si meta ho volutamente fatto un sunto della situazione perchè l'intervento di Garry mi sembrava un po' fuorviante (probabilmente l'ho mal interpretato), andando un po' a ridurre la questione alla caccia alle streghe o alla ricerca di capri espiatori. Col mio intervento volevo sottolineare che i tre in questione hanno delle grandi responsabilità in merito, non credo che però, ci sia uno che abbia macchinato più di altri, al contrario di quello che mi sembra sostenga Zappa: non è possibile sostenere la figura di Cantoni come deus ex machina della privatizzazione senza far passare Gavazzi come una marionetta scema (che si vanta pure di una cosa che è stato costretto a fare).metabolik ha scritto: Scusa Spear, ma questo è il punto di partenza su cui siamo d'accordo; quali altri elementi aggravano con certezza la posizione di uno rispetto all'altro ? Mi sembra che tu dica, ma posso aver male interpretato, che Cantoni non ha portato le risorse promesse, mentre Dondi ha ritirato le sue possibili risorse perché in disaccordo con la gestione Cantoni.
Allora un primo giudizio si può emettere : se non sei riuscito ad onorare l'impegno devi ritirarti e lasciare il posto a un altro.
Fin qui non ci sarebbe bisogno di altri particolari giudizi, non c'è uno specifico disonore nell'aver fallito un obiettivo promesso, ma se hai fallito ti devi fare da parte. Invece, se è così, (ripeto se), e non ti ritiri, la faccenda comincia ad essere passibile di altri giudizi e sospetti.
Vedo però che anche voi che siete sul territorio e presumibilmente più vicini all'ambiente Zebre non avete gli elementi sufficienti per dare un giudizio deciso.
Di certo, rimane il fatto che l'unica soluzione è la ricomposizione dell'alleanza Gavazzi-Dondi.
Per ora gli elementi in ballo sono questi e non c'è molto altro da aggiungere per ora.
Per rispondere a Squilibrio, si Gavazzi, Dondi Cantoni e altri sono ancora lì perchè quella è la media dei profili dirigenziali del rugby italiano, gli oppositori i Munari, Zatta e Innocenti non sono stati all'altezza e hanno fallito.