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giuseppone64 ha scritto:

zappatalpa ha scritto:Mamma mia che Novembre:

il 3/11 a Chicago con l'Irlanda
il 10/11 con la Georgia
il 17/11 con l'Australia
il 24/11 con gli AB

!!!!

ma l'irlanda a chicago è uno scherzo, vero?

Potrebbero assumerti in FIR per una consulenza sulla gestione fisica dei viaggi intercontinentali, che ne dici

jentu ha scritto:Le strategie possono essere molteplici, anche perchè non si può dire che Irlanda e Georgia abbiano lo stesso stile di gioco.
Si possono ad esempio mandare negli Stares solo 23 - 25 giocatori e mandare altri 5-6 che saranno titolari in Georgia a passeggiare nel Caucaso. Abbiamo aumentato la profondità nelle nostre linee o no?
Si possono utilizzare le tecniche di gestione dei jetlag che usano nel super15...

Intanto le nostre franchigie giocheranno per una settimana in più con le seconde scelte. Con la rosa che si ritrovano le Zebre...

Può non piacere, ma quel mezzo milione serve.

Capisco che chi ha l'allergia al business veda la cosa come il fumo negli occhi, ma quella giornata il 3 Novembre è unesempio di avvenimento di forte portata promozionale:
nello stesso impianto sono previsti

USA -NZL femminile
ITA-IRL maschile
USA -NZL maori maschile

Direi un vero super evento promozionale , ed essere chiamati ad esserne protagonisti dovrebbe dare l'idea che , almeno negli USA, siamo un elemento di richiamo.

Poi, si,

1. Le Zebre giocheranno con mezza squadra forse meno una settimana in più... visto che non ci piace il Pro 30 e la celtica e a parma non c'è pubblico... pazienza

2. Giocheremo contro la Georgia dopo un duro viaggio intercontinentale. Abbiamo una paura fottuta dei Lelos a quanto pare.

3. L'Eccellenza avrà quatro date scariche d iinteresse... questa c'entra poco, ma fa massa.

jentu ha scritto:

giuseppone64 ha scritto:

zappatalpa ha scritto:Mamma mia che Novembre:

il 3/11 a Chicago con l'Irlanda
il 10/11 con la Georgia
il 17/11 con l'Australia
il 24/11 con gli AB

!!!!

ma l'irlanda a chicago è uno scherzo, vero?

Potrebbero assumerti in FIR per una consulenza sulla gestione fisica dei viaggi intercontinentali, che ne dici

A parte le battute, secondo te, che da quel che ho capito salti spesso fra fusi orari,come si puà gestire in una settimana e mezza - due un salto di 7 ore (mi pare) andata e ritorno?

Garryowen ha scritto:

jentu ha scritto:Le strategie possono essere molteplici, anche perchè non si può dire che Irlanda e Georgia abbiano lo stesso stile di gioco.
Si possono ad esempio mandare negli Stares solo 23 - 25 giocatori e mandare altri 5-6 che saranno titolari in Georgia a passeggiare nel Caucaso. Abbiamo aumentato la profondità nelle nostre linee o no?
Si possono utilizzare le tecniche di gestione dei jetlag che usano nel super15...

Intanto le nostre franchigie giocheranno per una settimana in più con le seconde scelte. Con la rosa che si ritrovano le Zebre...

E suppongo che i club d’eccellenza saranno ampiamente saccheggiati

Garryowen ha scritto:E suppongo che i club d’eccellenza saranno ampiamente saccheggiati

Ma tanto ce ne saranno un paio in più, quindi magari peserà un pò meno ai soliti...

Credo che fra qualche anno il rugby mi interesserà molto meno.

jpr williams ha scritto:Credo che fra qualche anno il rugby mi interesserà molto meno.

Non ho capito

jentu ha scritto:

jentu ha scritto:

giuseppone64 ha scritto:

zappatalpa ha scritto:Mamma mia che Novembre:

il 3/11 a Chicago con l'Irlanda
il 10/11 con la Georgia
il 17/11 con l'Australia
il 24/11 con gli AB

!!!!

ma l'irlanda a chicago è uno scherzo, vero?

