<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 12-02-2005 alle ore 18:35, Maffa wrote:
<BR>Aladestra interessante la facenda degli innesti.
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<BR>Io invece vorrei fare un altro tipo di discorso, e cioè sul medio periodo cosa è successo, quali sono i cambiamenti da una stagione all\'altra.
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<BR>Abbiamo fiato per 80\'. Questo pare poco ma la meta all\'ultimo minuto contro l\'irlanda e tutto sommato la tenuta contro il galles oggi non sono cose da buttare via. direttamente correlata ma non dipendente è la tenuta agonistica: nessun fallo importante nè punti regalati per scarsa conoscenza delle regole.
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<BR>Poi: discorso scrum. il paccheto di mischia è il miglioer del torneo. Se da una parte il discorso mi lusinga dall\'altra mi chiedo: come mai gli altri non hanno un pacchetto così efficace? Forse perchè hanno dedicato le loro energie altrove, anche per i primi 8? E qui arrivo al mio ragionamento. Accumulare massa e congeniare schemi per il pacchetto di mischia è un lavoro che tuttosommato si fa facilmente. Abbiamo recuperato un gap importante nel giro di pochi anni, fatto di perdite di peso e tenute atletiche. Dopotutto forse canada e Georgia hanno un pack più cattivo del nostro, e ci sarà un perchè. Purtroppo però lo stesso non si può dire per i trequarti. Temo che il gap dei trequarti non sia recuperabile nel giro di qualche anno, ma che serva un riciclo generazionale.
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<BR>Non so cosa sia successo. Forse nel momento in cui il gotha dell\'ovale ha deciso che il gioco lo dovevano fare i trequarti noi non c\'eravamo. pecchiamo nei nuovi fondamentali. Va sempre meglio, questo va detto, ma da dove siamo partiti ad oggi manca ancora parecchio. Abbiamo reimparato a fare parecchie cose. Abbiamo saltato due generazioni, quelle che hanno portato il rugby al professionismo. quando in inghlterra e insomma nel modo del rugby maggiore si iniziava la trasformazione da rugby antico a rugby nuovo, noi forse avevamo allenatori di una vecchia generazione e soffrivamo una grande emoraggia di giocatori dalla base che sono andati altrove, nonsi sono ricambiati, la base è diminuita. Il movimento delle altre nazioni cresceva, il nostro diminuiva; le idee tattiche degli altri si ampliavano, le nostre stagnavano; gli altri investivano sempre di più, noi si investiva sempre di meno. poi c\'è stata la gestione Coste che ci ha rimesso magicamente in gioco, e abbiamo trovato 3-4 giocatori di livello stellare che ci hanno permesso di competere a livello internazionale per 8-10 anni. Ma ora paghiamo il non aver allenato i trequarti con preparatori atletici da atletica leggera, non aver insegnato a tutti determinati meccanismi quando avevano 8-13 anni al massimo. Tutti dicono che abbiamo la migliore mischia del torneo: fottassega della mischia. Il rugby moderno si gioca con i trequarti, con il gioco largo, con i passaggi fulminanti e alla cieca (vi ricordate il passaggio di pallavolo durante i mondiali? chi pensava che fosse qualcosa di incredibile e irripetibile si dovrebbe ricredere: i passaggi di prima sono diventati la norma per andare in meta). Con il rigore tattico si vincono le partite, mica con la mischia. Vecchi schemi vecchie velocità vecchie logiche che ora stiamo cambiando in corsa da anni ormai. Ma temo che facciano parte di quelle cose che se non le impari a 15 anni non sarà la stessa cosa.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Secondo me, MAFFA, se noi in Italia abbiamo di questi problemi, il problema è che in Italia abbiamo solo il Rugby Union e un pò di Rugby Sevens.
<BR>In paesi come: Australia, Nuova Zelanda, Inghilterra, Galles, Irlanda, oltre al rugby union esiste ed è molto sviluppato (Australia) il rugby league ed il rugby sevens.
<BR>Queste nazionali, potendo contare su un movimento rugbyistico notevole concentrato non solo sul Rugby Union, quando hanno bisogno di fare innesti nel Rugby Union non si fanno molti problemi, cercano di capire quale atleta del Rugby League è più propenso per giocare nel Rugby Union e risolvono i loro problemi difensivi o offensivi.
<BR>Basti pensare che TANA UMAGA prima di giocare nel Rugby Union della NZ giocava nel Rugby League. E il suo passaggio ha molto giovato al gioco degli ALL BLACKS.
<BR>In Australia, un certo TUQIRI, 3/4 ala della nazionale, prima giocava nel Rugby League.
<BR>Anche le sue prestazioni nel Rugby Union sono eccellenti.
<BR>Così facendo, queste nazionali (anglosassoni), fanno crescere e migliorare il loro gioco.
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<BR>In Italia, come al solito, tutto ciò non esiste o siamo agli albori.
<BR>Gli unici giocatori di Rugby League, per quanto ne sò giocano in Australia.
<BR>Nel Rugby Sevens, abbiamo Nitoglia che se avesse qualche chilo in più di muscoli nelle gambe sarebbe come TUQIRI.
<BR>Ma il movimento rugbyistico italiano deve crescere ancora e non solo nella direzione del potenziamento del Rugby Union.
<BR>Quest\'ultimo sarebbe uno sbaglio.
<BR>Spero di essere stato chiaro.
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<BR>Cordialità
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<BR>Tanti Saluti.
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