calep61 ha scritto:
e con questo cosa vorresti evidenziare che in un paese che ha istituito il primo campionato di rugby + di 100 anni fa, quando il resto del mondo rugbystico considerava lecite solo le sfide ad inviti come unica opzione per gestire la competizione, e ha risolto i problemi economici che in Italia ancora abbiamo, da decine di anni (accuse di professionismo verso i team francesi, con rispettiva esclusione anche dal 5N, risalgono ancora all'anteguerra) anche un team appena promosso in massima serie possa permettersi un rosa di tutto rispetto, oltre che un articolato tessuto formativo di base? Bene, l'hai fatto. La Francia, come agli altri paesi del 6N sono davanti a noi anni luce, non è una novità, mi sembra; avevi bisogno di ricordarlo una volta di più? Peraltro, a maggior ragione, ho evidenziato come anche in paesi che stanno meglio dell'Italia dal punto di vista rugbystico ci siano situazioni particolari che spingono i team a ridurre la rosa ai minimi termini, pur performando più che dignitosamente ed i club che ho citato lo testimoniano con i loro rispettivi risultati.Io non ho mai affermato che 40 o più giocatori per una rosa siano un lusso inutile, come non ho affermato che avere meno di 40 giocatori in un rosa debba o possa essere la normalità; il punto non è mai stato questo, si è più semplicementi partiti dalla perplessità di alcuni nel riuscire ad individuare altri 40 giocatori per luna terza franchigia e solo in tale contesto ho sottolineato come anche rose più modeste possano garantire una stagione sufficientemente performante, quindi solo una possibile soluzione tampone per una realtà, l'Italia rugbystica, che sta vivendo un percorso di crescita difficile e dove potrebbe risultare necessario o, meglio, opportuno, individuare anche soluzionilimite, se vogliamo, di emergenza, pur di cogliere le opportunità di sviluppo che il momento ci possa offrire. Tra l'altro, per la 3° franchigia non si tratta certo di tempi brevissimi, quindi, ci sarebbe anche la possibilità di organizzare le cose con una sufficiente programmazione. Quando, però, non si è disposti a valutare con sincera apertura le considerazioni altrui si è portati a giudicare a priori ed individuare comunque il baco da attaccare nell'inutile esercizio dell'uno contro l'altro. Se vi diverte così, divertitevi.
Secondo me il punto è proprio questo: il confronto con nazioni più evolute ci può aiutare a capire che rose sotto i 40 giocatori (giusto per mettere un paletto più o meno arbitrario) possono garantire stagioni sufficientemente performanti proprio perchè dietro ci sono altri 20/30 ragazzi (espoirs, academy o quel che vi pare) che sono magari senza esperienza ma abituati almeno ad allenarsi ad un alto livello, e che sono al culmine di un percorso strutturato in un certo modo fin dalla "tenera età".
Al momento nè Zebre nè Treviso potrebbero avere una struttura del genere alle spalle, e quindi molti (io compreso) pensano che aggiungere una terza franchigia sarebbe un suicidio.
Nessuno dice che dobbiamo essere allo stesso livello dei "padri del rugby", per inciso credo che non lo saremo mai e soprattutto per colpa del nostro sistema scolastico, ma almeno guardarli come esempio positivo mi sembra ragionevole!