Potrebbero assumerti in FIR per una consulenza sulla gestione fisica dei viaggi intercontinentali, che ne dici

A parte le battute, secondo te, che da quel che ho capito salti spesso fra fusi orari,come si puà gestire in una settimana e mezza - due un salto di 7 ore (mi pare) andata e ritorno?

male per uno come me che ha problemi di sonno, conosco però persone che con la melatonina ed altri accorgimenti riescono a compensare velocemente. Cosa importante è la modalità del viaggio; se diretto ed in business è una cosa, se in economy e con scalo diventa un calvario per gente che mediamente supera 185 cm. Credo poi che molti di loro non siano abituati ai viaggi intercontinentali e questo non aiuta. La reazione è comunque sempre soggettiva, ogni organismo reagisce in modo differente. Per quel poco che capisco se i stessi quindici giocano ambedue le partite prevedo un calo della condizione di almeno il 30%. Aggiungo poi, sommessamente, che i nostri già di loro rendono meno nel secondo incontro se ravvicinato al primo.
L'augurio è che o'shea schieri due formazioni diverse lasciando qui i più titolati e portando li i giovani e le riserve.
Non oso immaginare come arriveranno allo scontro con i tutti neri. Però questa è la giostra e noi vogliamo restarci sopra...

p.s. il problema sono i due jet lag...

Man of the moment ha scritto:

jpr williams ha scritto:Credo che fra qualche anno il rugby mi interesserà molto meno.

Non ho capito

Io invece ho capito benissimo, o meglio, sento anch'io un tragico scricchiolio.
Non si può gestire il rugby come un altro sport, le tradizioni (la cadenza dei TM) hanno un loro fondamento legato alla severità dello scontro fisico.
Comunque bisogna reagire a questa specifica disgrazia : mettere da parte (cioè tenerli in Italia) i 15 che dovranno andare in Georgia e schierare una seconda formazione in USA. Se non si verificano altri infortuni questa seconda formazione può onorare l'impegno.

metabolik ha scritto:

Man of the moment ha scritto:

jpr williams ha scritto:Credo che fra qualche anno il rugby mi interesserà molto meno.

Non ho capito

Io invece ho capito benissimo, o meglio, sento anch'io un tragico scricchiolio.
Non si può gestire il rugby come un altro sport, le tradizioni (la cadenza dei TM) hanno un loro fondamento legato alla severità dello scontro fisico.
Comunque bisogna reagire a questa specifica disgrazia : mettere da parte (cioè tenerli in Italia) i 15 che dovranno andare in Georgia e schierare una seconda formazione in USA. Se non si verificano altri infortuni questa seconda formazione può onorare l'impegno.

Provo a dirlo a COS, ma non vi garantisco il risultato.
Al massimo fa giocare Canna

Amici, giocheremo in casa eh. A parte la partita di Chicago,

Garryowen ha scritto:

metabolik ha scritto:

Man of the moment ha scritto:

jpr williams ha scritto:Credo che fra qualche anno il rugby mi interesserà molto meno.

Non ho capito

Io invece ho capito benissimo, o meglio, sento anch'io un tragico scricchiolio.
Non si può gestire il rugby come un altro sport, le tradizioni (la cadenza dei TM) hanno un loro fondamento legato alla severità dello scontro fisico.
Comunque bisogna reagire a questa specifica disgrazia : mettere da parte (cioè tenerli in Italia) i 15 che dovranno andare in Georgia e schierare una seconda formazione in USA. Se non si verificano altri infortuni questa seconda formazione può onorare l'impegno.

Provo a dirlo a COS, ma non vi garantisco il risultato.
Al massimo fa giocare Canna

Devo ricordarmi di dire ad O'Shea che c'è Laporte che lo aspetta al varco. E non è il Laporte francese...

metabolik ha scritto:

Man of the moment ha scritto:

jpr williams ha scritto:Credo che fra qualche anno il rugby mi interesserà molto meno.

Non ho capito

Io invece ho capito benissimo, o meglio, sento anch'io un tragico scricchiolio.
Non si può gestire il rugby come un altro sport, le tradizioni (la cadenza dei TM) hanno un loro fondamento legato alla severità dello scontro fisico.
Comunque bisogna reagire a questa specifica disgrazia : mettere da parte (cioè tenerli in Italia) i 15 che dovranno andare in Georgia e schierare una seconda formazione in USA. Se non si verificano altri infortuni questa seconda formazione può onorare l'impegno.

Ma vedi, amico mio, si sta perdendo tutto, non è questione di una partita e di come minimizzare il danno.
Non dico che non sia giusto così "per il mondo", anzi, probabilmente è la cosa giusta da fare.
Ma è sbagliata per me e mai come oggi mi sono sentito vicino ad aprire la porta, uscire e chiudermela dietro le spalle.
Il professionismo c'è da più di 20 anni ormai e finora, bene o male, ha convissuto con i valori di questo sport, ma sento che stiamo arrivando ad una sorta di orizzonte degli eventi in cui il cordone ombelicale con l'ubi consistat di questo sport sta per essere reciso, o meglio, sta per sfilacciarsi definitivamente. Ripeto, probabilmente è inevitabile, ma farà tranquillamente a meno di me e dei pochi che la pensano come me.