calcio dipunzione allo scadere...Ed hanno rifornito le squadre europe e la nazionale di grandi giocatori.
Loro hanno pagato in realtà tra il 1987 e il 1992 (con strascico sino al 1995) l'errore poi corretto di aver sempre costruito la nazionale con soli giocatori di Buenos Aires. Era la struttura federale : simno al 1996 la UAR era in realtà la federazione dei club di Buenos Aires a cui si sub-affiliavano le union provinciali. Ne 1996 i club di Buenos Aires fondarono l'URBA e la UAR divenne una vera federazione nazionale . (ricordiamoci che aveva cambiato nome nel 1951 , prima era River Plate RU, solo perchè il governo gli impose di aver il toponimo "argentina" nel nome, per poter organizzare tornei ed incontri internazionali e chiamare la nazionale con il nome "Argentina"). Fu l'unico vero periodo di appannamento.
GiorgioXT ha scritto:
ma soprattutto la crisi e la dittatura militare che fece letteralmente sparire o scappare centinaia di rugbisti ed allenatori.
La crisi economica degli anni settanta (1972-76) non ha influito, visto che negli anni in cui avveniva e nei successivi pareggiavano a Twickhenahm e battevano il sudafrica (credo nel giorno dell'inizio della guerra del Flakland, ma potrei sbagiarmi) , costruendo la squadra che avrebbe battuto l'Australia e pareggiato con gli Al Blacks.
Poi non ho ancora capito, ma magari sono di coccio io e confondoi un forumista con l'altro: ma la povertà è un vantaggio o uno svantaggio ?
La dittatura militare (1978-82) forse influi, ma dieci anno dopo il rugby argentino ebbe il periodo di crisi a livello internazionale.