forum.rugby.it

<BR>Commento:
<BR>la convinzione di essere il depositario della verita' assoluta e' il preludio all'interruzione della propria evoluzione (so gia' tutto, che bisogno ho di cercare altro?)
<BR>
<BR>Per l'uscita di ravagnini (copio dal topic) a me sembra un'uscita parecchio infelice, chiunque sia, un'esperto, l'ultimo arrivato, un bambino di 6 anni, o un anziano manipolato da un pool di guastatori.
<BR>
<BR>P.
<BR>

Bravo il Petolo.......lo sport ha il sapore della vita....le cose bisogna conquistarsele ma molto spesso accade anche che non vinca il meritevole o vengano premiati sempre i nostri sforzi.
<BR>Ravagnani, ottimo professionista del giornalismo, oltre che uomo dalle grandi qualità umane, si è dimostrato 2 spanne sopra al resto...lui sta già commentando quanto di negativo ci sarà per il futuro. Ma lui il futuro ha basi nel presente, e lui il marcio lo ha già individuato.
<BR>Ravagnani il rugby lo respira Cicca, lo vive, ma su questo mondo ci riflette. E riflettere sul rugby e non solo sulla propria squadra, è un segno di quanto amore ci sia per questo benedetto REBI!!

Nel ringraziare per la solidarietà ricevuta (anche se il buon <!-- BBCode Start --><B>bear8</B><!-- BBCode End --> versa spesso e volentieri in stato confusionale alcolico, e si legge , risponderò per l'ultima volta a te, <!-- BBCode Start --><B>issor</B><!-- BBCode End -->, di cui non quoterò l'insulso ed offensivo post per non sprecare l'altrui banda, sottolineando come, esattamente come da me ipotizzato nell'ultimo mio intervento, tu stia dando indecoroso sfoggio della tua supponenza....tanto da ritenere di sapere come io viva il rugby.... (giusto per dirtene una banale banale, in 15 anni non ho mai messo il caschetto....
<BR>Se il rugby è filosofia di vita, come giustamente dici tu, avrebbe dovuto insegnarti a stare con gli altri, ed a rispettarli.... leggendoti, sembri tutto tranne che un rugbysta....
<BR>
<BR>PLONK :-W

scusate l'intromissione, ma la "provocazione" di Ravgnani sugli arbitri nasce da due numeri di "LA META" dove lo stesso tenta un'analisi del gioco e del ruolo degli arbitri nel rugby, sollevando il dubbio che gli arbitri abbiano troppa discrezionalità (figlia di regole mutate per agevolare lo spettacolo) e questo porti a addirittura le squadre di alto livello a "studiare" gli arbitri come gli avversari.
<BR>E' una discussione che lui avvia e non altro.....
<BR>

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<BR> 12-01-2006 alle ore 09:50, Cicca wrote:
<BR>in 15 anni non ho mai messo il caschetto....
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<BR>E io credevo fosse tutta colpa dell'alcohol...

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 12-01-2006 alle ore 09:18, user234483 wrote:
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<BR>Commento:
<BR>la convinzione di essere il depositario della verita' assoluta e' il preludio all'interruzione della propria evoluzione (so gia' tutto, che bisogno ho di cercare altro?)
<BR>
<BR>Per l'uscita di ravagnini (copio dal topic) a me sembra un'uscita parecchio infelice, chiunque sia, un'esperto, l'ultimo arrivato, un bambino di 6 anni, o un anziano manipolato da un pool di guastatori.
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<BR>P.
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<BR>Caro user ,:" un esperto" si scrive senza apostrofo, quindi prima di fare il sapientone che spara sentenze sul depositario della verità assoluta (ti riferivi a me per caso?) studiati un po' di grammatica italiana, ti farebbe bene.

Non avevo mai visto i due punti dopo la virgola.

Ora li hai visti, il condizionamento del tuo cervello di cane comincia a dare i suoi frutti, vedrai che il tuo apprendimento per associazione ti permetterà di assurgere a grandi vette di conoscenza canina.

Issor, perché non metti un pochino di bromuro nel tuo caffelatte, la mattina? Forse riusciresti a prendere le cose che ti vengono dette per quello che sono e non interpreteresti sempre tutto come una sanguinosa offesa personale...

Eh! Addio, già tira poco, se poi ci metto il bromuro son cilecche a tutto andare...

