PiVi1962 ha scritto:Hap ha scritto:Questo è il dilemma dell'uovo e della gallina. Il vero miglioramento, da questo punto di vista, io l'ho notato con Carletto Canna in campo (e a sprazzi con Orquera dei giorni migliori). Si vede che c'è la tendenza e il piano di attaccare palla in mano. Quindi, siamo sicuri che se non ci fosse cascato Canna tra capo e collo saremmo evoluti in questa direzione? Io non lo so, Canna è l'unico 10 con queste caratteristiche.
In realtà, ma purtroppo è reduce da infortunio, ancte Tommy Allan ha mostrato in più di un incontro tali caratteristiche.
E anche alcuni centri (Morisi contro l'Inghilterra nel Sei nazioni passato, Campagnaro in questo primo scorcio di Sei Nazioni) sono capaci di assecondare tale filosofia d'attacco.
Quello che mi ha sinora sorpreso è stato Gonzalo Garcia, che ogni tanto prendeva qualche buco ma poi si isolava e faceva tenuto o terminava l'azione con un in avanti al placcaggio duro, mentre in queste prime due partite non ha perso il pallone in modo clamoroso.
Sì e no, PiVi.
E' vero che Tommy possiede una buona propensione nel gioco alla mano e nell'attaccare la linea, ma non ha mai mostrato l'efficacia di Canna nel farlo. Di contro Tommy è molto più ordinato, più quadrato.
Poi io certamente parlo, ma di partite intere di Allan ne ho viste ben poche, e sicuramente è un bel talento che può darci molto. Però lo vedo complementare a Canna, poco omologo, è forse più simile a Padovani.
Per quanto riguarda Morisi e Campagnaro è vero quello che dici, ma gran parte delle loro azioni derivava da iniziative personali e da situazioni non strutturate di gioco. Sono due elementi di grande intelligenza, saranno il futuro nostro del 12 e del 13, ma in passato secondo me hanno vissuto di situazioni, appunto. Non erano supportati da una strategia che li mettesse nelle condizioni di mostrare le loro caratteristiche migliori. Forse perché eravamo sprovvisti di un playmaker adatto, forse per chiara filosofia del gameplan imposto dall'allenatore. Non lo so, sinceramente.
Sono sicuro che la sistematicità con cui si vedono certe cose nelle Zebre e in Nazionale hanno un elemento comune: Canna (il quale deve enormemente migliorare ancora, ci tengo a dirlo).
Su Garcia sottoscrivo in pieno. Io ero uno di quelli che lo criticava aspramente in passato, e secondo me se lo meritava, perché giocava proprio male specialmente in attacco. Ma nelle ultime due stagioni ha dimostrato enormi passi in avanti sotto tutti i punti di vista e non me lo aspettavo nemmeno io.
Bravo sergente.