Masi nuovo coach Academy Wasps

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

speartakle
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Re: Masi nuovo coach Academy Wasps

Messaggio da speartakle »

supermax ha scritto:Io veramente dico un'altra cosa. Il sistema inglese funzionava anche prima e piazzava l'Inghilterra, più o meno, allo stesso posto di dove è ora. Do per scontato che abbiano capacità di base altissime ma se il "mettere i ragazzi sotto stress attraverso dei giochi" fosse una metodologia nuova e precipua degli inglesi allora avrebbero fatto un salto in avanti decisivo nella costruzione di nuovi talenti. Sono sempre fra i primi al mondo, sia chiaro, ma, con una base che è nettamente più ampia dei neozelandesi, in termini di numeri, ne prendono sempre più di 60 nella finale under 20. Al netto del contributo dei Maori, decisivo, nelle sorti del rugby neozelandese, c'è sempre qualcosa che fa la differenza e viene da come si comincia a praticare il rugby da piccoli e ti porti dietro, Si chiama "scuola" ed è un misto di tecnica e di istinto che ti porta a "capire" il gioco in maniera diversa da quella degli altri. Secondo me, è solo un mio parere, sia chiaro, i francesi, che restano fra i maestri di questo sport, hanno perso negli ultimi anni qualcosa perché hanno in parte snaturato la loro scuola, che creava fantastici 3/4, a favore del kilorugby che meglio si adatta alla mentalità anglosassone. Se guardiamo ai numeri dei praticanti a livello under 18 Francia ed Inghilterra hanno da sempre un bacino dal quale pescare molto più ampio di quello di AB, Australia, Sudafrica, ecc. Non parliamo poi di Figi e Samoa. Eppure questi ultimi hanno una "scuola" ineguagliabile. A noi manca un qualcosa che aiuti a costruire un carattere distintivo del rugby italiano e sul quale lavorare, oltre che veri maestri a livello giovanile. Per il momento copiamo, male, ma non creiamo e si vede anche dal fatto che in situazioni di gioco non studiate a tavolino, il famoso gioco "rotto", i nostri giocatori sembrano persi.
ne hano presi 60 quest'anno, la striscia positiva è più lunga. La NuovaZelanda è una macchina basata sul Rugby e certo hanno una scuola di prim'ordine, l'Inghilterra ha una base più ampia, ma il Rugby non è il fine ultimo di quel paese, ne il sistema rugby inglese è incentrato esclusivamente sulla nazionale, ma ha una parte preponderante il rugby di club.

Per la Francia, per me non sono diventati poco competitivi perchè hanno snaturato il loro gioco, ma hanno snaturato il loro gioco perchè era esso stesso diventato poco competitivo. Oltre ai vari problemi che l'avere un campionato e un rugby di Club più pesante della nazionale stessa comporta per i risultati internazionali.

Il gioco è in costante evoluzione e anche le scuole dei paesi si modificano di conseguenza, certo, quello di base ha una resistenza la cambiamento molto più alta rispetto all'alto livello.

Per l'Itlalia, il problema è che una scuola di gioco che ci contraddistingue non c'è perchè chi la dovrebbe trasmettere, la comunità di tecnici, che siano davvero padroni del gioco, che possano interpretarlo e darne una loro espressione è troppo esigua, eterogenea conflittuale.

La scuola italiana in generale era in parte quella di Villepreux/Fourcade.
Modificata ripresa e filtrata da generazioni di educatori/tecnici che spesso non ne sono padroni.
Garryowen
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Re: Masi nuovo coach Academy Wasps

Messaggio da Garryowen »

Io ribadisco una cosa che sembra non essere gradita ad alcuni.