L'arbitro nel rugby è un pò come un direttore d'orchestra... se il gioco sarà divertente o meno, corretto o meno dipende molto da egli e dalla sua capacità di "armonizzare" le due squadre in campo. La mia esigua esperienza di giocatore (visto che gli infortuni mi costringono ormai più fuori che dentro) conferma il fatto che gli arbitri possono indirizzare le partite in un certo modo.
<BR>e quindi esiste la possibilità dello "studio" del comportamento arbitrale da parte delle squadre.
<BR>Altro aspetto della provocazione riguarda lo sport italiano in generale e attiene precisamente a quella cultura dell'alibi più volte richiamata da Georges Coste. Chi gioca a rugby sa bene che chi dal campo esce vincitore è la squadra che in campo ha dato di più... e poi l'importante è regalare un buono spettacolo al pubblico!!!
<BR>Ravagnani è un grandissimo, e la prossima volta che si cita un articolo nel topic, possibilmente citarlo per intero

SEMBRAVA FOSSE UN FORUM SUL RUGBY...MI SEMBRA SIA DIVENUTO UNO SCAMBIO DI INSULTI TRA ZITTELLE MESTRUATE...
<BR>
<BR>OFFRO DA BERE SE CI DATE UN TAGLIO.............OK?
<BR>
<BR>OPPURE è INUTILE GIOCARE E VIVERE DI RUGBY SE POI NEMMENO SU UN FORUM RIUSCIAMO A DARCI LA MANO, NO?

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<BR> 12-01-2006 alle ore 21:55, issor wrote:
<BR>Ora li hai visti, il condizionamento del tuo cervello di cane comincia a dare i suoi frutti, vedrai che il tuo apprendimento per associazione ti permetterà di assurgere a grandi vette di conoscenza canina.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Sei un caso senza speranza, PLONK.

Conosco Luciano Ravagnani da quando sono entrato in un campo da rugby e credo di poter dire che sono un amico. Per questo sono stato a vedere i vostri interventi, spesso senza limiti di educazione. Si può essere d'accordo oppure no ma prima di sparare cazzate bisogna informarsi. Avete letto bene quello che scrive Ravagnani in questi ultimi mesi e quanto ha scritto, non so quanti anni fa, quando il rugby sembrava sempre più un rugby a ytredici? Ha detto bene chi ha scritto che Ravagnani il rugby lo respira e che capisce quando manca l'aria per respirare, dico io. Sicuro, anche lui può andarwe fuori strada ma non ricordo mai che le sue idee nopn siano state buone per un dibattito. Però bisogna leggerlo tutto, non fermarsi ad una frase. E chi dice che è vecchio ha ragione, ma solo di anni, credo 65. Per quanto mi riguarda non l'ho mai trovato così interessante come adesso vuol dire che le cose che sa e pensa sono anche un vantaggio dell'età. Io non sono mai riusicot a perdonargli di essere tifoso del Petrarca ma se sono matto per il rugby in gran parte il merito è suo. Tutte le volte che ho parlato con lui ho trovato interesse e voglia di conoscere oltre che gentilezza. E sono contento che sia di Rovigo an che se non ci abita più da non so quanti anni. Una cosa è sicura, quella che è sempre stato invidiato da molti giornalisti o presunti tali che non lo hanno capito come molti di voi. Se òleggerà questo forum ci resterà male, ma non cambierà idea, sono sicuruissimo.

A parte una serie di post decisamete "off topic" mi sembra che molti si siano attenuti al tema.
<BR>La maggior parte degli sport moderni, anche per questioni di interesse, ha esasperato l'approccio alla gara.
<BR>Rimanendo al rugby, le squadre hanno ora allenatori selezionatori, allenatori per gli schemi d'attacco, allenatori per gli schemi di difesa, preparatori atletici, psicologi, dietologi, medici traumatologi ecc. ecc.
<BR>Nella cura di questi particolari, c'è anche molta attenzione (o ci dovrebbe essere) anche agli aspetti regolamentari e/o arbitrali. Basta leggere le statistiche che l'IRB propone sui più importanti tornei di rugby per vedere che il numero di falli e punizioni è considerato una variabile importante. Anzi, spesso l'IRB ha evidenziato le supposte differenze (in realtà più spesso le marcate eguaglianze) tra i metri di arbitraggio dei fischietti dell'emisfero Nord rispetto a quelli dell'emisfero Sud.
<BR>Il regolamento e l'arbitro hanno un impatto sulla partita e quindi devono essere analizzati, al pari del pallone (ricordo ad esempio le scuse di O'Gara dopo il primo incopntro dello scorso Sei Nazioni, in cui diceva che il pallone italiano non consentiva lunghi rinvii perché più pesante), delle condizioni del campo di gioco (sono tuttora convinto che su un terreno asciutto la squadra schierata dalla Francia contro l'Inghilterra nell'ultima semifinale mondiale avrebbe vinto l'incontro), e così via.
<BR>Se l'arbitro/il regolamento diventano una scusa, se il pallone diventa una scusa, se le condizioni del campo di gioco diventano una scusa, è come ammettere di non avere avuto il tempo, la voglia e/o la capacità di studiare l'impatto di queste variabili sulla gara e di adottare le opportune contromosse.