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<BR>ZANATO: \'\'UN\'UNDER 21 MODELLO-BERBIZIER\'\'
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<BR>30/8/2005, Nevegal (Belluno) – Come per la Nazionale Maggiore, anche per la Nazionale Italiana Under 21 di Marzio Zanato è tempo di test fisici sulle alture del Nevegal: gli Azzurrini, che nel pomeriggio hanno ricevuto la visita del Commissario Tecnico Pierre Berbizier e che già ieri hanno svolto i test con il fitness trainer Pascal Valentini, affiancato dal preparatore atletico Gianfranco Beba, hanno risposto positivamente ai primi impegni di stagione.
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<BR>Marzio Zanato, già alla guida dell’U21 insieme ad Andrea Cavinato ai Mondiali di Mendoza della scorsa estate, fa il punto della situazione e pensa all’immediato futuro.
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<BR>Zanato, quali sono le prime impressioni dopo il primo impatto con questa rinnovata Nazionale U21?
<BR>“Il raduno è iniziato in modo positivo e l’impressione è che Gianluca Guidi e Mario Pavin ci abbiano consegnato un gruppo di atleti – quelli classe ’86 – in possesso di una eccellente predisposizione al lavoro e di una grande capacità di sopportate carichi di lavoro impegnativi”.
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<BR>Oggi pomeriggio è arrivato in raduno il Commissario Tecnico della Nazionale Maggiore Pierre Berbizier per assistere agli allenamenti, avevate già avuto modo di confrontarvi in passato?
<BR>“Sono stato qui a Nevegal durante il raduno degli Azzurri nella prima settimana di agosto e abbiamo parlato, in quell’occasione, del progetto di gioco e della necessità di uniformarlo – con gli accorgimenti del caso – alla Nazionale Under 21. Dunque questa squadra utilizzerà, sul campo, gli stessi principi trainanti della Maggiore, adattati ad una Nazionale giovanile e ad una fisicità inevitabilmente ridotta”.
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<BR>Piano di gioco analogo alla Maggiore, test fisici in altura come la Maggiore: quali riscontri, allora, da questi test?
<BR>“I test sono stati,secondo il preparatore Gianfranco Beda, piuttosto positivi: non dimentichiamo che buona parte dei ragazzi, in particolare quelli arrivati dall’U19, venivano da un periodo di riposo piuttosto lungo, avendo concluso già in aprile gli impegni internazionali. I risultati nel complesso non sono negativi e, soprattutto, i margini di miglioramento sui risultati ottenuti in questi due giorno sono – sempre secondo Beda – molto ampi”.
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<BR>L’Under 21 della passata stagione ha chiuso 12° al Mondiale, dopo aver sfiorato alcuni risultati importanti. Ora, con molti volti nuovi, con quali obiettivi si parte per questo 2005/2006?
<BR>“L’obiettivo è quello di disputare, a livello di gioco e di risultati, il miglior 6 Nazioni di categoria dal 2000 ad oggi. Dopo, faremo il punto e penseremo ai Mondiali”.
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<BR>E allora quale è la sua ricetta per disputare il miglior 6 Nazioni di sempre?
<BR>“Far comprendere ai ragazzi quali sono le nostre lacune. Renderli consapevoli del fatto che se le grandi Nazionali possono lavorare al 100% noi, per raggiungere gli stessi obiettivi, dobbiamo dare il 150%. Mettendo i ragazzi in competizione tra loro. Ora abbiamo trenta ragazzi a disposizione qui a Nevegal, ne visionerò altri nel corso della stagione: nessuno, in questa Nazionale, creda di avere il posto assicurato”.
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<BR>Giovedì si conclude il raduno ed appare inevitabile domandarle se questa Under 21 abbia già un Capitano…
<BR>“Ci sono alcuni ragazzi che hanno la mentalità ed il carisma giusto per diventare leader del gruppo, per trascinare i compagni. Non faccio nomi, dico solo che non sono, necessariamente, ragazzi del 1985…”
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<BR>Dal punto di vista puramente tecnico, su cosa vi state concentrando?
<BR>“Oggi lavoreremo ancora sul piano fisico, mentre nei prossimi giorni andremo a lavorare sul riutilizzo del pallone dopo un punto d’incontro, inserendo via via sequenze di sostegno ed individuazione dei canali da attaccare”
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<BR>Oggi, si diceva in apertura, vi farà visita il CT della Maggiore Berbizier…
<BR>“Assisterà agli allenamento oggi e domani, valuterà se i principi del suo piano di gioco vengono rispettati. E per i ragazzi rappresenterà uno stimolo importante a lavorare più forte ancora.
<BR>Perché l’obiettivo di questa squadra, l’obiettivo dei singoli giocatori, è quello di arrivare a competere ad alto livello con l’Under 21. Ma l’ambizione intima deve essere quella di raggiungere la maglia Azzurra più importante. Insomma, guardare alla Luna, ma puntare a raggiunger le stelle”.
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<BR>Giuliana