Penso che l'esperienza che sta facendo Masi in Inghilterra NON rappresenti una sconfitta per il rugby italiano, ma sia un investimento ed un modello da seguire.
Basta con "i predestinati" e ben venga chi è disposto a fare la gavetta.
Intendiamoci, ben venga anche se dobbiamo essere consapevoli che una volta dimostrato il proprio valore, se e quando tornerà, avrà il diritto di pretendere un ingaggio superiore a quello di un Troncon o un Guidi
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Squilibrio
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Re: Masi nuovo coach Academy Wasps

Messaggio da Squilibrio »

speartakle ha scritto:[Ogni tot interviste a qualche nuovo tecnico c'è qualcuno che individua un modo speciale per creare campioni. Ma se ci fossero veramente nuove idee in tal senso, il ranking del rugby ogni tanto subirebbe rivoluzioni. Invece le prime 10-12 sono, gira e rigira, le stesse. Significa che conta sempre e comunque la "SCUOLA TECNICA" dalla quale provieni, altro che giochi sotto stress. Se no dovrei pensare che questa nuova metodologia l'hanno scoperta contemporaneamente le solite note del Tier1....Io tendo a diffidare di chi presenta queste cose come genialate e credo che imparare i fondamentali a 10-14 anni senza soffocare l'istinto rimanga la maniera giusta di creare i campioni. Ergo, dobbiamo importare le metodologie di insegnamento e/o un bel numero di tecnici per le giovanili.
per me stai travisando un pelo quello che dice. Loro partono da una base altissima, e hanno iniziato a selezionare più che per le doti tecniche in s'è, per le capacità di poter affinare queste doti nel futuro e la voglia di eccellere/competere. Non significa che quelli scelti sono senza skills anzi ne hanno, ma in più hanno anche le caratteristiche mentali per poterle affinare e mettersi in gioco molto più di altri che magari hanno qualche abilità in più.

Detto questo,credo che i risultati dell'Inghilterra u20 siano li a dimostrare che il sistema inglese, anche con questi accorgimenti funzioni.

E non è da dimenticare che pure nelle altre nazioni, la componente comportamento, forza mentale è diventata preponderante, vedasi gli AB, che hanno dato una registrata notevole ai comportamenti fuori dalle righe.[/quote]


Noi tra l'altro facciamo poca tecnica e partiamo già indietro dal punto di vista motorio e in futuro le cose peggioreranno grazie a tablet e cellulari, io sono cresciuto correndo dietro un pallone in parrocchia anche quando nevicava, adesso invece c'è nuvolo e niente allenamento, almesso la scusa fosse la morosa... no il cellulare o gli amici
supermax
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Re: Masi nuovo coach Academy Wasps

Messaggio da supermax »

Beh,anche su questo io sono un pò di diverso avviso. Se fosse un problema di educazione motoria avremmo anche pessime giovanili di calcio, basket, pallavolo, pallanuoto, ecc.. e non è proprio così. Gli inglesi, che tanti pongono ad esempio perché nel rugby sono più forti di noi, per gli altri sport di squadra eccellono solo in cricket ed hanno una buona base (ma niente di che) nel calcio. Per il resto, hanno sviluppato un programma che privilegia le discipline olimpiche(atletica, canottaggio, ciclismo, ecc.) e lì sono più avanti di noi. Tutto questo per dire che la tradizione o,come la chiamo io, la "scuola", continua ad avere un peso preponderante negli sport di squadra a prescindere dal sistema sportivo.
Squilibrio
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Re: Masi nuovo coach Academy Wasps

Messaggio da Squilibrio »

supermax ha scritto:Beh,anche su questo io sono un pò di diverso avviso. Se fosse un problema di educazione motoria avremmo anche pessime giovanili di calcio, basket, pallavolo, pallanuoto, ecc.. e non è proprio così. Gli inglesi, che tanti pongono ad esempio perché nel rugby sono più forti di noi, per gli altri sport di squadra eccellono solo in cricket ed hanno una buona base (ma niente di che) nel calcio. Per il resto, hanno sviluppato un programma che privilegia le discipline olimpiche(atletica, canottaggio, ciclismo, ecc.) e lì sono più avanti di noi. Tutto questo per dire che la tradizione o,come la chiamo io, la "scuola", continua ad avere un peso preponderante negli sport di squadra a prescindere dal sistema sportivo.
Esclusa la pallanuoto sono tutti sport che fanno a scuola, a scuola fai prevalentemente volley e basket, se ti va bene un'ora alla settimana di piscina mentre a calcio ci giocano tutti i bambini.
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